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Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Raffaele Lauro (del 25/04/2009 @ 21:40:51, in Il commento politico, linkato 516 volte)
La celebrazione del 25 aprile 2009 rappresenta una data storica per il nostro Paese e per il popolo italiano. Per ispirazione e per iniziativa, principalmente, del Presidente della Repubblica e del Presidente del Consiglio, la "liberazione nazionale" è divenuta patrimonio condiviso di tutti gli italiani ed ha cessato di essere un pericoloso spartiacque del passato. Da oggi: rispetto per tutti i morti (come scriveva Croce "Al di là del rogo, non vive ira nemica!"); nessuna equiparazione tra chi ha combattuto per la libertà e chi per la parte sbagliata; cessazione del monopolio di una sola parte politica. La classe politica dirigente spagnola lo ha fatto da tempo, pur avendo vissuto una guerra civile, ancor più sanguinosa e devastante, con milioni di morti. Ricordo, anni addietro, la risposta del primo ministro Aznar ad una domanda, sul tema, di un giornalista italiano: "In Spagna non ci sono più ex-fascisti o ex-comunisti, soltanto spagnoli". Dopo decenni dalla sconfitta del fascismo e del comunismo, dobbiamo anche noi pensare ed agire prima come "italiani", senza più le vecchie categorie, e, poi, nel quadro dei principi costituzionali di libertà, come portatori di prospettive politiche e programmi, anche alternativi, evitando il consociativismo e lasciando al corpo elettorale e al popolo sovrano le decisioni sull'alternanza di Governo e di maggioranza.
Di Raffaele Lauro (del 26/04/2009 @ 08:57:33, in Il commento politico, linkato 712 volte)
Martedi prossimo, 28 aprile 2008, nella sede della Commissione Agricoltura del Senato, sotto la Presidenza del sen. Paolo Scarpa Bonazza Buora, con relatore la senatrice Laura Allegrini, la riforma dei patti agrari (A. S. 1346: Modifiche alla legge 3 maggio 1982, n. 203, in materia di equo canone per i contratti agrari) inizierà il cammino parlamentare, che, mi auguro, sia rapido. Ringrazio ancora l'avv. Antonino Cuomo di Sorrento che mi allertato sul problema e mi ha convinto a presentare un disegno di legge ad hoc. Appare del tutto condivisibile il presupposto del provvedimento: garantire, con un equo canone, un giusto reddito al lavoro del coltivatore che conduce in affitto un fondo rustico, correggendo gli artt.9 e 62 della legge 203/82, dichiarati illegittimi dalla Corte Costituzionale, con sentenza del 5° Luglio 2002 n.318.
Il motivo della sentenza è l’applicazione dei coefficienti moltiplicativi al reddito dominicale del 1939, non più attuale, dopo oltre sessant’anni. Si deve ritenere non più applicabile tale norma, anche in considerazione che, negli anni dal 1982 al 2002, il suddetto reddito ha subito delle variazioni, specie dopo l’adeguamento per effetto dell’entrata in vigore dell’Euro.
Prendendo esempio dal reddito di un terreno valutato, per ogni ettaro, nel 1939, in £.5.000, nel 1985 risulta di £.433.000 (cioè 85 volte tante) e nel 2006 è giunto ad Euro 426,09 (pari alle vecchie lire 825.025) e, quindi, di altre 95 volte tante.
Conseguentemente, un ettaro di terreno che nel 1939 aveva un reddito dominicale di Euro 2,58 nel 2006 è pervenuto ad Euro 426,09 (cioè da 5.000 a 825.000 lire).
Valutando che questo ettaro di terreno possa dare un reddito reale di Euro 5.000 (considerando un agrumeto in agro sorrentino che produce annualmente q.li 100 di agrumi da vendere per Euro 0,50 al Kg.) un canone equo potrebbe essere della misura del 25%, cioè di Euro 1.250. Rapportando questo importo al reddito dominicale, il coefficiente moltiplicatore dovrebbe essere contenuto fra 2 e 3 (fra 846,18 e 1.282,7)
In questi sensi si dovrebbe modificare quanto previsto, sia al secondo che al terzo comma del nuovo art.9.
Di Raffaele Lauro (del 30/04/2009 @ 18:18:52, in L'agenda, linkato 560 volte)
Il sen. Lauro (PdL) ha partecipato, lunedi 27 aprile 2009, negli studi televisivi di RAI SAT 2000, nell'ambito della trasmissione "Maperò", ad un confronto diretto con l'on.Touadi (PD), sul temi della sicurezza pubblica nazionale e nella Città di Roma.
Di Raffaele Lauro (del 30/04/2009 @ 18:25:26, in L'agenda, linkato 553 volte)
Il sen. Lauro ha partecipato, a Palazzo San Macuto, Roma, giovedi 30 aprile 2009, alle ore 10.00, nella sede della Commissione Parlamentare Antimafia, presieduta dal Presidente, sen. Giuseppe Pisanu, all'incontro con il Gruppo interparlamentare di amicizia italo-tedesca, presieduto da Abg. Ulla Burchardt (SPD) e dal Vicepresidente Abg. Manfred Kolbe (CDU/CSU). Nel corso dell'incontro sono stati approfonditi temi di comune interesse nella lotta alla criminalità organizzata: la prospettiva dello spazio europeo antimafia; le squadre investigative comuni; la collaborazione bilaterale; la ratifica del Trattato di Prum; l'armonizzazione legislativa; l'antiriciclaggio e le infiltrazioni, in Germania, della mafia, della n'drangheta e della camorra.
Una lettera del Presidente Francesco Pisciotta sull'emendamento al ddl prostituzione (4 maggio 2009)
Di Raffaele Lauro (del 04/05/2009 @ 21:41:08, in Il commento politico, linkato 833 volte)
Ho ricevuto stamane al Senato la lettera, che segue, del Presidente Onorario della Corte dei Conti, Francesco Pisciotta, relativa al mio emendamendo al ddl Carfagna-Alfano sulla prostituzione, che, in questa settimana, continua il suo iter nelle Commissioni congiunte Affari Costituzionali e Giustizia del Senato: "Roma, 13 aprile 2009 - Caro ed indimenticato Senatore,con l’emendamento di regolamentazione governativo della prostituzione, presentato al disegno di legge dei Ministri Carfagna ed Alfano, hai escogitato il vero rimedio, unico ed esclusivo, ai tanti delitti, agli innumerevoli stupri, alle varie perversioni scandalose che si sono verificate, in misura sempre crescente, maggiormente aggravate per il fenomeno immigratorio, per effetto della mai tanto criticata legge della Senatrice Merlin.
Non è vero quanto costei diceva sulla schiavitù delle donne nelle cosiddette case chiuse che, invece, erano delle pensionate giovani che guadagnavano, con il solo rispetto del controllo sanitario, secondo le prescrizioni del testo unico delle leggi sulla pubblica sicurezza del 1931.Il sesso appena appena si può reprimere, quando si ha consapevolezza del rispetto dei principi religiosi e morali, ma in presenza di moltitudini di scarsa cultura, di tendenza ai soprusi, di voluttà alla prepotenza, della difficoltà di contrarre giovanili matrimoni, si svelano istinti un po’ bestiali che sovrastano ogni ragionevole censore.Mi auguro, non per me ultraottantenne, ma per la società, e particolarmente per la gioventù italiana, che tu possa insistere per l’approvazione dell’emendamento con la tenacia del Tuo carattere e mi dico sempre Tuo, affettuosamente, Francesco Pisciotta -
Cav.Gr.Cr. Prof. Avv. Francesco Pisciotta
Presidente On. della Corte dei Conti,
già Docente Universitario,
Revisore Ufficiale dei Conti,
Patrocinante in Cassazione,
Stella di bronzo C.O.N.I. al merito sportivo.
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