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Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Raffaele Lauro (del 01/10/2011 @ 21:49:46, in Il commento politico, linkato 469 volte)
"Se un grande imprenditore italiano, come Diego Della Valle, arriva ad attaccare, frontalmente, la classe politica italiana, nel suo insieme, per i limiti, le carenze e le contraddizioni, che sono sotto gli occhi di tutti, invece di stracciarsi le vesti e rispondere con insulti, ciascuno di noi, membro del Governo, del Parlamento o responsabile di partito, si interroghi seriamente sulle proprie responsabilità e sulle scelte coraggiose da fare, da domani, per garantire un futuro al nostro Paese." Lo ha dichiarato il senatore del PdL, Raffaele Lauro, membro della commissione affari costituzionali.
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Agenzie di stampa
Crisi: Lauro (Pdl), dopo appello Della Valle politica si interroghi su responsabilita'
necessarie scelte coraggiose per garantire futuro al Paese
Roma, 1 ott. (Adnkronos) - ''Se un grande imprenditore italiano, come Diego Della Valle, arriva ad attaccare, frontalmente, la classe politica italiana, nel suo insieme, per i limiti, le carenze e le contraddizioni, che sono sotto gli occhi di tutti, invece di stracciarsi le vesti e rispondere con insulti, ciascuno di noi, membro del governo, del parlamento o responsabile di partito, si interroghi seriamente sulle proprie responsabilità e sulle scelte coraggiose da fare, da domani, per garantire un futuro al nostro Paese''. Lo ha dichiarato il senatore del PdL, Raffaele Lauro, membro della commissione Affari costituzionali, commentando l'appello fatto pubblicare oggi sui maggiori quotidiani nazionali dall'imprenditore Diego Della Valle.
(Sin/Zn/Adnkronos)
Di Raffaele Lauro (del 01/10/2011 @ 21:52:55, in Il commento politico, linkato 362 volte)
Dichiarazione del sen. Raffaele Lauro (PdL), membro della commissione antimafia, sugli atti intimidatori, di stampo camorristico, subiti dalla Direzione e dalla Redazione di Metropolis
"Esprimo la mia piena, totale ed incondizionata solidarietà al Direttore Del Gaudio, a tutti i giornalisti e collaboratori di Metropolis, per il grave atto intimidatorio subito. La libertà di stampa costituisce il fondamento della democrazia e va difeso, sempre e comunque, secondo i principi della nostra Costituzione repubblicana. Nessuna esitazione, in questa difesa, può essere tollerata, specie se l'attacco viene dalla criminalità organizzata."
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Agenzie di stampa
CAMORRA: LAURO (PDL), SOLIDARIETA' AI GIORNALISTI DI METROPOLIS =
Roma, 1 ott. (Adnkronos) - ''Esprimo la mia piena, totale ed
incondizionata solidarieta' al Direttore Del Gaudio, a tutti i
giornalisti e collaboratori di Metropolis, per il grave atto
intimidatorio subi'to. La liberta' di stampa e' il fondamento della
democrazia e va difeso, sempre e comunque, secondo i principi della
nostra Costituzione repubblicana. Nessuna esitazione, in questa
difesa, puo' essere tollerata, specie se l'attacco viene dalla
criminalita' organizzata''. E' quanto sottolinea il sen. Raffaele
Lauro (Pdl), membro della Commissione antimafia.
(Sin/Zn/Adnkronos)
01-OTT-11 21:03
NNNN
Di Raffaele Lauro (del 04/10/2011 @ 21:00:42, in IL commento politico, linkato 410 volte)
"Solidarietà totale ed incondizionata ad Angelino Alfano. La commissione antimafia deve approfondire subito questo inquietante episodio." Lo ha dichiarato il sen. Raffaele Lauro del PdL, membro della commissione antimafia.
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Agenzie di stampa
Mafia, Lauro: Alfano? Antimafia approfondisca inquietante episodio
Roma, 03 OTT (il Velino/AGV) - "Solidarieta' totale ed
incondizionata ad Angelino Alfano. La commissione Antimafia
deve approfondire subito questo inquietante episodio". Lo ha
dichiarato Raffaele Lauro, senatore del PdL, membro della
commissione Antimafia. - www.ilvelino.it - (com/riv)
031923 OTT 11 NNNN
MAFIA: LAURO (PDL), SOLIDARIETA' AD ALFANO, ANTIMAFIA APPROFONDISCA EPISODIO =
Roma, 3 ott. (Adnkronos) - "Solidarieta' totale ed
incondizionata ad Angelino Alfano. La commissione antimafia deve
approfondire subito questo inquietante episodio". Lo afferma Raffaele
Lauro del Pdl, membro della commissione Antimafia.
(Plb/Ct/Adnkronos)
03-OTT-11 19:32
NNNN
MAFIA. LAURO (PDL): TOTALE SOLIDARIETA' AD ALFANO
(DIRE) Roma, 3 ott. - "Solidarieta' totale ed incondizionata ad
Angelino Alfano. La commissione antimafia deve approfondire
subito questo inquietante episodio". Lo dice il senatore del Pdl
Raffaele Lauro, membro della commissione Antimafia.
(Com/Vid/ Dire)
19:35 03-10-11
NNNN
MAFIA: LAURO (PDL), ANTIMAFIA APPROFONDISCA INQUIETANTE EPISODIO =
(ASCA) - Roma, 3 ott - ''Solidarieta' totale ed
incondizionata ad Angelino Alfano. La commissione antimafia
deve approfondire subito questo inquietante episodio''. Cosi'
il senatore Pdl, Raffaele Lauro, componente della
commissione antimafia sulle ipotesi di attentato mafioso ai
danni del segretario Pdl, Angelino Alfano.
com-njb
031943 OTT 11
NNNN
MAFIA: LAURO (PDL), COMMISSIONE APPROFONDISCA EPISODIO ALFANO =
Roma, 3 ott. (Adnkronos) - "Solidarieta' totale e incondizionata
ad Angelino Alfano. La commissione antimafia deve approfondire subito
questo inquietante episodio". E' quanto chiede il senatore del Pdl
Raffaele Lauro, membro della commissione antimafia, riguardo la
notizia di un presunto progetto di attentato ai danni del segretario
del Pdl.
(Sin/Ct/Adnkronos)
03-OTT-11 19:59
NNNN
Di Raffaele Lauro (del 04/10/2011 @ 21:04:02, in Il commento politico, linkato 436 volte)
Discriminazioni sessuali. Lauro (PdL): Il Senato discuta la mozione bipartisan che recepisce i contenuti della Risoluzione del Parlamento europeo, relativa ai diritti umani, all'orientamento sessuale e all'identità di genere
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Agenzia di stampa
Discriminazioni sessuali, Lauro (Pdl):Senato recepisca risoluzione Ue
Roma, 04 OTT (il Velino/AGV) - Questa mattina il
senatore Raffaele Lauro (Pdl), membro della commissione
Affari costituzionali, ha invitato tutti i senatori a
sottoscrivere una mozione bipartisan, della quale e' primo
firmatario, che recepisce integralmente la "Risoluzione sui
diritti umani, l'orientamento sessuale e l'identita' di
genere nel quadro delle Nazioni unite". Il testo, approvato
dal Parlamento europeo lo scorso 28 settembre, con 442 voti
favorevoli (Ppe, Sd, Alde, Ecr, Gve e Verdi), 104 contrari e
40 astenuti, incoraggia gli Stati membri ad impegnarsi, in
modo costruttivo, per garantire che i diritti umani, relativi
l'orientamento sessuale e l'identita' di genere, siano
pienamente rispettati e promossi nell'Unione europea e nei
Paesi terzi. "Il Senato - dichiara Lauro - dovrebbe
discutere, al piu' presto, i contenuti della Risoluzione,
senza mettere la testa sotto la sabbia, rispetto alle gravi
discriminazioni sessuali, talvolta con violenza fisica, che
si verificano nel nostro Paese. Le pubbliche istituzioni, a
partire dal governo, dovrebbero: promuovere sistematicamente
la tutela e il rispetto dei diritti umani; perseguire, anche
con l'introduzione di norme penali specifiche e sanzioni
adeguate, qualunque atto di discriminazione (culturale,
sociale, fisico o lavorativo) e rendere concreta
l'applicazione dell'articolo 2 Cost., sul rispetto dei
diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo, sia nelle
formazioni ove si svolge la sua personalita', e dell'articolo
3 Cost., sulla pari dignita' sociale dei cittadini, senza
distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di
opinioni politiche, di condizioni personali e sociali". -
www.ilvelino.it - (com/gat)
041137 OTT 11 NNNN
DIRITTI UMANI: LAURO (PDL), SENATO DISCUTA MOZIONE CHE RECEPISCE RISOLUZIONE EUROPEA =
Roma, 4 ott. (Adnkronos) - Stamane il sen. Raffaele Lauro (Pdl),
membro della commissione affari costituzionali, ha invitato tutti i
Senatori della Repubblica a sottoscrivere una mozione bipartisan,
della quale e' primo firmatario, che recepisce integralmente la
"Risoluzione sui diritti umani, l'orientamento sessuale e l'identita'
di genere nel quadro delle Nazioni Unite", approvata dal Parlamento
europeo, nella seduta del 28 settembre 2011, con 442 voti favorevoli
(PPE, SD, ALDE, ECR, GVE e Verdi), 104 contrari e 40 astenuti, con la
quale si incoraggiano gli Stati membri ad impegnarsi, in modo
costruttivo, per garantire che i diritti umani, relativi
l'orientamento sessuale e l'identita' di genere, siano pienamente
rispettati e promossi nell'Unione europea e nei Paesi terzi.
"Il Senato - ha dichiarato Lauro - dovrebbe discutere, al piu'
presto, i contenuti della Risoluzione, senza mettere la testa sotto la
sabbia, rispetto alle gravi discriminazioni sessuali, talvolta con
violenza fisica, che si verificano nel nostro Paese."
"Le pubbliche istituzioni, a partire dal Governo, dovrebbero:
promuovere sistematicamente la tutela e il rispetto dei diritti umani;
perseguire, anche con l'introduzione di norme penali specifiche e
sanzioni adeguate, qualunque atto di discriminazione (culturale,
sociale, fisico o lavorativo) e rendere concreta l'applicazione
dell'articolo 2 Cost., sul rispetto dei diritti inviolabili dell'uomo,
sia come singolo, sia nelle formazioni ove si svolge la sua
personalita', e dell'articolo 3 Cost., sulla pari dignita' sociale dei
cittadini, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di
religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali".
(Sin/Col/Adnkronos)
04-OTT-11 11:46
NNNN
DIRITTI UMANI, LAURO (PDL): SENATO DISCUTA MOZIONE BIPARTISAN
(9Colonne) Roma, 4 ott - Il senatore del Pdl, Raffaele Lauro, componente
della commissione Affari costituzionali, ha invitato tutti i senatori a
sottoscrivere una mozione bipartisan, della quale è primo firmatario, che
recepisce integralmente la "Risoluzione sui diritti umani, l'orientamento
sessuale e l'identità di genere nel quadro delle Nazioni Unite". "Il Senato -
ha dichiarato il senatore Lauro - dovrebbe discutere al più presto i contenuti
della Risoluzione, senza mettere la testa sotto la sabbia rispetto alle gravi
discriminazioni sessuali, talvolta con violenza fisica, che si verificano nel
nostro Paese. Le pubbliche istituzioni, a partire dal governo, dovrebbero
promuovere sistematicamente la tutela e il rispetto dei diritti umani.
Dovrebbero inoltre perseguire, anche con l'introduzione di norme penali
specifiche e sanzioni adeguate, qualunque atto di discriminazione - culturale,
sociale, fisico o lavorativo - e rendere concreta l'applicazione dell'articolo
2 della Costituzione sul rispetto dei diritti inviolabili dell'uomo, sia come
singolo, sia nelle formazioni ove si svolge la sua personalità. Si dovrebbe
anche applicare concretamente l'articolo 3 della Costituzione sulla pari
dignità sociale dei cittadini, senza distinzione di sesso, di razza, di
lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e
sociali".
La Risoluzione approvata dal Parlamento europeo, nella seduta del 28 settembre
2011, con 442 voti favorevoli (Ppe, Sd, Alde, Ecr, Gve e Verdi), 104 contrari
e 40 astenuti, incoraggia gli Stati membri ad impegnarsi in modo costruttivo
per garantire che i diritti umani, relativi all'orientamento sessuale e
all'identità di genere, siano pienamente rispettati e promossi nell'Unione
europea e nei Paesi terzi. (Red)
041336 OTT 11
DIRITTI UMANI: LAURO "SENATO DISCUTA MOZIONE BIPARTISAN"
ROMA (ITALPRESS) - Il senatore del Pdl, Raffaele Lauro, componente
della commissione Affari Costituzionali, ha invitato tutti i
senatori a sottoscrivere una mozione bipartisan, della quale e'
primo firmatario, che recepisce integralmente la "Risoluzione sui
diritti umani, l'orientamento sessuale e l'identita' di genere nel
quadro delle Nazioni Unite".
"Il Senato - ha dichiarato Lauro - dovrebbe discutere al piu'
presto i contenuti della Risoluzione, senza mettere la testa sotto
la sabbia rispetto alle gravi discriminazioni sessuali, talvolta
con violenza fisica, che si verificano nel nostro Paese. Le
pubbliche istituzioni, a partire dal Governo, dovrebbero
promuovere sistematicamente la tutela e il rispetto dei diritti
umani. Dovrebbero inoltre perseguire, anche con l'introduzione di
norme penali specifiche e sanzioni adeguate, qualunque atto di
discriminazione - culturale, sociale, fisico o lavorativo - e
rendere concreta l'applicazione dell'articolo 2 Cost. sul rispetto
dei diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo, sia nelle
formazioni ove si svolge la sua personalita'. Si dovrebbe anche
applicare concretamente - conclude Lauro - l'articolo 3 Cost.
sulla pari dignita' sociale dei cittadini, senza distinzione di
sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche,
di condizioni personali e sociali".
(ITALPRESS).
ads/com
04-Ott-11 13:44
NNNN
DIRITTI UMANI: LAURO "SENATO DISCUTA MOZIONE BIPARTISAN"
ROMA (ITALPRESS) - Il senatore del Pdl, Raffaele Lauro, componente
della commissione Affari Costituzionali, ha invitato tutti i
senatori a sottoscrivere una mozione bipartisan, della quale e'
primo firmatario, che recepisce integralmente la "Risoluzione sui
diritti umani, l'orientamento sessuale e l'identita' di genere nel
quadro delle Nazioni Unite".
"Il Senato - ha dichiarato Lauro - dovrebbe discutere al piu'
presto i contenuti della Risoluzione, senza mettere la testa sotto
la sabbia rispetto alle gravi discriminazioni sessuali, talvolta
con violenza fisica, che si verificano nel nostro Paese. Le
pubbliche istituzioni, a partire dal Governo, dovrebbero
promuovere sistematicamente la tutela e il rispetto dei diritti
umani. Dovrebbero inoltre perseguire, anche con l'introduzione di
norme penali specifiche e sanzioni adeguate, qualunque atto di
discriminazione - culturale, sociale, fisico o lavorativo - e
rendere concreta l'applicazione dell'articolo 2 Cost. sul rispetto
dei diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo, sia nelle
formazioni ove si svolge la sua personalita'. Si dovrebbe anche
applicare concretamente - conclude Lauro - l'articolo 3 Cost.
sulla pari dignita' sociale dei cittadini, senza distinzione di
sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche,
di condizioni personali e sociali".
(ITALPRESS).
ads/com
04-Ott-11 13:44
NNNN
Stamane, il sen. Raffaele Lauro del Pdl, membro della commissione affari costituzionali, ha invitato tutti i Senatori della Repubblica a sottoscrivere una mozione bipartisan, della quale è primo firmatario, che recepisce integralmente la "Risoluzione sui diritti umani, l'orientamento sessuale e l'identità di genere nel quadro delle Nazioni Unite", approvata dal Parlamento europeo, nella seduta del 28 settembre 2011, con 442 voti favorevoli (PPE, SD, ALDE, ECR, GVE e Verdi), 104 contrari e 40 astenuti, con la quale si incoraggiano gli Stati membri ad impegnarsi, in modo costruttivo, per garantire che i diritti umani, relativi l'orientamento sessuale e l'identità di genere, siano pienamente rispettati e promossi nell'Unione europea e nei Paesi terzi. "Il Senato - ha dichiarato Lauro - dovrebbe discutere, al più presto, i contenuti della Risoluzione, senza mettere la testa sotto la sabbia, rispetto alle gravi discriminazioni sessuali, talvolta con violenza fisica, che si verificano nel nostro Paese." "Le pubbliche istituzioni, a partire dal Governo, dovrebbero: promuovere sistematicamente la tutela e il rispetto dei diritti umani; perseguire, anche con l'introduzione di norme penali specifiche e sanzioni adeguate, qualunque atto di discriminazione (culturale, sociale, fisico o lavorativo) e rendere concreta l'applicazione dell'articolo 2 Cost., sul rispetto dei diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni ove si svolge la sua personalità, e dell'articolo 3 Cost., sulla pari dignità sociale dei cittadini, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali."
Altre agenzie
MAFIA: DOMANI IN SENATO RELAZIONI SU INFILTRAZIONI NEL GIOCO LECITO E ILLECITO =
Roma, 4 ott. (Adnkronos) - Si svolgera' domani, probabilmente
nel pomeriggio, il dibattito in Senato sulle due relazioni della
Commissione Antimafia sulle infiltrazioni mafiose nel gioco lecito e
illecito. I lavori verranno aperti dal senatore dell'Idv Luigi Li
Gotti in qualita' di relatore, mentre l'intervento conclusivo verra'
svolto dal senatore del Pdl Raffaele Lauro.
(Sin/Ct/Adnkronos)
04-OTT-11 14:09
NNNN
RIFORME. DA PDL E LEGA EMENDAMENTI PER ABOLIRE I SENATORI A VITA
CARROCCIO PROPONE 250 DEPUTATI, IDV 150 SENATORI
(DIRE) Roma, 4 ott. - "L'articolo 59 della Costituzione e'
abrogato". E' quanto prevedono due emendamenti identici
depositati in commissione Affari costituzionali, all'art. 2 del
testo unificato sulla riduzione del numero dei parlamentari, dal
senatore Raffaele Lauro (Pdl) e Lorenzo Bodega (Lega). In
sostanza, il presidente della Repubblica non sara' piu' di
diritto ("salvo rinunzia") senatore a vita e, ovviamente, non
potra' nominare 5 cittadini senatori a vita.
Piu' soft invece la richiesta del senatore Oskar Peterlini
(Svp) che attribuisce al Capo dello Stato la facolta' di
nominare soltanto 3 senatori a vita.
Molti dei circa 50 emendamenti depositati, invece, riguardano
il numero dei parlamentari da eleggere. Il testo base proposto
dai relatori indica in 450 il numero dei deputati e in 250 quello
senatori.
Ma evidentemente sono ancora troppi. Numero dei Deputati. La
Lega con Bodega vuole 250 deputati. Francesco Rutelli (Api) li
fissa a 400 come Lucio Malan (Pdl). Peterlini (Svp) opta per 300
come Felice Belisario (Idv). Controcorrente Domenico Benedetti
Valentini (Pdl) che sale a 458.
Sul numero dei senatori l'Idv punta a 150, stessa proposta da
Peterlini. Piu' contenuto Rutelli che ne indica 200. Sempre
'contro' Benedetti Valentini con 254.
Sul testo base il Pd non ha presentato emendamenti
probabilmente in sintonia con il relatore Enzo Bianco che intende
proporre il ritiro dele proposte di modifica per portare cosi'
com'e' in aula il testo base adottato dalla commissione.
(Vid/ Dire)
15:42 04-10-11
NNNN
RIFORME: PDL E LEGA, ABOLIAMO I SENATORI A VITA
NEGLI EMENDAMENTI FIOCCANO RICHIESTE MAGGIOR TAGLIO PARLAMENTARI
(ANSA) - ROMA, 4 OTT - Via i senatori a vita: questa
richiesta che accompagnava le proteste del centrodestra nella
precedente legislatura per l'appoggio che nelle principali
votazioni davano al centrosinistra in affanno, torna alla
ribalta. L'occasione e' data dalla legge sulla riduzione del
numero dei parlamentari all' esame della commissione Affari
Costituzionali del Senato. Due emendamenti identici all'art. 2
del testo unificato sul taglio dei parlamentari presentati dal
senatore Raffaele Lauro (Pdl) e Lorenzo Bodega (Lega) chiedono
l'abrogazione dell' articolo 59 della Costituzione che riguarda
i senatori a vita. Questo vuol anche dire che il presidente
della Repubblica oltre a non poter piu' nominare senatori a vita
cinque illustri cittadini, non sara' piu' neanche lui ''senatore
di diritto a vita'' come prevede ora l'articolo 59.
Meno draconiana, invece, la richiesta del senatore Oskar
Peterlini (Svp) che attribuisce al Capo dello Stato la facolta'
di nominare soltanto 3 senatori a vita.
Gran parte dei circa 50 emendamenti depositati, invece,
riguardano il numero dei parlamentari da eleggere. Il testo base
proposto dai relatori indica in 450 il numero dei deputati e in
250 quello senatori. La Lega con Bodega vuole 250 deputati.
Francesco Rutelli (Api) li fissa a 400 come Lucio Malan (Pdl).
Peterlini (Svp) opta per 300 come Felice Belisario (Idv).
Controcorrente Domenico Benedetti Valentini (Pdl) che sale a
458. Sul numero dei senatori l'Idv punta a 150, stessa proposta
da Peterlini. Piu' contenuto il taglio di Rutelli che indica in
200 il numero dei senatori. Sempre 'contro' Benedetti Valentini
con 254.
Sul testo base il Pd non ha presentato emendamenti
probabilmente in sintonia con il relatore Enzo Bianco che
intende proporre il ritiro delle proposte di modifica per
portare cosi' com'e' in aula il testo base adottato dalla
commissione. (ANSA).
SES
04-OTT-11 16:17 NNNN
Di Raffaele Lauro (del 04/10/2011 @ 21:07:59, in Il commento politico, linkato 462 volte)
Il Senato,
premesso che
- il Parlamento europeo, nella seduta del 28 settembre 2011, ha approvato, con 442 voti favorevoli (PPE, SD, ALDE, ECR, GVE e Verdi), 104 contrari e 40 astenuti, la "Risoluzione sui diritti umani, l'orientamento sessuale e l'identità di genere nel quadro delle Nazioni Unite";
- i contenuti della relazione, che, di seguito, integralmente si richiamano (Il Parlamento europeo, viste la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, la Convenzione europea dei diritti dell'uomo e la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea,
– vista la risoluzione A/RES/60/251 dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite che istituisce il Consiglio dei diritti dell'uomo (UNHRC),
– vista la dichiarazione sull'istituzione del Consiglio dei diritti dell'uomo delle Nazioni Unite resa dalla Presidenza del Consiglio a nome dell'Unione europea il 16 marzo 2006,
– vista la sua risoluzione del 10 marzo 2011 sulla 16a sessione del Consiglio dei diritti dell'uomo,
– vista la sua risoluzione del 16 dicembre 2010 sui diritti umani nel mondo nel 2009 e la politica dell'Unione europea in materia,
– viste le precedenti dichiarazioni comuni delle Nazioni Unite, ivi incluse la dichiarazione comune del Consiglio dei diritti dell'uomo, del 22 marzo 2011, sull'eliminazione delle violenze basate sull'orientamento sessuale e l'identità di genere nonché delle violazioni dei diritti umani a esse connesse, e la dichiarazione dell'Assemblea generale, del 18 dicembre 2008, sui diritti umani, l'orientamento sessuale e l'identità di genere,
– vista la risoluzione del Consiglio dei diritti dell'uomo delle Nazioni Unite A/HRC/17/19, del 17 giugno 2011, sui diritti umani, l'orientamento sessuale e l'identità di genere,
– viste la 17a sessione del Consiglio dei diritti dell'uomo delle Nazioni Unite, in occasione della quale è stata adottata la risoluzione A/HRC/17/19 sui diritti umani, l'orientamento sessuale e l'identità di genere, e la 19a sessione del medesimo Consiglio nell'ambito della quale si terrà il dibattito ad alto livello previsto dalla risoluzione A/HRC/17/19,
– viste la risoluzione 1728 dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, del 29 aprile 2010, sulla discriminazione basata sull'orientamento sessuale e l'identità di genere, e la raccomandazione del Comitato dei ministri CM/Rec(2010)5, del 31 marzo 2010, sulle misure per combattere la discriminazione fondata sull'orientamento sessuale o l'identità di genere,
– vista la risoluzione dell'Organizzazione degli Stati americani AG/RES. 2653, del 7 giugno 2011, sui diritti umani, l'orientamento sessuale e l'identità di genere,
– vista la relazione dell'Agenzia dei diritti fondamentali dal titolo «Omofobia, transfobia e discriminazioni basate sull'orientamento sessuale e l'identità di genere» (novembre 2010),
– visti l'articolo 2, l'articolo 3, paragrafo 5, l'articolo 18, l'articolo 21 e l'articolo 27 del trattato sull'Unione europea nonché l'articolo 10 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
– visto lo strumentario per la promozione e la tutela dell'esercizio di tutti i diritti umani da parte di lesbiche, gay, bisessuali e transgender (LGBT) adottato dal Consiglio,
– vista la dichiarazione sui diritti umani, l'orientamento sessuale e l'identità di genere nel quadro delle Nazioni Unite resa dal vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza,
– visto l'articolo 110, paragrafo 2, del suo regolamento,
A. considerando che il rispetto, la promozione e la salvaguardia dell'universalità dei diritti dell'uomo sono parte integrante dell'acquis etico e giuridico dell'Unione europea e costituiscono una delle pietre miliari dell'unità e dell'integrità europee;
B. considerando che tanto nell'Unione europea quanto nei paesi terzi ogni giorno vengono perpetrate numerose violazioni dei diritti umani connesse all'orientamento sessuale e all'identità di genere;
C. considerando che l'Unione europea e i suoi Stati membri dovrebbero garantire il rispetto dei diritti umani nelle loro politiche e prassi in modo da rafforzare e rendere credibile la posizione dell'Unione europea in seno al Consiglio dei diritti dell'uomo delle Nazioni Unite;
D. considerando che l'Unione europea attribuisce un'importanza fondamentale all'universalità e indivisibilità dei diritti umani;
E. considerando che le questioni dell'orientamento sessuale e dell'identità di genere sono già contemplate nelle attività svolte dall'Unione europea in seno alle Nazioni Unite nonché nel quadro degli organismi regionali e dei dialoghi bilaterali sui diritti umani;
F. considerando che la risoluzione del Consiglio dei diritti dell'uomo sui diritti umani, l'orientamento sessuale e l'identità di genere è la prima risoluzione delle Nazioni Unite dedicata specificatamente all'orientamento sessuale e all'identità di genere;
G. considerando che la risoluzione sui diritti umani, l'orientamento sessuale e l'identità di genere ha ricevuto il voto favorevole di paesi di tutte le regioni del mondo, inclusi tutti gli Stati membri dell'UE che siedono nel Consiglio dei diritti dell'uomo, e che il testo era patrocinato da 21 Stati membri dell'Unione europea;
H. considerando che numerosi organismi previsti dal trattato, relatori speciali e agenzie dell'ONU attivi nel settore dei diritti umani, al pari del Segretario generale e dell'Alto commissario per i diritti dell'uomo delle Nazioni Unite, hanno espresso gravi preoccupazioni in merito alle violazioni dei diritti umani subite in tutto il mondo da lesbiche, gay, bisessuali e transgender (LGBT);
I. considerando che altre istituzioni regionali come il Consiglio d'Europa e l'Organizzazione degli Stati americani hanno recentemente adottato risoluzioni con le quali condannano le violazioni dei diritti umani fondate sull'orientamento sessuale e l'identità di genere;
1. ribadisce la propria preoccupazione per le numerose violazioni dei diritti umani e le diffuse discriminazioni connesse all'orientamento sessuale e all'identità di genere perpetrate sia nell'Unione europea che nei paesi terzi;
2. riconosce e sostiene il lavoro già svolto dal Consiglio dei diritti dell'uomo, dal Segretario generale e dall'Alto commissario per i diritti dell'uomo delle Nazioni unite nonché dagli organismi previsti dal trattato, dai relatori speciali e dalle agenzie dell'ONU attivi nel settore dei diritti umani per garantire la piena applicazione dei principi internazionali in materia di diritti umani indipendentemente dall'orientamento sessuale o dall'identità di genere delle persone;
3. accoglie con favore l'adozione, da parte del Consiglio dei diritti dell'uomo, della risoluzione A/HRC/17/19 sui diritti umani, l'orientamento sessuale e l'identità di genere;
4. richiama l'attenzione sul fatto che la suddetta risoluzione è stata sostenuta da Stati di tutte le regioni del mondo ed elaborata dal Sud Africa; ribadisce che i diritti umani sono universali e indivisibili e si applicano a tutti nello stesso modo indipendentemente dall'orientamento sessuale o dall'identità di genere;
5. è favorevole all'organizzazione di un dibattito ad alto livello in occasione della 19a sessione del Consiglio dei diritti dell'uomo, che si svolgerà nella primavera 2012, ai fini di un dialogo costruttivo, informato e trasparente sulla questione delle leggi e pratiche discriminatorie e degli atti di violenza contro i singoli fondati sull'orientamento sessuale e l'identità di genere; ritiene indispensabile sviluppare un dialogo rispettoso e aperto sui diritti umani, l'orientamento sessuale e l'identità di genere cui partecipino i paesi membri delle Nazioni Unite di tutte le regioni del mondo;
6. plaude al sostegno da lungo tempo espresso, anche in occasione di precedenti dichiarazioni congiunte, dagli Stati membri dell'UE e dal vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza a favore dell'inclusione dell'orientamento sessuale e dell'identità di genere nei lavori del Consiglio dei diritti dell'uomo e degli altri organismi delle Nazioni Unite;
7. ricorda che lo strumentario per la promozione e la tutela dell'esercizio di tutti i diritti umani da parte di lesbiche, gay, bisessuali e transgender (LGBT), messo a punto dal gruppo di lavoro sui diritti umani del Consiglio dell'Unione europea, cita tra i settori prioritari di azione la decriminalizzazione dell'omosessualità nel mondo, l'uguaglianza e la non discriminazione nonché la protezione dei difensori dei diritti umani; è del parere che l'alto rappresentante, tutte le istituzioni dell'Unione e gli Stati membri debbano sostenere dette priorità in modo sistematico a livello interno e nelle rispettive relazioni esterne;
8. invita l'alto rappresentante e gli Stati membri a promuovere sistematicamente, in partenariato con i paesi terzi, la tutela e il rispetto dei diritti umani relativi all'orientamento sessuale e all'identità di genere presso le Nazioni Unite e gli altri forum multilaterali nonché, a livello bilaterale, nei rispettivi dialoghi sui diritti umani;
9. incoraggia gli Stati membri a impegnarsi in modo costruttivo, in partenariato con i paesi terzi, nell'esame periodico universale e nelle procedure degli organismi previsti dal trattato per garantire che i diritti umani relativi all'orientamento sessuale e all'identità di genere siano pienamente rispettati nell'Unione europea e nei paesi terzi; incoraggia a tal fine gli Stati membri e l'alto rappresentante a garantire la coerenza tra l'azione esterna ed interna dell'UE nel settore dei diritti umani, come stabilito all'articolo 21, paragrafo 3, del trattato sull'Unione europea;
10. invita l'alto rappresentante, la Commissione e gli Stati membri a continuare a promuovere, in partenariato con i paesi terzi, i diritti umani relativi all'orientamento sessuale e all'identità di genere tramite i dialoghi bilaterali sui diritti umani, lo strumento europeo per la democrazia e i diritti umani (EIDHR) e gli altri strumenti di finanziamento dell'azione esterna;
11. si rammarica che nell'Unione europea i diritti di lesbiche, gay, bisessuali e transgender, ivi inclusi il diritto all'integrità fisica, alla vita privata e alla famiglia, il diritto alla libertà di opinione, di espressione e di associazione, il diritto alla non discriminazione, il diritto alla libera circolazione anche per le coppie omosessuali e le relative famiglie, il diritto di accedere alla prevenzione sanitaria e di ricevere cure mediche, nonché il diritto di asilo, non siano ancora sempre pienamente rispettati;
12. ricorda che gli Stati membri hanno l'obbligo di dare protezione o asilo ai cittadini di paesi terzi che fuggono da (potenziali) persecuzioni fondate sull'orientamento sessuale nei rispettivi paesi di origine, così come previsto dalla direttiva 2004/83/CE recante norme minime sull'attribuzione, a cittadini di paesi terzi o apolidi, della qualifica di rifugiato o di persona altrimenti bisognosa di protezione internazionale, nonché norme minime sul contenuto della protezione riconosciuta;
13. condanna con assoluta fermezza il fatto che, in alcuni paesi, anche all'interno dell'Unione, l'omosessualità, la bisessualità o la transessualità siano ancora percepite come una malattia mentale e chiede agli Stati membri di affrontare questo fenomeno;
chiede in particolare la depsichiatrizzazione del percorso transessuale, transgenere, la libera scelta del personale di cura, la semplificazione del cambiamento d'identità e una copertura da parte della previdenza sociale;
14. richiama l'attenzione sulle conclusioni della relazione dell'Agenzia dei diritti fondamentali dell'Unione europea dal titolo 'Omofobia, transfobia e discriminazione fondate sull'orientamento sessuale e l'identità di genere'; invita la Commissione e gli Stati membri a dare un seguito ai pareri contenuti in detta relazione nella massima misura possibile;
15. esorta gli Stati membri e la Commissione e il SEAE ad affrontare in modo completo le disuguaglianze in questione; ribadisce la sua richiesta che la Commissione elabori una tabella di marcia globale contro l'omofobia, la transfobia e le discriminazioni fondate sull'orientamento sessuale e l'identità di genere;
16. invita la Commissione e l'Organizzazione mondiale della sanità a depennare i disturbi dell'identità di genere dall'elenco dei disturbi mentali e comportamentali e a garantire una riclassificazione non patologizzante in sede di negoziati relativi all'11a versione della classificazione internazionale delle malattie (ICD-11);
17. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, alla Commissione, al Consiglio dell'Unione europea, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri, all'alto commissario per i diritti dell'uomo nonché al Segretario generale delle Nazioni Unite), incoraggiano gli Stati membri ad impegnarsi, in modo costruttivo, per garantire che i diritti umani, relativi all'orientamento sessuale e all'identità di genere, siano pienamente rispettati e promossi nell'Unione europea e nei Paesi terzi;
considerato che:
nella primavera del 2012, si svolgerà, in occasione della diciannovesima sessione del Consiglio dei Diritti dell'Uomo (ONU), un dibattito ad alto livello, ai fini di un dialogo costruttivo, informato e trasparente sulle questioni delle leggi, e pratiche discriminatorie, e degli atti di violenza contro i singoli, fondati dell'orientamento sessuale e sull'identità di genere;
impegna il Governo, in applicazione dei principi fondamentali della Carta Costituzionale:
- a promuovere sistematicamente, impartendo anche istruzioni cogenti a tutte le istituzioni pubbliche, centrali e periferiche, la tutela ed il rispetto dei diritti umani, relativi all'orientamento sessuale e all'identità di genere;
- a perseguire, anche con l'introduzione di norme penali specifiche e sanzioni adeguate, qualunque atto di discriminazione (culturale, sociale, fisico o lavorativo), relativo all'orientamento sessuale e all'identità di genere;
- a rendere concreta l'applicazione dell'articolo 2 Cost., sul rispetto dei diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni ove si svolge la sua personalità, e dell'articolo 3 Cost., sulla pari dignità sociale dei cittadini, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.