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Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Raffaele Lauro (del 22/11/2010 @ 13:43:17, in Il commento politico, linkato 413 volte)
Mafia. Prostituzione. Lauro (Pdl): Oltre a reprimere, come reato, la prostituzione, esercitata in pubblico o in luogo pubblico, sottraendola al racket della criminalità organizzata e comune, bisogna regolamentare e controllare il fenomeno della prostituzione libera, esercitata in forma autonoma e a domicilio, provvedendo ai controlli sanitari e fiscali. Si porrebbe fine così ad una ipocrisia tipicamente italiana.
Stamane, al Senato, il sen. Raffaele Lauro, membro della Commissione Antimafia, ha comunicato di aver presentato un disegno di legge, in un articolo unico, che si propone, attraverso una delega al Governo, di disciplinare e di controllare il fenomeno della prostituzione libera, esercitata in forma autonoma e a domicilio, prevedendo obblighi sanitari e fiscali. Il disegno di legge parte da un'analisi comparata delle legislazioni, anche recenti, in materia di prostituzione, vigenti negli altri paesi europei, con particolare riferimento alla Francia, alla Gran Bretagna, alla Germania e alla Svizzera. "Quasi tutti i disegni di legge, presentati al Senato - ha dichiarato Lauro - compreso quello del Governo (AS 1079), sul divieto e sulla repressione della prostituzione in luogo pubblico od aperto al pubblico, affrontano il problema in un'ottica di tipo penalistico, prevedendo le relative misure sanzionatorie nei confronti sia di chi esercita la prostituzione e sia di chi la sfrutta, nonché dei clienti. Si tratta di una soluzione sostanzialmente condivisibile ed auspicabile, soprattutto considerando le condizioni di miseria sociale e morale in cui si consuma prevalentemente il fenomeno della prostituzione. Lo Stato deve intervenire per tutelare la libertà della persona e la sua libertà di autodeterminazione. Occorre, quindi, punire chi esercita la prostituzione in luogo pubblico, allo scopo di eliminare la prostituzione di strada, come fenomeno di maggiore allarme sociale. Nello stesso tempo, si deve contrastare lo sfruttamento della prostituzione, in quanto è soprattutto in luogo pubblico, che si perpetrano le più gravi fattispecie criminose, finalizzate allo sfruttamento sessuale. Ma tutto questo non basta ed è una ipocrisia tipicamente italiana limitarsi alla fase repressiva." "Il legislatore - ha aggiunto Lauro - non può sottrarsi al dovere di disciplinare il fenomeno della prostituzione libera, esercitata in forma autonoma e a domicilio, che, probabilmente, nessuna norma penale riuscirà mai a cancellare. Non si può abbandonare a se stessa questa realtà, destinata ad ampliarsi a causa della repressione della prostituzione di strada, mettendo a rischio la salute dei cittadini, specie dei giovani, e sottraendo all'imposizione fiscale questa attività. Secondo la mia proposta, il Governo, nell'esercizio della delega conferita, dovrà prevedere l'obbligo di controlli sanitari e l'obbligo di registrazione fiscale dell'attività, nonché definire le modalità con le quali la persona che esercita la prostituzione possa, a determinate condizioni, pubblicizzare la propria attività." "Disciplinando e controllando - ha concluso Lauro - la prostituzione libera si tutelerebbe la dignità della persona umana, si provvederebbe a contenere le cause del diffuso allarme per l'ordine e la sicurezza, che il fenomeno determina, e si assesterebbe un duro colpo all'attività criminosa dello sfruttamento."
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PROSTITUZIONE: LAURO (PDL), DDL PER OBBLIGHI SANITARI E FISCALI =
ATTIVITA' DEVE ESSERE ESERCITATA IN FORMA AUTONOMA E A DOMICILIO
Roma, 22 nov. - (Adnkronos) - Il senatore del Pdl Raffaele
Lauro, membro della Commissione Antimafia, ha presentato un disegno di
legge, in un articolo unico, che si propone, attraverso una delega al
Governo, di disciplinare e di controllare il fenomeno della
prostituzione libera, esercitata in forma autonoma e a domicilio,
prevedendo obblighi sanitari e fiscali. Il disegno di legge parte da
un'analisi comparata delle legislazioni, anche recenti, in materia di
prostituzione, vigenti negli altri paesi europei, con particolare
riferimento alla Francia, alla Gran Bretagna, alla Germania e alla
Svizzera.
''Quasi tutti i disegni di legge, presentati al Senato - ha
dichiarato Lauro - compreso quello del Governo (As 1079), sul divieto
e sulla repressione della prostituzione in luogo pubblico o aperto al
pubblico, affrontano il problema in un'ottica di tipo penalistico,
prevedendo le relative misure sanzionatorie nei confronti sia di chi
esercita la prostituzione e sia di chi la sfrutta, nonche' dei
clienti. Si tratta di una soluzione sostanzialmente condivisibile e
auspicabile, soprattutto considerando le condizioni di miseria sociale
e morale in cui si consuma prevalentemente il fenomeno della
prostituzione''.
''Lo Stato - ha continuato - deve intervenire per tutelare la
liberta' della persona e la sua liberta' di autodeterminazione.
Occorre, quindi, punire chi esercita la prostituzione in luogo
pubblico, allo scopo di eliminare la prostituzione di strada, come
fenomeno di maggiore allarme sociale. Nello stesso tempo, si deve
contrastare lo sfruttamento della prostituzione, in quanto e'
soprattutto in luogo pubblico, che si perpetrano le piu' gravi
fattispecie criminose, finalizzate allo sfruttamentoá sessuale. Ma
tutto questo non basta ed e' una ipocrisia tipicamente italiana
limitarsi alla fase repressiva''. (segue)
(Rre/Ct/Adnkronos)
22-NOV-10 12:59
PROSTITUZIONE, LAURO (PDL) PRESENTA DDL: "SOTTRARLA ALLA MALAVITA"
(9Colonne) Roma, 22 nov - Il senatore del Pdl Raffaele Lauro, membro della
Commissione Antimafia, ha presentato un disegno di legge che si propone,
attraverso una delega al Governo, di disciplinare e di controllare il fenomeno
della prostituzione libera, esercitata in forma autonoma e a domicilio,
prevedendo obblighi sanitari e fiscali. Il disegno di legge parte da
un'analisi comparata delle legislazioni, anche recenti, in materia di
prostituzione, vigenti negli altri paesi europei, con particolare riferimento
alla Francia, alla Gran Bretagna, alla Germania e alla Svizzera.
"Quasi tutti i disegni di legge, presentati al Senato - ha dichiarato Lauro -
compreso quello del Governo (AS 1079), sul divieto e sulla repressione della
prostituzione in luogo pubblico o aperto al pubblico, affrontano il problema
in un'ottica di tipo penalistico, prevedendo le relative misure sanzionatorie
nei confronti sia di chi esercita la prostituzione e sia di chi la sfrutta,
nonché dei clienti. Si tratta di una soluzione sostanzialmente condivisibile
ed auspicabile, soprattutto considerando le condizioni di miseria sociale e
morale in cui si consuma prevalentemente il fenomeno della prostituzione. Lo
Stato deve intervenire per tutelare la libertà della persona e la sua libertà
di autodeterminazione. Occorre, quindi, punire chi esercita la prostituzione
in luogo pubblico, allo scopo di eliminare la prostituzione di strada, come
fenomeno di maggiore allarme sociale. Nello stesso tempo, si deve contrastare
lo sfruttamento della prostituzione, in quanto è soprattutto in luogo
pubblico, che si perpetrano le più gravi fattispecie criminose, finalizzate
allo sfruttamento sessuale. Ma tutto questo non basta ed è una ipocrisia
tipicamente italiana limitarsi alla fase repressiva."
(SEGUE)
PROSTITUZIONE: LAURO (PDL), DDL PER OBBLIGHI SANITARI E FISCALI (2) =
(Adnkronos) - ''Il legislatore - ha aggiunto Lauro - non puo'
sottrarsi al dovere di disciplinare il fenomeno della prostituzione
libera, esercitata in forma autonoma e a domicilio, che,
probabilmente,á nessuna norma penale riuscira' mai a cancellare. Non
si puo' abbandonare a se stessa questa realta', destinata ad ampliarsi
a causa della repressione della prostituzione di strada, mettendo a
rischio la salute dei cittadini, specie dei giovani, e sottraendo
all'imposizione fiscale questa attivita'''.
''Secondo la mia proposta - ha continuato - il Governo,
nell'esercizio della delega conferita, dovra' prevedere l'obbligo di
controlli sanitari e l'obbligo di registrazione fiscale
dell'attivita',á nonche' definire le modalita' con le quali la persona
che esercita la prostituzione possa, a determinate condizioni,
pubblicizzare la propria attivita'''.
''Disciplinando e controllando - ha concluso Lauro - la
prostituzione libera si tutelerebbe la dignita' della persona umana,
si provvederebbe a contenere le cause del diffuso allarme per l'ordine
e la sicurezza, che il fenomeno determina, e si assesterebbe un duro
colpo all'attivita' criminosa dello sfruttamento''.
(Rre/Ct/Adnkronos)
22-NOV-10 13:06
DIRE, lunedì 22 novembre 2010, 13.29.38
PROSTITUZIONE. LAURO (PDL) : DDL PER DISCIPLINARE QUELLA LIBERA
OBBLIGHI SANITARI E FISCALI, NON BASTA SOLO FASE REPRESSIVA
(DIRE) Roma, 22 nov. - Il senatore del Pdl Raffaele Lauro, membro
della Commissione Antimafia, ha presentato un disegno di legge
che si propone, attraverso una delega al Governo, di disciplinare
e di controllare il fenomeno della prostituzione libera,
esercitata in forma autonoma e a domicilio, prevedendo obblighi
sanitari e fiscali. Il disegno di legge parte da un' analisi
comparata delle legislazioni, anche recenti, in materia di
prostituzione, vigenti negli altri paesi europei, con particolare
riferimento alla Francia, alla Gran Bretagna, alla Germania e
alla Svizzera.
"Quasi tutti i disegni di legge, presentati al Senato- ha
dichiarato Lauro- compreso quello del governo, sul divieto e
sulla repressione della prostituzione in luogo pubblico o aperto
al pubblico, affrontano il problema in un' ottica di tipo
penalistico, prevedendo le relative misure sanzionatorie nei
confronti sia di chi esercita la prostituzione e sia di chi la
sfrutta, nonche' dei clienti. Si tratta di una soluzione
sostanzialmente condivisibile ed auspicabile, soprattutto
considerando le condizioni di miseria sociale e morale in cui si
consuma prevalentemente il fenomeno della prostituzione. Lo Stato
deve intervenire per tutelare la liberta' della persona e la sua
liberta' di autodeterminazione".(SEGUE)
(Com/Rai/ Dire)
13:22 22-11-10
NNN
DIRE, lunedì 22 novembre 2010, 13.29.40
PROSTITUZIONE. LAURO (PDL) : DDL PER DISCIPLINARE QUELLA LIBERA - 2 -
(DIRE) Roma, 22 nov. - Occorre, quindi, ha sottolineato, "punire
chi esercita la prostituzione in luogo pubblico, allo scopo di
eliminare la prostituzione di strada, come fenomeno di maggiore
allarme sociale. Nello stesso tempo, si deve contrastare lo
sfruttamento della prostituzione, in quanto e' soprattutto in
luogo pubblico, che si perpetrano le piu' gravi fattispecie
criminose, finalizzate allo sfruttamento sessuale. Ma tutto
questo non basta ed e' una ipocrisia tipicamente italiana
limitarsi alla fase repressiva."
"Il legislatore - ha aggiunto Lauro - non puo' sottrarsi al
dovere di disciplinare il fenomeno della prostituzione libera,
esercitata in forma autonoma e a domicilio, che, probabilmente,
nessuna norma penale riuscira' mai a cancellare. Non si puo'
abbandonare a se stessa questa realta', destinata ad ampliarsi a
causa della repressione della prostituzione di strada, mettendo a
rischio la salute dei cittadini, specie dei giovani, e sottraendo
all' imposizione fiscale questa attivita'. Secondo la mia
proposta, il governo, nell' esercizio della delega conferita,
dovra' prevedere l' obbligo di controlli sanitari e l' obbligo di
registrazione fiscale dell' attivita', nonche' definire le
modalita' con le quali la persona che esercita la prostituzione
possa, a determinate condizioni, pubblicizzare la propria
attivita'".
"Disciplinando e controllando- ha concluso Lauro- la
prostituzione libera si tutelerebbe la dignita' della persona
umana, si provvederebbe a contenere le cause del diffuso allarme
per l' ordine e la sicurezza, che il fenomeno determina, e si
assesterebbe un duro colpo all' attivita' criminosa dello
sfruttamento".
(Com/Rai/ Dire)
13:22 22-11-10
PROSTITUZIONE: LAURO PRESENTA AL SENATO DDL "SOTTRARLA ALLA MALAVITA"
ROMA (ITALPRESS) - Il senatore del Pdl Raffaele Lauro, membro
della Commissione Antimafia, ha presentato un disegno di legge che
si propone, attraverso una delega al Governo, di disciplinare e di
controllare il fenomeno della prostituzione libera, esercitata in
forma autonoma e a domicilio, prevedendo obblighi sanitari e
fiscali. Il disegno di legge parte da un'analisi comparata delle
legislazioni, anche recenti, in materia di prostituzione, vigenti
negli altri paesi europei, con particolare riferimento alla
Francia, alla Gran Bretagna, alla Germania e alla Svizzera.
"Quasi tutti i disegni di legge, presentati al Senato - ha
dichiarato Lauro - compreso quello del Governo, sul divieto e
sulla repressione della prostituzione in luogo pubblico o aperto
al pubblico, affrontano il problema in un'ottica di tipo
penalistico, prevedendo le relative misure sanzionatorie nei
confronti sia di chi esercita la prostituzione e sia di chi la
sfrutta, nonche' dei clienti. Si tratta di una soluzione
sostanzialmente condivisibile ed auspicabile, soprattutto
considerando le condizioni di miseria sociale e morale in cui si
consuma prevalentemente il fenomeno della prostituzione. Lo Stato
deve intervenire per tutelare la liberta' della persona e la sua
liberta' di autodeterminazione. Occorre, quindi, punire chi
esercita la prostituzione in luogo pubblico, allo scopo di
eliminare la prostituzione di strada, come fenomeno di maggiore
allarme sociale. Nello stesso tempo, si deve contrastare lo
sfruttamento della prostituzione, in quanto e' soprattutto in
luogo pubblico, che si perpetrano le piu' gravi fattispecie
criminose, finalizzate allo sfruttamento sessuale. Ma tutto
questo non basta ed e' una ipocrisia tipicamente italiana
limitarsi alla fase repressiva." "Il legislatore - ha aggiunto Lauro - non puo' sottrarsi al dovere
di disciplinare il fenomeno della prostituzione libera, esercitata
in forma autonoma e a domicilio, che, probabilmente, nessuna norma
penale riuscira' mai a cancellare. Non si puo' abbandonare a se
stessa questa realta', destinata ad ampliarsi a causa della
repressione della prostituzione di strada, mettendo a rischio la
salute dei cittadini, specie dei giovani, e sottraendo
all'imposizione fiscale questa attivita'. Secondo la mia proposta,
il Governo, nell'esercizio della delega conferita, dovra'
prevedere l'obbligo di controlli sanitari e l'obbligo di
registrazione fiscale dell'attivita', nonche' definire le
modalita' con le quali la persona che esercita la prostituzione
possa, a determinate condizioni, pubblicizzare la propria
attivita'."
"Disciplinando e controllando - ha concluso Lauro - la
prostituzione libera si tutelerebbe la dignita' della persona
umana, si provvederebbe a contenere le cause del diffuso allarme
per l'ordine e la sicurezza, che il fenomeno determina, e si
assesterebbe un duro colpo all'attivita' criminosa dello
sfruttamento".
Di Raffaele Lauro (del 24/11/2010 @ 21:49:53, in Il commento politico, linkato 566 volte)
Senato. Lauro (PdL): La profanazione del Senato è anche il frutto avvelenato di una pubblicistica, che alimenta l'antiparlamentarismo.
In relazione all'irruzione fatta da un gruppo di studenti facinorosi nell'ingresso di Palazzo Madama, prontamente contrastata dal personale del Senato e dalle forze dell'ordine, il sen. Raffaele Lauro (PdL), nell'esprimere piena solidarietà e gratitudine a coloro che hanno impedito la violazione di un luogo sacro della democrazia e della sovranità popolare, ha dichiarato: "Questa profanazione è anche il frutto avvelenato di una pubblicistica, che investe i grandi quotidiani nazionali, la quale, con tenace continuità, alimenta, in modo irresponsabile, il vento dell'antiparlamentarismo, pubblicando articoli diffamatori nei confronti dei lavori del Parlamento e dell'attività dei parlamentari, giudicati fannulloni ed approfittatori di regime. Gli studenti rischiano di essere plagiati da questo antiparlamentarismo, che, in passato, ha prodotto la dittatura fascista. A questo disagio bisogna rispondere con il senso delle istituzioni e con la repressione di ogni illegalità, ma anche con scelte politiche che abbiano il coraggio di abolire scandalosi privilegi, in modo da restituire dignità e rispetto alla classe politica e parlamentare, specie da parte delle giovani generazioni."
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Università: Lauro (Pdl), profanazione senato frutto pubblicistica avvelenata
Roma, 24 nov. (Adnkronos) - "Questa profanazione è anche il frutto avvelenato di una pubblicistica, che investe i grandi quotidiani nazionali, la quale, con tenace continuità, alimenta, in modo irresponsabile, il vento dell'antiparlamentarismo, pubblicando articoli diffamatori nei confronti dei lavori del Parlamento e dell'attività dei parlamentari, giudicati fannulloni ed approfittatori di regime". E' quanto dichiara Raffaele Lauro, senatore del Pdl.
"Gli studenti -prosegue- rischiano di essere plagiati da questo antiparlamentarismo, che, in passato, ha prodotto la dittatura fascista. A questo disagio bisogna rispondere con il senso delle istituzioni e con la repressione di ogni illegalità, ma anche con scelte politiche che abbiano il coraggio di abolire scandalosi privilegi, in modo da restituire dignità e rispetto alla classe politica e parlamentare, specie da parte delle giovani generazioni." .
(Pol//Adnkronos)
Di Raffaele Lauro (del 26/11/2010 @ 17:57:30, in Il commento politico, linkato 522 volte)
La “Legge di Stabilità 2011” non è sufficiente a rianimare la ripresa della sviluppo economico (1)
di Raffaele Lauro (2)
L’economia italiana, lungi dall’accelerare il passo della crescita per recuperare le ingenti perdite di produzione e di reddito accusate nella recessione dell’ultimo biennio, è di nuovo in una fase di rallentamento. La crescita del PIL nel terzo trimestre è, infatti, scesa dallo 0,5% allo 0,2 %, il fatturato dell’industria a settembre è calato dello 0,3% , gli ordinativi dell’1,2% e la produzione industriale del 2,1%. Sull’onda di questi rilevamenti, si dovrà rivedere al ribasso la crescita prevista del PIL per il 2010 dal già modesto 1,3 % ad appena l’ 1%, risultato del tutto insoddisfacente. Di riflesso, si allarga il distacco della nostra economia dai maggiori paesi europei, che marciano quest’anno a ritmi tra il 3,9 % della Germania, il 2,8% del Regno Unito e l’ 1,8% della Francia.
In un quadro così preoccupante, si innesta la manovra finanziaria, contenuta nel disegno di “Legge di stabilità per il 2011”, in discussione al Senato, che sarebbe dovuta intervenire per correggere la deriva in atto verso la stagnazione economica. In particolare, più volte ho sottolineato l’urgenza di fare della finanza pubblica uno strumento per lo sviluppo, pur mantenendo fermo il rispetto del vincolo di riassorbimento del disavanzo di bilancio e di riduzione dell’incidenza del debito sul PIL.
Non credo che il disegno di legge dia pienamente corpo a questo indirizzo, perché non va né verso un maggiore rigore nel risanamento dei conti pubblici, né nel senso di promuovere un ritorno a una robusta espansione dell’economia. Appare una mera misura di mantenimento dell’insoddisfacente status quo, con una stretta sui saldi di bilancio, che, comunque, va approvata, di necessità e con urgenza, per il semplice motivo che i mercati finanziari, da cui il Paese dipende per coprire i suoi disavanzi e debito pubblici, sono molto inquieti a causa dei timori di dissesto di paesi europei meno indebitati del nostro. Non si possono sottacere, tuttavia, le intrinseche debolezze di questo provvedimento, nella speranza che, con i successivi provvedimenti finanziari, il Governo Berlusconi voglia mettere mano alla correzione di rotta auspicata.
Si tratta, a mio giudizio, di una manovra debole sotto i profili sia della stabilità che dello sviluppo.
Sotto il primo profilo, si nota che a fronte di un incremento della spesa per 5,7 miliardi non stanno nuove fonti di entrata di certa corrispondenza. Mentre gran parte delle risorse, ovvero 2,4 miliardi, dovrebbero provenire dalla vendita delle frequenze derivanti dal passaggio al sistema televisivo digitale terrestre, la stima dei proventi pecca per eccesso per diversi motivi. Solo un modesta parte delle frequenze disponibili è vendibile, data la legge esistente; la cerchia dei potenziali interessati all’acquisto si è ristretta; e la propensione dei grandi operatori a sborsare ingenti somme per l’acquisto sembra essersi attenuata per le difficili condizioni dell’economia nell’attuale fase congiunturale. Si sottolinea, inoltre, che si tratta di una entrata straordinaria, che non è ripetibile nel tempo e che, quindi, va sostituita negli anni successivi con altri prelievi, per non aggravare il disavanzo strutturale di bilancio.
Un’altra consistente parte delle maggiori entrate per il 2011 (500 milioni) dovrebbe derivare dalla lotta all’evasione fiscale. Anche qui, tuttavia, si tratta di ipotesi difficili a realizzarsi, perché è ben noto che solo una piccola frazione di quanto viene accertato come imposta evasa viene recuperato ed, in aggiunta, in tempi non brevi. Sui 500 e più milioni che si intende trarre dalla ulteriore (ed irresponsabile!) espansione dei giochi e delle scommesse, andrebbero tenuti presenti i rilievi ed i suggerimenti approvati all’unanimità dalla Commissione Antimafia, rimasti finora inascoltati.
Per coprire le maggiori spese del 2011 non resterebbe, quindi, che affidarsi a una crescita al di sopra delle attese, una possibilità che appare alquanto remota in un periodo in cui, da un lato, l’economia mondiale si espande a tassi nettamente più bassi del passato per via del diffondersi di manovre di stabilizzazione delle finanze pubbliche tra le economie dell’OCSE, e, dall’altro lato, sul fronte interno, non si vedono impulsi significativi al rilancio economico né da parte del bilancio pubblico, né in termini di competitività esterna. Ma da dove dovrebbe provenire il tanto desiderato slancio di una nuova crescita, in un contesto di rigore sui saldi finanziari di bilancio?
La risposta più plausibile, come ho dichiarato di recente in Aula al Senato, potrebbe ricercarsi nel miglioramento della qualità della spesa pubblica, comprimendo quella che meno contribuisce al potenziale di crescita ed espandendo la restante parte. I progressi in questa direzione appaiono, tuttavia, anch’essi insufficienti nel provvedimento in esame, se si fa un’analisi attenta dei diversi incrementi di spesa previsti.
Un’economia come quella italiana può ritrovare una maggiore crescita solo attraverso una decisa spinta all’innovazione, alla Ricerca e Sviluppo e agli investimenti in infrastrutture strategiche per l’economia, in quanto sono i presupposti necessari per quel salto di competitività e produttività di cui le nostre imprese hanno bisogno per tornare ad affermarsi sui mercati interni ed esteri.
Per la ricerca è invece previsto un credito di imposta di portata limitata, mentre non viene rinnovato il credito di imposta generalizzato, che è stato in vigore nello scorso triennio. Per gli investimenti pubblici si prevedono solo finanziamenti aggiuntivi per la linea ferroviaria Torino-Lione, mentre permangono le limitazioni sui finanziamenti per opere pubbliche agli enti territoriali, che sono responsabili per la maggior quota (72%) degli investimenti pubblici. Per gli investimenti nel Mezzogiorno, si confida nel Piano per il Sud, varato dal Governo, che non solo permetta di non perdere i fondi comunitari rimasti inutilizzati, ma che rilanci l’attività d’investimento, dopo il dirottamento di risorse del FAS verso altre urgenze del Paese, durante la recessione economica. L’estensione al 2011 della detassazione dei contratti di produttività è una misura positiva, ma è l’unica che va verso la promozione di incrementi di produttività e competitività. Per l’università, in un’ottica di valorizzazione del merito nella ricerca, si ripristinano alcune delle risorse tagliate, ma ben più consistenti meccanismi premianti andrebbero previsti, se si vuole veramente promuovere la ricerca in funzione del rinnovamento tecnologico del nostro sistema produttivo.
Sul fronte dell’occupazione sono state rinnovate molte delle misure a sostegno al reddito o alla rioccupazione dei lavoratori in difficoltà. Tuttavia, si tratta di interventi a carattere meramente di tutela, come nel caso della cassa integrazione in deroga o dei “lavoratori socialmente utili”, non provvedimenti volti a creare nuovi e stabili posti di lavoro, che abbiano una loro genuina giustificazione in una crescente domanda di lavoro delle imprese per cogliere le opportunità del mercato. Al tempo stesso, si rileva che, soprattutto al Nord, un gran numero di offerte di lavoro delle imprese rimangono inevase per carenze gravi di lavoratori specializzati, di tecnici, di professionalità, di artigiani, di cui il Paese aveva un tempo ampia disponibilità. Su questo problema è evidente che si richiedono interventi più incisivi del piccolo sostegno all’apprendistato, che è stato previsto.
Mentre si sarebbe potuto fare di più e meglio per innalzare il potenziale di crescita economica, si individuano, nel provvedimento in discussione, diversi rivoli di spesa corrente che non danno un significativo contributo allo sviluppo dell’economia. Mi riferisco, ad esempio, ai vari contributi all’editoria e agli incentivi per l’emittenza televisiva locale e per l’emittenza radiofonica.
Considerato, quindi, il grave momento economico che attraversa l’economia sia italiana che europea, non dovrà mancare il pieno sostegno della maggioranza parlamentare a questo provvedimento, nell’interesse superiore di offrire una immagine di stabilità dei nostri conti pubblici. Ma i seri problemi di stimolo allo sviluppo economico, specie del Mezzogiorno, dovranno ricevere maggiore attenzione ed essere affrontati subito dal Governo, a partire dai provvedimenti previsti per la fine dell’anno.
(1) Pubblicato sul Corriere della Sera-Corriere del Mezzogiorno del 27 novembre 2011
(2) Senatore della Repubblica (PdL)
Di Raffaele Lauro (del 27/11/2010 @ 17:42:36, in Il commento politico, linkato 497 volte)
DDL STABILITA': LAURO (PDL),MAGGIORANZA DICA SI' MA SERVONO INTERVENTI PER SVILUPPO = Roma, 27 nov. (Adnkronos) - 'Una manovra debole sotto i profili sia della stabilita' che dello sviluppo perche' a fronte di un incremento della spesa per 5,7 miliardi non stanno nuove fonti di entrata di certa corrispondenza e parte delle maggiori entrate per il 2011 dovrebbe derivare dalla lotta all'evasione fiscale. Ipotesi difficili a realizzarsi, perche' e' ben noto che solo una piccola frazione di quanto viene accertato come imposta evasa viene recuperato'. A scriverlo e' il senatore del Pdl, Raffaele Lauro, in un articolo pubblicato oggi sul 'Corriere del Mezzogiorno'.
Secondo il parlamentare del Pdl 'per coprire le maggiori spese del 2011 non resterebbe che affidarsi a una crescita al di sopra delle attese, una possibilita' che appare alquanto remota in un periodo in cui, da un lato, l'economia mondiale si espande a tassi nettamente piu' bassi del passato'. Da qui la considerazione che 'il tanto desiderato slancio di una nuova crescita, in un contesto di rigore sui saldi finanziari di bilancio dovrebbe ricercarsi nel miglioramento della qualita' della spesa pubblica, comprimendo quella che meno contribuisce al potenziale di crescita ed espandendo la restante parte'.
'Considerato, quindi, il grave momento economico che attraversa l'economia sia italiana che europea, non dovra' mancare il pieno sostegno della maggioranza parlamentare a questo provvedimento, nell'interesse superiore di offrire una immagine di stabilita' dei nostri conti pubblici. Ma i seri problemi di stimolo allo sviluppo economico, specie del Mezzogiorno, dovranno ricevere maggiore attenzione ed essere affrontati subito dal governo, a partire -conclude Lauro- dai provvedimenti previsti per la fine dell'anno'.
(Red-Pol/Col/Adnkronos) 27-NOV-10 13:40
NNNN
Di Raffaele Lauro (del 30/11/2010 @ 08:42:38, in Il commento politico, linkato 539 volte)
Wikileaks. Il suicidio dell'Occidente. Lauro (PdL): Sullo scenario epocale di una gravissima crisi politica, economica, finanziaria e sociale, i nemici della democrazia e della civiltà occidentale hanno colpito ancora e in una forma ancora più subdola. L'indebolimento della leadership americana, la destabilizzazione delle relazioni internazionali, specie sul delicato fronte mediorientale, lo sfaldamento del sistema monetario europeo e una drammatica rottura della storica solidarietà tra USA ed Europa possono convenire soltanto alla potentissima alleanza tra il terrorismo internazionale, non solo di matrice religiosa, e il network delle mafie. No ad una crisi di governo.
In una allarmata dichiarazione, resa stamane al Senato, il sen. Raffaele Lauro (PdL), membro della commissione parlamentare antimafia, ha ipotizzato che dietro le rivelazioni di Wikileaks possano esserci i grandi nemici della democrazia occidentale, tatticamente alleati: terrorismo e mafie. "Sullo scenario epocale di una gravissima crisi politica, economica, finanziaria e sociale - ha dichiarato Lauro - , i nemici della democrazia e della civiltà occidentale hanno colpito una seconda volta, dopo l'11 settembre, in una forma meno cruenta, ma più subdola. L'indebolimento della leadership americana, la destabilizzazione delle relazioni internazionali, specie sul delicato fronte mediorientale, lo sfaldamento del sistema monetario europeo e una drammatica rottura della solidarietà tra USA e Europa possono convenire soltanto ad una potentissima alleanza, nata da una convergenza di interessi illeciti: il terrorismo internazionale, non solo di matrice religiosa, e il network delle criminalità organizzate trasnazionali, la rete di tutte le mafie, dedite ad ogni sorta di traffici illegali, dagli stupefacenti al riciclaggio di enormi capitali sporchi, che ora vogliono imboccare la strada più redditizia delle economie emergenti, destinate, nei calcoli criminali, a soppiantare la centralità occidentale." "Lo stillicidio delle rivelazioni - ha aggiunto Lauro -, che continuerà per settimane e forse per mesi, obbedisce ad una occulta regia, finalizzata ad indebolire, se non a sfaldare, il tessuto politico-istituzionale delle democrazie. Se non ci sarà una reazione, adeguata, unitaria e solidale, dei governi occidentali e delle classi politiche, evitando di cadere nella trappola delle divisioni, degli egoismi nazionali e delle ritorsioni, in termini di sicurezza e di ripresa di uno sviluppo sostenibile, dovremo presto aggiornare, come aveva profetizzato Oriana Fallaci, l'opera di Oswald Spengler, con un nuovo titolo 'Il suicidio dell'Occidente'. Sui rapporti futuri tra l'Italia e gli USA, Lauro ha concluso "La storica amicizia tra il popolo americano e il popolo italiano non sarà minimamente scalfita, al contrario essa è destinata a rafforzarsi nell'auspicato quadro di una rinnovata solidarietà europea ed atlantica, necessaria a fronteggiare questo attacco in atto ai valori della libertà e della democrazia. Strumentalizzare in maniera miope ed irresponsabile, da parte non soltanto dell'opposizione, queste rivelazioni, per puro calcolo di bottega, ed ipotizzare una crisi di governo, al buio, appartiene alla categoria del 'cupio dissolvi' e dell'autodistruzione dell'intera classe politica italiana."
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