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Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Raffaele Lauro (del 24/05/2012 @ 21:26:19, in Il commento politico, linkato 364 volte)
Rifiuti Roma. Lauro (PdL): Ornaghi, se non condivide la scelta di Corcolle, si dimetta, senza ulteriori dichiarazioni da Ponzio Pilato.
"Sui rifiuti di Roma, è arrivato il momento delle assunzioni di responsabilità. Il ministro Lorenzo Ornaghi rispetti le decisioni delle Istituzioni. Se non condivide la scelta di Corcolle, fatta dal commissario straordinario, prefetto Giuseppe Pecoraro, si dimetta, senza ulteriori dichiarazioni da Ponzio Pilato." Lo ha dichiarato il sen. Raffaele Lauro del PdL.
Rifiuti, Lauro: Se non condivide scelta Corcolle Ornaghi si dimetta
Roma, 24 MAG (il Velino/AGV) - "Sui rifiuti di Roma, e'
arrivato il momento delle assunzioni di responsabilita'. Il
ministro Lorenzo Ornaghi rispetti le decisioni delle
istituzioni. Se non condivide la scelta di Corcolle, fatta
dal commissario straordinario, prefetto Giuseppe Pecoraro, si
dimetta, senza ulteriori dichiarazioni da Ponzio Pilato." Lo
ha dichiarato il senatore Pdl Raffaele Lauro. -
www.ilvelino.it - (com/gat)
241254 MAG 12 NNNN
RIFIUTI: LAURO (PDL), ORNAGHI SE NON CONDIVIDE SCELTA CORCOLLE SI DIMETTA =
Roma, 24 mag. (Adnkronos) - "Sui rifiuti di Roma, e' arrivato il
momento delle assunzioni di responsabilita'. Il ministro Lorenzo
Ornaghi rispetti le decisioni delle Istituzioni. Se non condivide la
scelta di Corcolle, fatta dal Commissario straordinario, prefetto
Giuseppe Pecoraro, si dimetta, senza ulteriori dichiarazioni da Ponzio
Pilato." Lo dichiara, in una nota, il senatore Raffaele Lauro del PdL.
(Sin/Ct/Adnkronos)
24-MAG-12 13:13
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Rifiuti Roma. Lauro (PdL): Monti metta fine a questa babele governativa.
"Il governo metta fine a questa babele governativa. O conferma la scelta del commissario straordinario, o lo smentisca. Nel primo caso, il ministro Ornaghi e il sottosegretario Cecchi si dimettano. Non si possono gestire questioni vitali per la città di Roma e per il Paese, in questa confusione." Lo ha dichiarato il sen. Raffaele Lauro del PdL.
RIFIUTI: LAURO (PDL), MONTI METTA FINE A BABELE GOVERNATIVA =
Roma, 24 mag. (Adnkronos) - "Il governo metta fine a questa
babele governativa. O conferma la scelta del commissario straordinario
o lo smentisca. Nel primo caso, il ministro Ornaghi e il
sottosegretario Cecchi si dimettano. Non si possono gestire questioni
vitali per la citta' di Roma e per il Paese, in questa confusione". Lo
dichiara, in una nota, il senatore Raffaele Lauro, esponente del Pdl.
(Sin/Zn/Adnkronos)
24-MAG-12 16:23
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Rifiuti, Lauro (Pdl): Monti metta fine a babele governativa
Roma, 24 MAG (il Velino/AGV) - "Il governo metta fine a
questa babele governativa. O conferma la scelta del
commissario straordinario, o lo smentisca. Nel primo caso, il
ministro Ornaghi e il sottosegretario Cecchi si dimettano.
Non si possono gestire questioni vitali per la citta' di Roma
e per il Paese, in questa confusione." Lo ha dichiarato il
senatore Pdl Raffaele Lauro. - www.ilvelino.it - (com/gat)
241624 MAG 12 NNNN
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Rifiuti. Lauro ( PdL): Così Roma Capitale rischia lo stesso destino dell'impotenza di Napoli.
"Le anime belle, governative e politiche, che hanno costretto alle dimissioni il commissario straordinario, prefetto Giuseppe Pecoraro, si riuniscano subito in conclave e ci facciano sapere, a breve, la loro migliore proposta per evitare a Roma Capitale lo stesso destino di Napoli. Il destino dell'impotenza decisionale." Lo ha dichiarato il sen. Raffaele Lauro del PdL.
RIFIUTI: LAURO (PDL), EVITARE A ROMA LO STESSO DESTINO DI NAPOLI =
Roma, 25 mag. (Adnkronos) - "Le anime belle, governative e
politiche, che hanno costretto alle dimissioni il commissario
straordinario, prefetto Giuseppe Pecoraro, si riuniscano subito in
conclave e ci facciano sapere, a breve, la loro migliore proposta per
evitare a Roma Capitale lo stesso destino di Napoli. Il destino
dell'impotenza decisionale". Lo ha dichiarato il senatore Raffaele
Lauro (Pdl).
(Sin/Zn/Adnkronos)
25-MAG-12 12:55
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Di Raffaele Lauro (del 24/05/2012 @ 21:22:45, in Il commento politico, linkato 374 volte)
RIFORME: LAURO (PDL), SERVE 'COMITATO PER ASSEMBLEA COSTITUENTE' =
INVITO PARLAMENTARI AD ADERIRE, MIO PROGETTO PRECEDE QUELLO DI
PERA
Roma, 23 mag. (Adnkronos) - Non solo l'ex presidente
dell'Assemblea di palazzo Madama Marcello Pera, anche il senatore
pidiellino Raffaele Lauro propone nel 2013 un'Assemblea costituente
per realizzare le riforme istituzionali. Con una lettera inviata il 18
maggio a tutti i parlamentari Lauro spiega le ragioni della sua
iniziativa: ''Ho maturato da mesi il convincimento che la riforma
della Costituzione e dello Stato meriti approfondimenti piu' adeguati
e un confronto politico, che deve essere fondato, come unica fonte di
legittimita', sulla volonta' e sul mandato, liberamente espresso dal
corpo elettorale, per un'Assemblea costituente, da eleggere
contestualmente alle elezioni politiche del 2013, la quale, in due
anni, approvi il processo riformatore, in una logica non
frammentaria''.
Lauro invita ad ''esprimere, al di la' dell'appartenenza di
gruppo o di partito, la condivisione di questa riflessione, con
l'eventuale adesione all'istituendo 'Comitato per l'Assemblea
costituente', formato da senatori e deputati, per definire
collegialmente i contenuti della proposta legislativa''.
Il senatore pidiellino precisa che ''il suo progetto precede
l'iniziativa del presidente Pera e vuole essere solo uno strumento di
dibattito politico''. Lauro assicura che gia' molti parlamentari hanno
aderito alla sua proposta e tra due settimane si riunira' il
'Comitato' per decidere la strada da seguire per la presentazione di
una proposta unificata.
(Vam/Opr/Adnkronos)
23-MAG-12 14:02
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PdL. Lauro (PdL): Chi da' per morto il PdL, ignora deliberatamente che l'elettorato moderato, maggioritario nel paese, non si e' dissolto nel nulla o messo in libera uscita.
"I maggiori quotidiani nazionali danno per morto il PdL e ne recitano il de profundis, come se l'elettorato del centro-destra si fosse dissolto nel nulla o messo in libera uscita. Ignorano, deliberatamente, che gli elettori moderati, maggioritari nel paese, sono soltanto in stand-by, perché molto delusi, ed attendono di valutare chi li debba rappresentare in futuro: un PdL radicalmente rinnovato, nuovi attori politici o raggruppamenti neo-centristi, con leadership credibili, in grado di intercettarne la domanda di rinnovamento morale, politico ed istituzionale." Lo ha dichiarato il sen. Raffaele Lauro del PdL.
Pdl, Lauro: Morto? Elettorato moderato non si e' dissolto nel nulla
Roma, 23 MAG (il Velino/AGV) - "I maggiori quotidiani
nazionali danno per morto il Pdl e ne recitano il de
profundis, come se l'elettorato del centro-destra si fosse
dissolto nel nulla o messo in libera uscita. Ignorano,
deliberatamente, che gli elettori moderati, maggioritari nel
paese, sono soltanto in stand by, perche' molto delusi, ed
attendono di valutare chi li debba rappresentare in futuro:
un Pdl radicalmente rinnovato, nuovi attori politici o
raggruppamenti neo-centristi, con leadership credibili, in
grado di intercettarne la domanda di rinnovamento morale,
politico ed istituzionale." Lo ha dichiarato il senatore
Raffaele Lauro del Pdl. - www.ilvelino.it - (com/gat)
231119 MAG 12 NNNN
PDL, LAURO: ELETTORATO MODERATO IN STAND-BY
(9Colonne) Roma, 23 mag - "I maggiori quotidiani nazionali danno per morto il
Pdl e ne recitano il de profundis, come se l'elettorato del centro-destra si
fosse dissolto nel nulla o messo in libera uscita. Ignorano, deliberatamente,
che gli elettori moderati, maggioritari nel paese, sono soltanto in stand by,
perché molto delusi, ed attendono di valutare chi li debba rappresentare in
futuro: un Pdl radicalmente rinnovato, nuovi attori politici o raggruppamenti
neo-centristi, con leadership credibili, in grado di intercettarne la domanda
di rinnovamento morale, politico ed istituzionale". Lo ha dichiarato il
senatore del Pdl Raffaele Lauro.
(red)
231138 MAG 12
PDL: LAURO, PARTITO NON E' MORTO GLI ELETTORI SONO SOLO IN STAND-BY =
ATTENDONO DI VALUTARE CHI LI DEBBA RAPPRESENTARE IN FUTURO
Roma, 23 mag. (Adnkronos) - "Chi da' per morto il Pdl, ignora
deliberatamente che l'elettorato moderato, maggioritario nel paese,
non si e' dissolto nel nulla o messo in libera uscita". Lo ha
dichiarato il senatore Raffaele Lauro (Pdl).
"I maggiori quotidiani nazionali danno per morto il Pdl e ne
recitano il de profundis, come se l'elettorato del centro-destra si
fosse dissolto nel nulla o messo in libera uscita". Ha aggiunto il
senatore Lauro. "Ignorano, deliberatamente - ha concluso - che gli
elettori moderati, maggioritari nel paese, sono soltanto in stand by,
perche' molto delusi, ed attendono di valutare chi li debba
rappresentare in futuro: un Pdl radicalmente rinnovato, nuovi attori
politici o raggruppamenti neo-centristi, con leadership credibili, in
grado di intercettarne la domanda di rinnovamento morale, politico ed
istituzionale".
(Lmr/Opr/Adnkronos)
23-MAG-12 12:49
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PdL. Lauro (PdL): Esca dall'angolo ed eviti, con una organica proposta costituente, la sindrome, rinunciataria e disfattista, di Martinazzoli, che portò alla fine della DC.
"Il PdL esca dall'angolo ed eviti la sindrome, rinunciataria e disfattista, di Martinazzoli, che portò alla fine della DC. Berlusconi ed Alfano ritornino allo spirito riformatore delle origini, convocando subito una conferenza nazionale del partito, per definire i contenuti di una organica proposta costituente del PdL, premessa per un'Assemblea costituente, da eleggere nel 2013, insieme con il rinnovo del Parlamento. Restituirebbero, in tal modo, ai cittadini e, in particolare, all'elettorato moderato, maggioritario nel nostro Paese, un grande momento di democrazia e di libertà, per il necessario atto di rifondazione morale, politica e istituzionale dell'Italia. Le riformicchie costituzionali, varate alla fine della legislatura, non sarebbero sufficienti e strapperebbero alla sovranità popolare il diritto-dovere di discutere e di decidere." Lo ha dichiarato il sen. Raffaele Lauro del PdL, promotore del "Comitato per l'Assemblea costituente".
PDL: LAURO, PARTITO RILANCI ASSEMBLEA COSTITUENTE
BERLUSCONI E ALFANO ESCANO DA 'SINDROME MARTINAZZOLI'
(ANSA) - ROMA, 24 MAG - ''Il PdL esca dall'angolo ed eviti la
sindrome, rinunciataria e disfattista, di Martinazzoli, che
porto' alla fine della DC. Berlusconi ed Alfano ritornino allo
spirito riformatore delle origini, convocando subito una
conferenza nazionale del partito, per definire i contenuti di
una organica proposta costituente del PdL, premessa per
un'Assemblea costituente, da eleggere nel 2013, insieme con il
rinnovo del Parlamento''. Lo ha dichiarato il sen. Raffaele
Lauro del PdL, promotore del ''Comitato per l'Assemblea
costituente''.
''Restituirebbero, in tal modo - prosegue Lauro - ai
cittadini e, in particolare, all'elettorato moderato,
maggioritario nel nostro Paese, un grande momento di democrazia
e di liberta', per il necessario atto di rifondazione morale,
politica e istituzionale dell'Italia. Le riformicchie
costituzionali, varate alla fine della legislatura - conclude il
senatore del Pdl - , non sarebbero sufficienti e strapperebbero
alla sovranita' popolare il diritto-dovere di discutere e di
decidere''. (ANSA).
COM-IA
24-MAG-12 11:23 NNNN
PDL: LAURO, ESCA DALL'ANGOLO E VINCA LA SINDROME DI MARTINAZZOLI =
E' LA STESSA CHE PORTO' ALLA FINE DELLA DC
Roma, 24 mag. (Adnkronos) - "Il Pdl esca dall'angolo ed eviti la
sindrome, rinunciataria e disfattista di Martinazzoli che porto' alla
fine della Dc. Berlusconi e Alfano ritornino allo spirito riformatore
delle origini, convocando subito una conferenza nazionale del partito,
per definire i contenuti di una organica proposta costituente del Pdl,
premessa per un'Assemblea costituente, da eleggere nel 2013, insieme
con il rinnovo del Parlamento". Lo ha dichiarato il senatore Raffaele
Lauro del PdL, promotore del "Comitato per l'Assemblea costituente".
"Restituirebbero, in tal modo, ai cittadini e, in particolare,
all'elettorato moderato, maggioritario nel nostro Paese, un grande
momento di democrazia e di liberta', per il necessario atto di
rifondazione morale, politica e istituzionale dell'Italia. Le
riformicchie costituzionali, varate alla fine della legislatura, non
sarebbero sufficienti e strapperebbero alla sovranita' popolare il
diritto-dovere di discutere e di decidere", conclude Lauro.
(Pol/Ct/Adnkronos)
24-MAG-12 11:36
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PDL, LAURO (PDL): EVITI "SINDROME MARTINAZZOLI"
(9Colonne) Roma, 24 mag - "Il Pdl esca dall'angolo ed eviti la sindrome,
rinunciataria e disfattista, di Martinazzoli, che portò alla fine della DC.
Berlusconi ed Alfano ritornino allo spirito riformatore delle origini,
convocando subito una conferenza nazionale del partito, per definire i
contenuti di una organica proposta costituente del Pdl, premessa per
un'Assemblea costituente, da eleggere nel 2013, insieme con il rinnovo del
Parlamento. Restituirebbero, in tal modo, ai cittadini e, in particolare,
all'elettorato moderato, maggioritario nel nostro Paese, un grande momento di
democrazia e di libertà, per il necessario atto di rifondazione morale,
politica e istituzionale dell'Italia. Le riformicchie costituzionali, varate
alla fine della legislatura, non sarebbero sufficienti e strapperebbero alla
sovranità popolare il diritto-dovere di discutere e di decidere". Lo ha
dichiarato il senatore del Pdl Raffaele Lauro, promotore del "Comitato per
l'Assemblea costituente".
241208 MAG 12
Pdl, Lauro: Esca dall'angolo e proponga Assemblea Costituente
Roma, 24 MAG (il Velino/AGV) - "Il Pdl esca dall'angolo
ed eviti la sindrome, rinunciataria e disfattista, di
Martinazzoli, che porto' alla fine della Dc. Berlusconi e
Alfano ritornino allo spirito riformatore delle origini,
convocando subito una conferenza nazionale del partito, per
definire i contenuti di una organica proposta costituente del
Pdl, premessa per un'Assemblea costituente, da eleggere nel
2013, insieme con il rinnovo del Parlamento". Cosi' il
senatore Pdl Raffaele Lauro, promotore del "Comitato per
l'Assemblea costituente", che aggiunge: "Restituirebbero, in
tal modo, ai cittadini e, in particolare, all'elettorato
moderato, maggioritario nel nostro Paese, un grande momento
di democrazia e di liberta', per il necessario atto di
rifondazione morale, politica e istituzionale dell'Italia. Le
riformicchie costituzionali, varate alla fine della
legislatura, non sarebbero sufficienti e strapperebbero alla
sovranita' popolare il diritto-dovere di discutere e di
decidere". - www.ilvelino.it - (com/gat)
241229 MAG 12 NNNN
Di Raffaele Lauro (del 24/05/2012 @ 21:09:53, in Il commento politico, linkato 411 volte)
MAFIA: LAURO (PDL), RAFFORZARE DNA E DIA RIPORTANDOLE A INTUIZIONE FALCONE =
COSTITUZIONALIZZARE ORGANISMO PARLAMENTARE PER LOTTA A
CRIMINALITA' MAFIOSA
Roma, 22 mag. - (Adnkronos) - ''Il rapporto mafia-politica e'
passato (e passa) attraverso la cosiddetta "zona grigia", che si e'
ampliata a dismisura. Bisogna di nuovo interrompere questa nuova forma
di 'pax mafiosa' partendo dalle fondamenta e ritornando ad un processo
costituente, riforma della Costituzione e dello Stato, che affronti
anche il problema della lotta alle mafie''. Lo ha detto il senatore
del Pdl, Raffaele Lauro, intervendo alla presentazione del libro 'Pax
mafiosa o guerra? A 20 anni dalle stragi di Palermo' dell'ex ministro
dell'Interno Vincenzo Scotti, nella sala conferenze di Piazza
Montecitorio.
Per Lauro, ex capo di Gabinetto del ministro Scotti, occorre
inoltre ''disciplinare i partiti politici e imporre obblighi sulla
trasparenza delle candidature e degli eletti, pena la decadenza. Non
semplici codici morali facoltativi''. E ancora, rimarca l'ex prefetto,
''costituzionalizzando un organismo parlamentare per la lotta alla
mafia, che si trasformi in propositore di nuove norme e grande
controllore dei governi e delle loro politiche (la commissione
antimafia, cosi' come e' stata concepita, non e' piu' all'altezza
della situazione) e rafforzando le istituzioni delegate, come la Dna e
la Dia, riportandole all'originale intuizione di Giovanni Falcone''.
''Se la democrazia e' incompatibile con le mafie -ha osservato
Lauro- e nessuna pace mafiosa e' accettabile, questa e' l'unica strada
da percorrere, se vogliamo liberare la nostra democrazia dal grande
ricatto criminale e se vogliano evitare il destino della Colombia e
del Messico''. Insieme al parlamentare del Pdl, alla presentazione del
libro sono intervenuti l'autore, Vincenzo Scotti, l'ex Guardasigilli
Claudio Martelli, il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso,
l'ex ministro degli Esteri Franco Frattini. Moderava Stefano Folli,
giornalista del 'Sole 24 Ore'.
(Gkd/Ct/Adnkronos)
22-MAG-12 16:56
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Mafia. Lauro (PdL): Onorare la memoria di Falcone non con la retorica dell'antimafia, ma realizzando, fino in fondo, la sua strategia di guerra alla criminalità organizzata.
"Onorare la memoria di Falcone non con la retorica dell'antimafia delle chiacchiere, che, in questi giorni, ha raggiunto livelli insopportabili, ma realizzando, fino in fondo, la sua strategia di guerra alla criminalità organizzata, rimasta sostanzialmente inattuata." Con questo ammonimento-denunzia, il sen. Raffaele Lauro del PdL, membro della commissione antimafia, ha concluso il suo intervento di presentazione, a Napoli, del nuovo libro di Vincenzo Scotti, dal titolo "Pax mafiosa o guerra? A vent'anni dalle stragi di Palermo", Edizioni Unilink. "Sono stati sconfitti cosa nostra e il clan dei corleonesi, ma le mafie, anche straniere, prosperano nel nostro paese e a livello transnazionale, con il racket, l'usura, le estorsioni, il traffico degli stupefacenti, il gioco d'azzardo, il riciclaggio del denaro sporco e l'inquinamento del sistema economico-finanziario. Stiamo vivendo una nuova forma di pax mafiosa, più subdola delle precedenti, che viene garantita da una zona grigia, che si è dilatata a dismisura e minaccia la nostra democrazia. L'eredità morale di Falcone ci impone di affrontare, senza ulteriori indugi, il nodo mafia-politica, la regolamentazione dei partiti, l'obbligo di candidature trasparenti, la decadenza dalle cariche elettive, la costituzionalizzazione della commissione antimafia e il rafforzamento della DNA e della DIA, secondo l'originario disegno di Giovanni Falcone."
Mafia, Lauro (Pdl): Onorare memoria Falcone realizzando sua strategia
Roma, 23 MAG (il Velino/AGV) - "Onorare la memoria di
Falcone non con la retorica dell'antimafia delle chiacchiere,
che, in questi giorni, ha raggiunto livelli insopportabili,
ma realizzando, fino in fondo, la sua strategia di guerra
alla criminalita' organizzata, rimasta sostanzialmente
inattuata". Con questo ammonimento-denuncia, il senatore
Raffaele Lauro (Pdl), membro della commissione antimafia, ha
concluso il suo intervento di presentazione, a Napoli, del
nuovo libro di Vincenzo Scotti, "Pax mafiosa o guerra? A
vent'anni dalle stragi di Palermo" (Edizioni Unilink). "Sono
stati sconfitti Cosa nostra e il clan dei corleonesi -
continua Lauro -, ma le mafie, anche straniere, prosperano
nel nostro paese e a livello transnazionale, con il racket,
l'usura, le estorsioni, il traffico degli stupefacenti, il
gioco d'azzardo, il riciclaggio del denaro sporco e
l'inquinamento del sistema economico-finanziario. Stiamo
vivendo una nuova forma di pax mafiosa, piu' subdola delle
precedenti, che viene garantita da una zona grigia, che si e'
dilatata a dismisura e minaccia la nostra democrazia.
L'eredita' morale di Falcone ci impone di affrontare, senza
ulteriori indugi, il nodo mafia-politica, la regolamentazione
dei partiti, l'obbligo di candidature trasparenti, la
decadenza dalle cariche elettive, la costituzionalizzazione
della commissione antimafia e il rafforzamento della Dna e
della Dia, secondo l'originario disegno di Giovanni Falcone".
- www.ilvelino.it - (com/gat)
231802 MAG 12 NNNN
MAFIA: LAURO (PDL), COMMEMORARE FALCONE ATTUANDO SUA STRATEGIA =
Roma, 23 mag. (Adnkronos) - "Onorare la memoria di Falcone non
con la retorica dell'antimafia delle chiacchiere, che, in questi
giorni, ha raggiunto livelli insopportabili, ma realizzando fino in
fondo la sua strategia di guerra alla criminalita' organizzata,
rimasta sostanzialmente inattuata." Con questo ammonimento, il
senatore Raffaele Lauro del Pdl, membro della commissione antimafia,
ha concluso il suo intervento di presentazione, a Napoli del nuovo
libro di Vincenzo Scotti dal titolo "Pax mafiosa o guerra? A vent'anni
dalle stragi di Palermo", Edizioni Unilink.
"Sono stati sconfitti cosa nostra e il clan dei corleonesi -ha
proseguito- ma le mafie, anche straniere, prosperano nel nostro paese
e a livello transnazionale, con il racket, l'usura, le estorsioni, il
traffico degli stupefacenti, il gioco d'azzardo, il riciclaggio del
denaro sporco e l'inquinamento del sistema economico-finanziario.
Stiamo vivendo una nuova forma di pax mafiosa, piu' subdola delle
precedenti, che viene garantita da una zona grigia, che si e' dilatata
a dismisura e minaccia la nostra democrazia".
"L'eredita' morale di Falcone -ha terminato- ci impone di
affrontare, senza ulteriori indugi, il nodo mafia-politica, la
regolamentazione dei partiti, l'obbligo di candidature trasparenti, la
decadenza dalle cariche elettive, la costituzionalizzazione della
commissione antimafia e il rafforzamento della Dna e della Dia,
secondo l'originario disegno di Giovanni Falcone".
(Ega/Ct/Adnkronos)
23-MAG-12 19:34
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INTERVENTO DI LAURO A ROMA
Scotti
(22 e 23 maggio 2012)
1. Pax mafiosa o guerra? Questo interrogativo è rivolto al trapassato remoto, al passato remoto, al passato prossimo, al presente e al futuro del nostro paese. Pax mafiosa: la costante. Guerra: l'anomalia.
1. La democrazia è incompatibile con la mafia, con le mafie, con associazioni criminali organizzate, che controllano il territorio, incrociano le rappresentanze politiche locali, corrompono le istituzioni, inquinano il tessuto economico-finanziario del paese e ricattano la politica.
2. La pax mafiosa, nelle sue molteplici forme ed evoluzioni, è la vera costante della nostra storia politica nazionale: dall'Unità d'Italia all'illusione fascista della vittoria sulla mafia ad opera del prefetto di ferro, poi senatore, Cesare Mori; dalle collusioni degli alleati con i capimafia americani e siciliani, fino a quelle del secondo dopoguerra, in Sicilia e nel Mezzogiorno, con il regime dei partiti. La commissione Cattanei (V Legislatura 1968-1972). La Commissione Pisanu (gioco d'azzardo) e rinunzia Monti alle norme antimafia sulle concessionarie. Č ancora utile una Commissione antimafia?
3. La pax mafiosa in Sicilia riusciva a "riassorbire" anche i reiterati omicidi eccellenti di poliziotti, magistrati e dei pochi politici che osavano opporsi alla pax mafiosa, fino al delitto Dalla Chiesa.
4. Bastava allora ai Governi, allo Stato, agli Apparati della Sicurezza, celebrare funerali di Stato, cambiare prefetti e questori e, poi, istituire qualche organismo straordinario, come l'Alto Commissario per la lotta alla mafia, che desse l'impressione dell'apparente volontà dello Stato e della classe politica di "contenere il fenomeno", tanto per superare l'onda delle emozioni e delle reazioni.
5. Chi ebbe la "colpa" di interrompere questo "pacifico" tran-tran, che pur intervallato da sanguinosi omicidi di servitori dello Stato, garantiva gli interessi di una classe dirigente, intimidita o collusa, di imprenditori, intimiditi o collusi, di magistrati, intimiditi o collusi, e degli apparati della sicurezza dello Stato, che dialogavano, naturalmente per esigenze istituzionali, con gli interfaccia mafiosi e garantivano, di fatto, la stessa pax mafiosa?
6. Chi ebbe la "colpa" di imprimere una svolta (la guerra), nelle indagini e nei processi contro i mafiosi e Cosa Nostra, basata, di fronte alle capacità organizzative di Cosa Nostra, sulla specializzazione, sulla centralizzazione e sul pedinamento del denaro sporco, degli affari e della complicità degli interessi economico-finanziari?
7. Il punto di svolta di questa "follia", follia pascaliana, fu il maxiprocesso, con la condanna della cupola mafiosa e la carcerazione dei capimafia.
8. Come fu accolta questa "follia" nella magistratura locale, nelle rappresentanze nazionali della magistratura e nello stesso Consiglio Superiore della Magistratura? Basta leggere i documenti dei processi al "folle".
9. In tal modo, il "folle" si trasformò in esaltato, in traditore, in violatore delle prassi della magistratura e, infine, in colluso con il regime politico, quando intuì l'esigenza di una cessazione delle vecchie politiche antimafia, degli organismi straordinari e chiese, sul piano normativo, che lo Stato si organizzasse con istituzioni ordinarie e con norme, anche processuali e carcerarie, che affrontassero una vera "guerra" alla mafia.
10. Chi furono, a livello di governo, i pochi politici, altrettanto "folli", a capire prima, a raccogliere poi e a proporre infine, le richieste del "folle" di Palermo? Quelle riforme, documentate in questo libro, interruppero "momentaneamente" la pax mafiosa, che veniva invocata, magari inconsapevolmente, anche in Parlamento, dagli oppositori, espliciti od occulti, del grande processo riformatore antimafia dei "folli" del Governo. Le proteste dei deputati siciliani e campani contro lo scioglimento dei consigli comunali inquinati.
11. Le stragi di Capaci e di via D'Amelio furono la conseguenza diretta dell'interruzione della pax mafiosa. I "folli" di Palermo furono trucidati e i "folli" di Roma eliminati dalla scena politica o emarginati, purché si ripristinasse la pax mafiosa sotto altre forme, con altre modalità, con altre complicità e con altri territori inesplorati di lucro, da parte del crescente potere mafioso: non solo le estorsioni e gli appalti, non solo l'usura e il racket, ma l'inquinamento delle imprese e della finanza, il riciclaggio del danaro sporco ed il gioco d'azzardo.
12. Non sono mancati i "successi" in questo ventennio della seconda repubblica: scardinamento della struttura militare della mafia, isolamento in carcere dei capimafia, confisca e sequestri di miliardi di beni, ma questo non ha impedito alle società criminali di estendere la loro sovranità e di aumentare la loro forza ricattatrice. Come mai? La fallace illusione!
13. Perché non è stato mai veramente affrontato il nodo del rapporto tra mafia e politica e la classe politica si è adeguata ad una "nuova forma" di "pax mafiosa", più subdola delle precedenti, altrimenti non si spiegherebbe come la 'ndrangheta si sia diffusa su tutto il territorio nazionale e come, oggi, approfittando di una crisi economica micidiale, attraverso bancari infedeli, individui il reticolato di piccoli e medi imprenditori in difficoltà e li acquisisca alla società criminale.
14. Il rapporto mafia-politica è passato (e passa) attraverso la cosiddetta "zona grigia", che si è ampliata a dismisura. Se, nel corso della prima repubblica, la "zona grigia" era un breve intervallo, comunicativo tra la società criminale, la società legale e le istituzioni, nel corso della transizione della seconda repubblica, il secondo ventennio, la "zona grigia" si è dilatata a dismisura, diventando un'autostrada, comprendendo rappresentanti nazionali e locali dei partiti, banche ed istituzioni finanziarie, professionisti e quell'area sociale di "welfare criminale" che considera la mafia, la camorra, la 'ndrangheta e le altre mafie, anche straniere, come dei benefattori della povera gente (il caso dell'attentato di Brindisi e la dottrina della mafia "buona" che non tocca i ragazzi). Quali sono i rimedi ad una situazione che appare del tutto pregiudicata e lascia prefigurare una deriva colombiana o messicana del nostro paese, dove i narcotrafficanti eleggono direttamente dei propri rappresentanti negli organismi elettivi e, persino, nelle aule parlamentari?
15. Bisogna di nuovo interrompere questa nuova forma di pax mafiosa. Come? Partendo dalle fondamenta e ritornando ad un processo costituente, riforma della Costituzione e dello Stato, che affronti anche il problema della lotta alle mafie:
a) Disciplinando i partiti politici ed imponendo obblighi sulla trasparenza delle candidature e degli eletti, pena la decadenza. Non semplici codici morali facoltativi.
b) Costituzionalizzando un organismo parlamentare per la lotta alla mafia, che si trasformi in propositore di nuove norme e grande controllore dei governi e delle loro politiche (la commissione antimafia, così come è stata concepita, non è più all'altezza della situazione) e rafforzando le istituzioni delegate, come la DNA e la DIA, riportandole all'originale intuizione del "folle" di Palermo.
Conclusione: Se la democrazia è incompatibile con le mafie, e nessuna pace mafiosa è accettabile, questa è l'unica strada da percorrere, se vogliamo liberare la nostra democrazia dal grande ricatto criminale e se vogliano evitare il destino della Colombia e del Messico.
Vi prego, comunque, di considerare queste riflessioni, come quelle di un "folle"!
Di Raffaele Lauro (del 24/05/2012 @ 21:07:45, in Il commento politico, linkato 462 volte)
PdL. Lauro (PdL): Sempre le stesse facce in TV, sempre gli stessi argomenti: improvvisati, triti o rassegnati. Un autentico suicidio mediatico.
"Berlusconi dovrebbe licenziare, per primo, chi designa i rappresentanti del PdL, nei programmi TV di informazione politica. Sempre le stesse facce, sempre gli stessi argomenti: improvvisati, triti o rassegnati. Un autentico suicidio mediatico. Per un movimento politico, nato nel 1994, sul rinnovamento della comunicazione e del linguaggio politico, questo errore rischia di aggravare e di rendere irreversibile la crisi del partito." Lo ha dichiarato il sen. Raffaele Lauro del PdL.
PDL: LAURO, RINNOVARE COMUNICAZIONE E LINGUAGGIO POLITICO =
'SEMPRE LE STESSE FACCE E GLI STESSI ARGOMENTI, E' UN SUICIDIO
MEDIATICO'
Roma, 22 mag. (Adnkronos) - "Berlusconi dovrebbe licenziare, per
primo, chi designa i rappresentanti del Pdl, nei programmi Tv di
informazione politica. Sempre le stesse facce, sempre gli stessi
argomenti: improvvisati, triti o rassegnati. Un autentico suicidio
mediatico. Per un movimento politico, nato nel 1994, sul rinnovamento
della comunicazione e del linguaggio politico, questo errore rischia
di aggravare e di rendere irreversibile la crisi del partito''. Lo
sottolinea il senatore Raffaele Lauro (Pdl).
(Sin/Col/Adnkronos)
22-MAG-12 09:37
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Pdl, Lauro: Sempre stessi argomenti e facce in tv, suicidio mediatico
Roma, 22 MAG (il Velino/AGV) - "Berlusconi dovrebbe
licenziare, per primo, chi designa i rappresentanti del Pdl,
nei programmi tv di informazione politica. Sempre le stesse
facce, sempre gli stessi argomenti: improvvisati, triti o
rassegnati. Un autentico suicidio mediatico. Per un movimento
politico, nato nel 1994, sul rinnovamento della comunicazione
e del linguaggio politico, questo errore rischia di aggravare
e di rendere irreversibile la crisi del partito". Lo ha
dichiarato Raffaele Lauro, senatore del Pdl. -
www.ilvelino.it - (com/ndl)
220944 MAG 12 NNNN
PDL, LAURO: AUTENTICO SUICIDIO MEDIATICO
(9Colonne) Roma, 22 mag - "Berlusconi dovrebbe licenziare, per primo, chi
designa i rappresentanti del Pdl, nei programmi tv di informazione politica.
Sempre le stesse facce, sempre gli stessi argomenti: improvvisati, triti o
rassegnati. Un autentico suicidio mediatico. Per un movimento politico, nato
nel 1994, sul rinnovamento della comunicazione e del linguaggio politico,
questo errore rischia di aggravare e di rendere irreversibile la crisi del
partito". Lo ha dichiarato il senatore del Pdl Raffaele Lauro.
(red)
220950 MAG 12
PDL: LAURO "SEMPRE STESSE FACCE IN TV, AUTENTICO SUICIDIO MEDIATICO"
ROMA (ITALPRESS) - "Berlusconi dovrebbe licenziare, per primo, chi
designa i rappresentanti del PdL, nei programmi Tv di informazione
politica. Sempre le stesse facce, sempre gli stessi argomenti:
improvvisati, triti o rassegnati. Un autentico suicidio mediatico.
Per un movimento politico, nato nel 1994, sul rinnovamento della
comunicazione e del linguaggio politico, questo errore rischia di
aggravare e di rendere irreversibile la crisi del partito". Cosi'
Raffaele Lauro, senatore del PdL.
(ITALPRESS).
ads/com
22-Mag-12 10:16
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PDL: LAURO, BERLUSCONI LICENZI CHI MANDA I NOSTRI IN TV
(ANSA) - ROMA, 22 MAG - ''Berlusconi dovrebbe licenziare, per
primo, chi designa i rappresentanti del Pdl, nei programmi TV di
informazione politica. Sempre le stesse facce, sempre gli stessi
argomenti: improvvisati, triti o rassegnati. Un autentico
suicidio mediatico. Per un movimento politico, nato nel 1994,
sul rinnovamento della comunicazione e del linguaggio politico,
questo errore rischia di aggravare e di rendere irreversibile la
crisi del partito''. Lo dice il senatore del Pdl Raffaele Lauro.
(ANSA).
COM-SES
22-MAG-12 11:32 NNNN
Di Raffaele Lauro (del 24/05/2012 @ 21:05:42, in Il commento politico, linkato 351 volte)
Amministrative. Lauro (PdL): Un grande bisogno di rifondazione morale, politica ed istituzionale sale dalla gente, che soltanto un'Assemblea costituente può raccogliere.
"I risultati dei ballottaggi alle amministrative hanno confermato quanto grande sia il bisogno di rinnovamento della politica che sale dalla gente e che i partiti tradizionali, compreso il PD, non riescono ad interpretare e a tradurre in consenso. La rifondazione morale, politica ed istituzionale del nostro paese passa necessariamente per un'Assemblea costituente, da eleggere nel 2013, senza miopi scorciatoie in questa legislatura." Lo ha dichiarato il sen. Raffaele Lauro del PdL.
Ballottaggi, Lauro: Serve Assemblea Costituente per rifondare Paese
Roma, 21 MAG (il Velino/AGV) - "I risultati dei
ballottaggi alle amministrative hanno confermato quanto
grande sia il bisogno di rinnovamento della politica che sale
dalla gente e che i partiti tradizionali, compreso il Pd, non
riescono ad interpretare e a tradurre in consenso. La
rifondazione morale, politica ed istituzionale del nostro
Paese passa necessariamente per un'Assemblea costituente, da
eleggere nel 2013, senza miopi scorciatoie in questa
legislatura". Lo ha dichiarato il senatore Pdl Raffaele
Lauro. - www.ilvelino.it - (com/gat)
211739 MAG 12 NNNN
BALLOTTAGGI: LAURO (PDL), ORA ASSEMBLEA COSTITUENTE
(ANSA) - ROMA, 21 MAG - ''I risultati dei ballottaggi alle
amministrative hanno confermato quanto grande sia il bisogno di
rinnovamento della politica che sale dalla gente e che i partiti
tradizionali, compreso il Pd, non riescono ad interpretare e a
tradurre in consenso''. Lo afferma Raffaele Lauro del Pdl.
''La rifondazione morale, politica ed istituzionale del
nostro paese passa necessariamente per un'Assemblea costituente,
da eleggere nel 2013, senza miopi scorciatoie in questa
legislatura''. (ANSA).
FLB
21-MAG-12 17:43 NNNN
AMMINISTRATIVE: LAURO (PDL), GRANDE BISOGNO DI RINNOVAMENTO =
Roma, 21 mag. (Adnkronos) - "I risultati dei ballottaggi alle
amministrative hanno confermato quanto grande sia il bisogno di
rinnovamento della politica che sale dalla gente e che i partiti
tradizionali, compreso il Pd, non riescono ad interpretare e a
tradurre in consenso. La rifondazione morale, politica ed
istituzionale del nostro paese passa necessariamente per un'Assemblea
costituente, da eleggere nel 2013, senza miopi scorciatoie in questa
legislatura". Lo ha dichiarato il senatore Raffaele Lauro del Pdl.
(Ega/Col/Adnkronos)
21-MAG-12 17:51
NNNN
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Grillo. Lauro (PdL): Alle prossime elezioni politiche, Grillo manderà ai giardinetti tutti i leader politici attuali.
"Se il movimento di Grillo riuscirà a presentare, alle prossime elezioni politiche, liste di candidati credibili in tutti i collegi elettorali ed i partiti tradizionali, oggi rappresentati in Parlamento, continueranno ad ignorare l'ansia di rinnovamento che sale, impetuosa, dal paese, tutti i leader politici attuali andranno ai giardinetti." Lo ha dichiarato il sen. Raffaele Lauro del PdL, commentando l'affermazione in Emilia del M5S.
AMMINISTRATIVE: LAURO (PDL), GRILLO MANDERA' AI GIARDINETTI TUTTI I LEADER POLITICI =
Roma, 21 mag. (Adnkronos) - ''Se il movimento di Grillo
riuscira' a presentare, alle prossime elezioni politiche, liste di
candidati credibili in tutti i collegi elettorali ed i partiti
tradizionali, oggi rappresentati in Parlamento, continueranno ad
ignorare l'ansia di rinnovamento che sale, impetuosa, dal paese, tutti
i leader politici attuali andranno ai giardinetti''. Lo ha dichiarato
il senatore Raffaele Lauro (Pdl), commentando l'affermazione in Emilia
del M5S.
(Sin/Col/Adnkronos)
21-MAG-12 18:01
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Ballottaggi, Lauro: Grillo mandera' leader politici ai giardinetti
Roma, 21 MAG (il Velino/AGV) - "Se il movimento di
Grillo riuscira' a presentare, alle prossime elezioni
politiche, liste di candidati credibili in tutti i collegi
elettorali ed i partiti tradizionali, oggi rappresentati in
Parlamento, continueranno ad ignorare l'ansia di rinnovamento
che sale, impetuosa, dal paese, tutti i leader politici
attuali andranno ai giardinetti". Lo ha dichiarato il
senatore Raffaele Lauro del Pdl, commentando l'affermazione
in Emilia del M5S. - www.ilvelino.it - (com/gat)
211807 MAG 12 NNNN
BALLOTTAGGI: LAURO (PDL),GRILLO MANDERA' TUTTI A GIARDINETTI
SE PARTITI TRADIZIONALI IGNORANO ANSIA RINNOVAMENTO DEL PAESE
(ANSA) - ROMA, 21 MAG - ''Se il movimento di Grillo riuscira'
a presentare, alle prossime elezioni politiche, liste di
candidati credibili in tutti i collegi elettorali ed i partiti
tradizionali, oggi rappresentati in Parlamento, continueranno ad
ignorare l'ansia di rinnovamento che sale, impetuosa, dal paese,
tutti i leader politici attuali andranno ai giardinetti.'' Lo ha
dichiarato il sen. Raffaele Lauro del PdL, commentando
l'affermazione del Movimento 5 Stelle. (ANSA).
COM-IA
21-MAG-12 18:09 NNNN