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Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Intervista al sen. Raffaele Lauro di Angela Bianchi (1 novembre 2011, Prima Comunicazione) Contro i signori del gioco on line "Lei pensa che non mi ricandideranno? Se sarà così, stia certa che non mi metterò seduto su una panchina ai giardinetti". A sentirlo parlare dei progetti passati, presenti e futuri c'è proprio da credergli: niente e nessuno può infatti ostacolare il senatore dei Pdl Raffaele Lauro, nemmeno ora che ha pestato i piedi niente meno che alla Mondadori entrata nel giro del gioco d'azzardo on line. Iperattivo 63enne, nato sotto il sole di Sorrento, città che, nonostante da anni viva a Roma, continua a essere il suo buen retiro dove si rilassa e soprattutto scrive. Ex prefetto e scajolano di ferro, segnalato tra gli insofferenti verso governo e maggioranza, da tempo ormai andava dicendo di non voler etichette di nessun tipo, se non quella di italiano. Tant'è che quando è spuntato il nome di Mario Monti come possibile presidente del Consiglio è stato tra i primi nel centrodestra ad applaudire. "Un governo impotente dovrebbe andarsene a casa", affermava quando Berlusconi era ancora ben saldo in sella. Ma per lui la soluzione non è andare alle urne: in queste condizioni, dice, sarebbe da folli. Comunque vada, Lauro non rimarrà con le mani in mano. Ha scritto talmente tanti libri - saggi ma anche romanzi - da riempire uno scaffale intero. E fuori dal Parlamento, si lascia sfuggire, ad attenderlo c'è una bella nomina nel board di qualche banca. Ma se la legislatura dovesse finire, un po' gli dispiacerebbe. In tre anni ha infatti presentato ben 32 disegni di legge: da quello che legalizza la prostituzione, ma anche le coppie di fatto, a quello che taglia il numero dei parlamentari e limita a tre il numero dei mandati, fino al ddl che alza a 12 anni la pena per chi istiga i reati via Internet. È però sul gioco d'azzardo che ha concentrato la sua battaglia politica, andando stavolta a mettere il naso direttamente negli affari di Berlusconi. Presidente del comitato antiracket e contro l'usura dal 2006 al 2008 (su nomina prima dello stesso Cavaliere e poi di Prodi), una volta entrato in Parlamento e dopo aver aderito alla commissione Antimafia ha proposto un'inchiesta sul fenomeno. E i risultati sono stati così allarmanti da averlo indotto a presentare un pacchetto di misure - durissime - per un giro di vile nel settore. Obiettivo: tutelare i soggetti deboli, come i giovani e gli anziani, soprattutto dalle pubblicità ingannevoli, e introdurre norme più restrittive e trasparenti per il rilascio delle concessioni. E dopo il caso Mondadori, rivelato da 'Report' della Gabanelli, invece di fare marcia indietro si è messo a raccogliere le firme per accelerare la discussione in aula del disegno di legge. Così, mentre da Segrate venivano diffusi comunicati sulla regolarità di assegnazione delle concessioni, Lauro annunciava: "Chiederemo che anche le concessioni già in atto vengano riviste alla luce delle nuove norme approvate". Temerario? "Ho affrontato il racket degli usurai, figuriamoci se mi faccio intimidire o circuire dai signori del gioco. Non cedo a minacce né a lusinghe". E con un pizzico di compiacimento che Lauro racconta della sua vita sotto scorta, dei suoi incontri dove bastava uno sguardo per capire le vere intenzioni dell'interlocutore, anche quando lo adulava. "C'è un solo modo per non fare una legge: insabbiarla. Io vigilerò", assicura. Sempre che la legislatura continui, ovviamente. Personaggio d'altri tempi, il senatore Lauro. Linguaggio forbito e modi compassati, da giovane per mantenersi agli studi faceva il receptionist in un albergo. Lo stesso lavoro dell'amato fratello Nello, morto nel 2008, che poi continuò nella professione arrivando a dirigere il mitico Splendid Royal di Lugano e divenendo amico di Francesco Cossiga e anche di George Bush senior: una storia che il senatore ha voluto scrivere sotto forma di romanzo in lingua inglese. Pignolo, un po' ridondante e anche un pizzico stravagante: così lo descrivono i suoi colleghi della commissione di Vigilanza sulla Rai dove Lauro è entrato pensando di poter dare un'occhiata ai conti dell'azienda per capire il perché di tanti bilanci in chiaroscuro. "Peccato però che l'allora direttore generale Masi alle mie legittime domande abbia risposto dopo mesi e con uno striminzito foglietto, al quale ho replicato con parole irripetibili". Sa infatti fare anche di conto, il senatore Lauro dal lungo e poliedrico curriculum. Oltre alle lauree in scienze politiche, in giurisprudenza e in economia, ne ha una anche in giornalismo (tra le sue proposte di legge non manca quella per l'abolizione dell'Ordine). Saggista, critico d'arte, scrittore, sceneggiatore, autore di opere teatrali e radiofoniche, ha insegnato pure comunicazione alla Luiss e ha diretto alcuni reportage artistici per la Rai dopo aver conseguito il diploma di regia cinematografica sotto la guida di maestri, come De Santis e Lizzani. Adesso, dallo scranno della commissione di Vigilanza, afferma che Viale Mazzini dovrebbe essere privatizzata, la commissione stessa abolita e la Rai "commissa¬riata", proponendo addirittura se stesso come commis¬sario. Del resto, visti gli incarichi ricoperti in questi anni (da capo di Gabinetto e capo segreteria in vari ministeri, Poste e telecomunicazioni comprese, e quasi sempre con Scajola), l'esperienza non gli mancherebbe. Lauro sorride sornione. Come a dire: dopo Masi, non ci vuole molto per far meglio. "E anche Lorenza Lei non sta facendo abbastanza", sostiene. Si aspettava di più dalla direttrice generale, in cui aveva riposto grandi speranze. Mentre quando Masi si dimise lo salutò con l'epitaffio: "Non verserò nemmeno una lacrima". Così come oggi non versa lacrime per Berlusconi.
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Casta. Lauro (PdL): Bene le prime misure del Senato sui vitalizi, ma non si comprende perché si lascino ancora in piedi i benefici goduti dagli ex presidenti "Le decisioni di risparmio, assunte dal Consiglio di Presidenza del Senato, sono apprezzabili e vanno nella direzione giusta, a partire dall'abolizione del vitalizio per i neo eletti, che scatterà dalla prossima legislatura. Lo stesso trattamento, cioè il contributo pro rata, tuttavia, dovrebbe essere applicato, sia ai parlamentari oggi in carica, sia a chi già percepisce il vitalizio. In una situazione eccezionale, l'argomentazione sulla tutela dei diritti acquisiti, rischia di apparire soltanto uno scudo per garantire vecchi e superati privilegi. Non si comprende, inoltre, perché si lascino ancora in piedi i benefici goduti dagli ex presidenti del Senato, in termini di uffici, segreterie ed altro. Gli ex presidenti, intanto, farebbero bene a rinunciarvi spontaneamente, imponendo, con un tale comportamento, un'analoga assunzione di responsabilità da parte degli ex presidenti della Camera e degli ex giudici della Corte Costituzionale." Lo ha dichiarato il sen. Raffale Lauro del PdL, membro della commissione affari costituzionali.
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LAURO SU TWITTER:@raflauro Esordio anticasta su twitter (@raflauro) del sen. Raffaele Lauro del PdL, membro della commissione affari costituzionali: "L'abolizione di tutti i Costi politica, Lauro: Stop a privilegi degli organi costituzionali L'abolizione dei privilegi pubblici, ingiustificati e scandalosi, per essere realmente credibile, deve partire dall'alto, dagli organi costituzionali. Dietro lo scudo dell'autonomia degli organi costituzionali, ex-segretari generali del Quirinale, ex- giudici della Corte Costituzionale ed ex- presidenti del Senato e della Camera continuano a godere, dopo la cessazione del loro mandato e a vita, benefici, in termini di auto, uffici e personale, pagati dal pubblico erario. Non si verifica in alcuna democrazia occidentale. Stupisce che gli opinionisti-censori dei grandi quotidiani si mostrano distratti su questi privilegi." ------------------ Agenzie di stampa Roma, 23 NOV (il Velino/AGV) - "L'abolizione di tutti i privilegi pubblici, ingiustificati e scandalosi, per essere realmente credibile, deve partire dall'alto, dagli organi costituzionali". E' un esordio "anticasta" quello su twitter del senatore Pdl Raffaele Lauro, membro della commissione Affari costituzionali. "Dietro lo scudo dell'autonomia degli organi costituzionali - osserva Lauro -, ex-segretari generali del Quirinale, ex-giudici della Corte Costituzionale ed ex-presidenti del Senato e della Camera continuano a godere, dopo la cessazione del loro mandato, benefici, in termini di auto, uffici e personale, pagati dal pubblico erario. Non si verifica in alcuna democrazia occidentale. Stupisce che gli opinionisti-censori dei grandi quotidiani si mostrano distratti su questi privilegi." - www.ilvelino.it - (red/dsk) 231333 NOV 11 NNNN COSTI POLITICA, LAURO (PDL): TAGLIARE TUTTI PRIVILEGI ORGANI COSTITUZIONALI (9Colonne) Roma, 23 nov - "L'abolizione di tutti i privilegi pubblici, ingiustificati e scandalosi, per essere realmente credibile, deve partire dall'alto, dagli organi costituzionali. Dietro lo scudo dell'autonomia degli organi costituzionali, ex-segretari generali del Quirinale, ex-giudici della Corte Costituzionale ed ex-presidenti del Senato e della Camera continuano a godere, dopo la cessazione del loro mandato, benefici, in termini di auto, uffici e personale, pagati dal pubblico erario. Non si verifica in alcuna democrazia occidentale. Stupisce che gli opinionisti-censori dei grandi quotidiani si mostrino distratti su questi privilegi". Lo scrive su Twitter il senatore del gruppo Pdl Raffaele Lauro, membro della Commissione Affari costituzionali. (Red) 231406 NOV 11 POLITICA: LAURO (PDL), AZIONE ANTICASTA PARTA DA ORGANI COSTITUZIONALI = Roma, 23 nov. (Adnkronos) - "L'abolizione di tutti i privilegi pubblici, ingiustificati e scandalosi, per essere realmente credibile deve partire dall'alto, dagli organi costituzionali". E' quanto chiude, in un twit, il senatore Pdl Raffaele Lauro, membro della Commissione Affari costituzionali. "Dietro lo scudo dell'autonomia degli organi costituzionali - denuncia Lauro - ex-segretari generali del Quirinale, ex-giudici della Corte Costituzionale ed ex-presidenti del Senato e della Camera continuano a godere, dopo la cessazione del loro mandato, benefici - in termini di auto, uffici e personale - pagati dal pubblico Erario. Non si verifica in alcuna democrazia occidentale. Stupisce che gli opinionisti-censori dei grandi quotidiani si mostrino distratti su questi privilegi". (Sin/Col/Adnkronos) 23-NOV-11 14:12 NNNN COSTI POLITICA: LAURO "TAGLIARE TUTTI PRIVILEGI ORGANI COSTITUZIONALI" ROMA (ITALPRESS) - "L'abolizione di tutti i privilegi pubblici, ingiustificati e scandalosi, per essere realmente credibile, deve partire dall'alto, dagli organi costituzionali. Dietro lo scudo dell'autonomia degli organi costituzionali, ex-segretari generali del Quirinale, ex-giudici della Corte Costituzionale ed ex-presidenti del Senato e della Camera continuano a godere, dopo la cessazione del loro mandato, benefici, in termini di auto, uffici e personale, pagati dal pubblico erario. Non si verifica in alcuna democrazia occidentale. Stupisce che gli opinionisti-censori dei grandi quotidiani si mostrino distratti su questi privilegi". Lo scrive su Twitter il senatore del gruppo Pdl Raffaele Lauro, membro della Commissione Affari Costituzionali. (ITALPRESS). ads/com 23-Nov-11 14:39 NNNN COSTI POLITICA: LAURO (PDL), TAGLI A ORGANI COSTITUZIONALI (ANSA) - ROMA, 23 NOV - ''L'abolizione di tutti i privilegi pubblici, ingiustificati e scandalosi, per essere realmente credibile, deve partire dall'alto, dagli organi costituzionali. Dietro lo scudo dell'autonomia degli organi costituzionali, ex-segretari generali del Quirinale, ex-giudici della Corte Costituzionale ed ex-presidenti del Senato e della Camera continuano a godere, dopo la cessazione del loro mandato, benefici, in termini di auto, uffici e personale, pagati dal pubblico erario''. Lo scrive su Twitter il senatore del gruppo Pdl Raffaele Lauro, membro della Commissione Affari Costituzionali, sottolineando che questo ''non si verifica in alcuna democrazia occidentale''. ''Stupisce che gli opinionisti-censori dei grandi quotidiani si mostrino distratti su questi privilegi'' lamenta Lauro. (ANSA). COM-SES 23-NOV-11 15:31 NNNN
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Gay. Lauro (PdL): Aberranti e da condannare tutte le opinioni che violano gli articoli 2 e 3 della Costituzione e che discriminano i cittadini in base all'identità di genere "Ho un sacro rispetto per le opinioni altrui, purché non violino i principi della nostra Costituzione e, in particolare, gli articoli 2 e 3, che rappresentano il fondamento della nostra convivenza civile e del patto sociale, sul quale si regge la Repubblica democratica. Qualunque opinione, quindi, che non rispetti i diritti inviolabili dell’uomo e che discrimini i cittadini, in base all’identità di genere, alla razza, alla lingua, alla religione, alle opinioni politiche e alle condizioni personali e sociali, va giudicata un’aberrazione e, come tale, condannata.” Lo ha dichiarato il sen. Raffaele Lauro del PdL, membro della commissione affari costituzionali. -------------------- Agenzie di stampa Gay, Lauro: Condannare opinioni che violano art. 2 e 3 della Carta Roma, 22 NOV (il Velino/AGV) - "Ho un sacro rispetto per le opinioni altrui, purche' non violino i principi della nostra Costituzione e, in particolare, gli articoli 2 e 3, che rappresentano il fondamento della nostra convivenza civile e del patto sociale, sul quale si regge la Repubblica democratica". Lo dichiara il senatore Pdl Raffaele Lauro, membro della commissione Affari costituzionali, che aggiunge: "Qualunque opinione, quindi, che non rispetti i diritti inviolabili dell'uomo e che discrimini i cittadini, in base all'identita' di genere, alla razza, alla lingua, alla religione, alle opinioni politiche e alle condizioni personali e sociali, va giudicata un'aberrazione e, come tale, condannata". - www.ilvelino.it - (com/gat) 220954 NOV 11 NNNN GAY, LAURO (PDL): NO A VIOLAZIONE ARTICOLI 2 E 3 DELLA COSTITUZIONE (9Colonne) Roma, 22 nov - "Ho un sacro rispetto per le opinioni altrui, purché non violino i principi della nostra Costituzione e, in particolare, gli articoli 2 e 3, che rappresentano il fondamento della nostra convivenza civile e del patto sociale, sul quale si regge la Repubblica democratica. Qualunque opinione, quindi, che non rispetti i diritti inviolabili dell'uomo e che discrimini i cittadini, in base all'identità di genere, alla razza, alla lingua, alla religione, alle opinioni politiche e alle condizioni personali e sociali, va giudicata un'aberrazione e, come tale, condannata". Lo ha dichiarato il senatore del Pdl Raffaele Lauro, membro della commissione Affari costituzionali. (red) 220954 NOV 11 
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INTERROGAZIONE URGENTE DEL SEN. RAFFAELE LAURO (PDL) AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, MARIO MONTI, SULLA TRASPARENZA FISCALE E PATRIMONIALE DEI MEMBRI DEL GOVERNO E DEI PARLAMENTARI Raffaele LAURO - Al Presidente del Consiglio dei Ministri. Premesso che: - nei paesi occidentali, ai quali è uso fare riferimento per misurare il grado di aderenza ai principi di democraticità del sistema, quali la Gran Bretagna, gli Stati Uniti e la Germania, i membri del Governo ed i parlamentari sono tenuti a pubblicare sui siti del Governo e del Parlamento, tramite Internet, tutti i redditi percepiti, dando così pubblicità a tutte le loro retribuzioni; - che la facile consultazione e l’accessibilità a tali dati relativi ai redditi, interessi patrimoniali e rapporti professionali (quelli passati e quelli interrotti con l’ingresso nel governo) dei ministri risulta essere il più efficace mezzo per la conoscenza dei possibili conflitti di interessi; - che la trasparenza su tutte queste informazioni si rende maggiormente necessaria e doverosa in presenza di un esecutivo, i cui componenti hanno ricoperto ruoli di spicco in settori economicamente rilevanti, come le banche e le grandi aziende pubbliche e private; - una simile iniziativa avrebbe anche il pregio di sgombrare il campo da sospetti che potrebbero rivelarsi nocivi per la credibilità dell'esecutivo; si chiede di conoscere - quali iniziative il Governo intende adottare - e in quali tempi - al fine di portare a compimento la necessaria operazione di trasparenza con la pubblicazione, sul sito web della Presidenza del Consiglio dei Ministri, delle dichiarazioni fiscali e patrimoniali di tutti i membri del Governo e dei loro stretti familiari o conviventi, a partire almeno dall'anno fiscale 2008, nonché di tutti i rapporti professionali intrattenuti in passato, anche quelli di recente interrotti, delle relazioni e dei collegamenti con il mondo finanziario, delle imprese e della comunicazione; - se non ritiene che, tramite specifiche disposizioni di legge, tale operazione-trasparenza non debba essere estesa anche ai parlamentari, rendendo obbligatoria, e non più facoltativa, la pubblicazione online, sul sito della rispettiva Camera, della documentazione patrimoniale, ora consultabile esclusivamente in formato cartaceo. ------------- Agenzie di stampa GOVERNO: LAURO (PDL), TRASPARENZA FISCALE MINISTRI, INTERROGAZIONE A MONTI = PER SGOMBERARE IL CAMPO DA SOSPETTI Roma, 21 nov. (Adnkronos) - Pubblicare le dichiarazioni fiscali e patrimoniali di tutti i membri del governo e dei loro stretti familiari o conviventi, a partire almeno dall'anno fiscale 2008, "per sgomberare il campo da sospetti che potrebbero rivelarsi nocivi per la credibilita' dell'esecutivo". E' quanto chiede, in un'interrogazione urgente al presidente del Consiglio, Mario Monti, il senatore del Pdl Raffaele Lauro, che avanza anche l'ipotesi di estendere l'operazione trasparenza ai parlamentari. Nell'interrogazione, nello specifico, Lauro chiede "quali iniziative il governo intende adottare - e in quali tempi - al fine di portare a compimento la necessaria operazione di trasparenza con la pubblicazione, sul sito web della presidenza del Consiglio dei ministri, delle dichiarazioni fiscali e patrimoniali di tutti i membri del governo e dei loro stretti familiari o conviventi, a partire almeno dall'anno fiscale 2008, nonche' di tutti i rapporti professionali intrattenuti in passato, anche quelli di recente interrotti, delle relazioni e dei collegamenti con il mondo finanziario, delle imprese e della comunicazione". Ma anche "se non ritiene che, tramite specifiche disposizioni di legge, tale operazione-trasparenza non debba essere estesa anche ai parlamentari, rendendo obbligatoria, e non piu' facoltativa, la pubblicazione online, sul sito della rispettiva Camera, della documentazione patrimoniale, ora consultabile esclusivamente in formato cartaceo". Lauro ricorda che "nei paesi occidentali, ai quali e' uso fare riferimento per misurare il grado di aderenza ai principi di democraticita' del sistema, quali la Gran Bretagna, gli Stati Uniti e la Germania, i membri del governo e i parlamentari sono tenuti a pubblicare sui siti del governo e del Parlamento, tramite internet, tutti i redditi percepiti, dando cosi' pubblicita' a tutte le loro retribuzioni". Per il senatore del Pdl "la trasparenza su tutte queste informazioni si rende maggiormente necessaria e doverosa in presenza di un esecutivo, i cui componenti hanno ricoperto ruoli di spicco in settori economicamente rilevanti, come le banche e le grandi aziende pubbliche e private". (Pol/Opr/Adnkronos) 21-NOV-11 15:02 NNNN Governo, Lauro: Interrogazione su redditi ministri e parlamentari Roma, 21 NOV (il Velino/AGV) - Con una interrogazione al premier Mario Monti, il senatore Pdl Raffaele Lauro chiede di conoscere "quali iniziative il governo intende adottare e in quali tempi al fine di portare a compimento la necessaria operazione di trasparenza con la pubblicazione, sul sito web della presidenza del Consiglio dei ministri, delle dichiarazioni fiscali e patrimoniali di tutti i membri del governo e dei loro stretti familiari o conviventi, a partire almeno dall'anno fiscale 2008, nonche' di tutti i rapporti professionali intrattenuti in passato, anche quelli di recente interrotti, delle relazioni e dei collegamenti con il mondo finanziario, delle imprese e della comunicazione". Lauro osserva che "tramite specifiche disposizioni di legge, tale operazione-trasparenza" vada "estesa anche ai parlamentari, rendendo obbligatoria, e non piu' facoltativa, la pubblicazione online, sul sito della rispettiva Camera, della documentazione patrimoniale, ora consultabile esclusivamente in formato cartaceo". Il senatore Pdl ricorda che "nei paesi occidentali, ai quali e' uso fare riferimento per misurare il grado di aderenza ai principi di democraticita' del sistema, quali la Gran Bretagna, gli Stati Uniti e la Germania, i membri del Governo ed i parlamentari sono tenuti a pubblicare sui siti del Governo e del Parlamento, tramite Internet, tutti i redditi percepiti, dando cosi' pubblicita' a tutte le loro retribuzioni". Inoltre, aggiunge Lauro, "la facile consultazione e l'accessibilita' a tali dati relativi ai redditi, interessi patrimoniali e rapporti professionali (quelli passati e quelli interrotti con l'ingresso nel governo) dei ministri risulta essere il piu' efficace mezzo per la conoscenza dei possibili conflitti di interessi". La trasparenza su tutte queste informazioni, continua il senatore, "si rende maggiormente necessaria e doverosa in presenza di un esecutivo, i cui componenti hanno ricoperto ruoli di spicco in settori economicamente rilevanti, come le banche e le grandi aziende pubbliche e private". Una iniziativa del genere, fa notare Lauro, "avrebbe anche il pregio di sgombrare il campo da sospetti che potrebbero rivelarsi nocivi per la credibilita' dell'esecutivo". - www.ilvelino.it - (com/gat) 211503 NOV 11 NNNN
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