Home Articoli L'attività parlamentare

Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
DENARO SPORCO, LAURO (PDL): PREVENIRE RICICLAGGIO NELLE SCOMMESSE (9Colonne) Roma, 26 ott - Alla vigilia della riunione del comitato antiriciclaggio della Commissione Antimafia, presieduto dal senatore Luigi Li Gotti, che affronterà domani il tema delle misure di prevenzione contro le infiltrazioni della criminalità organizzata nella gestione delle scommesse e dei concorsi pronostici, il senatore Raffaele Lauro (PdL), ha dichiarato: "Proporrò al Comitato di richiedere all'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato non solo i dati, relativi alle società e alle agenzie che sono concessionarie di licenze per lo svolgimento di raccolta delle scommesse per eventi sportivi, ma anche la mappa completa di tutte le agenzie che svolgono sul territorio nazionale attività di raccolta delle scommesse per, poi, convogliarle all'estero. In base ai più recenti orientamenti della Corte di Cassazione, il privato che intende esercitare, nel nostro Paese, un'attività di scommesse pubbliche, anche per conto di allibratori stranieri, dovrà essere munito sia della concessione che dell'autorizzazione di pubblica sicurezza, per evitare che determinate forme di criminalità organizzata si possano infiltrare nella gestione delle scommesse e dei concorsi pronostici, approfittando dei principi del diritto comunitario, relativi alla libera circolazione di beni, servizi e persone. Spetterà, a tal fine, alla Commissione Antimafia, proporre al Parlamento la rapida riformulazione dell'articolo 88 del TULPS, con l'indicazione di quali requisiti occorre avere, affinché una società oppure un'agenzia possano svolgere attività organizzata di raccolta di scommesse per eventi sportivi, che vengono, poi, convogliate a società estere di bookmaker. La mafia, la camorra e la 'ndrangheta e le altre mafie sono diventate transnazionali e possono trovare in queste attività di scommesse un veicolo per la maggiore rapidità dei loro traffici illeciti e per il lavaggio del denaro sporco." (red) 261234 OTT 10 Scommesse, Lauro (Pdl): Prevenire riciclaggio denaro sporco Roma, 26 OTT (Il Velino) - Alla vigilia della riunione del comitato antiriciclaggio della commissione Antimafia, presieduto dal senatore Luigi Li Gotti, che affrontera' domani il tema delle misure di prevenzione contro le infiltrazioni della criminalita' organizzata nella gestione delle scommesse e dei concorsi pronostici, il senatore Raffaele Lauro (Pdl), ha dichiarato: "Proporro' al comitato di richiedere all'amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato non solo i dati, relativi alle societa' e alle agenzie che sono concessionarie di licenze per lo svolgimento di raccolta delle scommesse per eventi sportivi, ma anche la mappa completa di tutte le agenzie che svolgono sul territorio nazionale attivita' di raccolta delle scommesse per, poi, convogliarle all'estero. In base ai piu' recenti orientamenti della Corte di Cassazione, il privato che intende esercitare, nel nostro Paese, un'attivita' di scommesse pubbliche, anche per conto di allibratori stranieri, dovra' essere munito sia della concessione che dell'autorizzazione di pubblica sicurezza, per evitare che determinate forme di criminalita' organizzata si possano infiltrare nella gestione delle scommesse e dei concorsi pronostici, approfittando dei principi del diritto comunitario, relativi alla libera circolazione di beni, servizi e persone. Spettera', a tal fine, alla commissione Antimafia, proporre al Parlamento la rapida riformulazione dell'articolo 88 del Tulps, con l'indicazione di quali requisiti occorre avere, affinche' una societa' oppure un'agenzia possano svolgere attivita' organizzata di raccolta di scommesse per eventi sportivi, che vengono, poi, convogliate a societa' estere di bookmaker. La mafia, la camorra e la 'ndrangheta e le altre mafie - conclude - sono diventate transnazionali e possono trovare in queste attivita' di scommesse un veicolo per la maggiore rapidita' dei loro traffici illeciti e per il lavaggio del denaro sporco." (com/mcc) 261246 OTT 10 NNNN CRIMINALITA': LAURO (PDL), PREVENIRE RICICLAGGIO IN SCOMMESSE E PRONOSTICI = NECESSARIO MODIFICARE TESTO UNICO LEGGI DI PUBBLICA SICUREZZA Roma, 26 ott. - (Adnkronos) - Alla vigilia della riunione del comitato antiriciclaggio della Commissione Antimafia, presieduto dal senatore Luigi Li Gotti, che affrontera' domani il tema delle misure di prevenzione contro le infiltrazioni della criminalita' organizzata nella gestione delle scommesse e dei concorsi pronostici, il senatore Raffaele Lauro (PdL), e' intervenuto in Senato. "Proporro' al Comitato - ha affermato Lauro - di richiedere all'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato non solo i dati, relativi alle societa' e alle agenzie che sono concessionarie di licenze per lo svolgimento di raccolta delle scommesse per eventi sportivi, ma anche la mappa completa di tutte le agenzie che svolgono sul territorio nazionale attivita' di raccolta delle scommesse per, poi, convogliarle all'estero". (segue) (Rre/Ct/Adnkronos) 26-OTT-10 12:54 NNNN CRIMINALITA': LAURO (PDL), PREVENIRE RICICLAGGIO IN SCOMMESSE E PRONOSTICI (2) = (Adnkronos) - "In base ai piu' recenti orientamenti della Corte di Cassazione, il privato - ha proseguito Lauro - che intende esercitare, nel nostro Paese, un'attivita' di scommesse pubbliche, anche per conto di allibratori stranieri, dovra' essere munito sia della concessione che dell'autorizzazione di pubblica sicurezza, per evitare che determinate forme di criminalita' organizzata si possano infiltrare nella gestione delle scommesse e dei concorsi pronostici, approfittando dei principi del diritto comunitario, relativi alla libera circolazione di beni, servizi e persone". "Spettera', a tal fine, alla Commissione Antimafia, - ha proseguito ancora l'esponente del Pdl - proporre al Parlamento la rapida riformulazione dell'articolo 88 del Tulps, con l'indicazione di quali requisiti occorre avere, affinche' una societa' oppure un'agenzia possano svolgere attivita' organizzata di raccolta di scommesse per eventi sportivi, che vengono, poi, convogliate a societa' estere di bookmaker. La mafia, la camorra e la 'ndrangheta e le altre mafie sono diventate transnazionali e possono trovare in queste attivita' di scommesse un veicolo per la maggiore rapidita' dei loro traffici illeciti e per il lavaggio del denaro sporco." (Rre/Ct/Adnkronos) 26-OTT-10 13:01 NNNN RICICLAGGIO. LAURO: PREVENZIONE CONTRO DENARO SPORCO SCOMMESSE (DIRE) Roma, 26 ott. - "Proporro' al comitato di richiedere all'Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato non solo i dati relativi alle societa' e alle agenzie che sono concessionarie di licenze per lo svolgimento di raccolta delle scommesse per eventi sportivi, ma anche la mappa completa di tutte le agenzie che svolgono sul territorio nazionale attivita' di raccolta delle scommesse per, poi, convogliarle all'estero". Lo dice il senatore Raffaele Lauro (Pdl), alla vigilia della riunione del comitato antiriciclaggio della commissione Antimafia, presieduto dal senatore Luigi Li Gotti, che affrontera' domani il tema delle misure di prevenzione contro le infiltrazioni della criminalita' organizzata nella gestione delle scommesse e dei concorsi pronostici. "In base ai piu' recenti orientamenti della Corte di Cassazione- spiega Lauro- il privato che intende esercitare, nel nostro Paese, un'attivita' di scommesse pubbliche, anche per conto di allibratori stranieri, dovra' essere munito sia della concessione che dell'autorizzazione di pubblica sicurezza, per evitare che determinate forme di criminalita' organizzata si possano infiltrare nella gestione delle scommesse e dei concorsi pronostici, approfittando dei principi del diritto comunitario, relativi alla libera circolazione di beni, servizi e persone". A tal fine,prosegue, "spettera' alla commissione Antimafia, proporre al Parlamento la rapida riformulazione dell'articolo 88 del Tulps, con l'indicazione di quali requisiti occorre avere, affinche' una societa' oppure un'agenzia possano svolgere attivita' organizzata di raccolta di scommesse per eventi sportivi, che vengono, poi, convogliate a societa' estere di bookmaker. La mafia, la camorra e la 'ndrangheta e le altre mafie sono diventate transnazionali e possono trovare in queste attivita' di scommesse un veicolo per la maggiore rapidita' dei loro traffici illeciti e per il lavaggio del denaro sporco". (Com/Vid/ Dire) 13:17 26-10-10 NNNN RICICLAGGIO:LAURO (PDL), PREVENZIONE SU DENARO SCOMMESSE (ANSA) - ROMA, 26 OTT - ''Proporro' al comitato di richiedere all'Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato non solo i dati relativi alle societa' e alle agenzie che sono concessionarie di licenze per lo svolgimento di raccolta delle scommesse per eventi sportivi, ma anche la mappa completa di tutte le agenzie che svolgono sul territorio nazionale attivita' di raccolta delle scommesse per, poi, convogliarle all'estero''. Lo dice il senatore Raffaele Lauro (Pdl), alla vigilia della riunione del comitato antiriciclaggio della commissione Antimafia, presieduto dal senatore Luigi Li Gotti, che affrontera' domani il tema delle misure di prevenzione contro le infiltrazioni della criminalita' organizzata nella gestione delle scommesse e dei concorsi pronostici. ''In base ai piu' recenti orientamenti della Corte di Cassazione- spiega Lauro- il privato che intende esercitare, nel nostro Paese, un'attivita' di scommesse pubbliche, anche per conto di allibratori stranieri, dovra' essere munito sia della concessione che dell'autorizzazione di pubblica sicurezza, per evitare che determinate forme di criminalita' organizzata si possano infiltrare nella gestione delle scommesse e dei concorsi pronostici, approfittando dei principi del diritto comunitario, relativi alla libera circolazione di beni, servizi e persone''. (ANSA). COM-SES 26-OTT-10 15:00 NNNN
Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 
SENATO DELLA REPUBBLICA AS .... ———– XVI LEGISLATURA ———– DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE d’iniziativa del senatore LAURO ———– Modifica degli articoli 56 e 58 della Costituzione in materia di mandato parlamentare ———– Onorevoli Senatori - Il presente disegno di legge costituzionale risponde all'esigenza, ampiamente diffusa nel Paese e reclamata, ad alta voce, dalle nuove generazioni, di garantire un costante ed armonico rinnovamento della rappresentanza politica e dei partiti, nell'ottica di una piena valorizzazione dei principi della democrazia e della sovranità popolare, che costituiscono il fondamento del nostro ordinamento e l'affermazione della attività politica, intesa come servizio e non come professionismo privilegiato. La circolazione delle classi dirigenti e il ricambio continuo, ma non radicale (teoria di un solo mandato), della rappresentanza politico-parlamentare rafforzerebbero non solo la democrazia rappresentativa, ma metterebbero al riparo le stesse istituzioni parlamentari, centro motore dell’ordinamento costituzionale, dal subdolo e pericoloso vento dell’antiparlamentarismo, che ha ripreso a soffiare impetuosamente, alimentato da un opinionismo qualunquistico e da una becera pubblicistica, che, in tal modo, hanno facile gioco a dipingere i parlamentari, come parassiti privilegiati o come fannulloni, affamatori del popolo. Tale finalità di rinnovamento, in presenza di una incapacità sostanziale di auto disciplina delle classi politiche dirigenti nazionali, può essere perseguita attraverso l'introduzione di un limite al numero massimo di mandati parlamentari. In particolare, si prevede che nessuno possa essere eletto membro del Parlamento per più di tre legislature, anche se non consecutive. Il susseguirsi dei mandati per un periodo di tempo eccessivamente lungo, con clamorosi casi di autentico professionismo politico-parlamentare, quasi vitalizio, conduce, in primo luogo, ad un logoramento della capacità di rappresentanza dell'eletto, con l’affermazione di ristrette oligarchie politico-parlamentari del tutto autoreferenziali, che perpetuano all’infinito la loro permanenza al potere, negando, di fatto, ogni ricambio generazionale e ogni rinnovo della classe dirigente. L’inibizione del ricambio generazionale e del rinnovo della classe dirigente, quindi, solo apparentemente mitigata dalla pratica, spesso mortificante, della cooptazione, priva il Parlamento di nuove competenze, di nuovi saperi, di nuove professionalità, di nuovi bisogni e di nuove articolazioni sociali, interrompendo il circolo virtuoso, che è auspicabile debba sempre esistere tra classe politica e società civile, frustrando le aspettative che la selezione della classe politica, così come di ogni altra categoria, avvenga con modalità ispirate al più rigoroso rispetto del principio meritocratico, sottoposto alla volontà popolare. Come è noto, il principio della limitazione temporale delle cariche è ormai profondamente sedimentato nel nostro ordinamento, che lo riconosce attualmente a tutti i livelli tranne che al livello nazionale. La legislazione italiana, infatti, già prevede, ormai da lungo tempo, il divieto del terzo mandato consecutivo per i sindaci, i presidenti delle province e i presidenti delle giunte regionali. Una parte consistente delle considerazioni che hanno indotto il legislatore a introdurre le suddette limitazioni all'esercizio delle funzioni esecutive apicali a livello locale e regionale valgono - a fortiori e in maniera ancora più pressante, per le ragioni suesposte - anche per quanto concerne la rappresentanza politica nazionale. Venendo alla formulazione del presente disegno di legge, poiché il limite dei tre mandati incide sulla capacità elettorale passiva, si ritiene opportuno operare una modifica del testo costituzionale, intervenendo in particolare sugli articoli 56 e 58, che disciplinano appunto la capacità elettorale in relazione, rispettivamente, alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica. Inoltre, fissare il limite in questione a tre legislature pare costituire un ragionevole bilanciamento tra le esigenze suesposte e la necessità di garantire al parlamentare un lasso di tempo, sufficientemente lungo, per mettere a frutto il suo patrimonio di capacità e di idee e dispiegare appieno il suo apporto e il suo attivo contributo alla politica nazionale. Articolo 1 All'articolo 56 della Costituzione, terzo comma, è aggiunto il seguente periodo: “Non sono eleggibili a deputati i cittadini che abbiano già assolto il mandato parlamentare per tre legislature, anche non consecutive.” Articolo 2 All'articolo 58 della Costituzione, secondo comma, è aggiunto il seguente periodo: “Non sono eleggibili a senatori i cittadini che abbiano già assolto il mandato parlamentare per tre legislature, anche non consecutive.”
Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di Raffaele Lauro (del 29/10/2010 @ 01:50:22, in Il commento politico, linkato 560 volte)
Parlamento. Lauro (PdL): Con il limite di tre mandati parlamentari, anche se non consecutivi, si afferma l'attività politica come servizio e non come professionismo privilegiato. Una rottamazione morbida. Stamane, al Senato, il sen. Raffaele Lauro (PdL) ha presentato un disegno di legge costituzionale per la modifica degli articoli 56 e 58 del testo costituzionale, che disciplinano la capacità elettorale passiva, in relazione, rispettivamente, alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica, introducendo il limite dei tre mandati parlamentari, anche se non consecutivi. "Questa mia proposta - ha dichiarato il parlamentare del PdL - risponde all'esigenza, ampiamente diffusa nel Paese e reclamata, ad alta voce, dalle nuove generazioni, di garantire un costante ed armonico rinnovamento della rappresentanza politica e dei partiti, nell'ottica di una piena valorizzazione dei principi della democrazia e della sovranità popolare, che costituiscono il fondamento del nostro ordinamento e l'affermazione della attività politica, intesa come servizio e non come professionismo privilegiato. La circolazione delle classi dirigenti e il ricambio continuo, ma non radicale (teoria di un solo mandato), della rappresentanza politico-parlamentare rafforzerebbero non solo la democrazia rappresentativa, ma metterebbero al riparo le stesse istituzioni parlamentari, centro motore dell’ordinamento costituzionale, dal subdolo e pericoloso vento dell’antiparlamentarismo, che ha ripreso a soffiare impetuosamente, alimentato da un opinionismo qualunquistico e da una becera pubblicistica, che, in tal modo, hanno facile gioco a dipingere i parlamentari, come parassiti privilegiati o come fannulloni, affamatori del popolo." "Tale finalità di rinnovamento - ha aggiunto Lauro-, in presenza di una incapacità sostanziale di auto disciplina delle classi politiche dirigenti nazionali, può essere perseguita soltanto attraverso l'introduzione di un limite al numero massimo di mandati parlamentari. In particolare, prevedo che nessuno possa essere eletto membro del Parlamento per più di tre legislature, anche se non consecutive. Il susseguirsi dei mandati per un periodo di tempo eccessivamente lungo, con clamorosi casi di autentico professionismo politico-parlamentare, quasi vitalizio, conduce, in primo luogo, ad un logoramento della capacità di rappresentanza dell'eletto, con l’affermazione di ristrette oligarchie politico-parlamentari del tutto autoreferenziali, che perpetuano all’infinito la loro permanenza al potere, negando, di fatto, ogni ricambio generazionale e ogni rinnovo della classe dirigente. L’inibizione del ricambio generazionale e del rinnovo della classe dirigente, quindi, solo apparentemente mitigata dalla pratica, spesso mortificante, della cooptazione, priva il Parlamento di nuove competenze, di nuovi saperi, di nuove professionalità, di nuovi bisogni e di nuove articolazioni sociali, interrompendo il circolo virtuoso, che è auspicabile debba sempre esistere tra classe politica e società civile, frustrando le aspettative che la selezione della classe politica, così come di ogni altra categoria, avvenga con modalità ispirate al più rigoroso rispetto del principio meritocratico, sottoposto alla volontà popolare." " Il principio della limitazione temporale delle cariche - ha precisato Lauro - è ormai profondamente sedimentato nel nostro ordinamento, che lo riconosce attualmente a tutti i livelli, tranne che al livello nazionale. La legislazione italiana, infatti, già prevede, ormai da lungo tempo, il divieto del terzo mandato consecutivo per i sindaci, i presidenti delle province e i presidenti delle giunte regionali. Una parte consistente delle considerazioni che hanno indotto il legislatore a introdurre le suddette limitazioni all'esercizio delle funzioni esecutive apicali a livello locale e regionale valgono - a fortiori e in maniera ancora più pressante - anche per quanto concerne la rappresentanza politica nazionale." " Fissare il limite in questione a tre legislature - ha concluso Lauro - costituisce un ragionevole bilanciamento tra le esigenze di rinnovamento e la necessità di garantire al parlamentare un lasso di tempo, sufficientemente lungo, per mettere a frutto il suo patrimonio di capacità e di idee e dispiegare appieno il suo apporto e il suo attivo contributo alla politica nazionale."
Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 
Senato, Lauro (Pdl): Un ddl per introdurre limite di tre mandati Roma, 29 OTT (Il Velino) - Il senatore Raffaele Lauro (Pdl) ha presentato un disegno di legge costituzionale per la modifica degli articoli 56 e 58 del testo costituzionale, che disciplinano la capacita' elettorale passiva, in relazione, rispettivamente, alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica, introducendo il limite dei tre mandati parlamentari, anche se non consecutivi. "Questa mia proposta - ha dichiarato il parlamentare del Pdl - risponde all'esigenza, ampiamente diffusa nel Paese e reclamata, ad alta voce, dalle nuove generazioni di garantire un costante ed armonico rinnovamento della rappresentanza politica e dei partiti, nell'ottica di una piena valorizzazione dei principi della democrazia e della sovranita' popolare, che costituiscono il fondamento del nostro ordinamento e l'affermazione della attivita' politica, intesa come servizio e non come professionismo privilegiato. La circolazione delle classi dirigenti e il ricambio continuo, ma non radicale (teoria di un solo mandato), della rappresentanza politico-parlamentare rafforzerebbero non solo la democrazia rappresentativa, ma metterebbero al riparo le stesse istituzioni parlamentari, centro motore dell'ordinamento costituzionale, dal subdolo e pericoloso vento dell'antiparlamentarismo, che ha ripreso a soffiare impetuosamente alimentato da un opinionismo qualunquistico e da una becera pubblicistica, che, in tal modo, hanno facile gioco a dipingere i parlamentari, come parassiti privilegiati o come fannulloni, affamatori del popolo". "Tale finalita' di rinnovamento - ha aggiunto Lauro-, in presenza di una incapacita' sostanziale di auto disciplina delle classi politiche dirigenti nazionali, puo' essere perseguita soltanto attraverso l'introduzione di un limite al numero massimo di mandati parlamentari. In particolare, prevedo che nessuno possa essere eletto membro del Parlamento per piu' di tre legislature, anche se non consecutive. Il susseguirsi dei mandati per un periodo di tempo eccessivamente lungo, con clamorosi casi di autentico professionismo politico-parlamentare, quasi vitalizio, conduce, in primo luogo, ad un logoramento della capacita' di rappresentanza dell'eletto, con l'affermazione di ristrette oligarchie politico-parlamentari del tutto autoreferenziali, che perpetuano all'infinito la loro permanenza al potere, negando, di fatto, ogni ricambio generazionale e ogni rinnovo della classe dirigente. L'inibizione del ricambio generazionale e del rinnovo della classe dirigente, quindi, solo apparentemente mitigata dalla pratica, spesso mortificante, della cooptazione, priva il Parlamento di nuove competenze, di nuovi saperi, di nuove professionalita', di nuovi bisogni e di nuove articolazioni sociali, interrompendo il circolo virtuoso, che e' auspicabile debba sempre esistere tra classe politica e societa' civile, frustrando le aspettative che la selezione della classe politica, cosi' come di ogni altra categoria, avvenga con modalita' ispirate al piu' rigoroso rispetto del principio meritocratico, sottoposto alla volonta' popolare". "Il principio della limitazione temporale delle cariche - ha precisato Lauro - e' ormai profondamente sedimentato nel nostro ordinamento, che lo riconosce attualmente a tutti i livelli, tranne che al livello nazionale. La legislazione italiana, infatti, gia' prevede, ormai da lungo tempo, il divieto del terzo mandato consecutivo per i sindaci, i presidenti delle province e i presidenti delle giunte regionali. Una parte consistente delle considerazioni che hanno indotto il legislatore a introdurre le suddette limitazioni all'esercizio delle funzioni esecutive apicali a livello locale e regionale valgono - a fortiori e in maniera ancora piu' pressante - anche per quanto concerne la rappresentanza politica nazionale". "Fissare il limite in questione a tre legislature - ha concluso Lauro - costituisce un ragionevole bilanciamento tra le esigenze di rinnovamento e la necessita' di garantire al parlamentare un lasso di tempo, sufficientemente lungo, per mettere a frutto il suo patrimonio di capacita' e di idee e dispiegare appieno il suo apporto e il suo attivo contributo alla politica nazionale". (com/sbm) 291150 OTT 10 NNNN SENATO. LAURO (PDL): DDL PER LIMITE TRE MANDATI PARLAMENTARI (DIRE) Roma, 29 ott. - Oggi, al Senato, il senatore Raffaele Lauro (Pdl) ha presentato un disegno di legge costituzionale per la modifica degli articoli 56 e 58 del testo costituzionale, che disciplinano la capacita' elettorale passiva, in relazione, rispettivamente, alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica, introducendo il limite dei tre mandati parlamentari, anche se non consecutivi. "Questa mia proposta- ha spiegato il parlamentare del Pdl- risponde all'esigenza, ampiamente diffusa nel Paese e reclamata, ad alta voce, dalle nuove generazioni di garantire un costante ed armonico rinnovamento della rappresentanza politica e dei partiti, nell'ottica di una piena valorizzazione dei principi della democrazia e della sovranita' popolare, che costituiscono il fondamento del nostro ordinamento e l'affermazione della attivita' politica, intesa come servizio e non come professionismo privilegiato". Per il senatore Lauro "la circolazione delle classi dirigenti e il ricambio continuo, ma non radicale (teoria di un solo mandato), della rappresentanza politico-parlamentare rafforzerebbero non solo la democrazia rappresentativa, ma metterebbero al riparo le stesse istituzioni parlamentari dal subdolo e pericoloso vento dell'antiparlamentarismo". "Tale finalita' di rinnovamento- ha aggiunto Lauro- in presenza di una incapacita' sostanziale di auto disciplina delle classi politiche dirigenti nazionali, puo' essere perseguita soltanto attraverso l'introduzione di un limite al numero massimo di mandati parlamentari. In particolare, prevedo che nessuno possa essere eletto membro del Parlamento per piu' di tre legislature, anche se non consecutive". (Com/Vid/ Dire) 11:52 29-10-10 _ PDL: LAURO 'ROTTAMATORE', DDL LIMITE TRE MANDATI PARLAMENTO (ANSA) - ROMA, 29 OTT - Il senatore Raffaele Lauro (PdL) ha presentato un disegno di legge costituzionale per la modifica degli articoli 56 e 58 della Carta, che disciplinano la capacita' elettorale passiva, in relazione, rispettivamente, alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica, introducendo il limite dei tre mandati parlamentari, anche se non consecutivi. La stessa proposta politica dei ''rottamatori'' del Pd, Renzi e Civati. ''Questa mia proposta - ha dichiarato il parlamentare del PdL - risponde all'esigenza, ampiamente diffusa nel Paese e reclamata, ad alta voce, dalle nuove generazioni di garantire un costante ed armonico rinnovamento della rappresentanza politica e dei partiti, nell'ottica di una piena valorizzazione dei principi della democrazia e della sovranita' popolare, che costituiscono il fondamento del nostro ordinamento e l'affermazione della attivita' politica, intesa come servizio e non come professionismo privilegiato''. ''La circolazione delle classi dirigenti - prosegue Lauro - e il ricambio continuo, ma non radicale (teoria di un solo mandato), della rappresentanza politico-parlamentare rafforzerebbero non solo la democrazia rappresentativa, ma metterebbero al riparo le stesse istituzioni parlamentari, centro motore dell'ordinamento costituzionale, dal subdolo e pericoloso vento dell'antiparlamentarismo''. Di fronte ad ''una incapacita' sostanziale di auto disciplina delle classi politiche dirigenti nazionali'' per promuovere il rinnovamento, ecco il ddl di Lauro con il limite deit re mandati. ''Il susseguirsi dei mandati per un periodo di tempo eccessivamente lungo - afferma il senatore - con clamorosi casi di autentico professionismo politico-parlamentare, quasi vitalizio, conduce, in primo luogo, ad un logoramento della capacita' di rappresentanza dell'eletto. ''Fissare il limite a tre legislature - ha concluso Lauro - costituisce un ragionevole bilanciamento tra le esigenze di rinnovamento e la necessita' di garantire al parlamentare un lasso di tempo, sufficientemente lungo, per mettere a frutto il suo patrimonio di capacita' e di idee e dispiegare appieno il suo apporto e il suo attivo contributo alla politica nazionale''. (ANSA). PARLAMENTO: LAURO (PDL), DDL PER LIMITE DI TRE MANDATI = PER AFFERMARE L'ATTIVITA' COME SERVIZIO E NON COME PROFESSIONISMO PRIVILEGIATO Roma, 29 ott. - (Adnkronos) - Un disegno di legge costituzionale per la modifica degli articoli 56 e 58 del testo costituzionale, che disciplinano la capacita' elettorale passiva, in relazione, rispettivamente, alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica, introducendo il limite dei tre mandati parlamentari, anche se non consecutivi. E' la proposta presentata questa mattina dal senatore Raffaele Lauro (PdL). "Questa mia proposta - ha dichiarato il parlamentare del PdL - risponde all'esigenza, ampiamente diffusa nel Paese e reclamata, ad alta voce, dalle nuove generazioni, di garantire un costante ed armonico rinnovamento della rappresentanza politica e dei partiti, nell'ottica di una piena valorizzazione dei principi della democrazia e della sovranita' popolare, che costituiscono il fondamento del nostro ordinamento e l'affermazione della attivita' politica, intesa come servizio e non come professionismo privilegiato". "La circolazione delle classi dirigenti e il ricambio continuo, ma non radicale (teoria di un solo mandato), della rappresentanza politico-parlamentare - ha spiegato Lauro - rafforzerebbero non solo la democrazia rappresentativa, ma metterebbero al riparo le stesse istituzioni parlamentari, centro motore dell'ordinamento costituzionale, dal subdolo e pericoloso vento dell'antiparlamentarismo, che ha ripreso a soffiare impetuosamente, alimentato da un opinionismo qualunquistico e da una becera pubblicistica, che, in tal modo, hanno facile gioco a dipingere i parlamentari, come parassiti privilegiati o come fannulloni, affamatori del popolo". (segue) (Rre/Col/Adnkronos) 29-OTT-10 12:16 NNNN Articoli su quotidiani nazionali del 30 ottobre 2010
Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 
Istituto SS. Trinità e Paradiso di Vico Equense. In merito alla destinazione dell'Istituto SS. Trinità e Paradiso di Vico Equense, il sen. Raffaele Lauro (PdL), con un'interrogazione urgente al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, ha chiesto un'immediata ispezione ministeriale, presso l'Istituto, volta ad accertare, in poche settimane, eventuali responsabilità (penali, civili ed amministrative). Ha chiesto, inoltre, in base anche alle risultanze ispettive, di provvedere urgentemente, con decreto ministeriale, per sancire l'estinzione dell'Istituto e per trasferirne, senza indugio, il patrimonio, mobiliare e immobiliare, al Comune di Vico Equense, vincolando, in maniera inderogabile, l'utilizzo del patrimonio dell'Istituto a scopi di istruzione, culturali e, comunque, a finalità esclusivamente pubbliche, al servizio della comunità di Vico Equense, preservandone così le finalità originarie. RAFFAELE LAURO - Interrogazione al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca Premesso che: - la comunità locale di Vico Equense mantiene estremamente vivo l'interesse per il destino del complesso monumentale dell'Istituto "SS. Trinità e Paradiso", manifestando forte preoccupazione per l'inarrestabile declino dello stesso e temendo, altresì, che esso possa essere utilizzato in futuro per qualche uso improprio, tale da deturparne l'inestimabile valore storico-culturale; - recentemente è sorto, per iniziativa spontanea, un comitato civico locale che ha raccolto migliaia di adesioni a una petizione popolare mirata a salvaguardare il predetto complesso dal degrado e dall'abbandono, oltre che a tutelarlo da possibili disegni speculativi; - di tale esplicita volontà popolare si è reso interprete il consiglio comunale di Vico Equense che, nella seduta dell'8 luglio 2010, ha deliberato con larghissima maggioranza (con soli tre voti di astensione e con nessun voto contrario) di «richiedere ai competenti Ministeri il trasferimento nel patrimonio del comune di Vico Equense, anche alla luce dell'evoluzione normativa in essere ed in particolare del decreto legislativo 28 maggio 2010, n. 85, con il vincolo di garantirne la massima valorizzazione funzionale, del complesso monumentale SS. Trinità e Paradiso» (delibera consiliare n. 28 dell'8 luglio 2010); - l'Istituto "SS. Trinità e Paradiso" nasce nel 1677 per volontà di Monsignor Giambattista Repucci, già Vescovo della città di Vico Equense. Il presule, infatti, con atto pubblico del 26 maggio 1677, rogato Cioffi, diede vita al Conservatorio femminile detto, appunto, della «SS. Trinità e Paradiso», il cui fine primario era quello di provvedere alla educazione ed istruzione di fanciulle appartenenti a famiglie di civile condizione; - l'Istituto "SS. Trinità e Paradiso" è uno degli Istituti della Campania che, insieme agli educandati, ai collegi di Maria e ad alcuni altri istituti, costituiscono il complesso degli istituti pubblici di educazione femminile esistenti in Italia; - tali istituti erano stati ordinati dal regio decreto 23 dicembre 1929, n. 2392, e dal regio decreto 1° ottobre 1931, n. 1312 (ora abrogati). Di conseguenza, l'Istituto «SS. Trinità e Paradiso», come tutti gli altri compresi nella tabella 4 allegata al citato regio decreto n. 1312 del 1931, è da considerare pubblico non statale e, come tale, soggetto alla normativa degli enti pubblici, anche sotto il profilo patrimoniale; - esso è amministrato da un consiglio di amministrazione, composto da un presidente e da due consiglieri, nominato dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca. L'articolo 6 del regio decreto n. 2392 del 1929 prevedeva che il consiglio poteva essere sciolto e, in tal caso, il governo dell'ente affidato a un commissario straordinario per la durata massima di un anno; - nel corso degli anni si sono succeduti molteplici consigli di amministrazione e gestioni commissariali, senza che siano stati conseguiti i risultati previsti dallo statuto, con una proficua ed efficiente gestione del patrimonio immobiliare; - del cospicuo patrimonio immobiliare dell'ente risultano disponibili, a tutt'oggi, solamente il fabbricato nel quale ha sede l'ente (peraltro, in precario stato di conservazione) e l'annessa Chiesa, non agibile a seguito del sisma del 1980. I numerosissimi fondi agricoli di proprietà dell'ente sono stati negli anni ceduti con contratti di enfiteusi; parte di tali contratti si sono risolti con l'affranco e la definitiva perdita di proprietà; altri forniscono rendite irrilevanti; - il bilancio consuntivo al 31 dicembre 2009 rileva un disavanzo accertato di oltre 840.000 euro; - con delibera n. 11 del 23 novembre 2002, il consiglio di amministrazione all'epoca in carica, accertò e dichiarò l'esaurimento dello scopo statutario (le istituzioni scolastiche avevano cessato di operare dall'anno scolastico 2000/2001) e richiese la «trasformazione» dell'ente al Ministero della pubblica istruzione; - nel 2004 lo stesso Ministero, inopinatamente, nominò un nuovo consiglio di amministrazione che, dopo qualche tempo, si dimise per la gravità della situazione finanziaria e la conseguente ingestibilità dell'ente; - a seguito di tali dimissioni, il Ministero, nell'agosto del 2008, procedette alla nomina di un commissario straordinario e, successivamente, con decreto ministeriale del 26 ottobre 2009, alla nomina di un nuovo consiglio di amministrazione, attribuendo la funzione di presidente al suddetto commissario straordinario; - l'Istituto, ad oggi, non svolge e non è in grado di svolgere più alcuna attività e non si vede quale prospettiva si possa prevedere per esso, se resta nell'attuale, gravissima condizione. Peraltro, esso si trova in uno stato di conservazione assolutamente precario e necessita di urgenti lavori di ristrutturazione e restauro; - risulta inevitabile, come già avvenuto per casi analoghi (ad esempio, con la legge 5 febbraio 1992, n. 176, che dispose l'estinzione del conservatorio delle Montalve alla Quiete di Firenze e il trasferimento del relativo patrimonio all'università degli studi di Firenze), procedere all'estinzione dell'Istituto pubblico di educazione femminile «SS. Trinità e Paradiso» e prevederne il trasferimento, con tutto il suo patrimonio, al comune di Vico Equense, salvaguardandone in tal modo l'immenso valore artistico e storico e rispettando, altresì, la volontà e gli orientamenti dei fondatori, nonché l'unanime sollecitazione della pubblica opinione locale che desidera fortemente che l'Istituto «SS. Trinità e Paradiso» possa continuare ad assolvere la sua funzione educativa e culturale e sia sottratto ad ogni tentazione di speculazione affaristica, si chiede di sapere: - se non sia opportuno procedere, con estrema urgenza, ad un'ispezione ministeriale, presso l'Istituto, volta ad accertare eventuali responsabilità (penali, civili e amministrative); - se, in relazione anche alle risultanze ispettive e indipendentemente da ogni iniziativa legislativa in merito, si intenda provvedere, con decreto ministeriale o con atto di altra natura, all'estinzione dell'Istituto e a trasferire il suo patrimonio mobiliare e immobiliare al comune di Vico Equense, vincolando, in maniera inderogabile, l'utilizzo del patrimonio dell'Istituto a scopi di istruzione e culturali, e, comunque, a finalità esclusivamente pubbliche al servizio della comunità di Vico Equense, preservandone così le finalità originarie.
Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 

< dicembre 2024 >
L
M
M
G
V
S
D
      
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
         

Titolo
Il commenrto politico (3)
Il commento politico (1)
Il commento politco (1)
Il commento politici (1)
Il commento politico (732)
Il commento poltico (2)
Il commentoo politico (1)
Il commewnto politico (1)
Il commwnto politico (1)
Il controllo politico (1)
Ilcommento politico (1)
In commento politico (1)
L'agenda (32)
ll commento politico (1)

Catalogati per mese:
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024
Aprile 2024
Maggio 2024
Giugno 2024
Luglio 2024
Agosto 2024
Settembre 2024
Ottobre 2024
Novembre 2024
Dicembre 2024

Titolo

Cerca per parola chiave