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Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
DDL STABILITA': LAURO (PDL), NO A MISURE SU GIOCHI SOLO PER FARE CASSA = Roma, 12 nov. - (Adnkronos) - Le modifiche che prevedono l'ampliamento dei giochi e delle scommesse, contenute nel maxiemendamento alla Legge di Stabilita' 2011, "al solo fine di fare cassa", "rischia di diventare criminogeno e di devastare ulteriormente i bilanci delle famiglie italiane, gia' esausti. Non votero' mai questo emendamento, cosi' formulato". Parlando a Sorrento, Raffaele Lauro (Pdl), membro della Commissione Antimafia e componente del comitato antiriciclaggio, ha attaccato duramente la proposta di modifica avanzata dal Governo. "Gli allarmi, ripetutamente da me lanciati - ha dichiarato il senatore Lauro - con documenti presentati alla Commissione Antimafia e con atti di sindacato parlamentare, sulla continuita' e sulla contiguita' tra gioco d'azzardo, cosiddetto legale, e gioco d'azzardo illegale, nelle mani della criminalita' comune ed organizzata, con controllo capillare sul territorio nazionale, non sembrano essere stati raccolti". L'Italia, ha insistito Lauro, "e' diventata il paese di bengodi dei giochi e delle scommesse e i bilanci delle famiglie italiane, gia' esausti per la crisi economica, saranno, in tal modo, ulteriormente devastati dall'illusorio miraggio del gioco e, nel contempo, la ludopatia, gia' gravissima, diventera' presto una questione sanitaria nazionale. Da una lato, le entrate dello Stato, dall'altro, i costi sociali, il saldo, alla lunga, sara' negativo". (Sec/Pn/Adnkronos) 12-NOV-10 11:58 NNNN Giochi, Lauro: Emendamento Governo rischia di diventare criminogeno Roma, 12 NOV (Il Velino) - "Gli allarmi, ripetutamente da me lanciati con documenti presentati alla Commissione Antimafia e con atti di sindacato parlamentare, sulla continuita' e sulla contiguita' tra gioco d'azzardo, cosiddetto legale, e gioco d'azzardo illegale, nelle mani della criminalita' comune ed organizzata, con controllo capillare sul territorio nazionale, non sembrano essere stati raccolti. L'Italia e' diventata il paese di bengodi dei giochi e delle scommesse e i bilanci delle famiglie italiane, gia' esausti per la crisi economica, saranno, in tal modo, ulteriormente devastati dall'illusorio miraggio del gioco e, nel contempo, la ludopatia, gia' gravissima, diventera' presto una questione sanitaria nazionale". E' qunato dichiara il senatore del gruppo Pdl, Raffaele Lauro, membro della Commissione Antimafia e componente del comitato antiriciclaggio, sull'emendamento presentato dal Ministero dell'Economia e delle Finanze alla Camera dei Deputati finalizzato all'ampliamento dei giochi e delle scommesse. "Da un lato - aggiunge Lauro - , le entrate dello Stato, dall'altro, i costi sociali, il saldo, alla lunga, sara' negativo. L'emendamento in questione, pur introducendo qualche novita' apprezzabile in materia di trasparenza nei procedimenti amministrativi, prevede tuttavia un regime sanzionatorio assolutamente inefficace e quasi ridicolo. Se un esercente, ad esempio, consente a dei minori di giocare d'azzardo, viene punito con la somma di 500 euro e non con la revoca immediata della licenza. Bisogna monitorare tutte le societa' concessionarie di giochi, anche quelle operanti in Italia e che trasferiscono le scommesse all'estero; prevedere, da subito, l'obbligatorieta', per ogni tipo di autorizzazione, della licenza, prevista dall'art. 88 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, opportunamente modificato con nuovi requisiti resi ancora piu' stringenti da misure antimafia; verificare, alla luce di questi requisiti, tutte le autorizzazioni gia' concesse; applicare la revoca delle autorizzazioni alla prima infrazione e organizzare un sistema efficace di controlli, affidato esclusivamente alla Guardia di Finanza e non all'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato. Se l'emendamento dovesse arrivare al Senato, nell'attuale formulazione senza queste misure minime di prevenzione e di controllo, magari infarcito da qualche oscuro subemendamento, infilato dalle lobby del gioco, che militano ovunque, ne chiedero' la soppressione o votero' contro". (com/fch) 121343 NOV 10 NNNN
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Legge di Stabilità 2011. Lauro (PdL): L'emendamento del Ministero dell'Economia e delle Finanze per l'ampliamento dei giochi e delle scommesse, presentato alla Camera sulla Legge di Stabilità 2011, al solo fine di fare cassa, rischia di diventare criminogeno e di devastare ulteriormente i bilanci delle famiglie italiane, già esausti. Non voterò mai questo emendamento, così formulato. Parlando a Sorrento, il sen. Raffaele Lauro (PdL), membro della Commissione Antimafia e componente del comitato antiriciclaggio, ha attaccato duramente l'emendamento, presentato dal Ministero dell'Economia e delle Finanze alla Camera dei Deputati, finalizzato all'ampliamento dei giochi e delle scommesse, al solo fine di fare cassa. "Gli allarmi, ripetutamente da me lanciati - ha dichiarato il senatore Lauro - con documenti presentati alla Commissione Antimafia e con atti di sindacato parlamentare, sulla continuità e sulla contiguità tra gioco d'azzardo, cosiddetto legale, e gioco d'azzardo illegale, nelle mani della criminalità comune ed organizzata, con controllo capillare sul territorio nazionale, non sembrano essere stati raccolti. L'Italia è diventata il paese di bengodi dei giochi e delle scommesse e i bilanci delle famiglie italiane, già esausti per la crisi economica, saranno, in tal modo, ulteriormente devastati dall'illusorio miraggio del gioco e, nel contempo, la ludopatia, già gravissima, diventerà presto una questione sanitaria nazionale. Da una lato, le entrate dello Stato, dall'altro, i costi sociali, il saldo, alla lunga, sarà negativo." "L'emendamento in questione - ha aggiunto il parlamentare PdL -, pur introducendo qualche novità apprezzabile in materia di trasparenza nei procedimenti amministrativi, prevede tuttavia un regime sanzionatorio assolutamente inefficace e quasi ridicolo. Se un esercente, ad esempio, consente a dei minori di giocare d'azzardo, viene punito con la somma di 500 euro e non con la revoca immediata della licenza. Bisogna monitorare tutte le società concessionarie di giochi, anche quelle operanti in Italia e che trasferiscono le scommesse all'estero; prevedere, da subito, l'obbligatorietà, per ogni tipo di autorizzazione, della licenza, prevista dall'art. 88 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, opportunamente modificato con nuovi requisiti resi ancora più stringenti da misure antimafia; verificare, alla luce di questi requisiti, tutte le autorizzazioni già concesse; applicare la revoca delle autorizzazioni alla prima infrazione e organizzare un sistema efficace di controlli, affidato esclusivamente alla Guardia di Finanza e non all'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato." "Se l'emendamento dovesse arrivare al Senato, nell'attuale formulazione - ha concluso Lauro - senza queste misure minime di prevenzione e di controllo, magari infarcito da qualche oscuro subemendamento, infilato dalle lobby del gioco, che militano ovunque, ne chiederò la soppressione o voterò contro."
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ADN0293 5 POL 0 RTD POL NAZ COPPIE DI FATTO: LAURO (PDL), PRESENTATO DDL PER REGOLAMENTARLE = NOSTRA COSTITUZIONE PROMUOVE IL VALORE RELAZIONALE DELLE PERSONE Roma, 11 nov. - (Adnkronos) - Stamani al Senato, il senatore del Pdl Raffaele Lauro ha annunziato di aver presentato un disegno di legge, As 2425, sottoscritto da senatori della maggioranza e dell'opposizione, che introduce nel nostro ordinamento il contratto di mutuo sostegno (Cms), finalizzato a regolamentare le unioni di fatto. ''Il disegno di legge inquadra la regolamentazione delle unioni di fatto nello spirito delle formazioni sociali, senza ledere o minacciare l'insostituibile istituto della famiglia, provvedendo, nel contempo, a tutelare diritti costituzionalmente garantiti, che riguardano le persone. Gli ordinamenti giuridici -ha dichiarato il parlamentare del Pdl- non possono essere considerati come un'architettura immobile o cristallizzata nel tempo, rispetto all'evoluzione della societa', che spesso si articola in forme nuove e consolidate nel tempo di comunita' di persone. Per tale ragione, queste forme consolidate diventano meritevoli di tutela da parte del legislatore''. ''Cio' risulta tanto piu' evidente -ha spiegato Lauro- in presenza di una legge fondamentale, la nostra Costituzione repubblicana, che, nei suoi principi, promuove il valore relazionale delle persone e la loro capacita' di contribuire, attraverso le formazioni sociali, alla vita e alla crescita della comunita' nazionale''. (segue) (Pol-Gac/Ct/Adnkronos) 11-NOV-10 12:23 ADN0299 5 POL 0 RTD POL NAZ COPPIE DI FATTO: LAURO (PDL), PRESENTATO DDL PER REGOLAMENTARLE (2) = TALE DISCIPLINA NON COSTITUISCE ATTENTATO ALL'ISTITUTO DELLA FAMIGLIA (Adnkronos) - ''Ne' puo' valere oltre, lo dico da cattolico praticante, rispettoso della laicita' dello Stato, -ha continuato Lauro- l'obiezione che una tale disciplina, cosi' inquadrata, possa costituire un attentato all'istituto della famiglia, fondamento dell'organizzazione sociale, tutelato dalla Costituzione, all'articolo 29. La nostra Costituzione, infatti, nei principi fondamentali che la ispirano, mostra, a tal riguardo, una modernita' veramente stupefacente, ed offre, con l'articolo 2, uno spazio costituzionale idoneo alla regolamentazione delle unioni di fatto". "Ne' sono piu' tollerabili discriminazioni tra cittadini di serie A e cittadini di serie B -ha aggiunto Lauro- in una democrazia, non formale, incentrata sulla dignita' della persona e sulla tutela dei suoi diritti fondamentali. Nella recentissima sentenza n. 138 del 2010, la Corte costituzionale ha affermato la rilevanza costituzionale delle unioni di fatto, in quanto formazioni sociali, di cui all'articolo 2 della Carta, che riconosce alla persona diritti inviolabili ed impone alla stessa doveri inderogabili, sia come singolo sia nelle formazioni sociali, in cui si svolge la sua personalita'". "Spetta al Parlamento -ha concluso il senatore del Pdl-, recuperando un ritardo ormai ingiustificato, individuare, nell'ambito applicativo dell'articolo 2 della Costituzione, le forme di garanzia e di riconoscimento per le unioni di fatto, disciplinando una relazione interpersonale gia' in essere, di cui il diritto prende atto, su esplicita richiesta di coloro che sono interessati. Questa proposta, frutto di una lunga riflessione, e' offerta come punto di equilibrio, da approfondire e da ampliare nel dibattito parlamentare". (Pol-Gac/Ct/Adnkronos) 11-NOV-10 12:27 UNIONI DI FATTO, LAURO (PDL): PRESENATO DLL PER REGOLAMENTAZIONE (9Colonne) Roma, 11 nov - Il senatore del Pdl Raffaele Lauro ha annunziato oggi di aver presentato un disegno di legge, AS 2425, sottoscritto da senatori della maggioranza e dell'opposizione, che introduce nel nostro ordinamento il contratto di mutuo sostegno (CMS), finalizzato a regolamentare le unioni di fatto. Il disegno di legge inquadra la regolamentazione delle unioni di fatto nello spirito delle formazioni sociali, senza ledere o minacciare l'insostituibile istituto della famiglia, provvedendo, nel contempo, a tutelare diritti costituzionalmente garantiti, che riguardano le persone. "Gli ordinamenti giuridici - ha dichiarato il parlamentare del Pdl - non possono essere considerati come un'architettura immobile o cristallizzata nel tempo, rispetto all'evoluzione della società, che spesso si articola in forme nuove e consolidate nel tempo di comunità di persone. Per tale ragione, queste forme consolidate diventano meritevoli di tutela da parte del legislatore. Ciò risulta tanto più evidente in presenza di una legge fondamentale, la nostra Costituzione repubblicana, che, nei suoi principi, promuove il valore relazionale delle persone e la loro capacità di contribuire, attraverso le formazioni sociali, alla vita e alla crescita della comunità nazionale. Né può valere oltre, lo dico da cattolico praticante, rispettoso della laicità dello Stato, l'obiezione che una tale disciplina, così inquadrata, possa costituire un attentato all'istituto della famiglia, fondamento dell'organizzazione sociale, tutelato dalla Costituzione, all'articolo 29. La nostra Costituzione, infatti, nei principi fondamentali che la ispirano, mostra, a tal riguardo, una modernità veramente stupefacente, ed offre, con l'articolo 2, uno spazio costituzionale idoneo alla regolamentazione delle unioni di fatto". (red) 111210 NOV 10 COPPIE DI FATTO: LAURO (PDL), PRESENTATO DDL PER REGOLAMENTARLE = NOSTRA COSTITUZIONE PROMUOVE IL VALORE RELAZIONALE DELLE PERSONE Roma, 11 nov. - (Adnkronos) - Stamani al Senato, il senatore del Pdl Raffaele Lauro ha annunziato di aver presentato un disegno di legge, As 2425, sottoscritto da senatori della maggioranza e dell'opposizione, che introduce nel nostro ordinamento il contratto di mutuo sostegno (Cms), finalizzato a regolamentare le unioni di fatto. ''Il disegno di legge inquadra la regolamentazione delle unioni di fatto nello spirito delle formazioni sociali, senza ledere o minacciare l'insostituibile istituto della famiglia, provvedendo, nel contempo, a tutelare diritti costituzionalmente garantiti, che riguardano le persone. Gli ordinamenti giuridici -ha dichiarato il parlamentare del Pdl- non possono essere considerati come un'architettura immobile o cristallizzata nel tempo, rispetto all'evoluzione della societa', che spesso si articola in forme nuove e consolidate nel tempo di comunita' di persone. Per tale ragione, queste forme consolidate diventano meritevoli di tutela da parte del legislatore''. ''Cio' risulta tanto piu' evidente -ha spiegato Lauro- in presenza di una legge fondamentale, la nostra Costituzione repubblicana, che, nei suoi principi, promuove il valore relazionale delle persone e la loro capacita' di contribuire, attraverso le formazioni sociali, alla vita e alla crescita della comunita' nazionale''. (segue) (Pol-Gac/Ct/Adnkronos) 11-NOV-10 12:23 NNNN COPPIE DI FATTO: LAURO (PDL), PRESENTATO DDL PER REGOLAMENTARLE (2) = TALE DISCIPLINA NON COSTITUISCE ATTENTATO ALL'ISTITUTO DELLA FAMIGLIA (Adnkronos) - ''Ne' puo' valere oltre, lo dico da cattolico praticante, rispettoso della laicita' dello Stato, -ha continuato Lauro- l'obiezione che una tale disciplina, cosi' inquadrata, possa costituire un attentato all'istituto della famiglia, fondamento dell'organizzazione sociale, tutelato dalla Costituzione, all'articolo 29. La nostra Costituzione, infatti, nei principi fondamentali che la ispirano, mostra, a tal riguardo, una modernita' veramente stupefacente, ed offre, con l'articolo 2, uno spazio costituzionale idoneo alla regolamentazione delle unioni di fatto". "Ne' sono piu' tollerabili discriminazioni tra cittadini di serie A e cittadini di serie B -ha aggiunto Lauro- in una democrazia, non formale, incentrata sulla dignita' della persona e sulla tutela dei suoi diritti fondamentali. Nella recentissima sentenza n. 138 del 2010, la Corte costituzionale ha affermato la rilevanza costituzionale delle unioni di fatto, in quanto formazioni sociali, di cui all'articolo 2 della Carta, che riconosce alla persona diritti inviolabili ed impone alla stessa doveri inderogabili, sia come singolo sia nelle formazioni sociali, in cui si svolge la sua personalita'". "Spetta al Parlamento -ha concluso il senatore del Pdl-, recuperando un ritardo ormai ingiustificato, individuare, nell'ambito applicativo dell'articolo 2 della Costituzione, le forme di garanzia e di riconoscimento per le unioni di fatto, disciplinando una relazione interpersonale gia' in essere, di cui il diritto prende atto, su esplicita richiesta di coloro che sono interessati. Questa proposta, frutto di una lunga riflessione, e' offerta come punto di equilibrio, da approfondire e da ampliare nel dibattito parlamentare". (Pol-Gac/Ct/Adnkronos) 11-NOV-10 12:27 NNNN Famiglia, Lauro (Pdl): Disegno legge per contratto mutuo sostegno Roma, 11 NOV (Il Velino) - Stamani al Senato, il senatore del Pdl Raffaele Lauro ha annunziato di aver presentato un disegno di legge, As 2425, sottoscritto da senatori della maggioranza e dell'opposizione, che introduce nel nostro ordinamento il contratto di mutuo sostegno (cms), finalizzato a regolamentare le unioni di fatto. Il disegno di legge inquadra la regolamentazione delle unioni di fatto nello spirito delle formazioni sociali, senza ledere o minacciare l'insostituibile istituto della famiglia, provvedendo, nel contempo, a tutelare diritti costituzionalmente garantiti, che riguardano le persone. "Gli ordinamenti giuridici - ha dichiarato il parlamentare del Pdl - non possono essere considerati come un'architettura immobile o cristallizzata nel tempo, rispetto all'evoluzione della societa', che spesso si articola in forme nuove e consolidate nel tempo di comunita' di persone. Per tale ragione, queste forme consolidate diventano meritevoli di tutela da parte del legislatore. Cio' risulta tanto piu' evidente in presenza di una legge fondamentale, la nostra Costituzione repubblicana, che, nei suoi principi, promuove il valore relazionale delle persone e la loro capacita' di contribuire, attraverso le formazioni sociali, alla vita e alla crescita della comunita' nazionale. Ne' puo' valere oltre, lo dico da cattolico praticante, rispettoso della laicita' dello Stato, l'obiezione che una tale disciplina, cosi' inquadrata, possa costituire un attentato all'istituto della famiglia, fondamento dell'organizzazione sociale, tutelato dalla Costituzione, all'articolo 29. La nostra Costituzione, infatti, nei principi fondamentali che la ispirano, mostra, a tal riguardo, una modernita' veramente stupefacente, ed offre, con l'articolo 2, uno spazio costituzionale idoneo alla regolamentazione delle unioni di fatto. Ne' sono piu' tollerabili discriminazioni tra cittadini di serie A e cittadini di serie B - ha aggiunto Lauro - in una democrazia, non formale, incentrata sulla dignita' della persona e sulla tutela dei suoi diritti fondamentali." "Nella recentissima sentenza n. 138 del 2010, la Corte costituzionale ha affermato la rilevanza costituzionale delle unioni di fatto, in quanto formazioni sociali, di cui all'articolo 2 della Carta, che riconosce alla persona diritti inviolabili ed impone alla stessa doveri inderogabili, sia come singolo sia nelle formazioni sociali, in cui si svolge la sua personalita'. Spetta al Parlamento - ha concluso Lauro -, recuperando un ritardo ormai ingiustificato, individuare, nell'ambito applicativo dell'articolo 2 della Costituzione, le forme di garanzia e di riconoscimento per le unioni di fatto, disciplinando una relazione interpersonale gia' in essere, di cui il diritto prende atto, su esplicita richiesta di coloro che sono interessati. Questa proposta, frutto di una lunga riflessione, e' offerta come punto di equilibrio, da approfondire e da ampliare nel dibattito parlamentare." (com/sbm) 111223 NOV 10 NNNN COPPIE DI FATTO: LAURO (PDL): DDL PER REGOLAMENTARE UNIONI (DIRE) Roma, 11 nov. - Stamani al Senato, il senatore del Pdl Raffaele Lauro ha annunziato di aver presentato un disegno di legge, As 2425, sottoscritto da senatori della maggioranza e dell'opposizione, che introduce nel nostro ordinamento il contratto di mutuo sostegno (cms), finalizzato a regolamentare le unioni di fatto. Il disegno di legge inquadra la regolamentazione delle unioni di fatto nello spirito delle formazioni sociali, senza ledere o minacciare l'insostituibile istituto della famiglia, provvedendo, nel contempo, a tutelare diritti costituzionalmente garantiti, che riguardano le persone. "Gli ordinamenti giuridici- ha dichiarato il parlamentare del Pdl- non possono essere considerati come un'architettura immobile o cristallizzata nel tempo, rispetto all'evoluzione della societa', che spesso si articola in forme nuove e consolidate nel tempo di comunita' di persone". Per tale ragione, ha aggiunto, "queste forme consolidate diventano meritevoli di tutela da parte del legislatore. Cio' risulta tanto piu' evidente in presenza di una legge fondamentale, la nostra Costituzione repubblicana, che, nei suoi principi, promuove il valore relazionale delle persone e la loro capacita' di contribuire, attraverso le formazioni sociali, alla vita e alla crescita della comunita' nazionale. Ne' puo' valere oltre, lo dico da cattolico praticante, rispettoso della laicita' dello Stato, l'obiezione che una tale disciplina, cosi' inquadrata, possa costituire un attentato all'istituto della famiglia, fondamento dell'organizzazione sociale, tutelato dalla Costituzione, all'articolo 29. La nostra Costituzione, infatti, nei principi fondamentali che la ispirano, mostra, a tal riguardo, una modernita' veramente stupefacente, ed offre, con l'articolo 2, uno spazio costituzionale idoneo alla regolamentazione delle unioni di fatto". "Ne' sono piu' tollerabili discriminazioni tra cittadini di serie A e cittadini di serie B- ha aggiunto Lauro- in una democrazia, non formale, incentrata sulla dignita' della persona e sulla tutela dei suoi diritti fondamentali". (Com/Vid/ Dire) 12:41 11-11-10 NNNN
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Unioni di fatto. Il contratto di mutuo sostegno. Lauro (PdL): Il contratto di mutuo sostegno (CMS) si colloca in uno spazio costituzionale idoneo alla regolamentazione delle unioni di fatto, intese come formazioni sociali, senza ledere o minacciare l'insostituibile istituto della famiglia. Stamani al Senato, il sen. Raffaele Lauro (PdL) ha annunziato di aver presentato un disegno di legge, AS 2425, sottoscritto da senatori della maggioranza e dell'opposizione, che introduce nel nostro ordinamento il contratto di mutuo sostegno (CMS), finalizzato a regolamentare le unioni di fatto, rinviando ad una successiva conferenza stampa l'illustrazione analitica della proposta. Il disegno di legge si compone di quattro articoli ed è preceduto da un'ampia ed articolata relazione, ed inquadra la regolamentazione delle unioni di fatto nello spirito delle formazioni sociali, senza ledere o minacciare l'insostituibile istituto della famiglia, provvedendo, nel contempo, a tutelare diritti costituzionalmente garantiti, che riguardano le persone. "Gli ordinamenti giuridici - ha dichiarato il parlamentare del PdL - non possono essere considerati come un’architettura immobile o cristallizzata nel tempo, rispetto all’evoluzione della società, che spesso si articola in forme nuove e consolidate nel tempo di comunità di persone. Per tale ragione, queste forme consolidate diventano meritevoli di tutela da parte del legislatore. Ciò risulta tanto più evidente in presenza di una legge fondamentale, la nostra Costituzione repubblicana, che, nei suoi principi, promuove il valore relazionale delle persone e la loro capacità di contribuire, attraverso le formazioni sociali, alla vita e alla crescita della comunità nazionale. Né può valere oltre, lo dico da cattolico praticante, rispettoso della laicità dello Stato, l’obiezione che una tale disciplina, così inquadrata, possa costituire un attentato all’istituto della famiglia, fondamento dell’organizzazione sociale, tutelato dalla Costituzione, all’articolo 29. La nostra Costituzione, infatti, nei principi fondamentali che la ispirano, mostra, a tal riguardo, una modernità veramente stupefacente, ed offre, con l’articolo 2, uno spazio costituzionale idoneo alla regolamentazione delle unioni di fatto." "Né sono più tollerabili discriminazioni tra cittadini di serie A e cittadini di serie B - ha aggiunto Lauro - in una democrazia, non formale, incentrata sulla dignità della persona e sulla tutela dei suoi diritti fondamentali." "Nella recentissima sentenza n. 138 del 2010, la Corte costituzionale ha affermato la rilevanza costituzionale delle unioni di fatto, in quanto formazioni sociali, di cui all'articolo 2 della Carta, che riconosce alla persona diritti inviolabili ed impone alla stessa doveri inderogabili, sia come singolo sia nelle formazioni sociali, in cui si svolge la sua personalità." "Spetta al Parlamento - ha concluso Lauro -, recuperando un ritardo ormai ingiustificato, individuare, nell'ambito applicativo dell'articolo 2 della Costituzione, le forme di garanzia e di riconoscimento per le unioni di fatto, disciplinando una relazione interpersonale già in essere, di cui il diritto prende atto, su esplicita richiesta di coloro che sono interessati. Questa proposta, frutto di una lunga riflessione, è offerta come punto di equilibrio, da approfondire e da ampliare nel dibattito parlamentare
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SENATO, LAURO (PDL): STRATEGIA UE OCCASIONE PER AVVIARE RIFORME (9Colonne) Roma, 10 nov - Intervenendo, nell'aula del Senato, sulla strategia europea per la crescita economica, da perseguire entro il 2020, in grado di diventare la bussola delle politiche nazionali per il prossimo decennio, con l'indicazione degli obiettivi da conseguire, il senatore Raffaele Lauro (Pdl) ha approfondito i vincoli europei del riformato Patto di Stabilità, che limitano di fatto tanto la sovranità nazionale, quanto la capacità di attuare programmi di rilancio dello sviluppo economico, che risultino generici, incoerenti ed irrealistici. Secondo Lauro "un Programma Nazionale di Riforme costituisce l'occasione per perseguire gli obiettivi della Strategia Europa 2020. Si tratta di mirare a un tasso di occupazione del 75%, a fronte del 57,2% attuale dell'Italia; di destinare il 3% del PIL alla ricerca e all'innovazione, a fronte del 1,2% attuale; di raggiungere il traguardo del 20/20/20 in campo energetico; di portare al 40% la percentuale dei giovani con un'istruzione a livello terziario; e di ridurre drasticamente la quota di popolazione a rischio di povertà. A questi obiettivi si affiancano, in funzione strumentale, diversi altri: quali la semplificazione amministrativa, il disboscamento delle posizioni di rendita o privilegio sul mercato, l'efficienza nei servizi pubblici, un sistema di relazioni industriali, che non ponga le nostre imprese in condizioni di svantaggio nella concorrenza internazionale, un'attenzione maggiore alla produttività, la realizzazione di infrastrutture funzionali al sistema produttivo. Non sono questi obiettivi nuovi; anzi, da più di un decennio se ne parla e sono stati anche inclusi nella Agenda di Lisbona, che tuttavia è stata eseguita solo in modesta misura. Occorre, quindi, cogliere l'occasione della Strategia Europea 'Europa 2020' per avanzare con decisione sulla strada di queste riforme, ben sapendo che l'Italia più delle altre grandi economie ha tutto da guadagnare da questa marcia, mentre mancare questa occasione significherebbero perdere ancora posizioni". (red) 101135 NOV 10 PIL: LAURO (PDL), EUROPA 2020 OCCASIONE PER FARE RIFORME = Roma, 10 nov. (Adnkronos) - "Occorre cogliere l'occasione della Strategia Europea "Europa 2020" per avanzare con decisione sulla strada delle riforme, ben sapendo che l'Italia piu' delle altre grandi economie ha tutto da guadagnare da questa marcia, mentre mancare questa occasione significherebbero perdere ancora posizioni". Intervenendo, nell'aula del Senato, sulla strategia europea per la crescita economica, da perseguire entro il 2020, in grado di diventare la bussola delle politiche nazionali per il prossimo decennio, con l'indicazione degli obiettivi da conseguire, Raffaele Lauro (PdL) ha approfondito i vincoli europei del riformato Patto di Stabilita', che limitano di fatto tanto la sovranita' nazionale, quanto la capacita' di attuare programmi di rilancio dello sviluppo economico, che risultino generici, incoerenti ed irrealistici. In uno scenario "necessariamente rigorista", ha aggiunto Lauro, il percorso della nostra economia "non e' ineluttabilmente segnato, ma sono possibili due vie di fuga dalla stagnazione economica, conseguente al rigore nel rientro del debito: ottenere dall'UE un altrettanto stretto coordinamento delle politiche economiche che obblighi i paesi in surplus di bilancia corrente con l'estero, segnatamente la Germania, a perseguire politiche di riflazione della domanda interna; cogliere l'occasione del Programma Nazionale di Riforma, previsto dalla Strategia Europea 'Europa 2020', per varare al piu' presto un programma pluriennale di vere riforme, coerenti e fattibili, approvato in progetto dal Governo Berlusconi nel Consiglio dei Ministri del 5 novembre scorso". (Sec/Zn/Adnkronos) 10-NOV-10 12:40 NNNN UE: PIANO 2020; LAURO (PDL), OCCASIONE PER AVVIARE RIFORME (ANSA) - ROMA, 10 NOV - ''Benche' la storia economica degli ultimi decenni abbia dimostrato che le pressioni esterne, particolarmente dell'UE, hanno avuto un ruolo determinante nell'indurre l'Italia a mettere ordine nei suoi conti pubblici, le modifiche proposte al Patto di Stabilita' sono particolarmente penalizzanti per l'Italia nella prospettiva di molti anni avvenire, proprio perche', tra le grandi economie europee, la nostra e' la piu' deviante rispetto alla disciplina che si intende introdurre in termini di debito e deficit pubblici''. Lo ha sottolineato il senatore del Pdl Raffaele Lauro intervenendo, nell'aula del Senato, sulla strategia europea per la crescita economica, da perseguire entro il 2020, con l'indicazione degli obiettivi da conseguire. ''In questo scenario necessariamente rigorista - ha aggiunto Lauro - il percorso della nostra economia non e' ineluttabilmente segnato, ma sono possibili due vie di fuga dalla stagnazione economica, conseguente al rigore nel rientro del debito: 1) ottenere dall'UE un altrettanto stretto coordinamento delle politiche economiche che obblighi i paesi in surplus di bilancia corrente con l'estero, segnatamente la Germania, a perseguire politiche di riflazione della domanda interna; 2) cogliere l'occasione del Programma Nazionale di Riforma, previsto dalla Strategia Europea 'Europa 2020', per varare al piu' presto un programma pluriennale di vere riforme, coerenti e fattibili, approvato in progetto dal Consiglio dei Ministri, il 5 novembre scorso''.(ANSA). COM-SES 10-NOV-10 12:46 NNNN
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