Agenzie di stampa su ddl limite tre mandati parlamentari (Roma, 29 ottonrte 2010)
Senato, Lauro (Pdl): Un ddl per introdurre limite di tre mandati
Roma, 29 OTT (Il Velino) - Il senatore Raffaele Lauro
(Pdl) ha presentato un disegno di legge costituzionale per la
modifica degli articoli 56 e 58 del testo costituzionale, che
disciplinano la capacita' elettorale passiva, in relazione,
rispettivamente, alla Camera dei Deputati e al Senato della
Repubblica, introducendo il limite dei tre mandati
parlamentari, anche se non consecutivi. "Questa mia proposta
- ha dichiarato il parlamentare del Pdl - risponde
all'esigenza, ampiamente diffusa nel Paese e reclamata, ad
alta voce, dalle nuove generazioni di garantire un costante
ed armonico rinnovamento della rappresentanza politica e dei
partiti, nell'ottica di una piena valorizzazione dei principi
della democrazia e della sovranita' popolare, che
costituiscono il fondamento del nostro ordinamento e
l'affermazione della attivita' politica, intesa come servizio
e non come professionismo privilegiato. La circolazione
delle classi dirigenti e il ricambio continuo, ma non
radicale (teoria di un solo mandato), della rappresentanza
politico-parlamentare rafforzerebbero non solo la democrazia
rappresentativa, ma metterebbero al riparo le stesse
istituzioni parlamentari, centro motore dell'ordinamento
costituzionale, dal subdolo e pericoloso vento
dell'antiparlamentarismo, che ha ripreso a soffiare
impetuosamente alimentato da un opinionismo qualunquistico e
da una becera pubblicistica, che, in tal modo, hanno facile
gioco a dipingere i parlamentari, come parassiti
privilegiati o come fannulloni, affamatori del popolo".
"Tale finalita' di rinnovamento - ha aggiunto Lauro-, in
presenza di una incapacita' sostanziale di auto disciplina
delle classi politiche dirigenti nazionali, puo' essere
perseguita soltanto attraverso l'introduzione di un limite al
numero massimo di mandati parlamentari. In particolare,
prevedo che nessuno possa essere eletto membro del Parlamento
per piu' di tre legislature, anche se non consecutive. Il
susseguirsi dei mandati per un periodo di tempo
eccessivamente lungo, con clamorosi casi di autentico
professionismo politico-parlamentare, quasi vitalizio,
conduce, in primo luogo, ad un logoramento della capacita' di
rappresentanza dell'eletto, con l'affermazione di ristrette
oligarchie politico-parlamentari del tutto autoreferenziali,
che perpetuano all'infinito la loro permanenza al potere,
negando, di fatto, ogni ricambio generazionale e ogni rinnovo
della classe dirigente. L'inibizione del ricambio
generazionale e del rinnovo della classe dirigente, quindi,
solo apparentemente mitigata dalla pratica, spesso
mortificante, della cooptazione, priva il Parlamento di nuove
competenze, di nuovi saperi, di nuove professionalita', di
nuovi bisogni e di nuove articolazioni sociali, interrompendo
il circolo virtuoso, che e' auspicabile debba sempre esistere
tra classe politica e societa' civile, frustrando le
aspettative che la selezione della classe politica, cosi'
come di ogni altra categoria, avvenga con modalita' ispirate
al piu' rigoroso rispetto del principio meritocratico,
sottoposto alla volonta' popolare". "Il principio della
limitazione temporale delle cariche - ha precisato Lauro - e'
ormai profondamente sedimentato nel nostro ordinamento, che
lo riconosce attualmente a tutti i livelli, tranne che al
livello nazionale. La legislazione italiana, infatti, gia'
prevede, ormai da lungo tempo, il divieto del terzo mandato
consecutivo per i sindaci, i presidenti delle province e i
presidenti delle giunte regionali. Una parte consistente
delle considerazioni che hanno indotto il legislatore a
introdurre le suddette limitazioni all'esercizio delle
funzioni esecutive apicali a livello locale e regionale
valgono - a fortiori e in maniera ancora piu' pressante -
anche per quanto concerne la rappresentanza politica
nazionale". "Fissare il limite in questione a tre
legislature - ha concluso Lauro - costituisce un ragionevole
bilanciamento tra le esigenze di rinnovamento e la necessita'
di garantire al parlamentare un lasso di tempo,
sufficientemente lungo, per mettere a frutto il suo
patrimonio di capacita' e di idee e dispiegare appieno il suo
apporto e il suo attivo contributo alla politica nazionale".
(com/sbm)
291150 OTT 10 NNNN
SENATO. LAURO (PDL): DDL PER LIMITE TRE MANDATI PARLAMENTARI
(DIRE) Roma, 29 ott. - Oggi, al Senato, il senatore Raffaele
Lauro (Pdl) ha presentato un disegno di legge costituzionale per
la modifica degli articoli 56 e 58 del testo costituzionale, che
disciplinano la capacita' elettorale passiva, in relazione,
rispettivamente, alla Camera dei Deputati e al Senato della
Repubblica, introducendo il limite dei tre mandati parlamentari,
anche se non consecutivi.
"Questa mia proposta- ha spiegato il parlamentare del Pdl-
risponde all'esigenza, ampiamente diffusa nel Paese e reclamata,
ad alta voce, dalle nuove generazioni di garantire un costante ed
armonico rinnovamento della rappresentanza politica e dei
partiti, nell'ottica di una piena valorizzazione dei principi
della democrazia e della sovranita' popolare, che costituiscono
il fondamento del nostro ordinamento e l'affermazione della
attivita' politica, intesa come servizio e non come
professionismo privilegiato".
Per il senatore Lauro "la circolazione delle classi dirigenti
e il ricambio continuo, ma non radicale (teoria di un solo
mandato), della rappresentanza politico-parlamentare
rafforzerebbero non solo la democrazia rappresentativa, ma
metterebbero al riparo le stesse istituzioni parlamentari dal
subdolo e pericoloso vento dell'antiparlamentarismo".
"Tale finalita' di rinnovamento- ha aggiunto Lauro- in
presenza di una incapacita' sostanziale di auto disciplina delle
classi politiche dirigenti nazionali, puo' essere perseguita
soltanto attraverso l'introduzione di un limite al numero massimo
di mandati parlamentari. In particolare, prevedo che nessuno
possa essere eletto membro del Parlamento per piu' di tre
legislature, anche se non consecutive".
(Com/Vid/ Dire)
11:52 29-10-10
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PDL: LAURO 'ROTTAMATORE', DDL LIMITE TRE MANDATI PARLAMENTO
(ANSA) - ROMA, 29 OTT - Il senatore Raffaele Lauro (PdL) ha
presentato un disegno di legge costituzionale per la modifica
degli articoli 56 e 58 della Carta, che disciplinano la
capacita' elettorale passiva, in relazione, rispettivamente,
alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica,
introducendo il limite dei tre mandati parlamentari, anche se
non consecutivi. La stessa proposta politica dei ''rottamatori''
del Pd, Renzi e Civati.
''Questa mia proposta - ha dichiarato il parlamentare del PdL
- risponde all'esigenza, ampiamente diffusa nel Paese e
reclamata, ad alta voce, dalle nuove generazioni di garantire un
costante ed armonico rinnovamento della rappresentanza politica
e dei partiti, nell'ottica di una piena valorizzazione dei
principi della democrazia e della sovranita' popolare, che
costituiscono il fondamento del nostro ordinamento e
l'affermazione della attivita' politica, intesa come servizio e
non come professionismo privilegiato''.
''La circolazione delle classi dirigenti - prosegue Lauro - e
il ricambio continuo, ma non radicale (teoria di un solo
mandato), della rappresentanza politico-parlamentare
rafforzerebbero non solo la democrazia rappresentativa, ma
metterebbero al riparo le stesse istituzioni parlamentari,
centro motore dell'ordinamento costituzionale, dal subdolo e
pericoloso vento dell'antiparlamentarismo''.
Di fronte ad ''una incapacita' sostanziale di auto disciplina
delle classi politiche dirigenti nazionali'' per promuovere il
rinnovamento, ecco il ddl di Lauro con il limite deit re
mandati. ''Il susseguirsi dei mandati per un periodo di tempo
eccessivamente lungo - afferma il senatore - con clamorosi casi
di autentico professionismo politico-parlamentare, quasi
vitalizio, conduce, in primo luogo, ad un logoramento della
capacita' di rappresentanza dell'eletto.
''Fissare il limite a tre legislature - ha concluso Lauro -
costituisce un ragionevole bilanciamento tra le esigenze di
rinnovamento e la necessita' di garantire al parlamentare un
lasso di tempo, sufficientemente lungo, per mettere a frutto il
suo patrimonio di capacita' e di idee e dispiegare appieno il
suo apporto e il suo attivo contributo alla politica
nazionale''. (ANSA).
PARLAMENTO: LAURO (PDL), DDL PER LIMITE DI TRE MANDATI =
PER AFFERMARE L'ATTIVITA' COME SERVIZIO E NON COME
PROFESSIONISMO PRIVILEGIATO
Roma, 29 ott. - (Adnkronos) - Un disegno di legge costituzionale
per la modifica degli articoli 56 e 58 del testo costituzionale, che
disciplinano la capacita' elettorale passiva, in relazione,
rispettivamente, alla Camera dei Deputati e al Senato della
Repubblica, introducendo il limite dei tre mandati parlamentari, anche
se non consecutivi. E' la proposta presentata questa mattina dal
senatore Raffaele Lauro (PdL).
"Questa mia proposta - ha dichiarato il parlamentare del PdL -
risponde all'esigenza, ampiamente diffusa nel Paese e reclamata, ad
alta voce, dalle nuove generazioni, di garantire un costante ed
armonico rinnovamento della rappresentanza politica e dei partiti,
nell'ottica di una piena valorizzazione dei principi della democrazia
e della sovranita' popolare, che costituiscono il fondamento del
nostro ordinamento e l'affermazione della attivita' politica, intesa
come servizio e non come professionismo privilegiato".
"La circolazione delle classi dirigenti e il ricambio continuo,
ma non radicale (teoria di un solo mandato), della rappresentanza
politico-parlamentare - ha spiegato Lauro - rafforzerebbero non solo
la democrazia rappresentativa, ma metterebbero al riparo le stesse
istituzioni parlamentari, centro motore dell'ordinamento
costituzionale, dal subdolo e pericoloso vento
dell'antiparlamentarismo, che ha ripreso a soffiare impetuosamente,
alimentato da un opinionismo qualunquistico e da una becera
pubblicistica, che, in tal modo, hanno facile gioco a dipingere i
parlamentari, come parassiti privilegiati o come fannulloni,
affamatori del popolo". (segue)
(Rre/Col/Adnkronos)
29-OTT-10 12:16
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Articoli su quotidiani nazionali del 30 ottobre 2010
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