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Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Raffaele Lauro (del 24/05/2012 @ 21:09:53, in Il commento politico, linkato 411 volte)
MAFIA: LAURO (PDL), RAFFORZARE DNA E DIA RIPORTANDOLE A INTUIZIONE FALCONE =
COSTITUZIONALIZZARE ORGANISMO PARLAMENTARE PER LOTTA A
CRIMINALITA' MAFIOSA
Roma, 22 mag. - (Adnkronos) - ''Il rapporto mafia-politica e'
passato (e passa) attraverso la cosiddetta "zona grigia", che si e'
ampliata a dismisura. Bisogna di nuovo interrompere questa nuova forma
di 'pax mafiosa' partendo dalle fondamenta e ritornando ad un processo
costituente, riforma della Costituzione e dello Stato, che affronti
anche il problema della lotta alle mafie''. Lo ha detto il senatore
del Pdl, Raffaele Lauro, intervendo alla presentazione del libro 'Pax
mafiosa o guerra? A 20 anni dalle stragi di Palermo' dell'ex ministro
dell'Interno Vincenzo Scotti, nella sala conferenze di Piazza
Montecitorio.
Per Lauro, ex capo di Gabinetto del ministro Scotti, occorre
inoltre ''disciplinare i partiti politici e imporre obblighi sulla
trasparenza delle candidature e degli eletti, pena la decadenza. Non
semplici codici morali facoltativi''. E ancora, rimarca l'ex prefetto,
''costituzionalizzando un organismo parlamentare per la lotta alla
mafia, che si trasformi in propositore di nuove norme e grande
controllore dei governi e delle loro politiche (la commissione
antimafia, cosi' come e' stata concepita, non e' piu' all'altezza
della situazione) e rafforzando le istituzioni delegate, come la Dna e
la Dia, riportandole all'originale intuizione di Giovanni Falcone''.
''Se la democrazia e' incompatibile con le mafie -ha osservato
Lauro- e nessuna pace mafiosa e' accettabile, questa e' l'unica strada
da percorrere, se vogliamo liberare la nostra democrazia dal grande
ricatto criminale e se vogliano evitare il destino della Colombia e
del Messico''. Insieme al parlamentare del Pdl, alla presentazione del
libro sono intervenuti l'autore, Vincenzo Scotti, l'ex Guardasigilli
Claudio Martelli, il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso,
l'ex ministro degli Esteri Franco Frattini. Moderava Stefano Folli,
giornalista del 'Sole 24 Ore'.
(Gkd/Ct/Adnkronos)
22-MAG-12 16:56
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Mafia. Lauro (PdL): Onorare la memoria di Falcone non con la retorica dell'antimafia, ma realizzando, fino in fondo, la sua strategia di guerra alla criminalità organizzata.
"Onorare la memoria di Falcone non con la retorica dell'antimafia delle chiacchiere, che, in questi giorni, ha raggiunto livelli insopportabili, ma realizzando, fino in fondo, la sua strategia di guerra alla criminalità organizzata, rimasta sostanzialmente inattuata." Con questo ammonimento-denunzia, il sen. Raffaele Lauro del PdL, membro della commissione antimafia, ha concluso il suo intervento di presentazione, a Napoli, del nuovo libro di Vincenzo Scotti, dal titolo "Pax mafiosa o guerra? A vent'anni dalle stragi di Palermo", Edizioni Unilink. "Sono stati sconfitti cosa nostra e il clan dei corleonesi, ma le mafie, anche straniere, prosperano nel nostro paese e a livello transnazionale, con il racket, l'usura, le estorsioni, il traffico degli stupefacenti, il gioco d'azzardo, il riciclaggio del denaro sporco e l'inquinamento del sistema economico-finanziario. Stiamo vivendo una nuova forma di pax mafiosa, più subdola delle precedenti, che viene garantita da una zona grigia, che si è dilatata a dismisura e minaccia la nostra democrazia. L'eredità morale di Falcone ci impone di affrontare, senza ulteriori indugi, il nodo mafia-politica, la regolamentazione dei partiti, l'obbligo di candidature trasparenti, la decadenza dalle cariche elettive, la costituzionalizzazione della commissione antimafia e il rafforzamento della DNA e della DIA, secondo l'originario disegno di Giovanni Falcone."
Mafia, Lauro (Pdl): Onorare memoria Falcone realizzando sua strategia
Roma, 23 MAG (il Velino/AGV) - "Onorare la memoria di
Falcone non con la retorica dell'antimafia delle chiacchiere,
che, in questi giorni, ha raggiunto livelli insopportabili,
ma realizzando, fino in fondo, la sua strategia di guerra
alla criminalita' organizzata, rimasta sostanzialmente
inattuata". Con questo ammonimento-denuncia, il senatore
Raffaele Lauro (Pdl), membro della commissione antimafia, ha
concluso il suo intervento di presentazione, a Napoli, del
nuovo libro di Vincenzo Scotti, "Pax mafiosa o guerra? A
vent'anni dalle stragi di Palermo" (Edizioni Unilink). "Sono
stati sconfitti Cosa nostra e il clan dei corleonesi -
continua Lauro -, ma le mafie, anche straniere, prosperano
nel nostro paese e a livello transnazionale, con il racket,
l'usura, le estorsioni, il traffico degli stupefacenti, il
gioco d'azzardo, il riciclaggio del denaro sporco e
l'inquinamento del sistema economico-finanziario. Stiamo
vivendo una nuova forma di pax mafiosa, piu' subdola delle
precedenti, che viene garantita da una zona grigia, che si e'
dilatata a dismisura e minaccia la nostra democrazia.
L'eredita' morale di Falcone ci impone di affrontare, senza
ulteriori indugi, il nodo mafia-politica, la regolamentazione
dei partiti, l'obbligo di candidature trasparenti, la
decadenza dalle cariche elettive, la costituzionalizzazione
della commissione antimafia e il rafforzamento della Dna e
della Dia, secondo l'originario disegno di Giovanni Falcone".
- www.ilvelino.it - (com/gat)
231802 MAG 12 NNNN
MAFIA: LAURO (PDL), COMMEMORARE FALCONE ATTUANDO SUA STRATEGIA =
Roma, 23 mag. (Adnkronos) - "Onorare la memoria di Falcone non
con la retorica dell'antimafia delle chiacchiere, che, in questi
giorni, ha raggiunto livelli insopportabili, ma realizzando fino in
fondo la sua strategia di guerra alla criminalita' organizzata,
rimasta sostanzialmente inattuata." Con questo ammonimento, il
senatore Raffaele Lauro del Pdl, membro della commissione antimafia,
ha concluso il suo intervento di presentazione, a Napoli del nuovo
libro di Vincenzo Scotti dal titolo "Pax mafiosa o guerra? A vent'anni
dalle stragi di Palermo", Edizioni Unilink.
"Sono stati sconfitti cosa nostra e il clan dei corleonesi -ha
proseguito- ma le mafie, anche straniere, prosperano nel nostro paese
e a livello transnazionale, con il racket, l'usura, le estorsioni, il
traffico degli stupefacenti, il gioco d'azzardo, il riciclaggio del
denaro sporco e l'inquinamento del sistema economico-finanziario.
Stiamo vivendo una nuova forma di pax mafiosa, piu' subdola delle
precedenti, che viene garantita da una zona grigia, che si e' dilatata
a dismisura e minaccia la nostra democrazia".
"L'eredita' morale di Falcone -ha terminato- ci impone di
affrontare, senza ulteriori indugi, il nodo mafia-politica, la
regolamentazione dei partiti, l'obbligo di candidature trasparenti, la
decadenza dalle cariche elettive, la costituzionalizzazione della
commissione antimafia e il rafforzamento della Dna e della Dia,
secondo l'originario disegno di Giovanni Falcone".
(Ega/Ct/Adnkronos)
23-MAG-12 19:34
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INTERVENTO DI LAURO A ROMA
Scotti
(22 e 23 maggio 2012)
1. Pax mafiosa o guerra? Questo interrogativo è rivolto al trapassato remoto, al passato remoto, al passato prossimo, al presente e al futuro del nostro paese. Pax mafiosa: la costante. Guerra: l'anomalia.
1. La democrazia è incompatibile con la mafia, con le mafie, con associazioni criminali organizzate, che controllano il territorio, incrociano le rappresentanze politiche locali, corrompono le istituzioni, inquinano il tessuto economico-finanziario del paese e ricattano la politica.
2. La pax mafiosa, nelle sue molteplici forme ed evoluzioni, è la vera costante della nostra storia politica nazionale: dall'Unità d'Italia all'illusione fascista della vittoria sulla mafia ad opera del prefetto di ferro, poi senatore, Cesare Mori; dalle collusioni degli alleati con i capimafia americani e siciliani, fino a quelle del secondo dopoguerra, in Sicilia e nel Mezzogiorno, con il regime dei partiti. La commissione Cattanei (V Legislatura 1968-1972). La Commissione Pisanu (gioco d'azzardo) e rinunzia Monti alle norme antimafia sulle concessionarie. Č ancora utile una Commissione antimafia?
3. La pax mafiosa in Sicilia riusciva a "riassorbire" anche i reiterati omicidi eccellenti di poliziotti, magistrati e dei pochi politici che osavano opporsi alla pax mafiosa, fino al delitto Dalla Chiesa.
4. Bastava allora ai Governi, allo Stato, agli Apparati della Sicurezza, celebrare funerali di Stato, cambiare prefetti e questori e, poi, istituire qualche organismo straordinario, come l'Alto Commissario per la lotta alla mafia, che desse l'impressione dell'apparente volontà dello Stato e della classe politica di "contenere il fenomeno", tanto per superare l'onda delle emozioni e delle reazioni.
5. Chi ebbe la "colpa" di interrompere questo "pacifico" tran-tran, che pur intervallato da sanguinosi omicidi di servitori dello Stato, garantiva gli interessi di una classe dirigente, intimidita o collusa, di imprenditori, intimiditi o collusi, di magistrati, intimiditi o collusi, e degli apparati della sicurezza dello Stato, che dialogavano, naturalmente per esigenze istituzionali, con gli interfaccia mafiosi e garantivano, di fatto, la stessa pax mafiosa?
6. Chi ebbe la "colpa" di imprimere una svolta (la guerra), nelle indagini e nei processi contro i mafiosi e Cosa Nostra, basata, di fronte alle capacità organizzative di Cosa Nostra, sulla specializzazione, sulla centralizzazione e sul pedinamento del denaro sporco, degli affari e della complicità degli interessi economico-finanziari?
7. Il punto di svolta di questa "follia", follia pascaliana, fu il maxiprocesso, con la condanna della cupola mafiosa e la carcerazione dei capimafia.
8. Come fu accolta questa "follia" nella magistratura locale, nelle rappresentanze nazionali della magistratura e nello stesso Consiglio Superiore della Magistratura? Basta leggere i documenti dei processi al "folle".
9. In tal modo, il "folle" si trasformò in esaltato, in traditore, in violatore delle prassi della magistratura e, infine, in colluso con il regime politico, quando intuì l'esigenza di una cessazione delle vecchie politiche antimafia, degli organismi straordinari e chiese, sul piano normativo, che lo Stato si organizzasse con istituzioni ordinarie e con norme, anche processuali e carcerarie, che affrontassero una vera "guerra" alla mafia.
10. Chi furono, a livello di governo, i pochi politici, altrettanto "folli", a capire prima, a raccogliere poi e a proporre infine, le richieste del "folle" di Palermo? Quelle riforme, documentate in questo libro, interruppero "momentaneamente" la pax mafiosa, che veniva invocata, magari inconsapevolmente, anche in Parlamento, dagli oppositori, espliciti od occulti, del grande processo riformatore antimafia dei "folli" del Governo. Le proteste dei deputati siciliani e campani contro lo scioglimento dei consigli comunali inquinati.
11. Le stragi di Capaci e di via D'Amelio furono la conseguenza diretta dell'interruzione della pax mafiosa. I "folli" di Palermo furono trucidati e i "folli" di Roma eliminati dalla scena politica o emarginati, purché si ripristinasse la pax mafiosa sotto altre forme, con altre modalità, con altre complicità e con altri territori inesplorati di lucro, da parte del crescente potere mafioso: non solo le estorsioni e gli appalti, non solo l'usura e il racket, ma l'inquinamento delle imprese e della finanza, il riciclaggio del danaro sporco ed il gioco d'azzardo.
12. Non sono mancati i "successi" in questo ventennio della seconda repubblica: scardinamento della struttura militare della mafia, isolamento in carcere dei capimafia, confisca e sequestri di miliardi di beni, ma questo non ha impedito alle società criminali di estendere la loro sovranità e di aumentare la loro forza ricattatrice. Come mai? La fallace illusione!
13. Perché non è stato mai veramente affrontato il nodo del rapporto tra mafia e politica e la classe politica si è adeguata ad una "nuova forma" di "pax mafiosa", più subdola delle precedenti, altrimenti non si spiegherebbe come la 'ndrangheta si sia diffusa su tutto il territorio nazionale e come, oggi, approfittando di una crisi economica micidiale, attraverso bancari infedeli, individui il reticolato di piccoli e medi imprenditori in difficoltà e li acquisisca alla società criminale.
14. Il rapporto mafia-politica è passato (e passa) attraverso la cosiddetta "zona grigia", che si è ampliata a dismisura. Se, nel corso della prima repubblica, la "zona grigia" era un breve intervallo, comunicativo tra la società criminale, la società legale e le istituzioni, nel corso della transizione della seconda repubblica, il secondo ventennio, la "zona grigia" si è dilatata a dismisura, diventando un'autostrada, comprendendo rappresentanti nazionali e locali dei partiti, banche ed istituzioni finanziarie, professionisti e quell'area sociale di "welfare criminale" che considera la mafia, la camorra, la 'ndrangheta e le altre mafie, anche straniere, come dei benefattori della povera gente (il caso dell'attentato di Brindisi e la dottrina della mafia "buona" che non tocca i ragazzi). Quali sono i rimedi ad una situazione che appare del tutto pregiudicata e lascia prefigurare una deriva colombiana o messicana del nostro paese, dove i narcotrafficanti eleggono direttamente dei propri rappresentanti negli organismi elettivi e, persino, nelle aule parlamentari?
15. Bisogna di nuovo interrompere questa nuova forma di pax mafiosa. Come? Partendo dalle fondamenta e ritornando ad un processo costituente, riforma della Costituzione e dello Stato, che affronti anche il problema della lotta alle mafie:
a) Disciplinando i partiti politici ed imponendo obblighi sulla trasparenza delle candidature e degli eletti, pena la decadenza. Non semplici codici morali facoltativi.
b) Costituzionalizzando un organismo parlamentare per la lotta alla mafia, che si trasformi in propositore di nuove norme e grande controllore dei governi e delle loro politiche (la commissione antimafia, così come è stata concepita, non è più all'altezza della situazione) e rafforzando le istituzioni delegate, come la DNA e la DIA, riportandole all'originale intuizione del "folle" di Palermo.
Conclusione: Se la democrazia è incompatibile con le mafie, e nessuna pace mafiosa è accettabile, questa è l'unica strada da percorrere, se vogliamo liberare la nostra democrazia dal grande ricatto criminale e se vogliano evitare il destino della Colombia e del Messico.
Vi prego, comunque, di considerare queste riflessioni, come quelle di un "folle"!
Di Raffaele Lauro (del 24/05/2012 @ 21:07:45, in Il commento politico, linkato 462 volte)
PdL. Lauro (PdL): Sempre le stesse facce in TV, sempre gli stessi argomenti: improvvisati, triti o rassegnati. Un autentico suicidio mediatico.
"Berlusconi dovrebbe licenziare, per primo, chi designa i rappresentanti del PdL, nei programmi TV di informazione politica. Sempre le stesse facce, sempre gli stessi argomenti: improvvisati, triti o rassegnati. Un autentico suicidio mediatico. Per un movimento politico, nato nel 1994, sul rinnovamento della comunicazione e del linguaggio politico, questo errore rischia di aggravare e di rendere irreversibile la crisi del partito." Lo ha dichiarato il sen. Raffaele Lauro del PdL.
PDL: LAURO, RINNOVARE COMUNICAZIONE E LINGUAGGIO POLITICO =
'SEMPRE LE STESSE FACCE E GLI STESSI ARGOMENTI, E' UN SUICIDIO
MEDIATICO'
Roma, 22 mag. (Adnkronos) - "Berlusconi dovrebbe licenziare, per
primo, chi designa i rappresentanti del Pdl, nei programmi Tv di
informazione politica. Sempre le stesse facce, sempre gli stessi
argomenti: improvvisati, triti o rassegnati. Un autentico suicidio
mediatico. Per un movimento politico, nato nel 1994, sul rinnovamento
della comunicazione e del linguaggio politico, questo errore rischia
di aggravare e di rendere irreversibile la crisi del partito''. Lo
sottolinea il senatore Raffaele Lauro (Pdl).
(Sin/Col/Adnkronos)
22-MAG-12 09:37
NNNN
Pdl, Lauro: Sempre stessi argomenti e facce in tv, suicidio mediatico
Roma, 22 MAG (il Velino/AGV) - "Berlusconi dovrebbe
licenziare, per primo, chi designa i rappresentanti del Pdl,
nei programmi tv di informazione politica. Sempre le stesse
facce, sempre gli stessi argomenti: improvvisati, triti o
rassegnati. Un autentico suicidio mediatico. Per un movimento
politico, nato nel 1994, sul rinnovamento della comunicazione
e del linguaggio politico, questo errore rischia di aggravare
e di rendere irreversibile la crisi del partito". Lo ha
dichiarato Raffaele Lauro, senatore del Pdl. -
www.ilvelino.it - (com/ndl)
220944 MAG 12 NNNN
PDL, LAURO: AUTENTICO SUICIDIO MEDIATICO
(9Colonne) Roma, 22 mag - "Berlusconi dovrebbe licenziare, per primo, chi
designa i rappresentanti del Pdl, nei programmi tv di informazione politica.
Sempre le stesse facce, sempre gli stessi argomenti: improvvisati, triti o
rassegnati. Un autentico suicidio mediatico. Per un movimento politico, nato
nel 1994, sul rinnovamento della comunicazione e del linguaggio politico,
questo errore rischia di aggravare e di rendere irreversibile la crisi del
partito". Lo ha dichiarato il senatore del Pdl Raffaele Lauro.
(red)
220950 MAG 12
PDL: LAURO "SEMPRE STESSE FACCE IN TV, AUTENTICO SUICIDIO MEDIATICO"
ROMA (ITALPRESS) - "Berlusconi dovrebbe licenziare, per primo, chi
designa i rappresentanti del PdL, nei programmi Tv di informazione
politica. Sempre le stesse facce, sempre gli stessi argomenti:
improvvisati, triti o rassegnati. Un autentico suicidio mediatico.
Per un movimento politico, nato nel 1994, sul rinnovamento della
comunicazione e del linguaggio politico, questo errore rischia di
aggravare e di rendere irreversibile la crisi del partito". Cosi'
Raffaele Lauro, senatore del PdL.
(ITALPRESS).
ads/com
22-Mag-12 10:16
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PDL: LAURO, BERLUSCONI LICENZI CHI MANDA I NOSTRI IN TV
(ANSA) - ROMA, 22 MAG - ''Berlusconi dovrebbe licenziare, per
primo, chi designa i rappresentanti del Pdl, nei programmi TV di
informazione politica. Sempre le stesse facce, sempre gli stessi
argomenti: improvvisati, triti o rassegnati. Un autentico
suicidio mediatico. Per un movimento politico, nato nel 1994,
sul rinnovamento della comunicazione e del linguaggio politico,
questo errore rischia di aggravare e di rendere irreversibile la
crisi del partito''. Lo dice il senatore del Pdl Raffaele Lauro.
(ANSA).
COM-SES
22-MAG-12 11:32 NNNN
Di Raffaele Lauro (del 24/05/2012 @ 21:05:42, in Il commento politico, linkato 351 volte)
Amministrative. Lauro (PdL): Un grande bisogno di rifondazione morale, politica ed istituzionale sale dalla gente, che soltanto un'Assemblea costituente può raccogliere.
"I risultati dei ballottaggi alle amministrative hanno confermato quanto grande sia il bisogno di rinnovamento della politica che sale dalla gente e che i partiti tradizionali, compreso il PD, non riescono ad interpretare e a tradurre in consenso. La rifondazione morale, politica ed istituzionale del nostro paese passa necessariamente per un'Assemblea costituente, da eleggere nel 2013, senza miopi scorciatoie in questa legislatura." Lo ha dichiarato il sen. Raffaele Lauro del PdL.
Ballottaggi, Lauro: Serve Assemblea Costituente per rifondare Paese
Roma, 21 MAG (il Velino/AGV) - "I risultati dei
ballottaggi alle amministrative hanno confermato quanto
grande sia il bisogno di rinnovamento della politica che sale
dalla gente e che i partiti tradizionali, compreso il Pd, non
riescono ad interpretare e a tradurre in consenso. La
rifondazione morale, politica ed istituzionale del nostro
Paese passa necessariamente per un'Assemblea costituente, da
eleggere nel 2013, senza miopi scorciatoie in questa
legislatura". Lo ha dichiarato il senatore Pdl Raffaele
Lauro. - www.ilvelino.it - (com/gat)
211739 MAG 12 NNNN
BALLOTTAGGI: LAURO (PDL), ORA ASSEMBLEA COSTITUENTE
(ANSA) - ROMA, 21 MAG - ''I risultati dei ballottaggi alle
amministrative hanno confermato quanto grande sia il bisogno di
rinnovamento della politica che sale dalla gente e che i partiti
tradizionali, compreso il Pd, non riescono ad interpretare e a
tradurre in consenso''. Lo afferma Raffaele Lauro del Pdl.
''La rifondazione morale, politica ed istituzionale del
nostro paese passa necessariamente per un'Assemblea costituente,
da eleggere nel 2013, senza miopi scorciatoie in questa
legislatura''. (ANSA).
FLB
21-MAG-12 17:43 NNNN
AMMINISTRATIVE: LAURO (PDL), GRANDE BISOGNO DI RINNOVAMENTO =
Roma, 21 mag. (Adnkronos) - "I risultati dei ballottaggi alle
amministrative hanno confermato quanto grande sia il bisogno di
rinnovamento della politica che sale dalla gente e che i partiti
tradizionali, compreso il Pd, non riescono ad interpretare e a
tradurre in consenso. La rifondazione morale, politica ed
istituzionale del nostro paese passa necessariamente per un'Assemblea
costituente, da eleggere nel 2013, senza miopi scorciatoie in questa
legislatura". Lo ha dichiarato il senatore Raffaele Lauro del Pdl.
(Ega/Col/Adnkronos)
21-MAG-12 17:51
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Grillo. Lauro (PdL): Alle prossime elezioni politiche, Grillo manderà ai giardinetti tutti i leader politici attuali.
"Se il movimento di Grillo riuscirà a presentare, alle prossime elezioni politiche, liste di candidati credibili in tutti i collegi elettorali ed i partiti tradizionali, oggi rappresentati in Parlamento, continueranno ad ignorare l'ansia di rinnovamento che sale, impetuosa, dal paese, tutti i leader politici attuali andranno ai giardinetti." Lo ha dichiarato il sen. Raffaele Lauro del PdL, commentando l'affermazione in Emilia del M5S.
AMMINISTRATIVE: LAURO (PDL), GRILLO MANDERA' AI GIARDINETTI TUTTI I LEADER POLITICI =
Roma, 21 mag. (Adnkronos) - ''Se il movimento di Grillo
riuscira' a presentare, alle prossime elezioni politiche, liste di
candidati credibili in tutti i collegi elettorali ed i partiti
tradizionali, oggi rappresentati in Parlamento, continueranno ad
ignorare l'ansia di rinnovamento che sale, impetuosa, dal paese, tutti
i leader politici attuali andranno ai giardinetti''. Lo ha dichiarato
il senatore Raffaele Lauro (Pdl), commentando l'affermazione in Emilia
del M5S.
(Sin/Col/Adnkronos)
21-MAG-12 18:01
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Ballottaggi, Lauro: Grillo mandera' leader politici ai giardinetti
Roma, 21 MAG (il Velino/AGV) - "Se il movimento di
Grillo riuscira' a presentare, alle prossime elezioni
politiche, liste di candidati credibili in tutti i collegi
elettorali ed i partiti tradizionali, oggi rappresentati in
Parlamento, continueranno ad ignorare l'ansia di rinnovamento
che sale, impetuosa, dal paese, tutti i leader politici
attuali andranno ai giardinetti". Lo ha dichiarato il
senatore Raffaele Lauro del Pdl, commentando l'affermazione
in Emilia del M5S. - www.ilvelino.it - (com/gat)
211807 MAG 12 NNNN
BALLOTTAGGI: LAURO (PDL),GRILLO MANDERA' TUTTI A GIARDINETTI
SE PARTITI TRADIZIONALI IGNORANO ANSIA RINNOVAMENTO DEL PAESE
(ANSA) - ROMA, 21 MAG - ''Se il movimento di Grillo riuscira'
a presentare, alle prossime elezioni politiche, liste di
candidati credibili in tutti i collegi elettorali ed i partiti
tradizionali, oggi rappresentati in Parlamento, continueranno ad
ignorare l'ansia di rinnovamento che sale, impetuosa, dal paese,
tutti i leader politici attuali andranno ai giardinetti.'' Lo ha
dichiarato il sen. Raffaele Lauro del PdL, commentando
l'affermazione del Movimento 5 Stelle. (ANSA).
COM-IA
21-MAG-12 18:09 NNNN
Di Raffaele Lauro (del 19/05/2012 @ 14:33:21, in Il commento politico, linkato 383 volte)
Brindisi. Lauro (PdL): Le mafie riprendono la strategia terroristica del 1993, nel modo più odioso e spregevole. Bisogna reagire con la guerra a questo atto di guerra. Profondo cordoglio per le vittime.
"Inequivocabile attentato di terrorismo mafioso, il più odioso e spregevole, contro una scuola, intitolata a Giovanni Falcone e Francesca Morvillo, e contro giovani studenti inermi. Le mafie riprendono la strategia terroristica del 1993. Bisogna reagire con la guerra a questo atto di guerra. Profondo cordoglio per le vittime. Pisanu convochi subito la commissione antimafia." Lo ha dichiarato il sen. Raffaele Lauro del PdL, membro della commissione antimafia, sul gravissimo attentato di Brindisi.
BOMBA BRINDISI: LAURO (PDL), GUERRA A GUERRA DI MAFIE STILE '93 =
(AGI) - Roma, 19 mag. - "Inequivocabile attentato di terrorismo
mafioso, il piu' odioso e spregevole, contro un scuola,
intitolata a Giovanni Falcone e Francesca Morvillo, e contro
giovani studenti inermi". E' il senatore Pdl Raffaele Lauro,
membro della commissione Antimafia, a parlare dell'attentato a
Brindisi dicendo che "le mafie riprendono la strategia
terroristica del 1993. Bisogna reagire con la guerra a questo
atto di guerra. Profondo cordoglio per le vittime. Pisanu -
conclude - convochi subito la commissione Antimafia". (AGI)
Red/Bal
191042 MAG 12
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BRINDISI: LAURO (PDL), INEQUIVOCABILE ATTO DI TERRORISMO MAFIOSO =
RIPRENDE LA STRATEGIA DEL 1993, PISANU CONVOCHI COMMISSIONE
Roma, 19 mag. (Adnkronos) - "Inequivocabile attentato di
terrorismo mafioso, il piu' odioso e spregevole, contro una scuola,
intitolata a Giovanni Falcone e Francesca Morvillo, e contro giovani
studenti inermi. Le mafie riprendono la strategia terroristica del
1993. Bisogna reagire con la guerra a questo atto di guerra. Profondo
cordoglio per le vittime. Il presidente Pisanu convochi subito la
commissione antimafia." Lo ha dichiarato il senatore del Pdl, Raffaele
Lauro, membro della commissione antimafia, sul gravissimo attentato di
Brindisi.
(Pol/Col/Adnkronos)
19-MAG-12 10:47
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Brindisi. Lauro (PdL): Il presidente Schifani convochi, per lunedì sera, il Senato in seduta straordinaria.
"Il presidente Schifani convochi, per lunedì sera, il Senato in seduta straordinaria. E il presidente Pisanu l'antimafia. Le istituzioni reagiscano con immediatezza." Lo ha dichiarato il sen. Raffaele Lauro del PdL, membro della commissione antimafia.
BRINDISI: LAURO (PDL), SCHIFANI CONVOCHI SENATO IN SEDUTA STRAORDINARIA =
Roma, 19 mag. (Adnkronos) - "Il presidente Schifani convochi,
per lunedi' sera, il Senato in seduta straordinaria. E il presidente
Pisanu l'Antimafia. Le istituzioni reagiscano con immediatezza". Cosi'
il senatore del Pdl, Raffaele Lauro, membro della commissione
Antimafia.
(Sin/Col/Adnkronos)
19-MAG-12 13:15
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Brindisi. Lauro (PdL): L'attentato lancia un duplice messaggio, alle istituzioni e al network mafioso pugliese.
"Il non impiego del tritolo tradizionale non esclude, anzi potrebbe, paradossalmente, confermare la matrice mafiosa dell'attentato di Brindisi, frutto di una 'mente raffinatissima', che ha voluto lanciare un duplice messaggio di sangue: alle istituzioni, sulla potenziale determinazione dell'attacco stragista, se la politica della confisca dei beni non si fermerà (il carcere non fa paura ai mafiosi, anzi li legittima nella loro 'caratura criminale'); al network mafioso (nuova sacra corona unita, 'ndrangheta e camorra), che si spartisce e controlla l'intero territorio pugliese, per affermare la superiorità gerarchica di un clan emergente. E' da escludere, inoltre, che i vertici delle organizzazioni criminali transnazionali potessero ignorare questo tipo di operazione, così carica di simboli e criminalmente innovativa, ed il suo impatto devastante sulla delicata situazione di crisi politica, economica e sociale, che travaglia il nostro Paese. Le coincidenze, alla vigilia delle stragi di Capaci e di via D'Amelio, non esistono." Lo ha dichiarato stamane il sen. Raffaele Lauro del PdL, membro della commissione antimafia.
BRINDISI: LAURO (PDL), ATTENTATO LANCIA MESSAGGIO A ISTITUZIONI E A NETWORK MAFIOSO PUGLIESE =
Roma, 20 mag. (Adnkronos) - "Il non impiego del tritolo
tradizionale non esclude, anzi potrebbe, paradossalmente, confermare
la matrice mafiosa dell'attentato di Brindisi, frutto di una 'mente
raffinatissima', che ha voluto lanciare un duplice messaggio di
sangue: alle istituzioni, sulla potenziale determinazione dell'attacco
stragista, se la politica della confisca dei beni non si fermera' (il
carcere non fa paura ai mafiosi, anzi li legittima nella loro
'caratura criminale'); al network mafioso (nuova sacra corona unita,
'ndrangheta e camorra), che si spartisce e controlla l'intero
territorio pugliese, per affermare la superiorita' gerarchica di un
clan emergente''. Lo ha dichiarato stamane Raffaele Lauro del PdL,
membro della commissione antimafia.
''E' da escludere, inoltre, che i vertici delle organizzazioni
criminali transnazionali potessero ignorare questo tipo di operazione,
cosi' carica di simboli e criminalmente innovativa, ed il suo impatto
devastante sulla delicata situazione di crisi politica, economica e
sociale, che travaglia il nostro Paese -conclude- Le coincidenze, alla
vigilia delle stragi di Capaci e di via D'Amelio, non esistono".
(Red/Ct/Adnkronos)
20-MAG-12 10:44
NNNN
Di Raffaele Lauro (del 18/05/2012 @ 17:21:02, in Il commento politico, linkato 391 volte)
Riforme. Lauro (PdL): Un "Comitato per l'Assemblea costituente", momento di autentica democrazia per definire le nuove regole della nostra Repubblica e un recupero della fiducia nelle Istituzioni.
Senatori e deputati hanno ricevuto stamane l'invito, formulato dal sen. Raffaele Lauro del PdL, per l'adesione all'istituendo "Comitato per l'Assemblea costituente", che dovrebbe definire collegialmente i contenuti della proposta legislativa. Il documento-invito, inviato dal parlamentare ai colleghi, esordisce con una constatazione: "Varare, a fine legislatura, delle modifiche costituzionali, che incidano, tra l'altro, sul bicameralismo e sulla composizione delle Camere, senza un disegno organico di riforma della nostra legge fondamentale, al solo fine (anche dichiarato) di recuperare la fiducia dei cittadini, appare, al di là delle buone intenzioni, una forzatura, che non conseguirà i risultati attesi e sarà interpretata, a mio giudizio, come una inutile fuga in avanti di un ceto politico declinante." Il documento prosegue: "Ho maturato, quindi, da mesi, il convincimento che la riforma della Costituzione e dello Stato meriti approfondimenti più adeguati, in relazione alla crisi degli Stati nazionali e della loro governance, indotta dalla globalizzazione, e un confronto politico, che deve essere fondato, come unica fonte di legittimità, sulla volontà e sul mandato, liberamente espresso dal corpo elettorale, per un'Assemblea costituente, da eleggere contestualmente alle elezioni politiche del 2013, la quale, in due anni, approvi il processo riformatore, in una logica non frammentaria." La conclusione è un auspicio: "Sono convinto che il dibattito elettorale sul rinnovo del Parlamento e, insieme, sull'elezione di un'Assemblea costituente, il cui mandato dovrà essere incompatibile con quello parlamentare, offrirà al nostro paese, all'opinione pubblica, alla società civile, a tutte le forze politiche e, in particolare, alle nuove generazioni, un momento di autentica democrazia per definire le nuove regole della nostra Repubblica e un recupero della fiducia nelle Istituzioni."
RIFORME, LAURO (PDL): UN "COMITATO PER L'ASSEMBLEA COSTITUENTE"
(9Colonne) Roma, 18 mag - Senatori e deputati hanno ricevuto stamane l'invito,
formulato dal sen. Raffaele Lauro del PdL, per l'adesione all'istituendo
"Comitato per l'Assemblea costituente", che dovrebbe definire collegialmente i
contenuti della proposta legislativa. Il documento-invito, inviato dal
parlamentare ai colleghi, esordisce con una constatazione: "Varare, a fine
legislatura, delle modifiche costituzionali, che incidano, tra l'altro, sul
bicameralismo e sulla composizione delle Camere, senza un disegno organico di
riforma della nostra legge fondamentale, al solo fine (anche dichiarato) di
recuperare la fiducia dei cittadini, appare, al di là delle buone intenzioni,
una forzatura, che non conseguirà i risultati attesi e sarà interpretata, a
mio giudizio, come una inutile fuga in avanti di un ceto politico declinante."
Il documento prosegue: "Ho maturato, quindi, da mesi, il convincimento che la
riforma della Costituzione e dello Stato meriti approfondimenti più adeguati,
in relazione alla crisi degli Stati nazionali e della loro governance, indotta
dalla globalizzazione, e un confronto politico, che deve essere fondato, come
unica fonte di legittimità, sulla volontà e sul mandato, liberamente espresso
dal corpo elettorale, per un'Assemblea costituente, da eleggere
contestualmente alle elezioni politiche del 2013, la quale, in due anni,
approvi il processo riformatore, in una logica non frammentaria." La
conclusione è un auspicio: "Sono convinto che il dibattito elettorale sul
rinnovo del Parlamento e, insieme, sull'elezione di un'Assemblea costituente,
il cui mandato dovrà essere incompatibile con quello parlamentare, offrirà al
nostro paese, all'opinione pubblica, alla società civile, a tutte le forze
politiche e, in particolare, alle nuove generazioni, un momento di autentica
democrazia per definire le nuove regole della nostra Repubblica e un recupero
della fiducia nelle Istituzioni." (red)
181015 MAG 12
RIFORME: LAURO (PDL), ADERIRE A COMITATO PER L'ASSEMBLEA COSTITUENTE =
Roma, 18 mag. (Adnkronos) - Il senatore Raffaele Lauro (Pdl)
invita senatori e deputati ad aderire all'istituendo "Comitato per
l'Assemblea costituente", per definire collegialmente i contenuti
della proposta legislativa di riforma costituzionale. Secondo il
senatore, "varare, a fine legislatura, delle modifiche costituzionali,
che incidano, tra l'altro, sul bicameralismo e sulla composizione
delle Camere, senza un disegno organico di riforma della nostra legge
fondamentale, al solo fine di recuperare la fiducia dei cittadini,
appare, al di la' delle buone intenzioni, una forzatura, che non
conseguira' i risultati attesi e sara' interpretata, a mio giudizio,
come una inutile fuga in avanti di un ceto politico declinante."
"Ho maturato da mesi - prosegue Lauro nel documento - il
convincimento che la riforma della Costituzione e dello Stato meriti
approfondimenti piu' adeguati, in relazione alla crisi degli Stati
nazionali e della loro governance, indotta dalla globalizzazione, e un
confronto politico, che deve essere fondato, come unica fonte di
legittimita', sulla volonta' e sul mandato, liberamente espresso dal
corpo elettorale, per un'Assemblea costituente, da eleggere
contestualmente alle elezioni politiche del 2013, la quale, in due
anni, approvi il processo riformatore, in una logica non
frammentaria".
"Sono convinto che il dibattito elettorale sul rinnovo del
Parlamento e, insieme, sull'elezione di un'Assemblea costituente, il
cui mandato dovra' essere incompatibile con quello parlamentare -
conclude il senatore del Pdl - offrira' al nostro paese, all'opinione
pubblica, alla societa' civile, a tutte le forze politiche e, in
particolare, alle nuove generazioni, un momento di autentica
democrazia per definire le nuove regole della nostra Repubblica e un
recupero della fiducia nelle Istituzioni."
(Tru/Col/Adnkronos)
18-MAG-12 11:43
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RIFORME: LAURO (PDL) FONDA IL COMITATO PER LA COSTITUENTE
(ANSA) - ROMA, 18 MAG - Senatori e deputati hanno ricevuto
stamane l'invito del senatore del Pdl Raffaele Lauro ad aderire
all'istituendo ''Comitato per l'Assemblea costituente''.
''Varare, a fine legislatura, - sostiene Lauro nell' invito -
delle modifiche costituzionali, che incidano, tra l'altro, sul
bicameralismo e sulla composizione delle Camere, senza un
disegno organico di riforma della nostra legge fondamentale, al
solo fine (anche dichiarato) di recuperare la fiducia dei
cittadini, appare, al di la' delle buone intenzioni, una
forzatura, che non conseguira' i risultati attesi e sara'
interpretata, a mio giudizio, come una inutile fuga in avanti di
un ceto politico declinante.''
''Ho maturato, quindi, da mesi, il convincimento che la riforma
della Costituzione e dello Stato - spiega Lauro - meriti
approfondimenti piu' adeguati, in relazione alla crisi degli
Stati nazionali e della loro governance, indotta dalla
globalizzazione, e un confronto politico, che deve essere
fondato, come unica fonte di legittimita', sulla volonta' e sul
mandato, liberamente espresso dal corpo elettorale, per
un'Assemblea costituente, da eleggere contestualmente alle
elezioni politiche del 2013, la quale, in due anni, approvi il
processo riformatore, in una logica non frammentaria''.
Lauro si dice convinto che una nuova Assemblea Costituente che
riscriva la Carta costituzionale ''offrira' al nostro paese,
all'opinione pubblica, alla societa' civile, a tutte le forze
politiche e, in particolare, alle nuove generazioni, un momento
di autentica democrazia per definire le nuove regole della
nostra Repubblica e un recupero della fiducia nelle
Istituzioni''. (ANSA).
SES
18-MAG-12 13:25 NNNN
Riforme/Lauro: Serve nuova Costituente. Per adesso via a Comitato
Documento invito a tutti i parlamentari a farne parte
Roma, 18 mag. (TMNews) - Senatori e deputati hanno ricevuto
stamane l'invito, formulato dal senatorfe Raffaele Lauro del Pdl,
per l'adesione all'istituendo 'comitato per l'Assemblea
costituente', che dovrebbe definire collegialmente i contenuti
della proposta legislativa. Il documento-invito, inviato dal
parlamentare ai colleghi, esordisce con una constatazione:
"Varare, a fine legislatura, delle modifiche costituzionali, che
incidano, tra l'altro, sul bicameralismo e sulla composizione
delle Camere, senza un disegno organico di riforma della nostra
legge fondamentale, al solo fine di recuperare la fiducia dei
cittadini, appare, al di là delle buone intenzioni, una
forzatura, che non conseguirà i risultati attesi e sarà
interpretata, a mio giudizio, come una inutile fuga in avanti di
un ceto politico declinante".
"Ho maturato da mesi - scrive Lauro - il convincimento che la
riforma della Costituzione e dello Stato meriti approfondimenti
più adeguati, in relazione alla crisi degli Stati nazionali e
della loro governance, indotta dalla globalizzazione, e un
confronto politico, che deve essere fondato, come unica fonte di
legittimità, sulla volontà e sul mandato, liberamente espresso
dal corpo elettorale, per un'Assemblea costituente, da eleggere
contestualmente alle elezioni politiche del 2013, la quale, in
due anni, approvi il processo riformatore, in una logica non
frammentaria".
La conclusione di Lauro è un auspicio: "Sono convinto che il
dibattito elettorale sul rinnovo del Parlamento e, insieme,
sull'elezione di un'Assemblea costituente, il cui mandato dovrà
essere incompatibile con quello parlamentare, offrirà al nostro
paese, all'opinione pubblica, alla società civile, a tutte le
forze politiche e, in particolare, alle nuove generazioni, un
momento di autentica democrazia per definire le nuove regole
della nostra Repubblica e un recupero della fiducia nelle
Istituzioni".
Red/Gic
181541 mag 12
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