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Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Raffaele Lauro (del 24/05/2012 @ 21:07:45, in Il commento politico, linkato 462 volte)
PdL. Lauro (PdL): Sempre le stesse facce in TV, sempre gli stessi argomenti: improvvisati, triti o rassegnati. Un autentico suicidio mediatico. "Berlusconi dovrebbe licenziare, per primo, chi designa i rappresentanti del PdL, nei programmi TV di informazione politica. Sempre le stesse facce, sempre gli stessi argomenti: improvvisati, triti o rassegnati. Un autentico suicidio mediatico. Per un movimento politico, nato nel 1994, sul rinnovamento della comunicazione e del linguaggio politico, questo errore rischia di aggravare e di rendere irreversibile la crisi del partito." Lo ha dichiarato il sen. Raffaele Lauro del PdL. PDL: LAURO, RINNOVARE COMUNICAZIONE E LINGUAGGIO POLITICO = 'SEMPRE LE STESSE FACCE E GLI STESSI ARGOMENTI, E' UN SUICIDIO MEDIATICO' Roma, 22 mag. (Adnkronos) - "Berlusconi dovrebbe licenziare, per primo, chi designa i rappresentanti del Pdl, nei programmi Tv di informazione politica. Sempre le stesse facce, sempre gli stessi argomenti: improvvisati, triti o rassegnati. Un autentico suicidio mediatico. Per un movimento politico, nato nel 1994, sul rinnovamento della comunicazione e del linguaggio politico, questo errore rischia di aggravare e di rendere irreversibile la crisi del partito''. Lo sottolinea il senatore Raffaele Lauro (Pdl). (Sin/Col/Adnkronos) 22-MAG-12 09:37 NNNN Pdl, Lauro: Sempre stessi argomenti e facce in tv, suicidio mediatico Roma, 22 MAG (il Velino/AGV) - "Berlusconi dovrebbe licenziare, per primo, chi designa i rappresentanti del Pdl, nei programmi tv di informazione politica. Sempre le stesse facce, sempre gli stessi argomenti: improvvisati, triti o rassegnati. Un autentico suicidio mediatico. Per un movimento politico, nato nel 1994, sul rinnovamento della comunicazione e del linguaggio politico, questo errore rischia di aggravare e di rendere irreversibile la crisi del partito". Lo ha dichiarato Raffaele Lauro, senatore del Pdl. - www.ilvelino.it - (com/ndl) 220944 MAG 12 NNNN PDL, LAURO: AUTENTICO SUICIDIO MEDIATICO (9Colonne) Roma, 22 mag - "Berlusconi dovrebbe licenziare, per primo, chi designa i rappresentanti del Pdl, nei programmi tv di informazione politica. Sempre le stesse facce, sempre gli stessi argomenti: improvvisati, triti o rassegnati. Un autentico suicidio mediatico. Per un movimento politico, nato nel 1994, sul rinnovamento della comunicazione e del linguaggio politico, questo errore rischia di aggravare e di rendere irreversibile la crisi del partito". Lo ha dichiarato il senatore del Pdl Raffaele Lauro. (red) 220950 MAG 12  PDL: LAURO "SEMPRE STESSE FACCE IN TV, AUTENTICO SUICIDIO MEDIATICO" ROMA (ITALPRESS) - "Berlusconi dovrebbe licenziare, per primo, chi designa i rappresentanti del PdL, nei programmi Tv di informazione politica. Sempre le stesse facce, sempre gli stessi argomenti: improvvisati, triti o rassegnati. Un autentico suicidio mediatico. Per un movimento politico, nato nel 1994, sul rinnovamento della comunicazione e del linguaggio politico, questo errore rischia di aggravare e di rendere irreversibile la crisi del partito". Cosi' Raffaele Lauro, senatore del PdL. (ITALPRESS). ads/com 22-Mag-12 10:16 NNNN PDL: LAURO, BERLUSCONI LICENZI CHI MANDA I NOSTRI IN TV (ANSA) - ROMA, 22 MAG - ''Berlusconi dovrebbe licenziare, per primo, chi designa i rappresentanti del Pdl, nei programmi TV di informazione politica. Sempre le stesse facce, sempre gli stessi argomenti: improvvisati, triti o rassegnati. Un autentico suicidio mediatico. Per un movimento politico, nato nel 1994, sul rinnovamento della comunicazione e del linguaggio politico, questo errore rischia di aggravare e di rendere irreversibile la crisi del partito''. Lo dice il senatore del Pdl Raffaele Lauro. (ANSA). COM-SES 22-MAG-12 11:32 NNNN
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MAFIA: LAURO (PDL), RAFFORZARE DNA E DIA RIPORTANDOLE A INTUIZIONE FALCONE = COSTITUZIONALIZZARE ORGANISMO PARLAMENTARE PER LOTTA A CRIMINALITA' MAFIOSA Roma, 22 mag. - (Adnkronos) - ''Il rapporto mafia-politica e' passato (e passa) attraverso la cosiddetta "zona grigia", che si e' ampliata a dismisura. Bisogna di nuovo interrompere questa nuova forma di 'pax mafiosa' partendo dalle fondamenta e ritornando ad un processo costituente, riforma della Costituzione e dello Stato, che affronti anche il problema della lotta alle mafie''. Lo ha detto il senatore del Pdl, Raffaele Lauro, intervendo alla presentazione del libro 'Pax mafiosa o guerra? A 20 anni dalle stragi di Palermo' dell'ex ministro dell'Interno Vincenzo Scotti, nella sala conferenze di Piazza Montecitorio. Per Lauro, ex capo di Gabinetto del ministro Scotti, occorre inoltre ''disciplinare i partiti politici e imporre obblighi sulla trasparenza delle candidature e degli eletti, pena la decadenza. Non semplici codici morali facoltativi''. E ancora, rimarca l'ex prefetto, ''costituzionalizzando un organismo parlamentare per la lotta alla mafia, che si trasformi in propositore di nuove norme e grande controllore dei governi e delle loro politiche (la commissione antimafia, cosi' come e' stata concepita, non e' piu' all'altezza della situazione) e rafforzando le istituzioni delegate, come la Dna e la Dia, riportandole all'originale intuizione di Giovanni Falcone''. ''Se la democrazia e' incompatibile con le mafie -ha osservato Lauro- e nessuna pace mafiosa e' accettabile, questa e' l'unica strada da percorrere, se vogliamo liberare la nostra democrazia dal grande ricatto criminale e se vogliano evitare il destino della Colombia e del Messico''. Insieme al parlamentare del Pdl, alla presentazione del libro sono intervenuti l'autore, Vincenzo Scotti, l'ex Guardasigilli Claudio Martelli, il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso, l'ex ministro degli Esteri Franco Frattini. Moderava Stefano Folli, giornalista del 'Sole 24 Ore'. (Gkd/Ct/Adnkronos) 22-MAG-12 16:56 NNNN -------- Mafia. Lauro (PdL): Onorare la memoria di Falcone non con la retorica dell'antimafia, ma realizzando, fino in fondo, la sua strategia di guerra alla criminalità organizzata. "Onorare la memoria di Falcone non con la retorica dell'antimafia delle chiacchiere, che, in questi giorni, ha raggiunto livelli insopportabili, ma realizzando, fino in fondo, la sua strategia di guerra alla criminalità organizzata, rimasta sostanzialmente inattuata." Con questo ammonimento-denunzia, il sen. Raffaele Lauro del PdL, membro della commissione antimafia, ha concluso il suo intervento di presentazione, a Napoli, del nuovo libro di Vincenzo Scotti, dal titolo "Pax mafiosa o guerra? A vent'anni dalle stragi di Palermo", Edizioni Unilink. "Sono stati sconfitti cosa nostra e il clan dei corleonesi, ma le mafie, anche straniere, prosperano nel nostro paese e a livello transnazionale, con il racket, l'usura, le estorsioni, il traffico degli stupefacenti, il gioco d'azzardo, il riciclaggio del denaro sporco e l'inquinamento del sistema economico-finanziario. Stiamo vivendo una nuova forma di pax mafiosa, più subdola delle precedenti, che viene garantita da una zona grigia, che si è dilatata a dismisura e minaccia la nostra democrazia. L'eredità morale di Falcone ci impone di affrontare, senza ulteriori indugi, il nodo mafia-politica, la regolamentazione dei partiti, l'obbligo di candidature trasparenti, la decadenza dalle cariche elettive, la costituzionalizzazione della commissione antimafia e il rafforzamento della DNA e della DIA, secondo l'originario disegno di Giovanni Falcone." Mafia, Lauro (Pdl): Onorare memoria Falcone realizzando sua strategia Roma, 23 MAG (il Velino/AGV) - "Onorare la memoria di Falcone non con la retorica dell'antimafia delle chiacchiere, che, in questi giorni, ha raggiunto livelli insopportabili, ma realizzando, fino in fondo, la sua strategia di guerra alla criminalita' organizzata, rimasta sostanzialmente inattuata". Con questo ammonimento-denuncia, il senatore Raffaele Lauro (Pdl), membro della commissione antimafia, ha concluso il suo intervento di presentazione, a Napoli, del nuovo libro di Vincenzo Scotti, "Pax mafiosa o guerra? A vent'anni dalle stragi di Palermo" (Edizioni Unilink). "Sono stati sconfitti Cosa nostra e il clan dei corleonesi - continua Lauro -, ma le mafie, anche straniere, prosperano nel nostro paese e a livello transnazionale, con il racket, l'usura, le estorsioni, il traffico degli stupefacenti, il gioco d'azzardo, il riciclaggio del denaro sporco e l'inquinamento del sistema economico-finanziario. Stiamo vivendo una nuova forma di pax mafiosa, piu' subdola delle precedenti, che viene garantita da una zona grigia, che si e' dilatata a dismisura e minaccia la nostra democrazia. L'eredita' morale di Falcone ci impone di affrontare, senza ulteriori indugi, il nodo mafia-politica, la regolamentazione dei partiti, l'obbligo di candidature trasparenti, la decadenza dalle cariche elettive, la costituzionalizzazione della commissione antimafia e il rafforzamento della Dna e della Dia, secondo l'originario disegno di Giovanni Falcone". - www.ilvelino.it - (com/gat) 231802 MAG 12 NNNN MAFIA: LAURO (PDL), COMMEMORARE FALCONE ATTUANDO SUA STRATEGIA = Roma, 23 mag. (Adnkronos) - "Onorare la memoria di Falcone non con la retorica dell'antimafia delle chiacchiere, che, in questi giorni, ha raggiunto livelli insopportabili, ma realizzando fino in fondo la sua strategia di guerra alla criminalita' organizzata, rimasta sostanzialmente inattuata." Con questo ammonimento, il senatore Raffaele Lauro del Pdl, membro della commissione antimafia, ha concluso il suo intervento di presentazione, a Napoli del nuovo libro di Vincenzo Scotti dal titolo "Pax mafiosa o guerra? A vent'anni dalle stragi di Palermo", Edizioni Unilink. "Sono stati sconfitti cosa nostra e il clan dei corleonesi -ha proseguito- ma le mafie, anche straniere, prosperano nel nostro paese e a livello transnazionale, con il racket, l'usura, le estorsioni, il traffico degli stupefacenti, il gioco d'azzardo, il riciclaggio del denaro sporco e l'inquinamento del sistema economico-finanziario. Stiamo vivendo una nuova forma di pax mafiosa, piu' subdola delle precedenti, che viene garantita da una zona grigia, che si e' dilatata a dismisura e minaccia la nostra democrazia". "L'eredita' morale di Falcone -ha terminato- ci impone di affrontare, senza ulteriori indugi, il nodo mafia-politica, la regolamentazione dei partiti, l'obbligo di candidature trasparenti, la decadenza dalle cariche elettive, la costituzionalizzazione della commissione antimafia e il rafforzamento della Dna e della Dia, secondo l'originario disegno di Giovanni Falcone". (Ega/Ct/Adnkronos) 23-MAG-12 19:34 NNNN INTERVENTO DI LAURO A ROMA Scotti (22 e 23 maggio 2012) 1. Pax mafiosa o guerra? Questo interrogativo è rivolto al trapassato remoto, al passato remoto, al passato prossimo, al presente e al futuro del nostro paese. Pax mafiosa: la costante. Guerra: l'anomalia. 1. La democrazia è incompatibile con la mafia, con le mafie, con associazioni criminali organizzate, che controllano il territorio, incrociano le rappresentanze politiche locali, corrompono le istituzioni, inquinano il tessuto economico-finanziario del paese e ricattano la politica. 2. La pax mafiosa, nelle sue molteplici forme ed evoluzioni, è la vera costante della nostra storia politica nazionale: dall'Unità d'Italia all'illusione fascista della vittoria sulla mafia ad opera del prefetto di ferro, poi senatore, Cesare Mori; dalle collusioni degli alleati con i capimafia americani e siciliani, fino a quelle del secondo dopoguerra, in Sicilia e nel Mezzogiorno, con il regime dei partiti. La commissione Cattanei (V Legislatura 1968-1972). La Commissione Pisanu (gioco d'azzardo) e rinunzia Monti alle norme antimafia sulle concessionarie. Č ancora utile una Commissione antimafia? 3. La pax mafiosa in Sicilia riusciva a "riassorbire" anche i reiterati omicidi eccellenti di poliziotti, magistrati e dei pochi politici che osavano opporsi alla pax mafiosa, fino al delitto Dalla Chiesa. 4. Bastava allora ai Governi, allo Stato, agli Apparati della Sicurezza, celebrare funerali di Stato, cambiare prefetti e questori e, poi, istituire qualche organismo straordinario, come l'Alto Commissario per la lotta alla mafia, che desse l'impressione dell'apparente volontà dello Stato e della classe politica di "contenere il fenomeno", tanto per superare l'onda delle emozioni e delle reazioni. 5. Chi ebbe la "colpa" di interrompere questo "pacifico" tran-tran, che pur intervallato da sanguinosi omicidi di servitori dello Stato, garantiva gli interessi di una classe dirigente, intimidita o collusa, di imprenditori, intimiditi o collusi, di magistrati, intimiditi o collusi, e degli apparati della sicurezza dello Stato, che dialogavano, naturalmente per esigenze istituzionali, con gli interfaccia mafiosi e garantivano, di fatto, la stessa pax mafiosa? 6. Chi ebbe la "colpa" di imprimere una svolta (la guerra), nelle indagini e nei processi contro i mafiosi e Cosa Nostra, basata, di fronte alle capacità organizzative di Cosa Nostra, sulla specializzazione, sulla centralizzazione e sul pedinamento del denaro sporco, degli affari e della complicità degli interessi economico-finanziari? 7. Il punto di svolta di questa "follia", follia pascaliana, fu il maxiprocesso, con la condanna della cupola mafiosa e la carcerazione dei capimafia. 8. Come fu accolta questa "follia" nella magistratura locale, nelle rappresentanze nazionali della magistratura e nello stesso Consiglio Superiore della Magistratura? Basta leggere i documenti dei processi al "folle". 9. In tal modo, il "folle" si trasformò in esaltato, in traditore, in violatore delle prassi della magistratura e, infine, in colluso con il regime politico, quando intuì l'esigenza di una cessazione delle vecchie politiche antimafia, degli organismi straordinari e chiese, sul piano normativo, che lo Stato si organizzasse con istituzioni ordinarie e con norme, anche processuali e carcerarie, che affrontassero una vera "guerra" alla mafia. 10. Chi furono, a livello di governo, i pochi politici, altrettanto "folli", a capire prima, a raccogliere poi e a proporre infine, le richieste del "folle" di Palermo? Quelle riforme, documentate in questo libro, interruppero "momentaneamente" la pax mafiosa, che veniva invocata, magari inconsapevolmente, anche in Parlamento, dagli oppositori, espliciti od occulti, del grande processo riformatore antimafia dei "folli" del Governo. Le proteste dei deputati siciliani e campani contro lo scioglimento dei consigli comunali inquinati. 11. Le stragi di Capaci e di via D'Amelio furono la conseguenza diretta dell'interruzione della pax mafiosa. I "folli" di Palermo furono trucidati e i "folli" di Roma eliminati dalla scena politica o emarginati, purché si ripristinasse la pax mafiosa sotto altre forme, con altre modalità, con altre complicità e con altri territori inesplorati di lucro, da parte del crescente potere mafioso: non solo le estorsioni e gli appalti, non solo l'usura e il racket, ma l'inquinamento delle imprese e della finanza, il riciclaggio del danaro sporco ed il gioco d'azzardo. 12. Non sono mancati i "successi" in questo ventennio della seconda repubblica: scardinamento della struttura militare della mafia, isolamento in carcere dei capimafia, confisca e sequestri di miliardi di beni, ma questo non ha impedito alle società criminali di estendere la loro sovranità e di aumentare la loro forza ricattatrice. Come mai? La fallace illusione! 13. Perché non è stato mai veramente affrontato il nodo del rapporto tra mafia e politica e la classe politica si è adeguata ad una "nuova forma" di "pax mafiosa", più subdola delle precedenti, altrimenti non si spiegherebbe come la 'ndrangheta si sia diffusa su tutto il territorio nazionale e come, oggi, approfittando di una crisi economica micidiale, attraverso bancari infedeli, individui il reticolato di piccoli e medi imprenditori in difficoltà e li acquisisca alla società criminale. 14. Il rapporto mafia-politica è passato (e passa) attraverso la cosiddetta "zona grigia", che si è ampliata a dismisura. Se, nel corso della prima repubblica, la "zona grigia" era un breve intervallo, comunicativo tra la società criminale, la società legale e le istituzioni, nel corso della transizione della seconda repubblica, il secondo ventennio, la "zona grigia" si è dilatata a dismisura, diventando un'autostrada, comprendendo rappresentanti nazionali e locali dei partiti, banche ed istituzioni finanziarie, professionisti e quell'area sociale di "welfare criminale" che considera la mafia, la camorra, la 'ndrangheta e le altre mafie, anche straniere, come dei benefattori della povera gente (il caso dell'attentato di Brindisi e la dottrina della mafia "buona" che non tocca i ragazzi). Quali sono i rimedi ad una situazione che appare del tutto pregiudicata e lascia prefigurare una deriva colombiana o messicana del nostro paese, dove i narcotrafficanti eleggono direttamente dei propri rappresentanti negli organismi elettivi e, persino, nelle aule parlamentari? 15. Bisogna di nuovo interrompere questa nuova forma di pax mafiosa. Come? Partendo dalle fondamenta e ritornando ad un processo costituente, riforma della Costituzione e dello Stato, che affronti anche il problema della lotta alle mafie: a) Disciplinando i partiti politici ed imponendo obblighi sulla trasparenza delle candidature e degli eletti, pena la decadenza. Non semplici codici morali facoltativi. b) Costituzionalizzando un organismo parlamentare per la lotta alla mafia, che si trasformi in propositore di nuove norme e grande controllore dei governi e delle loro politiche (la commissione antimafia, così come è stata concepita, non è più all'altezza della situazione) e rafforzando le istituzioni delegate, come la DNA e la DIA, riportandole all'originale intuizione del "folle" di Palermo. Conclusione: Se la democrazia è incompatibile con le mafie, e nessuna pace mafiosa è accettabile, questa è l'unica strada da percorrere, se vogliamo liberare la nostra democrazia dal grande ricatto criminale e se vogliano evitare il destino della Colombia e del Messico. Vi prego, comunque, di considerare queste riflessioni, come quelle di un "folle"!
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RIFORME: LAURO (PDL), SERVE 'COMITATO PER ASSEMBLEA COSTITUENTE' = INVITO PARLAMENTARI AD ADERIRE, MIO PROGETTO PRECEDE QUELLO DI PERA Roma, 23 mag. (Adnkronos) - Non solo l'ex presidente dell'Assemblea di palazzo Madama Marcello Pera, anche il senatore pidiellino Raffaele Lauro propone nel 2013 un'Assemblea costituente per realizzare le riforme istituzionali. Con una lettera inviata il 18 maggio a tutti i parlamentari Lauro spiega le ragioni della sua iniziativa: ''Ho maturato da mesi il convincimento che la riforma della Costituzione e dello Stato meriti approfondimenti piu' adeguati e un confronto politico, che deve essere fondato, come unica fonte di legittimita', sulla volonta' e sul mandato, liberamente espresso dal corpo elettorale, per un'Assemblea costituente, da eleggere contestualmente alle elezioni politiche del 2013, la quale, in due anni, approvi il processo riformatore, in una logica non frammentaria''. Lauro invita ad ''esprimere, al di la' dell'appartenenza di gruppo o di partito, la condivisione di questa riflessione, con l'eventuale adesione all'istituendo 'Comitato per l'Assemblea costituente', formato da senatori e deputati, per definire collegialmente i contenuti della proposta legislativa''. Il senatore pidiellino precisa che ''il suo progetto precede l'iniziativa del presidente Pera e vuole essere solo uno strumento di dibattito politico''. Lauro assicura che gia' molti parlamentari hanno aderito alla sua proposta e tra due settimane si riunira' il 'Comitato' per decidere la strada da seguire per la presentazione di una proposta unificata. (Vam/Opr/Adnkronos) 23-MAG-12 14:02 NNNN ----------------- PdL. Lauro (PdL): Chi da' per morto il PdL, ignora deliberatamente che l'elettorato moderato, maggioritario nel paese, non si e' dissolto nel nulla o messo in libera uscita. "I maggiori quotidiani nazionali danno per morto il PdL e ne recitano il de profundis, come se l'elettorato del centro-destra si fosse dissolto nel nulla o messo in libera uscita. Ignorano, deliberatamente, che gli elettori moderati, maggioritari nel paese, sono soltanto in stand-by, perché molto delusi, ed attendono di valutare chi li debba rappresentare in futuro: un PdL radicalmente rinnovato, nuovi attori politici o raggruppamenti neo-centristi, con leadership credibili, in grado di intercettarne la domanda di rinnovamento morale, politico ed istituzionale." Lo ha dichiarato il sen. Raffaele Lauro del PdL. Pdl, Lauro: Morto? Elettorato moderato non si e' dissolto nel nulla Roma, 23 MAG (il Velino/AGV) - "I maggiori quotidiani nazionali danno per morto il Pdl e ne recitano il de profundis, come se l'elettorato del centro-destra si fosse dissolto nel nulla o messo in libera uscita. Ignorano, deliberatamente, che gli elettori moderati, maggioritari nel paese, sono soltanto in stand by, perche' molto delusi, ed attendono di valutare chi li debba rappresentare in futuro: un Pdl radicalmente rinnovato, nuovi attori politici o raggruppamenti neo-centristi, con leadership credibili, in grado di intercettarne la domanda di rinnovamento morale, politico ed istituzionale." Lo ha dichiarato il senatore Raffaele Lauro del Pdl. - www.ilvelino.it - (com/gat) 231119 MAG 12 NNNN PDL, LAURO: ELETTORATO MODERATO IN STAND-BY (9Colonne) Roma, 23 mag - "I maggiori quotidiani nazionali danno per morto il Pdl e ne recitano il de profundis, come se l'elettorato del centro-destra si fosse dissolto nel nulla o messo in libera uscita. Ignorano, deliberatamente, che gli elettori moderati, maggioritari nel paese, sono soltanto in stand by, perché molto delusi, ed attendono di valutare chi li debba rappresentare in futuro: un Pdl radicalmente rinnovato, nuovi attori politici o raggruppamenti neo-centristi, con leadership credibili, in grado di intercettarne la domanda di rinnovamento morale, politico ed istituzionale". Lo ha dichiarato il senatore del Pdl Raffaele Lauro. (red) 231138 MAG 12  PDL: LAURO, PARTITO NON E' MORTO GLI ELETTORI SONO SOLO IN STAND-BY = ATTENDONO DI VALUTARE CHI LI DEBBA RAPPRESENTARE IN FUTURO Roma, 23 mag. (Adnkronos) - "Chi da' per morto il Pdl, ignora deliberatamente che l'elettorato moderato, maggioritario nel paese, non si e' dissolto nel nulla o messo in libera uscita". Lo ha dichiarato il senatore Raffaele Lauro (Pdl). "I maggiori quotidiani nazionali danno per morto il Pdl e ne recitano il de profundis, come se l'elettorato del centro-destra si fosse dissolto nel nulla o messo in libera uscita". Ha aggiunto il senatore Lauro. "Ignorano, deliberatamente - ha concluso - che gli elettori moderati, maggioritari nel paese, sono soltanto in stand by, perche' molto delusi, ed attendono di valutare chi li debba rappresentare in futuro: un Pdl radicalmente rinnovato, nuovi attori politici o raggruppamenti neo-centristi, con leadership credibili, in grado di intercettarne la domanda di rinnovamento morale, politico ed istituzionale". (Lmr/Opr/Adnkronos) 23-MAG-12 12:49 NNNN ------------------- PdL. Lauro (PdL): Esca dall'angolo ed eviti, con una organica proposta costituente, la sindrome, rinunciataria e disfattista, di Martinazzoli, che portò alla fine della DC. "Il PdL esca dall'angolo ed eviti la sindrome, rinunciataria e disfattista, di Martinazzoli, che portò alla fine della DC. Berlusconi ed Alfano ritornino allo spirito riformatore delle origini, convocando subito una conferenza nazionale del partito, per definire i contenuti di una organica proposta costituente del PdL, premessa per un'Assemblea costituente, da eleggere nel 2013, insieme con il rinnovo del Parlamento. Restituirebbero, in tal modo, ai cittadini e, in particolare, all'elettorato moderato, maggioritario nel nostro Paese, un grande momento di democrazia e di libertà, per il necessario atto di rifondazione morale, politica e istituzionale dell'Italia. Le riformicchie costituzionali, varate alla fine della legislatura, non sarebbero sufficienti e strapperebbero alla sovranità popolare il diritto-dovere di discutere e di decidere." Lo ha dichiarato il sen. Raffaele Lauro del PdL, promotore del "Comitato per l'Assemblea costituente". PDL: LAURO, PARTITO RILANCI ASSEMBLEA COSTITUENTE BERLUSCONI E ALFANO ESCANO DA 'SINDROME MARTINAZZOLI' (ANSA) - ROMA, 24 MAG - ''Il PdL esca dall'angolo ed eviti la sindrome, rinunciataria e disfattista, di Martinazzoli, che porto' alla fine della DC. Berlusconi ed Alfano ritornino allo spirito riformatore delle origini, convocando subito una conferenza nazionale del partito, per definire i contenuti di una organica proposta costituente del PdL, premessa per un'Assemblea costituente, da eleggere nel 2013, insieme con il rinnovo del Parlamento''. Lo ha dichiarato il sen. Raffaele Lauro del PdL, promotore del ''Comitato per l'Assemblea costituente''. ''Restituirebbero, in tal modo - prosegue Lauro - ai cittadini e, in particolare, all'elettorato moderato, maggioritario nel nostro Paese, un grande momento di democrazia e di liberta', per il necessario atto di rifondazione morale, politica e istituzionale dell'Italia. Le riformicchie costituzionali, varate alla fine della legislatura - conclude il senatore del Pdl - , non sarebbero sufficienti e strapperebbero alla sovranita' popolare il diritto-dovere di discutere e di decidere''. (ANSA). COM-IA 24-MAG-12 11:23 NNNN PDL: LAURO, ESCA DALL'ANGOLO E VINCA LA SINDROME DI MARTINAZZOLI = E' LA STESSA CHE PORTO' ALLA FINE DELLA DC Roma, 24 mag. (Adnkronos) - "Il Pdl esca dall'angolo ed eviti la sindrome, rinunciataria e disfattista di Martinazzoli che porto' alla fine della Dc. Berlusconi e Alfano ritornino allo spirito riformatore delle origini, convocando subito una conferenza nazionale del partito, per definire i contenuti di una organica proposta costituente del Pdl, premessa per un'Assemblea costituente, da eleggere nel 2013, insieme con il rinnovo del Parlamento". Lo ha dichiarato il senatore Raffaele Lauro del PdL, promotore del "Comitato per l'Assemblea costituente". "Restituirebbero, in tal modo, ai cittadini e, in particolare, all'elettorato moderato, maggioritario nel nostro Paese, un grande momento di democrazia e di liberta', per il necessario atto di rifondazione morale, politica e istituzionale dell'Italia. Le riformicchie costituzionali, varate alla fine della legislatura, non sarebbero sufficienti e strapperebbero alla sovranita' popolare il diritto-dovere di discutere e di decidere", conclude Lauro. (Pol/Ct/Adnkronos) 24-MAG-12 11:36 NNNN PDL, LAURO (PDL): EVITI "SINDROME MARTINAZZOLI" (9Colonne) Roma, 24 mag - "Il Pdl esca dall'angolo ed eviti la sindrome, rinunciataria e disfattista, di Martinazzoli, che portò alla fine della DC. Berlusconi ed Alfano ritornino allo spirito riformatore delle origini, convocando subito una conferenza nazionale del partito, per definire i contenuti di una organica proposta costituente del Pdl, premessa per un'Assemblea costituente, da eleggere nel 2013, insieme con il rinnovo del Parlamento. Restituirebbero, in tal modo, ai cittadini e, in particolare, all'elettorato moderato, maggioritario nel nostro Paese, un grande momento di democrazia e di libertà, per il necessario atto di rifondazione morale, politica e istituzionale dell'Italia. Le riformicchie costituzionali, varate alla fine della legislatura, non sarebbero sufficienti e strapperebbero alla sovranità popolare il diritto-dovere di discutere e di decidere". Lo ha dichiarato il senatore del Pdl Raffaele Lauro, promotore del "Comitato per l'Assemblea costituente". 241208 MAG 12  Pdl, Lauro: Esca dall'angolo e proponga Assemblea Costituente Roma, 24 MAG (il Velino/AGV) - "Il Pdl esca dall'angolo ed eviti la sindrome, rinunciataria e disfattista, di Martinazzoli, che porto' alla fine della Dc. Berlusconi e Alfano ritornino allo spirito riformatore delle origini, convocando subito una conferenza nazionale del partito, per definire i contenuti di una organica proposta costituente del Pdl, premessa per un'Assemblea costituente, da eleggere nel 2013, insieme con il rinnovo del Parlamento". Cosi' il senatore Pdl Raffaele Lauro, promotore del "Comitato per l'Assemblea costituente", che aggiunge: "Restituirebbero, in tal modo, ai cittadini e, in particolare, all'elettorato moderato, maggioritario nel nostro Paese, un grande momento di democrazia e di liberta', per il necessario atto di rifondazione morale, politica e istituzionale dell'Italia. Le riformicchie costituzionali, varate alla fine della legislatura, non sarebbero sufficienti e strapperebbero alla sovranita' popolare il diritto-dovere di discutere e di decidere". - www.ilvelino.it - (com/gat) 241229 MAG 12 NNNN
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Rifiuti Roma. Lauro (PdL): Ornaghi, se non condivide la scelta di Corcolle, si dimetta, senza ulteriori dichiarazioni da Ponzio Pilato. "Sui rifiuti di Roma, è arrivato il momento delle assunzioni di responsabilità. Il ministro Lorenzo Ornaghi rispetti le decisioni delle Istituzioni. Se non condivide la scelta di Corcolle, fatta dal commissario straordinario, prefetto Giuseppe Pecoraro, si dimetta, senza ulteriori dichiarazioni da Ponzio Pilato." Lo ha dichiarato il sen. Raffaele Lauro del PdL. Rifiuti, Lauro: Se non condivide scelta Corcolle Ornaghi si dimetta Roma, 24 MAG (il Velino/AGV) - "Sui rifiuti di Roma, e' arrivato il momento delle assunzioni di responsabilita'. Il ministro Lorenzo Ornaghi rispetti le decisioni delle istituzioni. Se non condivide la scelta di Corcolle, fatta dal commissario straordinario, prefetto Giuseppe Pecoraro, si dimetta, senza ulteriori dichiarazioni da Ponzio Pilato." Lo ha dichiarato il senatore Pdl Raffaele Lauro. - www.ilvelino.it - (com/gat) 241254 MAG 12 NNNN RIFIUTI: LAURO (PDL), ORNAGHI SE NON CONDIVIDE SCELTA CORCOLLE SI DIMETTA = Roma, 24 mag. (Adnkronos) - "Sui rifiuti di Roma, e' arrivato il momento delle assunzioni di responsabilita'. Il ministro Lorenzo Ornaghi rispetti le decisioni delle Istituzioni. Se non condivide la scelta di Corcolle, fatta dal Commissario straordinario, prefetto Giuseppe Pecoraro, si dimetta, senza ulteriori dichiarazioni da Ponzio Pilato." Lo dichiara, in una nota, il senatore Raffaele Lauro del PdL. (Sin/Ct/Adnkronos) 24-MAG-12 13:13 NNNN ------------ Rifiuti Roma. Lauro (PdL): Monti metta fine a questa babele governativa. "Il governo metta fine a questa babele governativa. O conferma la scelta del commissario straordinario, o lo smentisca. Nel primo caso, il ministro Ornaghi e il sottosegretario Cecchi si dimettano. Non si possono gestire questioni vitali per la città di Roma e per il Paese, in questa confusione." Lo ha dichiarato il sen. Raffaele Lauro del PdL. RIFIUTI: LAURO (PDL), MONTI METTA FINE A BABELE GOVERNATIVA = Roma, 24 mag. (Adnkronos) - "Il governo metta fine a questa babele governativa. O conferma la scelta del commissario straordinario o lo smentisca. Nel primo caso, il ministro Ornaghi e il sottosegretario Cecchi si dimettano. Non si possono gestire questioni vitali per la citta' di Roma e per il Paese, in questa confusione". Lo dichiara, in una nota, il senatore Raffaele Lauro, esponente del Pdl. (Sin/Zn/Adnkronos) 24-MAG-12 16:23 NNNN Rifiuti, Lauro (Pdl): Monti metta fine a babele governativa Roma, 24 MAG (il Velino/AGV) - "Il governo metta fine a questa babele governativa. O conferma la scelta del commissario straordinario, o lo smentisca. Nel primo caso, il ministro Ornaghi e il sottosegretario Cecchi si dimettano. Non si possono gestire questioni vitali per la citta' di Roma e per il Paese, in questa confusione." Lo ha dichiarato il senatore Pdl Raffaele Lauro. - www.ilvelino.it - (com/gat) 241624 MAG 12 NNNN ------------------- Rifiuti. Lauro ( PdL): Così Roma Capitale rischia lo stesso destino dell'impotenza di Napoli. "Le anime belle, governative e politiche, che hanno costretto alle dimissioni il commissario straordinario, prefetto Giuseppe Pecoraro, si riuniscano subito in conclave e ci facciano sapere, a breve, la loro migliore proposta per evitare a Roma Capitale lo stesso destino di Napoli. Il destino dell'impotenza decisionale." Lo ha dichiarato il sen. Raffaele Lauro del PdL. RIFIUTI: LAURO (PDL), EVITARE A ROMA LO STESSO DESTINO DI NAPOLI = Roma, 25 mag. (Adnkronos) - "Le anime belle, governative e politiche, che hanno costretto alle dimissioni il commissario straordinario, prefetto Giuseppe Pecoraro, si riuniscano subito in conclave e ci facciano sapere, a breve, la loro migliore proposta per evitare a Roma Capitale lo stesso destino di Napoli. Il destino dell'impotenza decisionale". Lo ha dichiarato il senatore Raffaele Lauro (Pdl). (Sin/Zn/Adnkronos) 25-MAG-12 12:55 NNNN
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Partiti. Lauro (PdL): Il nuovo finanziamento pubblico, approvato ieri dalla Camera, è un'offesa all'intelligenza degli italiani. Di nuovo, soldi dei cittadini ad associazioni private, senza regole a monte. Attuare prima l'art. 49 della Costituzione. Mi batterò contro. "Mentre lo scandalo Lusi dilaga e provocherà danni irreparabili a tutti i partiti, nessuno escluso, la Camera ha approvato, con sospetta solerzia, un nuovo finanziamento pubblico, che rappresenta un'offesa all'intelligenza degli italiani e un tentativo, già fallito, di recuperare la credibilità perduta. Una commissione di inchiesta e una legge di regolamentazione dei partiti, con obblighi antimafia, che attui l'art. 49 della Costituzione, devono precedere qualsiasi tipo di finanziamento pubblico, che andava sospeso. Prima le regole, poi i soldi dei cittadini! E non soldi pubblici ad associazioni private, di nuovo, come in questo caso, senza le regole a monte. Non voterò mai una simile vergogna e mi batterò contro, dentro e fuori il Parlamento." Lo ha dichiarato il sen. Raffaele Lauro del PdL, membro della commissione antimafia. PARTITI: LAURO (PDL), NORME SU FINANZIAMENTO OFFESA A INTELLIGENZA ITALIANI = Roma, 25 mag. - (Adnkronos) - "Mentre lo scandalo Lusi dilaga e provochera' danni irreparabili a tutti i partiti, nessuno escluso, la Camera ha approvato, con sospetta solerzia, un nuovo finanziamento pubblico, che rappresenta un'offesa all'intelligenza degli italiani e un tentativo, gia' fallito, di recuperare la credibilita' perduta. Una commissione di inchiesta e una legge di regolamentazione dei partiti, con obblighi antimafia, che attui l'art. 49 della Costituzione, devono precedere qualsiasi tipo di finanziamento pubblico, che andava sospeso''. Lo ha dichiarato il senatore Raffaele Lauro (Pdl), membro della commissione antimafia. ''Prima le regole, poi i soldi dei cittadini! E non soldi pubblici ad associazioni private, di nuovo, come in questo caso, senza le regole a monte. Non votero' mai una simile vergogna -ha concluso- e mi battero' contro, dentro e fuori il Parlamento''. (Sin/Zn/Adnkronos) 25-MAG-12 09:41 NNNN PARTITI: LAURO "FINANZIAMENTO PUBBLICO OFFESA A INTELLIGENZA ITALIANI" ROMA (ITALPRESS) - "Mentre lo scandalo Lusi dilaga e provochera' danni irreparabili a tutti i partiti, nessuno escluso, la Camera ha approvato, con sospetta solerzia, un nuovo finanziamento pubblico, che rappresenta un'offesa all'intelligenza degli italiani e un tentativo, gia' fallito, di recuperare la credibilita' perduta". Lo afferma Raffaele Lauro, senatore del PdL e membro della commissione antimafia. "Una commissione di inchiesta e una legge di regolamentazione dei partiti, con obblighi antimafia, che attui l'art. 49 della Costituzione - aggiunge - devono precedere qualsiasi tipo di finanziamento pubblico, che andava sospeso. Prima le regole, poi i soldi dei cittadini. E non soldi pubblici ad associazioni private, di nuovo, come in questo caso, senza le regole a monte. Non votero' mai una simile vergogna e mi battero' contro, dentro e fuori il Parlamento", conclude Lauro. (ITALPRESS). ads/com 25-Mag-12 09:44 NNNN PARTITI, LAURO (PDL): OFFESA AD INTELLIGENZA ITALIANI (9Colonne) Roma, 25 mag - "Un'offesa all'intelligenza degli italiani e un tentativo, già fallito, di recuperare la credibilità perduta". Lo ha dichiarato il senatore del Pdl Raffaele Lauro, membro della commissione antimafia, sull'approvazione alla Camera del nuovo finanziamento pubblico ai partiti: "Una commissione di inchiesta e una legge di regolamentazione dei partiti, con obblighi antimafia, che attui l'art. 49 della Costituzione, devono precedere qualsiasi tipo di finanziamento pubblico, che andava sospeso. Prima le regole, poi i soldi dei cittadini! E non soldi pubblici ad associazioni private, di nuovo, come in questo caso, senza le regole a monte. Non voterò mai una simile vergogna e mi batterò contro, dentro e fuori il Parlamento". (red) 251022 MAG 12  PARTITI: LAURO (PDL), NUOVO FINANZIAMENTO OFFESA A ITALIANI (ANSA) - ROMA, 25 MAG - "Mentre lo scandalo Lusi dilaga e provocherà danni irreparabili a tutti i partiti, nessuno escluso, la Camera ha approvato, con sospetta solerzia, un nuovo finanziamento pubblico, che rappresenta un'offesa all'intelligenza degli italiani e un tentativo, già fallito, di recuperare la credibilità perduta". Lo afferma il senatore del Pdl Raffaele Lauro, membro della commissione Antimafia. "Una commissione di inchiesta e una legge di regolamentazione dei partiti, con obblighi antimafia, che attui l'art. 49 della Costituzione, devono precedere qualsiasi tipo di finanziamento pubblico, che andava sospeso. Prima le regole, poi i soldi dei cittadini! E non soldi pubblici ad associazioni private, di nuovo, come in questo caso, senza le regole a monte. Non voterò mai una simile vergogna e mi batterò contro, dentro e fuori il Parlamento", conclude. (ANSA). PH 25-MAG-12 10:32 NNNN
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