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Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Raffaele Lauro (del 02/02/2012 @ 18:01:16, in Il commento politico, linkato 360 volte)
Affettuoso messaggio di cordoglio del Sen. Raffaele Lauro alle Famiglie Barbato-Acampora per l'improvvisa scomparsa di Ennio Barbato, ex-Sindaco di Sorrento.
In un lungo ed affettuoso messaggio di cordoglio alla Signora Antonietta, ai figli Mario, Lilli, Novella e alle Famiglie Barbato-Acampora, il sen. Raffaele Lauro ricorda dello scomparso amico Ennio "la raffinata ed acuta intelligenza, aperta al nuovo e al dialogo con i giovani; la dolcezza di carattere, manifestata in tutti i rapporti umani; la squisita signorilità, intesa come stile di vita; la capacità di mediazione dei contrasti, anche i più accesi; il costante impegno al servizio degli altri, realizzato sia nella professione forense che al servizio delle istituzioni democratiche e, in particolare, il significativo contributo recato, come Sindaco, assessore, consigliere comunale e presidente dell'associazione albergatori, alla crescita civile e democratica, nonché al progresso economico e turistico, di Sorrento. Nell'ora del distacco, desidero dirGli grazie anche per la preziosa e paziente guida, amministrativa e politica, assicurata alla mia prima esperienza nell'amministrazione comunale della nostra amata città."
Di Raffaele Lauro (del 02/02/2012 @ 18:02:59, in Il commento politico, linkato 383 volte)
RAFFAELE LAURO - Ai ministri dello Sviluppo Economico, dell'Economia e delle Finanze e del Lavoro e delle Politiche Sociali
Premesso che:
- in data 10 gennaio 2012 è stata svolta, sulle colonne di uno dei maggiori quotidiani nazionali, una riflessione da un autorevole editorialista economico, dedicata al fenomeno dei servizi sostitutivi di mensa: "I buoni pasto, piccolo grande Welfare". Affinché tale strumento possa realmente costituire – come evidenziato in detta analisi – un "contributo alla coesione sociale", è necessario che l’aggiudicazione del servizio segua criteri diversi da quelli previsti, sin qui, sul piano delle previsioni legislative e, soprattutto, delle prassi amministrative;
- è noto come l’art. 14-vicies ter, del decreto-legge 30 giugno 2005, n. 115 – nel recare disposizioni in materia di servizi sostitutivi di mensa – attribuisse ad un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, da adottare su proposta del ministro delle Attività Produttive, il compito di individuare "i criteri per l’aggiudicazione delle gare secondo l’offerta economicamente più vantaggiosa". In attuazione, pertanto, di tale previsione, il DPCM del 18 novembre del 2005, all’art. 6, così testualmente stabiliva: "Gli appalti aventi ad oggetto i servizi sostitutivi di mensa sono aggiudicati ai sensi dell’art. 23, comma 1, lettera b), del decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 157, privilegiando la garanzia e la qualità della prestazione mediante la valutazione dell’aspetto tecnico ed economico dell’offerta";
- proprio il rinvio a tale ultima norma – contenuta nel citato DPCM – ha comportato che l’aggiudicazione del servizio avvenisse "a favore dell’offerta economicamente più vantaggiosa, valutabile in base ad elementi diversi, variabili secondo il contratto in questione";
constato che:
- tale sistema, nell’escludere la possibilità che l’aggiudicazione avvenisse anche secondo il criterio del prezzo più basso, si è rivelato contrario alla disciplina comunitaria in tema di appalti e, quindi, di riflesso, lesivo dell’art. 117, primo comma, della Costituzione. È noto, infatti, che secondo la giurisprudenza della Corte di Giustizia dell’Unione europea "la fissazione da parte del legislatore nazionale, in termini generali ed astratti, di un unico criterio di aggiudicazione" si pone in contrasto con il diritto comunitario, giacché "priva le amministrazioni aggiudicatici della possibilità di prendere in considerazione la natura e le caratteristiche peculiari di tali appalti, isolatamente considerati, scegliendo per ognuno di essi il criterio più idoneo a garantire la libera concorrenza e ad assicurare la selezione della migliore offerta" (Corte di Giustizia CE Sent. n. 247 del 07 ottobre 2004);
- sulla scorta di tali rilievi, pertanto, la stessa giurisprudenza costituzionale ha ritenuto conforme al principio della libera concorrenza solo quelle previsioni di legge che, lungi dall’accordare prevalenza esclusiva, in "via aprioristica e astratta», ad «uno dei due possibili criteri di aggiudicazione", si limitino ad indicare "un ordine di priorità nella scelta, che non elimina il potere discrezionale della stazione appaltante di ricorrere all’altro criterio" (sentenza n. 221 del 2010; in senso conforme anche la sentenza n. 114 del 2011);
preso atto che:
- in questo quadro non desta sorpresa se, tanto il citato art. 14-vicies ter, del decreto-legge n. 115 del 2005, quanto il DPCM del 18 novembre 2005, siano stati oggetto di abrogazione (rispettivamente ad opera del cosiddetto "Codice dei contratti pubblici" e del relativo regolamento governativo di esecuzione);
- a tale necessitato adeguamento ai principi del diritto comunitario, della legislazione vigente in materia di servizi sostitutivi di mensa non si è accompagnato, però, un mutamento degli indirizzi osservati dalla CONSIP, sicché può fondatamente affermarsi che quella rigidità nel sistema di aggiudicazione, eliminata sul piano delle previsioni legislative, continua, purtroppo, a persistere sul piano delle prassi amministrative;
valutato che:
- il perdurante, e pressoché esclusivo, ricorso al criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, oltre ad apparire illegittimo per le ragioni già illustrate, appare inopportuno, specie in una congiuntura economica, come l’attuale, nella quale massimamente si impone l’esigenza di contenimento della spesa pubblica. Del resto, il ricorso al criterio del prezzo più basso si inquadra coerentemente nell’azione posta in essere dall’attuale governo in tema di liberalizzazioni, favorendo una più ampia e libera concorrenza che, nella specie, oltretutto, si unisce ad un effettivo risparmio per la pubblica amministrazione, permettendo al governo di destinare le risorse così risparmiate ad altri fini socialmente rilevanti;
chiede ai citati ministri:
- se non ritengano di porre in essere tutte le opportune iniziative necessarie ad un mutamento degli indirizzi nel sistema di aggiudicazione degli appalti, di cui alla presente interpellanza osservati dalla CONSIP, anche in considerazione dell’avvenuto adeguamento ai principi del diritto comunitario e della legislazione vigente in materia di servizi sostitutivi di mensa;
- se non ritengano indispensabile e prioritario, in un momento storico così critico per il Paese, porre in essere tutte quelle necessarie iniziative volte al contenimento della spesa pubblica, minimizzando i costi a carico della stazione appaltante e se questo obbiettivo non possa essere raggiunto attraverso l’aggiudicazione dei servizi sostitutivi di mensa secondo il criterio del prezzo più basso.
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RAFFAELE LAURO - Al ministro dell'Economia e delle Finanze
Premesso che:
- il Comune di Sorrento (Napoli) nell’anno 2007 non ha rispettato il Patto di Stabilità Interno;
- l’unica sanzione residuale prevista dalla norma (art. 1, commi 686, 691 e 692 della legge 27 dicembre 2006, n. 296) era l’aumento dello 0,3% dell’addizionale comunale all’IRPEF;
- tale aumento sarebbe stato automatico, ossia non necessitava di atto da parte del Comune;
- le regole sul Patto di Stabilità degli anni successivi (dal 2008) precisarono che non potevano essere considerate entrate valide ai fini del saldo conseguito il gettito derivante da tale sanzione, proprio perché l’ente non poteva avere benefici da una sanzione;
- tale sanzione, nel corso del 2008, fu sospesa in attesa dell’introduzione del federalismo fiscale,
si chiede di sapere, con ogni possibile urgenza:
- se, ad oggi, la norma che prevedeva la sanzione sia stata abolita, se sia ancora sospesa o sia in attesa di disposizioni relative alla sua applicazione;
- se il Consiglio Comunale, nelle proprie deliberazioni che annualmente adotta, debba specificare o meno che l’aliquota dell’addizionale comunale all’IRPEF sia comprensiva della sanzione dello 0,3% attualmente sospesa.
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RAFFAELE LAURO - Al presidente del Consiglio dei Ministri e ministro dell'Economia e delle Finanze
Premesso che:
- il Senato è chiamato, martedì prossimo, a votare la dichiarazione d'urgenza per varare norme di trasparenza nel gioco d'azzardo, sempre più infiltrato dalla criminalità organizzata;
- nel decreto liberalizzazioni non è stata specificata alcuna riserva per quanto riguarda questo tipo di attività, per cui diventa prevedibile una ulteriore ed aggressiva espansione del mercato del gioco, senza regole e senza controlli;
- tutte le associazioni antiusura, antiazzardo ed antiludopatia sono in allarme, insieme con quelle amministrazioni comunali meritorie che hanno emanato regolamenti ed ordinanze ad hoc per contrastare l'espansione di questa particolare patologia commerciale,
si chiede al Governo:
- di proporre, con urgenza, un emendamento al provvedimento in itinere parlamentare per escludere dalle liberalizzazioni questo tipo di attività commerciali, pericolose per i giovani e socialmente devastanti per la stessa unità familiare.
Di Raffaele Lauro (del 02/02/2012 @ 18:14:02, in Il commento politico, linkato 354 volte)
Liberalizzazioni. Lauro (PdL): Escludere dalle liberalizzazioni tutte le attività commerciali legate al gioco d'azzardo. Passera, come Tremonti, vuole il Far West?
"Mentre il Senato della Repubblica è chiamato, martedì prossimo, a votare la dichiarazione d'urgenza per varare norme di trasparenza nel gioco d'azzardo, sempre più infiltrato dalla criminalità organizzata, nel decreto liberalizzazioni del ministro Passera non è stata specificata una riserva per quanto riguarda questo tipo di attività, per cui diventa prevedibile una ulteriore ed aggressiva espansione del mercato del gioco, senza regole e senza controlli. Passera, come Tremonti, vuole il Far West? Tutte le associazioni antiusura, antiazzardo ed antiludopatia sono in allarme, insieme con quelle amministrazioni comunali meritorie che hanno emanato regolamenti ed ordinanze ad hoc per contrastare l'espansione di questa particolare patologia commerciale. Il premier Monti intervenga con un emendamento del governo per escludere dalle liberalizzazioni questo tipo di attività commerciali, altrimenti mi impegno a chiedere ai senatori di non votare l'intero provvedimento." Lo ha dichiarato il sen. Raffaele Lauro del PdL, membro della commissione antimafia.
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Agenzie di stampa
LIBERALIZZAZIONI: LAURO (PDL), ESCLUDERE ATTIVITA' LEGATE A GIOCO AZZARDO =
Roma, 2 feb. (Adnkronos) - "Mentre il Senato della Repubblica e'
chiamato, martedi' prossimo, a votare la dichiarazione d'urgenza per
varare norme di trasparenza nel gioco d'azzardo, sempre piu'
infiltrato dalla criminalita' organizzata, nel decreto
liberalizzazioni del ministro Passera non e' stata specificata una
riserva per quanto riguarda questo tipo di attivita', per cui diventa
prevedibile una ulteriore ed aggressiva espansione del mercato del
gioco, senza regole e senza controlli. Passera, come Tremonti, vuole
il Far West?''. E' il senatore Raffaele Lauro (Pdl), membro della
commissione antimafia a sottolineare che ''tutte le associazioni
antiusura, antiazzardo ed antiludopatia sono in allarme, insieme con
quelle amministrazioni comunali meritorie che hanno emanato
regolamenti ed ordinanze ad hoc per contrastare l'espansione di questa
particolare patologia commerciale''.
''Il premier Monti -aggiunge- intervenga con un emendamento del
governo per escludere dalle liberalizzazioni questo tipo di attivita'
commerciali, altrimenti mi impegno a chiedere ai senatori di non
votare l'intero provvedimento."
(Sin/Col/Adnkronos)
02-FEB-12 16:24
NNNN
Liberalizzazioni, Lauro: Escludere attivita' legate a gioco d'azzardo
Passera come Tremonti vuole il far west?
Roma, 02 FEB (il Velino/AGV) - "Mentre il Senato della
Repubblica e' chiamato, martedi' prossimo, a votare la
dichiarazione d'urgenza per varare norme di trasparenza nel
gioco d'azzardo, sempre piu' infiltrato dalla criminalita'
organizzata, nel decreto liberalizzazioni del ministro
Passera non e' stata specificata una riserva per quanto
riguarda questo tipo di attivita', per cui diventa
prevedibile una ulteriore ed aggressiva espansione del
mercato del gioco, senza regole e senza controlli". Lo
dichiara il senatore Pdl Raffaele Lauro, mebro della
commissione Antimafia che aggiunge: "Passera, come Tremonti,
vuole il Far West? Tutte le associazioni antiusura,
antiazzardo ed antiludopatia sono in allarme, insieme con
quelle amministrazioni comunali meritorie che hanno emanato
regolamenti ed ordinanze ad hoc per contrastare l'espansione
di questa particolare patologia commerciale. Il premier Monti
intervenga con un emendamento del governo per escludere dalle
liberalizzazioni questo tipo di attivita' commerciali,
altrimenti mi impegno a chiedere ai senatori di non votare
l'intero provvedimento". - www.ilvelino.it - (com/gat)
021626 FEB 12 NNNN
Di Raffaele Lauro (del 03/02/2012 @ 16:51:06, in Il commento politico, linkato 370 volte)
Apprezzamenti e ringraziamenti del sen. Raffaele Lauro per la brillante operazione antidroga dell'Arma dei Carabinieri in Penisola Sorrentina.
Desidero rivolgere un pubblico apprezzamento ed un personale ringraziamento ai magistrati inquirenti ed ai carabinieri della Compagnia di Sorrento e della Stazione di Massa Lubrense, coordinati dal capitano Leonardo Colasuonno, per la brillante operazione antidroga, realizzata con elevata abilità investigativa, che ha portato allo smantellamento di una rete organizzata di spacciatori in Penisola Sorrentina. La banda si riforniva di ingenti quantitativi di cocaina, di eroina, di hashish e di marijuana nell'hinterland vesuviano. La presenza attiva, anche sul fronte antidroga, dell'Arma dei Carabinieri, della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza, rappresenta una garanzia di legalità sul territorio e di salvaguardia dell'integrità morale e fisica delle giovani generazioni sorrentine.
Di Raffaele Lauro (del 03/02/2012 @ 16:52:44, in Il commento politico, linkato 458 volte)
Partiti. Lauro (PdL): Necessaria una commissione parlamentare di inchiesta sulla correttezza dell'impiego dei rimborsi elettorali.
"Di fronte allo scandalo dei rimborsi elettorali, molti politici si affannano a proporre la regolamentazione dei partiti, attesa da decenni, con vincoli rigidi sulla gestione del denaro pubblico, destinato alle campagne elettorali. Si chiudono le stalle, quando i buoi sono scappati. Non basterà, tuttavia, a contenere il discredito che sta investendo l'intera classe politica. È necessario istituire, preliminarmente, una commissione parlamentare di inchiesta, che, avvalendosi di un collegio di periti indipendenti, analizzi tutti i bilanci dei partiti, a partire dal 1994 ad oggi, per accertare la correttezza degli impieghi di tutte le risorse pubbliche." Lo ha dichiarato il sen. Raffaele Lauro del PdL, membro della commissione affari costituzionali, preannunciando, stamane, al Senato, la presentazione, con altri senatori, di una proposta di legge, istitutiva di una commissione parlamentare di inchiesta sui rimborsi elettorali.
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Agenzie di stampa
LUSI, LAURO (PDL): COMMISSIONE INCHIESTA SU RIMBORSI ELETTORALI
(9Colonne) Roma, 3 feb - "Di fronte allo scandalo dei rimborsi elettorali,
molti politici si affannano a proporre la regolamentazione dei partiti, attesa
da decenni, con vincoli rigidi sulla gestione del denaro pubblico, destinato
alle campagne elettorali. Si chiudono le stalle, quando i buoi sono scappati.
Non basterà, tuttavia, a contenere il discredito che sta investendo l'intera
classe politica. E' necessario istituire, preliminarmente, una commissione
parlamentare di inchiesta, che, avvalendosi di un collegio di periti
indipendenti, analizzi tutti i bilanci dei partiti, a partire dal 1994 ad
oggi, per accertare la correttezza degli impieghi di tutte le risorse
pubbliche". Lo ha dichiarato il senatore del Pdl Raffaele Lauro, membro della
commissione affari costituzionali, preannunciando, stamane, al Senato, sullo
sfondo del dibattito in merito allo scandalo Lusi, la presentazione, con altri
senatori, di una proposta di legge istitutiva di una commissione parlamentare
di inchiesta sui rimborsi elettorali.
(red)
031049 FEB 12
Rimborsi elettorali, Lauro (Pdl): Serve commissione inchiesta
Roma, 03 FEB (il Velino/AGV) - "Di fronte allo scandalo
dei rimborsi elettorali, molti politici si affannano a
proporre la regolamentazione dei partiti, attesa da decenni,
con vincoli rigidi sulla gestione del denaro pubblico,
destinato alle campagne elettorali. Si chiudono le stalle,
quando i buoi sono scappati. Non bastera', tuttavia, a
contenere il discredito che sta investendo l'intera classe
politica. E' necessario istituire, preliminarmente, una
commissione parlamentare di inchiesta, che, avvalendosi di un
collegio di periti indipendenti, analizzi tutti i bilanci dei
partiti, a partire dal 1994 ad oggi, per accertare la
correttezza degli impieghi di tutte le risorse pubbliche." Lo
ha dichiarato il senatore del Pdl Raffaele Lauro, membro
della commissione affari costituzionali, preannunciando,
stamane, al Senato, la presentazione, con altri senatori, di
una proposta di legge istitutiva di una commissione
parlamentare di inchiesta sui rimborsi elettorali. -
www.ilvelino.it - (com/ala)
031051 FEB 12 NNNN
CASO LUSI: LAURO,COMM.PARLAMENTARE SU USO RIMBORI ELETTORALI
(ANSA) - ROMA, 3 FEB - "Di fronte allo scandalo dei rimborsi
elettorali, molti politici si affannano a proporre la
regolamentazione dei partiti, attesa da decenni, con vincoli
rigidi sulla gestione del denaro pubblico, destinato alle
campagne elettorali. Si chiudono le stalle, quando i buoi sono
scappati. Non basterà, tuttavia, a contenere il discredito che
sta investendo l'intera classe politica. necessario istituire,
preliminarmente, una commissione parlamentare di inchiesta, che,
avvalendosi di un collegio di periti indipendenti, analizzi
tutti i bilanci dei partiti, a partire dal 1994 ad oggi, per
accertare la correttezza degli impieghi di tutte le risorse
pubbliche". Lo ha dichiarato il sen. Raffaele Lauro del PdL,
membro della commissione affari costituzionali, preannunciando,
stamane, al Senato, la presentazione, con altri senatori, di una
proposta di legge, istitutiva di una commissione parlamentare di
inchiesta sui rimborsi elettorali.
(ANSA).
PH
03-FEB-12 10:55 NNNN
CASO LUSI: LAURO (PDL), COMMISSIONE INCHIESTA SU RIMBORSI ELETTORALI =
Roma, 3 feb. (Adnkronos) - "Di fronte allo scandalo dei rimborsi
elettorali, molti politici si affannano a proporre la regolamentazione
dei partiti, attesa da decenni, con vincoli rigidi sulla gestione del
denaro pubblico, destinato alle campagne elettorali. Si chiudono le
stalle, quando i buoi sono scappati. Non bastera', tuttavia, a
contenere il discredito che sta investendo l'intera classe politica".
Ad affermarlo e' il senatore del Pdl Raffaele Lauro.
"E' necessario istituire, preliminarmente, una commissione
parlamentare di inchiesta, che, avvalendosi di un collegio di periti
indipendenti, analizzi tutti i bilanci dei partiti, a partire dal 1994
ad oggi, per accertare la correttezza degli impieghi di tutte le
risorse pubbliche", aggiunge l'esponente del centrodestra.
(Pol/Col/Adnkronos)
03-FEB-12 16:28
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