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Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Raffaele Lauro (del 04/10/2011 @ 21:10:28, in Il commento politico, linkato 584 volte)
"I LUOGHI DELLA MIA ANIMA"
di
Angelo D'Amelio
Edizioni Albatros
Commento breve
di
Raffaele Lauro
Roma, Camera dei Deputati, Sala del Refettorio
29 settembre 2011, ore 18.30
"La nostra storia è la storia della nostra anima, e la storia dell'anima umana è la storia del mondo."
L'anima è quel "locus sacer", ove serbiamo quanto di più prezioso arricchisce la nostra identità. Ciò che siamo stati, ciò che siamo e ciò che potremo essere. I luoghi della nostra anima siamo noi! La sublime bellezza della nostra vita è racchiusa in questa parola, in questo concetto, in questo soffio dello spirito. L'anima, quindi, è ciò che rende diverso ed unico, ciascuno di noi.
Con questa opera prima, Angelo D'Amelio, racconta la sua anima, quasi come una confessione e, per certi aspetti, come una liberazione. Apre coraggiosamente grandi varchi che consentono al lettore di guardarvi dentro. Come un cinematografo d'altri tempi, illustra i fotogrammi della sua storia, della storia della sua famiglia e della storia della sua terra, con una immediatezza e una ricchezza, che soltanto un esteta, amante delle arti figurative, può essere capace di conferire.
La realtà dei sentimenti e delle sensazioni viene prima distillata nel crogiuolo interiore e, poi, trasferita nella scrittura. Si dischiude così una galleria pittorica, che espone dipinti di scuola preraffaellita. La parola di Angelo è come un pennello, intinto in una tavolozza, fatta di cielo, di terra, di mare, di sole, di pioggia, di vento ed anche di polvere.
Come i preraffaelliti, Angelo utilizza un registro espressivo e un linguaggio vivido - e, allo stesso tempo, penetrante e profondo -, in bilico sempre tra una forte tensione verso il naturalismo e la predilezione, talvolta ridondante, per materiali storici ed arcaici, nutriti di espressioni romantiche. In contrasto con gli artifizi del linguaggio ufficiale di tanta letteratura contemporanea, Angelo ricerca anche quei dettagli più trascurabili (un albero, il gambo di un fiore, un leggero nembo di nubi), riscoprendo così, nella struttura della natura, lo spirito ormai dissolto dell'animo umano.
Un viaggio dell'anima, dunque, una confessione, anzi, una liberazione. Quest'opera si presenta come un "voyage" sentimentale attraverso la primissima infanzia, sino alle soglie della maturità. Un "voyage" che pellegrina per le terre delle Puglie, descritte con amore devoto. Quell'amore che unicamente un figlio autentico è in grado, non solo di provare, ma anche di trasmettere.
"I luoghi della mia anima" è, innanzitutto, un libro d'amore, amore per le donne della vita di Angelo: la madre, la nonna materna, le terre delle Puglie. Un amore condito di gesti naturali, di carezze, di abbracci, genuino ed immediato. Un amore che affonda le radici nelle stesse difficoltà di una terra bellissima e di frontiera, che, seppur povera, si mostra sempre generosa a dispensare piccole gioie ai suoi abitanti: un'epopea silente di genti costrette a confrontarsi con le esigenze del quotidiano; un'epopea silente di popoli ai quali la storia non dà voce ma che contribuiscono a fare la storia, anche la grande storia.
La madre, la nonna materna, la conturbante maestrina Rossella e la ragazza della scogliera, Daniela, si trasformano, per dirla con Shakespeare, in protagoniste che calcano il palcoscenico del mondo, dove ogni giorno va in scena la commedia umana. E come nel significato originario di commedia, che trae origine dalle komai, i piccoli villaggi dei contadini, anche la storia di Angelo principia da un piccolo paese del Sud, come tanti, abitato da gente laboriosa e semplice, i cui ritmi di vita sono scanditi dal succedersi dei giorni e delle stagioni, in una natura che appare idealizzata.
Da bambino, è costretto a subire la traumatica separazione dei genitori e l'abbandono morale, da parte del padre. E da quel momento doloroso, pian piano, emerge la figura della madre, di cui Angelo, lungo tutto il libro, non pronuncia mai il nome: una donna straordinaria, pur nella ordinarietà che ha contraddistinto e contraddistingue tante donne del Sud; una donna divisa tra il necessario lavoro e il figlio; una donna dai capelli dorati e setosi, come se i raggi del sole le si arrotolassero intorno e una donna dal volto radioso di bambina felice ed entusiasta di essere al mondo; una donna di ferro, foderata di sorriso, verso la quale la vita non è stata, in fin dei conti, troppo benevola. Un donna che è stata più forte di tutte le avversità, che è riuscita a tirare su il "suo" Angelo, non facendogli mancare mai quell'affetto e quel calore che, durante l'infanzia, come scrive l'Autore, "sono necessari quanto un pezzo di pane inzuppato in una tazza di latte caldo."
La nonna materna! Il profumo dei cui pranzetti domenicali fuoriesce dalle pagine del libro, amorevole come solo una seconda madre può essere, un po’ in affanno nello star dietro al fanciullo irrequieto.
La maestrina Rossella! Poco più che ventenne lentamente apre la porta della classe il primo giorno di scuola, messaggera divina simile ad una Venere, con una carnagione freschissima e qualcosa di infantile negli occhi e nel sorriso. È la prima donna a travolgere Angelo, con una scintillante armonia ed una ineffabile grazia. E non sarà l'ultima, nella collezione sterminata dell'universo femminile dell'Autore!
Ed, infine, Daniela, la ragazza della scogliera, la bella che non si troverà più, perché dormiente di sonno eterno, protetta dalle ninfe degli abissi, in qualche antro sottomarino, magico ed irraggiungibile.
Un'altra qualità del libro è la sapiente commistione operata, tra personaggi ed eventi comuni, che potrebbero anche apparire un prodotto di finzione narrativa, con personaggi ed eventi della storia delle Puglie.
L'origine greca della città di Taranto, come gli insediamenti greci lungo tutta la Puglia ionica sono i prodromi necessari di un racconto che si alimenta di queste nobilissime radici, che affondano in un terreno di storia e di leggenda. Storia che giunge sino al novecento, affacciandosi alla ringhiera del Canale di Taranto, dalla quale la popolazione tarantina assiste, muta e pensosa, durante i quattro anni del secondo conflitto mondiale, al partire delle navi verso il nemico e al loro ritornare in porto indenni, o mortalmente ferite, ma pur sempre "eroiche".
Al centro, il più illustre tra i personaggi che abbiano mai vissuto le Puglie, Federico II imperatore, lo stupor mundi, presentato come legislatore, uomo animato da profonda cultura artistica, tale da lasciarne impronte in molte città e paesi delle Puglie e grande appassionato di caccia, per secondare la quale, ordina la costruzione di uno di più belli e misteriosi castelli d'Europa: Castel del Monte.
Il Castel del Monte si staglia sovrano, misterioso e inespugnabile, imperioso, col suo volto possente, con la grazia elegantissima delle sue finestre e con l'insidia delle sue feritoie che sembrano tagliate da netti colpi di spada. E qui bisogna lasciar spazio all'Autore: "Venire nelle Puglie e non conoscere Federico II è come ammirare l'opera e ignorare l'artista. Visitare i monumenti che egli fece erigere e non sentire la presenza della sua grande anima può essere esaltazione puramente estetica, ma non ricostruzione ideale di un'epoca che, nell'anima dell'imperatore, trovò l'anima sua e da essa attinse tutte le fonti della sua bellezza e del suo tormento."
Terre intrise anche di pietà religiosa, come poche altre, non potevano che essere lo sfondo per un'altra leggenda: mille anni fa, i sacerdoti Lupo e Grimoaldo, insieme con quarantacinque marinai, si recano a Mira per tentare di sottrarre a quella città, allora occupata dai saraceni, i resti mortali di San Nicola il Taumaturgo. L'audace tentativo riesce e le ossa, avvolte nel mantello di Grimoaldo, vengono rifugiate sulla nave che le trasporta a Bari, dove, nello stesso anno, viene iniziata la costruzione della basilica, nell'altare d'argento della cui cripta, esse ancor oggi riposano.
Il raffinato lirismo, col quale Angelo descrive le sue donne, la sua terra e la storia delle Puglie, tutto circonfondendo di unicità e di assolutezza e tutto elevando, al di là della narrazione, oscilla, come un pendolo, in moto perpetuo, tra un proseggiare antico, di sapore omerico, che sovrabbonda di apposizioni, di caratteri e di immagini (come il Mediterraneo delle origini lo era di misteriose e fantastiche creature ed eroici semidei!) ed il realismo naturalistico riscontrabile nel Petrarca della prima parte del Canzoniere o in quello, splendidamente visivo, della Primavera del Botticelli, con i suoi reconditi motivi neoplatonici, ficiniani ed esoterici.
Quest'opera si legge d'un fiato e si disvela al lettore, come un intreccio di destini, come un proliferare di "beau désordre" amoroso, dai rimandi proustiani, carico di simmetrie e di parallelismi tra i diversi piani, narrativi e sentimentali. E, proprio come ci accade con la "Recherche", leggendo queste pagine non tardiamo a cogliere, come, nel mondo incontaminato dell’infanzia di Angelo, viva il vero regno felice, ove nulla ha segreti per nulla, dove il cielo precipita in fondo ai fiumi, il sole lungo i muri e le farfalle, uscite non si sa da dove, tra i fiori, battono le loro ali blu o bianche o nere dagli occhi di fuoco. Sotto l'astro celeste della luce, tutto reca gioia: il vivo splendore della mattina, i primi freddi dell’inverno, il chiarore dorato del pomeriggio, che, sebbene giunga sul banco di un'aula di scuola, riempie di calore.
L'Autore, sempre proustianamente, rivela l’importanza della memoria non sollecitata, ma involontaria, quale strumento atto ad evocare l'inconscio, ricco di quella realtà essenziale del passato, che non ci è dato di cogliere nel momento in cui lo si vive. Mediante quella memoria che appare, improvvisamente, con le intermittenze del cuore, e che, come un’illuminazione, colpisce la sfera intima e le sue profonde pulsioni, prende vivida forma il passato. La restituzione del passato raggiunge la perfezione attraverso la parole e l’arte, proiettandolo fuori dal tempo.
Sono grato all'amico Angelo per il coraggio dimostrato, con questo libro, di mettersi a nudo, senza timori e senza pudori, e per aver voluto permettere, a noi, di penetrare la sua interiorità e di uscirne arricchiti. Un libro, come un film, deve saper emozionare. E questo libro emoziona molto! Emozioni che nessun algoritmo, pur sofisticato, potrà mai misurare.
Questo libro dovrebbe essere letto da tutte le donne e gli uomini del Sud, ma non solo. La Yourcenar lo definirebbe "Annale del Sud"! Chi vive o ha vissuto nel Mezzogiorno d'Italia si identifica facilmente con i luoghi descritti e con i ritmi che ne scandiscono la vita. Questo libro, però, è principalmente lo specchio dell'anima di un uomo, che assume carattere universale e travalica il confine dell'individo.
"La nostra storia è la storia della nostra anima, e la storia dell'anima umana è la storia del mondo." Parole di Benedetto Croce!
Di Raffaele Lauro (del 04/10/2011 @ 21:19:53, in Il commento politico, linkato 496 volte)
INTERVISTA SUL GIOCO AL SEN. RAFFAELE LAURO
di Dario Caselli
GIOCO. LAURO, TUTELARE FAMIGLIE E GIOVANI DA DIPENDENZA E ILLECITI
"Finalmente". E' soddisfatto Raffaele Lauro, senatore e componente della Commissione Antimafia, alla notizia che l'Aula del Senato discute le due relazioni sulle infiltrazioni mafiose nel gioco lecito ed illecito, approvate all'unanimità dalla Commissione antimafia nel novembre 2009 e nel luglio 2011. "E’ un momento significativo per approfondire una questione, come il gioco d'azzardo, che sta provocando, nel nostro Paese, una disarticolazione sociale dei ceti più deboli".
Senatore, partiamo dall'inizio: perchè questa indagine?
"Il nostro intento è stato quello di analizzare le diverse forme di riciclaggio di denaro, individuare le misure sia patrimoniali e sia finanziarie per contrastarlo ed infine portare avanti un'attività istruttoria che consentisse anche di formulare adeguate proposte normative. Un'attività complessa ma che è stata portata avanti con grande scrupolo ed attenzione ma soprattutto è stato un atto necessario vista la gravità del fenomeno".
Possiamo dire che oggi esiste un'emergenza gioco in Italia'
"Senza alcun dubbio. Durante i lavori della Commissione è emersa in maniera decisa la preoccupazione proprio per il crescente ricorso, in particolare da parte di giovani e fasce sociali più deboli, al gioco. Sia lecito che illecito. Tutto questo con gravi ricadute dal punto di vista sociale".
In che senso?
"Mi spiego: il gioco rappresenta il punto in cui si incontrano gravi distorsioni. Penso all'erosione dei redditi degli italiani che con il gioco sperano di migliorare la loro condizione; oppure la criminalità organizzata che attraverso il gioco ricicla i propri profitti; o l'esplosione di fenomeni come l'usura".
Ma perchè, secondo lei, c'è questo ricorso massiccio al gioco?
"E' la disperata ricerca di un benessere effimero, di una 'svolta' che alla fine non c'è. Invece di migliorare la propria condizione di vita i giocatori finiscono per trovarsi ad affrontare una vera e propria 'aggressione' ai beni e ai patrimoni delle loro famiglie, intaccando i portafogli prima ancora della loro salute. Per questo dico che ci troviamo ad affrontare una piaga sociale".
Tornando all'Italia, qual è la situazione?
"Da noi registriamo una tendenza crescente. Tra il 2003 e il 2010 la spesa si è attestata complessivamente a 309 miliardi di euro ed il comparto dei giochi pubblici e delle scommesse sportive si è affermato come il settore trainante. Tradotto in percentuali i volumi di raccolta sono aumentati ad un tasso medio annuo del 23 per cento tra il 2003 e il 2009 e del 13 per cento nel 2010, raggiungendo la cifra di 61,433 miliardi di euro (+296 per cento rispetto al 2003). E volendo fare una previsione nel 2011 arriveremo a 70, 485 miliardi di euro".
Lei però ha puntato il dito sui costi sociali...
"Al di là dei numeri infatti l'attenzione deve essere riposta sulle conseguenze umane della crescita del gioco. Come ho già detto ci troviamo di fronte ad una piaga ed in particolare sono i giovani a subirne le maggiori conseguenze. Purtroppo questo problema è considerato di interesse pubblico all'estero ma non in Italia. Le norme vigenti ed i sistemi di controllo nel nostro Paese non garantiscono concretamente la tutela dei minori che accedono liberamente a luoghi loro vietati, a causa della irrisorietà delle sanzioni a carico degli esercenti infedeli; intorno ai luoghi del gioco d'azzardo, anche lecito o autorizzato, nei quali accedono spesso liberamente i minori, si creano circuiti criminali, collegati all'usura, al riciclaggio del danaro sporco e allo spaccio degli stupefacenti; non esistono protocolli sanitari, né strutture idonee al recupero di giocatori patologici, specie giovani. E' una situazione gravissima".
E come è possibile contrastare questo fenomeno tra i giovani'
"La Commissione è giunta a formulare una proposta concreta che parte da un mio disegno di legge in cui sono previste, tra le altre, misure contro il gioco minorile, le ludopatie, sanzioni più pesanti a carico degli esercenti che contravvengono alle regole, la tracciabilità dei flussi di gioco, l’istituzione del registro delle scommesse. In pratica mettere in atto una stretta decisa proprio al fine di evitare il proliferare di una malattia sociale che può avere conseguenze molto gravi".
Nella relazione è stato fatto riferimento anche alla possibilità che il gioco diventi mezzo per riciclare il denaro delle organizzazioni malavitose...
"Proprio così. Si tratta di un'eventualità sempre più frequente dovuta al fatto che il mercato dei giochi ha registrato livelli notevoli di espansione. E' naturale che le organizzazioni criminali guardino con interesse questo settore. E la crescita adesso del gioco a distanza, l'e-gaming, crea ulteriori condizioni favorevoli per attività illecite".
Ed in questo caso quale può essere la risposta?
"Rafforzare i controlli e le misure di opposizione a questi fenomeni. L’entità delle somme movimentate dal settore giochi giustifica l’esigenza di contrastare, in modo sempre più stringente, l'illegalità e l'abusivismo che possono produrre pesanti ricadute anche sul gettito dei tributi diretti e indiretti, oltre ad arrecare gravi danni agli operatori autorizzati. Per questo abbiamo proposto anche una modifica normativa al Tupls (Testo unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza) nella parte riguardante le licenze per l'esercizio delle scommesse, al fine di armonizzarlo con i principi comunitari. Una modifica opportuna, alla luce del contrasto sempre più stridente tra le esigenze di difesa dell'ordine pubblico, cui certamente non è estranea la tutela del risparmio delle famiglie italiane, ed il massiccio ricorso dello Stato al settore del gioco, attraverso il quale persegue l'obiettivo di incrementare il gettito fiscale".
Roma, 5 ottobre 2011
Di Raffaele Lauro (del 06/10/2011 @ 17:40:24, in Il commento politico, linkato 446 volte)
Giochi. Lauro (PdL): Misure urgenti di tutela ed una riforma organica di regolamentazione per evitare che la peste del gioco d'azzardo contribuisca alla rovina del nostro Paese. La spesa pro-capite è arrivata a 1200 euro all'anno.
"Sono necessarie misure urgentissime per la tutela dei giovani, dei soggetti patologici, per il divieto di pubblicità ingannevole e per il contrasto al riciclaggio, accertato dalla magistratura, nelle scommesse e nel gioco d'azzardo on-line, in attesa di una organica riprogettazione, altrettanto urgente, del sistema di regolamentazione del gioco d'azzardo, in tutte le sue componenti: amministrative, economiche, di pubblica sicurezza, di controllo di gestione dei mercati finanziari, di prevenzione delle devianze e di tutela della salute dei cittadini. Altrimenti la peste del gioco d'azzardo contribuirà alla rovina del nostro Paese." Sono le richieste che avanzerà stamane, al Governo ed al Parlamento, il sen. del PdL Raffaele Lauro, membro della commissione antimafia, nel suo intervento conclusivo sulla discussione, in Aula, delle relazioni della commissione antimafia sulle infiltrazioni mafiose nel gioco, lecito ed illecito. "Nell'arco di un decennio - ha dichiarato Lauro - la spesa registrata di gioco pubblico d'azzardo si è moltiplicata di 7,3: da circa 10 miliardi di euro, nel biennio 2000-2001, siamo passati ad un ammontare previsto per la fine del 2011 di 73 miliardi; da una spesa pro-capite di 175 euro a un'altra di 1200, in assenza di norme che rendano risarcibili i danni provocati dall'induzione al gioco d'azzardo. Anche a Las Vegas, regno mondiale delle bische, sui concessionari e sui gestori del gioco pubblico d'azzardo pesano gravi responsabilità verso i loro clienti. È essenziale, quindi, porre dei precisi limiti, sanzionando severamente, come negli Stati Uniti, l'arruolamento progressivo e di massa della popolazione nel gioco d'azzardo, eccessivo e patologico. Anche perché, sui territori dominati dalla criminalità organizzata, la sovranità criminale si esercita sia nel gioco d'azzardo illecito che, attraverso dei prestanome, in quello lecito."
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Agenzie di stampa
GIOCHI, LAURO (PDL): MISURE URGENTI TUTELA E RIFORMA ORGANICA
(9Colonne) Roma, 5 ott - "Sono necessarie misure urgentissime per la tutela
dei giovani, dei soggetti patologici, per il divieto di pubblicità ingannevole
e per il contrasto al riciclaggio, accertato dalla magistratura, nelle
scommesse e nel gioco d'azzardo on-line, in attesa di una organica
riprogettazione, altrettanto urgente, del sistema di regolamentazione del
gioco d'azzardo, in tutte le sue componenti: amministrative, economiche, di
pubblica sicurezza, di controllo di gestione dei mercati finanziari, di
prevenzione delle devianze e di tutela della salute dei cittadini. Altrimenti
la peste del gioco d'azzardo contribuirà alla rovina del nostro Paese". Sono
le richieste che avanzerà oggi, al Governo ed al Parlamento, il senatore del
Pdl Raffaele Lauro, membro della Commissione Antimafia, nel suo intervento
conclusivo sulla discussione, in Aula, delle relazioni della commissione
antimafia sulle infiltrazioni mafiose nel gioco, lecito ed illecito.
"Nell'arco di un decennio - ha dichiarato Lauro - la spesa registrata di gioco
pubblico d'azzardo si è moltiplicata di 7,3: da circa 10 miliardi di euro,
nel biennio 2000-2001, siamo passati ad un ammontare previsto per la fine del
2011 di 73 miliardi; da una spesa pro-capite di 175 euro a un'altra di 1200,
in assenza di norme che rendano risarcibili i danni provocati dall'induzione
al gioco d'azzardo. Anche a Las Vegas, regno mondiale delle bische, sui
concessionari e sui gestori del gioco pubblico d'azzardo pesano gravi
responsabilità verso i loro clienti. È essenziale, quindi, porre dei precisi
limiti, sanzionando severamente, come negli Stati Uniti, l'arruolamento
progressivo e di massa della popolazione nel gioco d'azzardo, eccessivo e
patologico. Anche perché, sui territori dominati dalla criminalità
organizzata, la sovranità criminale si esercita sia nel gioco d'azzardo
illecito che, attraverso dei prestanome, in quello lecito".
051108 OTT 11
GIOCHI: LAURO (PDL), SERVONO MISURE URGENTI DI TUTELA E RIFORMA ORGANICA =
(ASCA) - Roma, 5 ott - Contro la ''peste del gioco
d'azzardo'' sono ''necessarie misure urgentissime per la
tutela dei giovani, dei soggetti patologici, per il divieto
di pubblicita' ingannevole e per il contrasto al
riciclaggio''. Lo afferma il senatore Pdl, Raffaele Lauro.
Tutto questo, aggiunge, ''in attesa di una organica
riprogettazione, altrettanto urgente, del sistema di
regolamentazione del gioco d'azzardo, in tutte le sue
componenti: amministrative, economiche, di pubblica
sicurezza, di controllo di gestione dei mercati finanziari,
di prevenzione delle devianze e di tutela della salute dei
cittadini''.
''Nell'arco di un decennio - ricorda Lauro, componente
della commissione Antimafia - la spesa registrata di gioco
pubblico d'azzardo si e' moltiplicata di 7,3: da circa 10
miliardi di euro nel biennio 2000-2001, siamo passati ad un
ammontare previsto per la fine del 2011 di 73 miliardi; da
una spesa pro-capite di 175 euro a 1200. E' essenziale porre
dei precisi limiti e sanzioni''.
com-njb
051115 OTT 11
NNN
GIOCHI. LAURO (PDL): MISURE URGENTI DI TUTELA E RIFORMA ORGANICA
(DIRE) Roma, 5 ott. - "Sono necessarie misure urgentissime per la
tutela dei giovani, dei soggetti patologici, per il divieto di
pubblicita' ingannevole e per il contrasto al riciclaggio,
accertato dalla magistratura, nelle scommesse e nel gioco
d'azzardo on-line, in attesa di una organica riprogettazione,
altrettanto urgente, del sistema di regolamentazione del gioco
d'azzardo, in tutte le sue componenti: amministrative,
economiche, di pubblica sicurezza, di controllo di gestione dei
mercati finanziari, di prevenzione delle devianze e di tutela
della salute dei cittadini. Altrimenti la peste del gioco
d'azzardo contribuira' alla rovina del nostro Paese". Sono le
richieste che avanzera' oggi, al Governo ed al Parlamento, il
senatore del Pdl Raffaele Lauro, membro della Commissione
Antimafia, nel suo intervento conclusivo sulla discussione, in
Aula, delle relazioni della commissione antimafia sulle
infiltrazioni mafiose nel gioco, lecito ed illecito.
"Nell'arco di un decennio- ha dichiarato Lauro- la spesa
registrata di gioco pubblico d'azzardo si e' moltiplicata di 7,3:
da circa 10 miliardi di euro, nel biennio 2000-2001, siamo
passati ad un ammontare previsto per la fine del 2011 di 73
miliardi; da una spesa pro-capite di 175 euro a un'altra di 1200,
in assenza di norme che rendano risarcibili i danni provocati
dall'induzione al gioco d'azzardo. Anche a Las Vegas, regno
mondiale delle bische, sui concessionari e sui gestori del gioco
pubblico d'azzardo pesano gravi responsabilita' verso i loro
clienti".
"È essenziale, quindi, porre dei precisi limiti, sanzionando
severamente, come negli Stati Uniti, l'arruolamento progressivo e
di massa della popolazione nel gioco d'azzardo, eccessivo e
patologico. Anche perche', sui territori dominati dalla
criminalita' organizzata, la sovranita' criminale si esercita sia
nel gioco d'azzardo illecito che, attraverso dei prestanome, in
quello lecito", conclude Lauro.
(Com/Vid/ Dire)
11:16 05-10-11
NNNN
GIOCHI:LAURO(PDL), MISURE SUBITO CONTRO PESTE GIOCO AZZARDO
(ANSA) - ROMA, 5 OTT - ''Sono necessarie misure urgentissime
per la tutela dei giovani, dei soggetti patologici, per il
divieto di pubblicita' ingannevole e per il contrasto al
riciclaggio, accertato dalla magistratura, nelle scommesse e nel
gioco d'azzardo on-line, altrimenti la peste del gioco d'azzardo
contribuira' alla rovina del nostro Paese''. Lo chiede al
governo ed al Parlamento, il senatore del PdL Raffaele Lauro,
membro della Commissione Antimafia tra i piu' impegnati sul
tema, nel suo intervento in Aula, sulle relazioni della
commissione antimafia sulle infiltrazioni mafiose nel gioco,
lecito ed illecito.
''Nell'arco di un decennio - sottolinea Lauro - la spesa
registrata di gioco pubblico d'azzardo si e' moltiplicata di
7,3: da circa 10 miliardi di euro, nel biennio 2000-2001, siamo
passati ad un ammontare previsto per la fine del 2011 di 73
miliardi; da una spesa pro-capite di 175 euro a un'altra di
1200, in assenza di norme che rendano risarcibili i danni
provocati dall'induzione al gioco d'azzardo''. ''Anche a Las
Vegas, regno mondiale delle bische, sui concessionari e sui
gestori del gioco pubblico d'azzardo - osserva il senatore del
Pdl - pesano gravi responsabilita' verso i loro clienti. E'
essenziale, quindi, porre dei precisi limiti, sanzionando
severamente, come negli Stati Uniti, l'arruolamento progressivo
e di massa della popolazione nel gioco d'azzardo, eccessivo e
patologico''. ''Anche perche', sui territori dominati dalla
criminalita' organizzata - conclude Lauro - la sovranita'
criminale si esercita sia nel gioco d'azzardo illecito che,
attraverso dei prestanome, in quello lecito''.(ANSA).
SES
05-OTT-11 11:34 NNNN
Giochi, Lauro (Pdl): Misure urgenti di tutela e riforma organica
Roma, 05 OTT (il Velino/AGV) - "Sono necessarie misure
urgentissime per la tutela dei giovani, dei soggetti
patologici, per il divieto di pubblicita' ingannevole e per
il contrasto al riciclaggio, accertato dalla magistratura,
nelle scommesse e nel gioco d'azzardo on-line, in attesa di
una organica riprogettazione, altrettanto urgente, del
sistema di regolamentazione del gioco d'azzardo, in tutte le
sue componenti: amministrative, economiche, di pubblica
sicurezza, di controllo di gestione dei mercati finanziari,
di prevenzione delle devianze e di tutela della salute dei
cittadini. Altrimenti la peste del gioco d'azzardo
contribuira' alla rovina del nostro Paese". Sono le richieste
che avanzera' oggi, al governo e al Parlamento, il senatore
Raffaele Lauro (Pdl), membro della Commissione Antimafia, nel
suo intervento conclusivo sulla discussione, in Aula, delle
relazioni della commissione antimafia sulle infiltrazioni
mafiose nel gioco, lecito ed illecito. "Nell'arco di un
decennio - ha dichiarato Lauro - la spesa registrata di gioco
pubblico d'azzardo si e' moltiplicata di 7,3: da circa 10
miliardi di euro, nel biennio 2000-2001, siamo passati ad un
ammontare previsto per la fine del 2011 di 73 miliardi; da
una spesa pro-capite di 175 euro a un'altra di 1200, in
assenza di norme che rendano risarcibili i danni provocati
dall'induzione al gioco d'azzardo. Anche a Las Vegas, regno
mondiale delle bische, sui concessionari e sui gestori del
gioco pubblico d'azzardo pesano gravi responsabilita' verso i
loro clienti. E' essenziale, quindi, porre dei precisi
limiti, sanzionando severamente, come negli Stati Uniti,
l'arruolamento progressivo e di massa della popolazione nel
gioco d'azzardo, eccessivo e patologico. Anche perche', sui
territori dominati dalla criminalita' organizzata, la
sovranita' criminale si esercita sia nel gioco d'azzardo
illecito che, attraverso dei prestanome, in quello lecito". -
www.ilvelino.it - (com/gat)
051136 OTT 11 NNNN
GIOCHI: LAURO (PDL), SPESA PRO-CAPITE SCHIZZATA A 1.200 EURO L'ANNO =
MISURE URGENTI PER EVITARE CHE AZZARDO CONTRIBUISCA A ROVINA
PAESE
Roma, 5 ott. - (Adnkronos) - Il gioco sembra non conoscere
crisi. "Nell'arco di un decennio la spesa registrata per gioco
pubblico d'azzardo si e' moltiplicata. Dai circa 10 miliardi di euro
del biennio 2000-2001 siamo passati ad un ammontare previsto per la
fine del 2011 di 73 miliardi". Schizzata anche la spesa pro-capite,
passata dai 175 euro di 10 anni fa agli attuali 1.200 euro "in assenza
di norme che rendano risarcibili i danni provocati dall'induzione al
gioco d'azzardo". A snocciolare i numeri e' il senatore del Pdl
Raffaele Lauro, che oggi interverra' in Aula nel corso della
discussione sulle relazioni della Commissione antimafia sulle
infiltrazioni mafiose nel gioco, lecito e illecito.
"Sono necessarie misure urgentissime per la tutela dei giovani e
dei soggetti patologici - sottolineera' oggi Lauro rivolgendosi a
Governo e Parlamento - per il divieto di pubblicita' ingannevole e per
il contrasto al riciclaggio, accertato dalla magistratura, nelle
scommesse e nel gioco d'azzardo online". E cio' "in attesa di una
organica riprogettazione, altrettanto urgente, del sistema di
regolamentazione del gioco d'azzardo, in tutte le sue componenti:
amministrative, economiche, di pubblica sicurezza, di controllo di
gestione dei mercati finanziari, di prevenzione delle devianze e di
tutela della salute dei cittadini. Altrimenti - avverte - la peste del
gioco d'azzardo contribuira' alla rovina del Paese".
"Anche a Las Vegas, regno mondiale delle bische -
ricorda Lauro - sui concessionari e sui gestori del gioco pubblico
d'azzardo pesano gravi responsabilita' verso i loro clienti. E'
essenziale, quindi, porre dei precisi limiti, sanzionando severamente,
come negli Stati Uniti, l'arruolamento progressivo e di massa della
popolazione nel gioco d'azzardo, eccessivo e patologico. Anche perche'
- avverte - sui territori dominati dalla criminalita' organizzata, la
sovranita' criminale si esercita sia nel gioco d'azzardo illecito che,
attraverso dei prestanome, in quello lecito".
(Sin/Ct/Adnkronos)
05-OTT-11 12:28
NNNN
GIOCHI. LAURO "MISURE URGENTI DI TUTELA E RIFORMA ORGANICA"
ROMA (ITALPRESS) - "Sono necessarie misure urgentissime per la
tutela dei giovani, dei soggetti patologici, per il divieto di
pubblicita' ingannevole e per il contrasto al riciclaggio,
accertato dalla magistratura, nelle scommesse e nel gioco
d'azzardo on-line, in attesa di una organica riprogettazione,
altrettanto urgente, del sistema di regolamentazione del gioco
d'azzardo, in tutte le sue componenti: amministrative, economiche,
di pubblica sicurezza, di controllo di gestione dei mercati
finanziari, di prevenzione delle devianze e di tutela della salute
dei cittadini. Altrimenti la peste del gioco d'azzardo
contribuira' alla rovina del nostro Paese". Sono le richieste che
avanzera' oggi, al Governo ed al Parlamento, il senatore del PdL
Raffaele Lauro, membro della Commissione Antimafia, nel suo
intervento conclusivo sulla discussione, in Aula, delle relazioni
della commissione antimafia sulle infiltrazioni mafiose nel gioco,
lecito ed illecito.
"Nell'arco di un decennio - afferma Lauro - la spesa registrata di
gioco pubblico d'azzardo si e' moltiplicata di 7,3: da circa 10
miliardi di euro, nel biennio 2000-2001, siamo passati ad un
ammontare previsto per la fine del 2011 di 73 miliardi; da una
spesa pro-capite di 175 euro a un'altra di 1200, in assenza di
norme che rendano risarcibili i danni provocati dall'induzione al
gioco d'azzardo. Anche a Las Vegas, regno mondiale delle bische,
sui concessionari e sui gestori del gioco pubblico d'azzardo
pesano gravi responsabilita' verso i loro clienti. È essenziale,
quindi, porre dei precisi limiti, sanzionando severamente, come
negli Stati Uniti, l'arruolamento progressivo e di massa della
popolazione nel gioco d'azzardo, eccessivo e patologico. Anche
perche', sui territori dominati dalla criminalita' organizzata, la
sovranita' criminale si esercita sia nel gioco d'azzardo illecito
che, attraverso dei prestanome, in quello lecito", conclude
l'esponente del Pdl.
(ITALPRESS).
sat/com
05-Ott-11 13:07
NNNN
"Ballaro'", Pdl: con Di Pietro violata par condicio su voto in Molise
Il gruppo di maggioranza in Vigilanza Rai scrive a Zavoli e per conoscenza alla Lei
Roma, 05 OTT (il Velino/AGV) - "Caro Presidente, ieri
sera (4 ottobre 2011), durante la trasmissione 'Ballaro'', in
onda su Rai 3, l'On. Di Pietro, in spregio alla par condicio
e a meno di 15 giorni dal voto in Molise, dopo aver
ripetutamente richiamato l'attenzione del conduttore dicendo
ad alta voce 'devo dire una cosa del Molise, devo dire una
cosa del Molise', ha dichiarato: 'Cosi' come a Roma la
maggioranza conferma la fiducia ad un Ministro accusato e
riconosciuto colpevole di mafia, cosi' in Molise si
ricandida, e nessuno dice niente, il candidato uscente,
dichiarato insolvente per i buchi finanziari provocati, e
dopo aver distrutto la Sanita'; viene ricandidato, e nessuno
dice niente'. Riteniamo che queste affermazioni, fatte senza
il dovuto contraddittorio, violino le norme sulla par
condicio". Cosi' il Gruppo PdL in Commissione di Vigilanza
Rai in una lettera indirizzata al presidente Zavoli e per
conoscenza al dg della Rai, in merito ad una possibile
violazione della par condicio da parte dell'on. Di Pietro,
nella puntata di ieri di "Ballaro'". "La circostanza e'
inoltre aggravata dal fatto che l'onorevole Di Pietro e'
personalmente interessato alla competizione elettorale in
Molise, essendo il figlio candidato a consigliere regionale -
continua la lettera -. A seguito delle affermazioni dell'on.
Di Pietro, il coordinatore regionale del PdL in Molise,
senatore Ulisse Di Giacomo, ha contattato attraverso la
batteria la redazione di 'Ballaro''. Il dottor Valentini,
qualificatosi come responsabile della trasmissione, ha
affermato che non e' consuetudine di 'Ballaro'' ammettere
interventi telefonici nel corso del programma, e che
eventualmente avrebbe riferito il messaggio al conduttore
Giovanni Floris affinche' lo riferisse, cosa non accaduta.
Chiediamo che nella prossima puntata della stessa
trasmissione venga invitato il candidato Michele Iorio, o
altra persona, per una doverosa replica, oppure che il
conduttore legga, dando la stessa evidenza, una dichiarazione
del presidente della regione Molise, Iorio". La lettera porta
le seguenti firme: Butti Alessio, Paolo Amato, Bianchi
Dorina, Baldini Massimo, Fasano Vincenzo, Casoli Francesco,
Lauro Raffaele, Palmizio Elio Massimo, Achille Totaro, De
Angelis Marcello, Lainati Giorgio, Landolfi Mario, Lupi
Maurizio, Santelli Jole, Mazzuca Giancarlo, Rampelli Fabio. -
www.ilvelino.it - (com/onp)
051640 OTT 11 NNNN
GIOCHI: STOP A PUBBLICITA' AZZARDO, 'CROCIATA' PALAZZO CONTRO RISCHI DIPENDENZA/ADNKRONOS =
DE SENA, BASTA CARTELLI STRADALI E SPOT TV - C'E' GENTE CHE SI
ROVINA, SERVE LEGGE
Roma, 5 ott. - (Adnkronos) - Una ''crociata'' contro il gioco
d'azzardo patologico. Ma anche uno stop alla pubblicita' invasiva e la
richiesta di maggiore tutela per i minori. Il Parlamento fa quadrato e
in maniera bipartisan chiede una norma per combattere e prevenire i
rischi del gioco.''La pubblicita' dei giochi e' troppo aggressiva e
allettante. C'e' gente che si rovina, bisogna cercare di abbattere
questo rischio, anche sotto il profilo normativo'', dice all'Adnkronos
il senatore del Pd, Luigi De Sena, che ha presentato un disegno di
legge mirante a istituire il 'Divieto di propaganda pubblicitaria a
tutela dei consumatori, in particolare dei minori e delle fasce deboli
e sensibili, dai fenomeni ludopatici'. La violazione del divieto
sarebbe punita con la sanzione amministrativa pecuniaria da 10.000 a
100.000 euro, a carico del trasgressore. In caso di recidiva, si
applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 50.000 a 200.000
euro.
''Basti pensare -sottolinea De Sena- che c'e' un'impennata del
gioco nei giorni in cui gli anziani riscuotono la pensione. Bisogna
tutelare le fasce deboli e i minori in particolare, tenendo conto che
la pubblicita' propone un miraggio. Stop ai cartelli stradali e agli
spot in tv: la pubblicita' va limitata ai soli luoghi dove si esercita
il gioco lecito''. ''E' un percorso condiviso -rimarca De Sena- che va
coniugato con altri disegni di legge, giacenti da tempo al Senato. Il
primo e' del senatore Pdl, Raffaele Lauro, che va a tutelare la fascia
degli utenti minorenni addebitando precise responsabilita' al
concessionario e prevedendo un aggiornamento sulla normativa
antiriciclaggio e sulla trasparenza dei flussi finanziari''.
''Il secondo disegno di legge -ricorda l'esponente democratico-
e' del senatore dell'Idv, Luigi Li Gotti, che giustamente propone una
modifica all'art. 88 del testo unico delle leggi di pubblica
sicurezza, in tema di autorizzazioni e di controlli. Se c'e' una
condivisione -sottolinea De Sena- non ci vorra' molto tempo per varare
queste norme: serve solo un po' di buona volonta'''. (segue)
(Sin/Zn/Adnkronos)
05-OTT-11 17:14
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GIOCHI: STOP A PUBBLICITA' AZZARDO, 'CROCIATA' PALAZZO CONTRO RISCHI DIPENDENZA/ADNKRONOS (3) =
LI GOTTI, SI INCENTIVA MALATTIA GIOCO - LAURO, URGENTE
INTERVENIRE SU GIOCO AZZARDO
(Adnkronos) - Percio', conclude Binetti, ''ci auguriamo che
nonostante questa legislatura sembri volgere al termine, si trovi
ancora il coraggio in Parlamento di affrontare un problema che, senza
costi per lo Stato, salvo forse il possibile guadagno mancato, ha
pero' un guadagno sociale molto alto. Chiamiamo a questa battaglia le
associazioni delle famiglie e tutti coloro che si preoccupano di
prevenzione del disagio psicologico''.
Per il senatore dell'Idv Luigi Li Gotti, relatore delle due
relazioni della Commissione Antimafia sulle infiltrazioni della
criminalita' del gioco, "in periodi di crisi questo fenomeno
degenerativo si accentua maggiormente: nell'impossibilita' di un
aumento della tassazione si incentiva la malattia del gioco: e' un
meccanismo che favorisce una forma occulta di prelievo, mascherandolo
con l'ammiccante definizione di gioco e intrattenimento''. Il senatore
dell'Idv sottolinea il "costo sociale'' del fenomeno del gioco: "Il
numero dei malati da gioco compulsivo ha superato il milione".
Da sempre in trincea contro gli abusi del gioco, il senatore Pdl
Raffaele Lauro. ''E' urgente -spiega all'Adnkronos- colmare il vuoto
pericolosissimo di riconoscimento giuridico della responsabilita' per
induzione al gioco d'azzardo patologico, per porre dei precisi limiti
all'arruolamento progressivo e di massa della popolazione nel gioco
d'azzardo eccessivo e per conseguenza nel gioco d'azzardo
patologico''. (segue)
(Sin/Zn/Adnkronos)
05-OTT-11 17:14
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GIOCHI: STOP A PUBBLICITA' AZZARDO, 'CROCIATA' PALAZZO CONTRO RISCHI DIPENDENZA/ADNKRONOS (4) =
AFFRONTARE TEMA TRASPARENZA SOCIETA' CONCESSIONARIE - OCCHIO A
INFILTRAZIONI CRIMINALI
(Adnkronos) - Per Lauro, ''si e' passati da 10 miliardi a 73
miliardi, da una spesa procapite di 175 euro a un'altra di 1.200 senza
l'emanazione di norme che rendano risarcibili i danni provocati
dall'induzione al gioco d'azzardo, con il corollario che si puo' fare
ovunque e insistentemente propaganda delle varie forme di puntate a
soldi, senza risparmiare i minorenni e le fasce sociali piu' deboli''.
''Gli effetti patologici del gioco sono una questione seria ma va
affrontata a monte -avverte Lauro- la trasparenza delle societa'
concessionarie, che hanno sede legale all'estero e sono fuori
controllo. Cosi' come vanno esaminati i rischi indiretti del gioco on
line, denunciati anche dalla Banca d'Italia, che riguardano la
governance delle societa' concessionarie proiettate verso un profitto
senza limiti e un marketing aggressivo''.
''Senza dimenticare -rimarca l'esponente Pdl- il rischio,
denunciato dalla commissone antimafia, dell'infiltrazione da parte
della criminalita' organizzata nelle piattaforme digitali del gioco
d'azzardo on line, ai fini del riciclaggio di denaro sporco. Nell'arco
di un decennio -ragiona Lauro - la spesa registrata di gioco pubblico
d'azzardo si e' moltiplicata di 7,3 volte: da circa 10 miliardi di
euro nel biennio 2000-2001 a un ammontare previsto per la fine del
2011 di 73 miliardi. Come accertato dalla Commissione Antimafia tale
volume non ha sostanzialmente sottratto spazio di mercato all'offerta
illegale di azzardo, ma al contrario ne ha aumentato le
opportunita'''.
''La disciplina di un settore di tale ampiezza finanziaria
-taglia corto il senatore Pdl- richiede dunque un'organica
riprogettazione del sistema di regolazione nelle sue diverse
componenti: amministrative, economiche, di pubblica sicurezza, di
controllo di gestione dei mercati finanziari, di prevenzione delle
devianze e di tutela della salute dei cittadini. Interventi che si
possono e si devono fare. Sono contento che ora tutti i partiti e i
gruppi veglino sui questi problemi -conclude Lauro- dagli inizi della
legislatura ho condotto una battaglia solitaria, con l'unico sostegno
della commissone Antimafia''. (segue)
(Sin/Zn/Adnkronos)
05-OTT-11 17:14
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Di Raffaele Lauro (del 06/10/2011 @ 17:52:45, in Il commento politico, linkato 441 volte)
Intervento del sen. Lauro nella discussione sulle relazioni della commissione parlamentare antimafia sul fenomeno delle infiltrazioni mafiose nel gioco lecito ed illecito
Senato della Repubblica, 5 ottobre 2011
Nell’arco di un decennio, la spesa registrata di gioco pubblico d’azzardo si è moltiplicata di 7,3 volte: da circa 10 miliardi di euro nel biennio 2000-2001 a un ammontare previsto per la fine del 2011 di 73 miliardi.
Come accertato dalla Commissione Antimafia tale volume non ha sostanzialmente sottratto spazio di mercato all’offerta illegale di azzardo, ma al contrario ne ha aumentato le opportunità.
La disciplina di un settore di tale ampiezza finanziaria richiedeva (e lo domanda ancora) una organica riprogettazione del sistema di regolazione nelle sue diverse componenti: amministrative, economiche, di pubblica sicurezza, di controllo di gestione dei mercati finanziari, di prevenzione delle devianze, di tutela della salute dei cittadini.
Dal punto di vista normativo vi è stato un indubbio ridimensionamento delle procedure tradizionali con grave sottrazione di potere di controllo all’autorità di pubblica sicurezza (che dal 1897 aveva il compito di vigilare ampiamente con gli strumenti del diritto di polizia) e attribuzione di funzioni ispettive a entità facilmente condizionabili – specie sul territorio – da pressioni anche delinquenziali.
Inoltre i controlli, poiché privi della rilevanza che ha invece la funzione di PS, sono particolarmente esposti alla pressione sia di minacce fisiche e sia di offerte di corruzione. Il panorama di alcune inchieste giudiziarie dell’ultimo biennio dimostra chiaramente il rilievo di tale composito fenomeno.
Ai concessionari e ai gestori del gioco pubblico d’azzardo è stato aperto il campo a dispiegare la promozione e la istallazione capillare delle varie modalità di gioco pubblico d’azzardo nell’assenza pressoché totale di un profilo di responsabilità verso il loro “clienti”.
Questi ultimi possono agire al più come “consumatori” e non come persone danneggiate nella loro salute psichica, non essendo riconosciuta, dalle autorità della Salute, la sindrome da Gioco d’Azzardo Patologico come un quadro clinico tipizzato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che a sua volta ha recepito la definizione contenuta dal DSM IV (Manuale statistico diagnostico della malattie mentali).
E’ urgente colmare il vuoto pericolosissimo di riconoscimento giuridico della responsabilità per induzione al GAP, per porre dei precisi limiti all’arruolamento progressivo e di massa della popolazione nel gioco d’azzardo eccessivo e per conseguenza nel gioco d’azzardo patologico.
Si è passati da 10 miliardi a 73 miliardi, da una spesa procapite di 175 euro a un’altra di 1200 senza l’emanazione di norme che rendano risarcibili i danni provocati dall’induzione al gioco d’azzardo, con il corollario che si può fare ovunque e insistentemente propaganda delle varie forme di puntate a soldi, senza risparmiare i minorenni e le fasce sociali più deboli.
Quanto ai “benefici” per l’Erario dello Stato, essi appaiono esigui e addirittura compensati da perdite finanziarie nette, attesa la pressoché invarianza del ricavato lordo documentato dall’AAMS per la fiscalità pubblica negli ultimi tre anni. E questo mentre la spesa degli italiani per i giochi è aumentata – sempre in tale lasso di tempo – del 75 %.
Il gioco pubblico d’azzardo – e dunque concessionari e gestori – si avvantaggia di una costante riduzione delle aliquote fiscali, rendendo risibile il ricavato dall’unica tassa (il PREU) che ha conglobato molte altre. Il PREU si attesta sul 14 per cento del totale dei consumi, a fronte di circa il 40 per cento del gettito da altri e ordinari consumi.
La capillarità delle istallazioni di gioco d’azzardo, in specie delle slotmachine (di “vecchia” e di “nuova generazione), dei punti di raccolta delle scommesse, delle postazioni di gioco d’azzardo on line (poker e casinò) e delle altre forme “tradizionali” (le c.d. lotterie istantanee) riguarda anche province e comuni dove la criminalità organizzata possiede una rete capillare di controllo del territorio.
Spesso tale alternativa “sovranità” è esibita sfacciatamente, come hanno mostrato le registrazioni, da ultimo, di una festa patronale nel quartiere Barra a Napoli, con esibizione in pubblico e sceneggiata di riappacificazione dei capi delle locali famiglie camorristiche. In tali contesti la capillarità delle istallazioni di gioco (tutte) equivale alla totale disconnessione dai sistemi – peraltro fragilissimi e contrassegnati da falle – dell’AAMS.
La Commissione Antimafia, nella relazione dedicata al problema, documenta l’inverarsi delle previsioni a suo tempo (1998) formulate dal Gruppo d’Azione Finanziaria (GAFI) circa la funzione delle sale da gioco nel riciclaggio delle risorse monetarie della criminalità organizzata. Il GAFI si riferiva ai casinò, ma ormai in Italia sono in funzione (sebbene non così denominati) oltre 1100 casinò “locali”, mentre la funzione di riciclaggio è stata seriamente documentata anche per le sale di raccolta delle scommesse su eventi sportivi.
Ultimo aspetto riguarda le gare per le concessioni di alcune specifiche modalità: slot machine (“vecchie” e “nuove”) e casinò on line. La presenza di gruppi italiani e stranieri con partecipazioni o totale proprietà di società investitrici registrate in paesi o città-stato off shore aprono un campo dove impegnare importanti risorse investigative, in particolare della nostra polizia finanziaria, cioè il Corpo della Guardia di finanza.
Insieme a tale iniziativa – urgente e doverosa – devono essere introdotte ulteriori modalità di vigilanza antiriciclaggio nel nostro territorio nazionale.
Di Raffaele Lauro (del 06/10/2011 @ 17:54:12, in Il commento politico, linkato 423 volte)
Jobs. Lauro (PdL): Un geniale inventore e un grande benefattore dell'umanità, che ha aperto straordinari orizzonti alla conoscenza umana e alle possibilità di relazioni pacifiche tra gli uomini e tra i popoli
"Steve Jobs è stato un geniale inventore e un grande benefattore dell'umanità, che ha aperto straordinari orizzonti alla conoscenza umana e alle possibilità di relazioni pacifiche tra gli uomini e tra i popoli. Il debito di gratitudine di ciascuno di noi è immenso." Lo ha dichiarato il sen. Raffaele Lauro del PdL, membro della commissione affari costituzionali.
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Agenzie di stampa
MORTE JOBS. LAURO: HA APERTO GRANDI ORIZZONTI ALLA CONOSCENZA
(DIRE) Roma, 6 ott. - "Steve Jobs e' stato un geniale inventore e
un grande benefattore dell'umanita', che ha aperto straordinari
orizzonti alla conoscenza umana e alle possibilita' di relazioni
pacifiche tra gli uomini e tra i popoli. Il debito di gratitudine
di ciascuno di noi e' immenso." Lo ha dichiarato il senatore del
gruppo Pdl Raffaele Lauro, membro della Commissione Affari
Costituzionali.
(Com/Rai/ Dire)
11:39 06-10-11
NNNN
JOBS: LAURO (PDL), GENIALE INVENTORE E GRANDE BENEFATTORE DELL'UMANITA' =
Roma, 6 ott. (Adnkronos) - "Steve Jobs e' stato un geniale
inventore e un grande benefattore dell'umanita', che ha aperto
straordinari orizzonti alla conoscenza umana e alle possibilita' di
relazioni pacifiche tra gli uomini e tra i popoli. Il debito di
gratitudine di ciascuno di noi e' immenso." Lo ha dichiarato il
senatore Raffaele Lauro del PdL, membro della commissione Affari
Costituzionali di palazzo Madama.
(Sin/Zn/Adnkronos)
06-OTT-11 12:00
NNNN
Jobs, Lauro (Pdl): Ha aperto straordinari orizzonti a conoscenza
Roma, 06 OTT (il Velino/AGV) - "Steve Jobs e' stato un
geniale inventore e un grande benefattore dell'umanita', che
ha aperto straordinari orizzonti alla conoscenza umana e alle
possibilita' di relazioni pacifiche tra gli uomini e tra i
popoli. Il debito di gratitudine di ciascuno di noi e'
immenso." Lo ha dichiarato il senatore del gruppo Pdl
Raffaele Lauro, membro della commissione Affari
Costituzionali. - www.ilvelino.it - (com/gat)
061257 OTT 11 NNNN
APPLE, LAURO (PDL): HA APERTO STRAORDINARI ORIZZONTI A CONOSCENZA
(9Colonne) Roma, 6 ott - "Steve Jobs è stato un geniale inventore e un grande
benefattore dell'umanità, che ha aperto straordinari orizzonti alla conoscenza
umana e alle possibilità di relazioni pacifiche tra gli uomini e tra i popoli.
Il debito di gratitudine di ciascuno di noi è immenso". Lo ha dichiarato il
senatore del gruppo Pdl Raffaele Lauro, membro della commissione Affari
costituzionali. (Red)
061259 OTT 11