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Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
AMBIENTE: LAURO (PDL), SERVE COMMISSIONE PER CAPRI E ISCHIA (ANSA) - CAPRI (NAPOLI), 18 AGO - Una commissione tecnico-amministrativa per Capri e per le isole del golfo. La chiede il senatore Raffaele Lauro, consigliere del ministro per lo Sviluppo Economico Claudio Scajola, che interviene sulle problematiche sollevate in questi ultimi giorni fra blackout energetici e liquami in mare che hanno colpito Ischia e Capri, le perle del Golfo. ''Chiedero' al ministro del Turismo e a quello dello Sviluppo Economico - ha detto Lauro - di istituire immediatamente una commissione che sia in grado di valutare lo stato attuale degli impianti relativi all'energia elettrica, all'erogazione idrica, e agli impianti fognari e depuratori, in modo di avere un quadro completo delle strutture esistenti per poi valutare i progetti in corso di approvazione, i loro finanziamenti, lo stato di avanzamento ed i tempi di realizzazione''. ''Una commissione allargata a cui dovranno partecipare insieme ai ministeri anche i sindaci ed i rappresentanti delle societa' Sippic, Terna e le altre strutture pubbliche o private. Mi attivero' affinche' si possa raggiungere presto questo obiettivo in maniera di non dover piu' fronteggiare emergenze ma lo sviluppo'', ha concluso Lauro.(ANSA). YW3-GUE /BOM 18-AGO-09 17:33 NNNN
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Di Raffaele Lauro (del 07/08/2009 @ 09:50:39, in L'agenda, linkato 463 volte)
Il Sen. Lauro augura a tutti i visitatori del sito serene ferie estive 2009, con l'impegno di rinnovare i contatti alla ripresa di settembre 2009! BUONE FERIE A TUTTI!
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AMIANTO: LAURO (PDL), GRAZIE A SACCONI RISOLTI PROBLEMI ACCESSO A BENEFICI PER MARITTIMI = Roma, 28 lug. (Adnkronos) - Il senatore del Pdl Raffaele Lauro ha ringraziato, anche a nome delle associazioni dei marittimi italiani, il ministro del welfare, Maurizio Sacconi, per avere definitivamente risolto, su richiesta del parlamentare, le annose problematiche, da anni rinviate, concernenti la concessione ai lavoratori marittimi dei benefici previdenziali derivanti dall'esposizione all'amianto. ''Con rara tempestivita' e sagacia amministrativa - dichiara Lauro - il ministro Sacconi ha risolto una questione annosa, che ha impedito per anni ai marittimi italiani l'accesso ai benefici previdenziali derivanti dall'esposizione all'amianto. Con direttiva del 14 luglio scorso, in chiave di semplificazione delle procedure previste dal d.m. del 27 ottobre 2004 - precisa - per la presentazione della domanda di certificazione dell'esposizione all'amianto, il Ministro ha stabilito che, in tutti i casi in cui il lavoratore marittimo sia impossibilitato a reperire il proprio curriculum lavorativo, la Direzione Provinciale del Lavoro competente per territorio provvedera' al rilascio del predetto curriculum, tramite validazione dell'estratto matricolare rilasciato dalla Capitaneria di Porto oppure del libretto di navigazione, autenticato dalla medesima Capitaneria''. (Rre/Gs/Adnkronos) 28-LUG-09 17:31 NNNN AMIANTO: LAURO(PDL), GRAZIE A SACCONI PER LAVORO SU MARITTIMI = (AGI) - Roma, 28 lug. - Il senatore Raffaele Lauro (PdL) ha ringraziato, anche a nome delle associazioni dei marittimi italiani, il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, per avere definitivamente risolto, su richiesta del parlamentare, le annose problematiche, da anni rinviate, concernenti la concessione ai lavoratori marittimi dei benefici previdenziali derivanti dall'esposizione all'amianto. "Con rara tempestivita' e sagacia amministrativa - ha dichiarato Lauro in una nota - il ministro Sacconi ha risolto una questione annosa, che ha impedito per anni ai marittimi italiani l'accesso ai benefici previdenziali derivanti dall'esposizione all'amianto". "Con direttiva del 14 luglio scorso, in chiave di semplificazione delle procedure previste dal D.M. del 27/10/2004 - ha precisato Lauro - per la presentazione della domanda di certificazione dell'esposizione all'amianto, il ministro ha stabilito che, in tutti i casi in cui il lavoratore marittimo sia impossibilitato a reperire il proprio curriculum lavorativo, la Direzione provinciale del lavoro competente per territorio provvedera' al rilascio del predetto curriculum, tramite validazione dell'estratto matricolare rilasciato dalla Capitaneria di Porto oppure del libretto di navigazione, autenticato dalla medesima Capitaneria". (AGI) Red/Ila 281710 LUG 09 NNNN Apc-Amianto/ Lauro: Bene Sacconi per benefici previdenziali marittimi Definitivamente risolte annose problematiche Roma, 28 lug. (Apcom) - Raffaele Lauro (PdL) ha ringraziato, anche a nome delle associazioni dei marittimi italiani, il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, per avere definitivamente risolto, su richiesta del parlamentare, "le annose problematiche, da anni rinviate, concernenti la concessione ai lavoratori marittimi dei benefici previdenziali derivanti dall'esposizione all'amianto". Lauro ha dichiarato che "con rara tempestività e sagacia amministrativa, il ministro Sacconi ha risolto una questione annosa, che ha impedito per anni ai marittimi italiani l'accesso ai benefici previdenziali derivanti dall'esposizione all'amianto". "Con direttiva del 14 luglio scorso, in chiave di semplificazione delle procedure previste dal D.M. del 27/10/2004 - ha precisato Lauro - per la presentazione della domanda di certificazione dell'esposizione all'amianto, il Ministro ha stabilito che, in tutti i casi in cui il lavoratore marittimo sia impossibilitato a reperire il proprio curriculum lavorativo, la Direzione Provinciale del Lavoro competente per territorio provvederà al rilascio del predetto curriculum, tramite validazione dell'estratto matricolare rilasciato dalla Capitaneria di Porto oppure del libretto di navigazione, autenticato dalla medesima Capitaneria". red-eco 281720 lug 09 (ECO) Lavoro: Lauro (Pdl), bene Sacconi su previdenza marittimi "Risolta l'annosa questione dell'esposizione all'amianto" (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 28 lug - Il ministro del lavoro Maurizio Sacconi "ha risolto una questione annosa, che ha impedito per anni ai marittimi italiani l'accesso ai benefici previdenziali derivanti dall'esposizione all'amianto". Lo sottolinea il senatore Raffaele Lauro (Pdl), in una nota in cui ringrazia il ministro per la "rara tempestivita' e sagacia amministrativa". Lauro ricorda che "con direttiva del 14 luglio scorso il ministro del Welfare ha stabilito che, in tutti i casi in cui il lavoratore marittimo sia impossibilitato a reperire il proprio curriculum lavorativo, la Direzione Provinciale del Lavoro competente per territorio provvedera' al rilascio del predetto curriculum, tramite validazione dell'estratto matricolare rilasciato dalla Capitaneria di Porto oppure del libretto di navigazione, autenticato dalla medesima Capitaneria". Com-Mel (RADIOCOR) 28-07-09 17:43:07 (0282) 5 NNNN Apc-Amianto/ Lauro: Bene Sacconi per benefici previdenziali marittimi Definitivamente risolte annose problematiche Roma, 28 lug. (Apcom) - Raffaele Lauro (PdL) ha ringraziato, anche a nome delle associazioni dei marittimi italiani, il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, per avere definitivamente risolto, su richiesta del parlamentare, "le annose problematiche, da anni rinviate, concernenti la concessione ai lavoratori marittimi dei benefici previdenziali derivanti dall'esposizione all'amianto". Lauro ha dichiarato che "con rara tempestività e sagacia amministrativa, il ministro Sacconi ha risolto una questione annosa, che ha impedito per anni ai marittimi italiani l'accesso ai benefici previdenziali derivanti dall'esposizione all'amianto". "Con direttiva del 14 luglio scorso, in chiave di semplificazione delle procedure previste dal D.M. del 27/10/2004 - ha precisato Lauro - per la presentazione della domanda di certificazione dell'esposizione all'amianto, il Ministro ha stabilito che, in tutti i casi in cui il lavoratore marittimo sia impossibilitato a reperire il proprio curriculum lavorativo, la Direzione Provinciale del Lavoro competente per territorio provvederà al rilascio del predetto curriculum, tramite validazione dell'estratto matricolare rilasciato dalla Capitaneria di Porto oppure del libretto di navigazione, autenticato dalla medesima Capitaneria". red-eco 281720 lug 09 LAVORO:MARITTIMI ED AMIANTO; SEN.LAURO, DA SACCONI DIRETTIVA 'IL MINISTRO HA RISOLTO UNA QUESTIONE ANNOSA,PRATICHE SEMPLICI' (ANSA) - SORRENTO (NAPOLI), 28 LUG - Verso una svolta la vicenda dei marittimi che chiedono l'accesso ai benefici previdenziali per l'esposizione all'amianto nel corso della carriera lavorativa; il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, accogliendo l'istanza del senatore Raffaele Lauro, ha varato una direttiva sull'argomento che contribuisce a risolvere annose problematiche, relative all'applicazione della normativa in vigore sulla documentazione delle domande per attestare il curriculum lavorativo, con la produzione di copia dell'estratto matricolare o copia conforme del libretto di navigazione. ''Con rara tempestivita' e sagacia amministrativa - spiega il senatore - il ministro Sacconi ha risolto una questione annosa, che ha impedito per anni ai marittimi italiani l'accesso ai benefici previdenziali derivanti dall'esposizione all'amianto. Sulla base della direttiva del 14 luglio scorso, infatti, per la presentazione della domanda di certificazione dell'esposizione all'amianto, il ministro ha stabilito che, in tutti i casi in cui il lavoratore marittimo sia impossibilitato a reperire il proprio curriculum lavorativo, la Direzione provinciale del Lavoro competente per territorio provvedera' al rilascio del predetto curriculum, tramite validazione dell'estratto matricolare rilasciato dalla Capitaneria di Porto oppure del libretto di navigazione, autenticato dalla stessa Capitaneria''.(ANSA). YPA-CER 28-LUG-09 18:12 NNNN
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INTERROGAZIONE PARLAMENTARE A RISPOSTA SCRITTA - LAURO. Al Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare - Premesso che: il bacino del Vallone Porto, nel Comune di Positano, rappresenta nel suo insieme un geotopo di grande valore paesaggistico ed ambientale nel contesto geografico della Costiera Amalfitana, già dal 1997 iscritta dall’UNESCO nell’elenco dei beni Patrimonio Mondiale dell’Umanità; l’ area è inserita in un Sito di Interesse Comunitario (SIC IT8050051); la zona, nel cuore del Parco dei Monti Lattari, è caratterizzata da importanti specie faunistiche e vegetazionali, anche in via di estinzione, ed è sottoposta a vincolo paesistico-ambientale; la regione Campania ha erogato dei finanziamenti per i lavori di sistemazione idraulico-forestale per la mitigazione del rischio da dissesto idrogeologico della rete idrografica del Vallone Porto-Arienzo nel Comune di Positano; per contrastare questo dissesto idrogeologico il Comune di Positano vorrebbe realizzare lunghe briglie in cemento armato, pavimentare un antico sentiero sterrato, eliminare tutte le essenze arboree lungo il letto del torrente, sistemare i versanti marginali l'asse del torrente tramite il taglio della vegetazione ripariale e la costruzione di palizzate e gabbionate a contenimento delle scarpate; alla foce del vallone il Porto, sulla spiaggia di Arienzo, esiste un passaggio obbligato al di sotto di un tratto tombato e nell’alveo del rivo come unica via di accesso e di fuga alla spiaggia e allo stabilimento balneare presente su suolo demaniale; tale artificiosa strozzatura realizzata anni fa, abusivamente e sul demanio, appare la causa degli interventi finanziati, inoltre la suddetta tombatura e la relativa sottostante “via d’accesso” alla spiaggia, oltre a non essere a norma di legge, appare costituire serio e reale pericolo per la pubblica e privata incolumità e ad oggi nessuno ha mai provveduto a segnalare tale pericolo con apposita tabellazione e/o ad interdirne il passaggio al di sotto di essa; esistono serie e motivate perplessità circa la tollerabilità di tale opera di tombatura, ai sensi delle vigenti normative, ed ai fini della sua influenza sui livelli di pericolosità alluvionale nel tratto finale del torrente ossia circa la possibilità di intasamento e sovrappasso dei flussi di piena, con maggior rischio per la costruzione in sponda destra; gli enti competenti hanno adottato la scelta di utilizzare fondi pubblici per effettuare interventi estensivi a monte di “mitigazione del rischio” (non risolutivi e devastanti) anziché utilizzare le risorse disponibili per affrontare subito (e non rimandarlo ad una incerta disponibilità futura) il problema – reale e ben più grave - del tratto tombato finale; dagli stessi atti progettuali si deduce che l’intervento sarà solo di mitigazione e non di risoluzione del rischio colate, con una mitigazione dichiarata di meno di 1/10 rispetto al pericolo paventato, mentre nulla verrà fatto riguardo alle frane; l’intervento finanziato dalla regione ricade anche in proprietà privata ed il preventivo parere rilasciato dalla Regione Campania era subordinato all’avvio delle procedure di ridefinizione dei confini dell’alveo demaniale, procedure che ad oggi non risulterebbero avviate; l’intera area resterà classificata a rischio colata, anche dopo il discutibile intervento nonché, ovviamente, a rischio frana; nell’esecuzione delle opere in atto, che prevedono tra l’altro la pulizia dell’alveo, si e’ proceduto all’estrazione e movimentazione di notevoli quantità di inerti fluviali; alla luce delle normative vigenti, qualsiasi attività promossa da Enti territoriali che possa collegarsi alla movimentazione di inerti fluviali e ad un loro possibile riutilizzo, ivi compresa la semplice dislocazione lungo l’asta fluviale, è soggetta ad un iter autorizzativo che comporta l’acquisizione tra l’altro del preventivo parere favorevole della proprietà rappresentata dall’agenzia del demanio che agisce in nome e per conto del M.E.F. e, inoltre tutti i progetti di regimentazione idraulica devono contenere il piano di riutilizzo del materiale eventualmente estratto, orbene tali pareri e piani parrebbero inesistenti; migliaia di cittadini si sono mobilitati, anche attraverso una petizione, per impedire che il progetto di mitigazione del rischio idrogeologico si realizzi in questi termini, compromettendo l’integrità dell’oasi di Vallone Porto; Negli ultimi mesi numerosi articoli, pubblicati anche su riviste specializzate, e programmi Mediaset e Rai (ultimo il programma di Licia Colò) hanno puntato l'attenzione sul rischio che incombe su questa oasi; Le petizioni on line hanno già raccolto migliaia di firme, centinaia le persone che hanno aderito al gruppo “Help Vallone Porto”, creato sul social network Facebook; Sono molti gli studi che dimostrano la particolarità botanica e zoologica di questa singolare forra e sono attualmente in corso ulteriori ricerche sulla flora vascolare e lichenica da parte di ricercatori presso la Facoltà di Agraria dell'Università di Napoli Federico II; il WWF Italia, assieme a Lega Ambiente e Italia Nostra, ha commissionato diverse perizie geologiche, botaniche e zoologiche nell’area del Vallone Porto di Positano, che hanno dimostrato l’inefficacia, il danno ambientale e le numerose controindicazioni di questa opera oltre alla possibile non corrispondenza alla realtà delle documentazioni progettuali prodotte; ciò premesso, l’interrogante chiede di sapere se il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare sia a conoscenza di questa delicata situazione e quali iniziative intenda intraprendere, con ogni urgenza consentita, affinché gli interventi di messa in sicurezza siano compatibili con le esigenze di tutela paesistica, ambientale e del patrimonio floro-faunistico della zona.
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SENATO DELLA REPUBBLICA ———– XVI LEGISLATURA ———– DISEGNO DI LEGGE d’iniziativa del senatore LAURO A.S. 1708 ———– DISPOSIZIONI IN MATERIA DI PREROGATIVE, BENEFICI E VANTAGGI CONNESSI ALL'ESERCIZIO DI CARICHE E DI INCARICHI PUBBLICI ———– Onorevoli Senatori. – Il disegno di legge è finalizzato ad eliminare tutti i benefici, di qualsiasi natura o caratteristica, senza eccezione alcuna, a vantaggio di coloro che abbiano ricoperto una carica pubblica, istituzionale od elettiva, e per tutti i livelli di governo, centrale o periferico. Nella consapevolezza che, con una legge ordinaria, non sia possibile intervenire su materie che sono costituzionalmente riservate alla autonomia degli organi costituzionali, si è ritenuto opportuno sancire, all'articolo 1, un principio di carattere generale, che escluda benefici o vantaggi per coloro che abbiano cessato dall'esercizio di cariche pubbliche e che possa costituire una norma di indirizzo per tutti gli organi costituzionali, nessuno escluso. Lo spirito, con il quale i costituenti avevano inteso assicurare agli organi costituzionali una piena ed intensa autonomia, sottraendo alla fonte legislativa la competenza a disciplinare su materie attinenti allo status e all'attività dei propri membri, si fondava sulla legittima e condivisibile esigenza di garantire una tutela ampia a soggetti chiamati ad esercitare funzioni di altissimo rilievo nella vita dello Stato. Lo "spirito dei costituenti", con il passare degli anni, è stato sostanzialmente tradito e, attraverso un processo di progressiva stratificazione degli interna corporis acta, si sono venuti consolidando veri e propri privilegi, non solo a vantaggio dei membri dei singoli organi costituzionali, ma anche di coloro che ne avevano fatto parte in precedenza. Si tratta di una prassi inconciliabile con un regime autenticamente democratico, che trova il fondamento nel principio di uguaglianza, calato nell’art. 3 della Costituzione Repubblicana. La tutela dell'onorabilità, della dignità e della trasparenza dell'operato degli organi costituzionali, nessuno escluso, passa attraverso l'abolizione radicale di tutti questi privilegi. Ciò vale, a maggior ragione, per il Parlamento, centro del sistema istituzionale, e per gli ex membri delle due Camere. Le polemiche antiparlamentari che, in tempi remoti, hanno messo in crisi lo Stato liberale, aprendo la strada ad un regime totalitario e illiberale, e che, di volta in volta, riaffiorano nella pubblicistica contemporanea, non saranno tacitate dalla riduzione del numero dei parlamentari (che è in realtà rappresenta un falso problema!), ma dall'efficienza del lavoro parlamentare, garantita da una riforma dei regolamenti, e dalla soppressione di ogni ingiustificato privilegio o, ancor più, di ogni vitalizio. Qualunque ragionevole benefit, finalizzato al miglior esercizio del mandato, se è tollerabile per il parlamentare in carica, diventa del tutto intollerabile dopo la cessazione del mandato stesso. In uno Stato democratico, non è ammissibile, e non solo in tempo di crisi economica, che le persone o i soggetti che hanno ricoperto incarichi istituzionali, anche rappresentativi e di natura elettiva, possano, per anni, o in termini addirittura vitalizi, dopo la cessazione della loro carica, godere di privilegi legati al loro precedente status, come uffici, personale pubblico, auto, scorte, franchigie varie e diverse sul trasporto o altri servizi. All'articolo 2 si interviene direttamente nei confronti di tutti quei soggetti la cui attività e le cui funzioni sono regolate con legge dello Stato. Si prevede al riguardo che i titolari di qualsiasi carica di Governo o di qualsiasi incarico pubblico con responsabilità di direzione e di gestione, dal giorno successivo alla cessazione della carica o dell'incarico, decadano automaticamente da ogni beneficio legato a quella carica. Sono inoltre previste, in caso di trasgressione, adeguate sanzioni penali, nonché l'obbligo della restituzione dei benefici e dei vantaggi indebitamente fruiti e il risarcimento del danno alle competenti amministrazioni. Al fine di assicurare che anche le Regioni adottino una disciplina analoga, si stabilisce che le disposizioni della presente legge siano da intendersi come principi fondamentali di coordinamento della finanza pubblica. Articolo 1 1. La presente legge dispone allo scopo di assicurare che le prerogative, i benefici e i vantaggi di qualsiasi natura riconosciuti ai titolari di cariche e di incarichi pubblici siano connessi esclusivamente al loro esercizio, fatte salve le misure di tutela della sicurezza personale, qualora, e finché, ne sussistano le motivazioni, nel rispetto delle esigenze generali di sicurezza. Articolo 2 1. Ai sensi dell'articolo 69 della Costituzione, l'indennità per i membri del Parlamento comprende ogni altro beneficio o vantaggio connesso all'esercizio del mandato elettivo e non può produrre effetti, neppure indiretti, dopo la cessazione del mandato, salva l'erogazione delle prestazioni di natura previdenziale. 2. I Ministri, i Sottosegretari di Stato, i titolari di qualsiasi carica di governo nelle Province, nei Comuni, nelle Città metropolitane e in ogni altro ente locale, nonché qualsiasi altra carica pubblica, regolata da leggi e da regolamenti statali, dal giorno successivo alla cessazione della carica, non possono godere di alcun beneficio o vantaggio connesso all'esercizio della carica stessa. 3. La disposizione, di cui al comma 2, si applica anche nei confronti dei titolari di qualsiasi incarico pubblico con responsabilità di direzione o di gestione nelle amministrazioni, negli enti pubblici e nelle società a prevalente partecipazione pubblica. 4. In caso di violazione delle disposizioni della presente legge si applica la pena di cui all'articolo 323 del codice penale. In ogni caso, i benefici e i vantaggi indebitamente fruiti costituiscono titolo per le corrispondenti restituzioni e per il risarcimento del danno erariale alle competenti amministrazioni, sia da parte dei concedenti che dei beneficiari. 5. Le disposizioni della presente legge sono da intendersi come principi fondamentali di coordinamento della finanza pubblica, di cui all'articolo 117, comma terzo, della
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