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Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Raffaele Lauro (del 08/07/2011 @ 19:40:12, in Il commento politico, linkato 426 volte)
"Un discorso completo, emozionante, incisivo ed entusiasmante, pieno di ispirazione ideale e di valori, legati alla dignità della persona umana, da vero leader. Sarà un vero osso duro per la sinistra." Il sen. Raffaele Lauro ha commentato così il discorso di insediamento del nuovo segretario politico del PdL, Angelino Alfano.
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Agenzie di stampa
PDL. LAURO: ALFANO EMOZIONANTE, SARA' OSSO DURO PER SINISTRA
(DIRE) Roma, 1 lug. - "Un discorso completo, emozionante,
incisivo ed entusiasmante, pieno di ispirazione ideale e di
valori, legati alla dignita' della persona umana, da vero leader.
Sara' un vero osso duro per la sinistra". Cosi' il senatore
Raffaele Lauro commenta il discorso di insediamento del nuovo
segretario politico del Pdl, Angelino Alfano.
(Com/Vid/ Dire)
12:18 01-07-11
NNNN
PDL, LAURO: SARA' OSSO DURO PER SINISTRA
(9Colonne) Roma, 1 lug - "Un discorso completo, emozionante, incisivo ed
entusiasmante, pieno di ispirazione ideale e di valori, legati alla dignità
della persona umana, da vero leader. Sarà un vero osso duro per la sinistra".
Lo afferma il senatore Raffaele Lauro commentando il discorso di insediamento
del nuovo segretario politico del Pdl, Angelino Alfano.
(red)
011220 LUG 11
PDL: LAURO, DISCORSO ALFANO PIENO DI VALORI E DA VERO LEADER =
'SARA' UN VERO OSSO DURO PER LA SINISTRA'
Roma, 1 lug. - (Adnkronos) - "Un discorso completo, emozionante,
incisivo ed entusiasmante, pieno di ispirazione ideale e di valori,
legati alla dignita' della persona umana, da vero leader. Sara' un
vero osso duro per la sinistra". Il senatore Raffaele Lauro ha
commentato cosi' il discorso di insediamento del nuovo segretario
politico del Pdl, Angelino Alfano.
(Sin/Zn/Adnkronos)
01-LUG-11 12:36
NNNN
Di Raffaele Lauro (del 01/07/2011 @ 22:19:09, in Il commenrto politico, linkato 415 volte)
"Un discorso completo, emozionante, incisivo ed entusiasmante, pieno di ispirazione ideale e di valori, legati alla dignità della persona umana, da vero leader. Sarà un osso duro per la sinistra." Il sen. Raffaele Lauro ha commentato così il discorso di insediamento del nuovo segretario politico del PdL, Angelino Alfano.
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Agenzie di stampa
PDL. LAURO: ALFANO EMOZIONANTE, SARA' OSSO DURO PER SINISTRA
(DIRE) Roma, 1 lug. - "Un discorso completo, emozionante,
incisivo ed entusiasmante, pieno di ispirazione ideale e di
valori, legati alla dignita' della persona umana, da vero leader.
Sara' un vero osso duro per la sinistra". Cosi' il senatore
Raffaele Lauro commenta il discorso di insediamento del nuovo
segretario politico del Pdl, Angelino Alfano.
(Com/Vid/ Dire)
12:18 01-07-11
NNNN
PDL, LAURO: SARA' OSSO DURO PER SINISTRA
(9Colonne) Roma, 1 lug - "Un discorso completo, emozionante, incisivo ed
entusiasmante, pieno di ispirazione ideale e di valori, legati alla dignità
della persona umana, da vero leader. Sarà un vero osso duro per la sinistra".
Lo afferma il senatore Raffaele Lauro commentando il discorso di insediamento
del nuovo segretario politico del Pdl, Angelino Alfano.
(red)
011220
PDL: LAURO, DISCORSO ALFANO PIENO DI VALORI E DA VERO LEADER =
'SARA' UN VERO OSSO DURO PER LA SINISTRA'
Roma, 1 lug. - (Adnkronos) - "Un discorso completo, emozionante,
incisivo ed entusiasmante, pieno di ispirazione ideale e di valori,
legati alla dignita' della persona umana, da vero leader. Sara' un
vero osso duro per la sinistra". Il senatore Raffaele Lauro ha
commentato cosi' il discorso di insediamento del nuovo segretario
politico del Pdl, Angelino Alfano.
(Sin/Zn/Adnkronos)
01-LUG-11 12:36
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Di Raffaele Lauro (del 01/07/2011 @ 22:16:45, in Il commento politico, linkato 464 volte)
Lauro: Un grato augurio a Tonino Pane per nuove sfide e per continuare a servire la nostra amata terra sorrentina.
Il senatore Raffaele Lauro ha dichiarato: "Da oggi, Antonino Pane, lascerà, dopo quattro decenni, per raggiunti limiti di età, il ponte di comando del maggiore quotidiano del Mezzogiorno, dopo una lunga e prestigiosa carriera giornalistica, percorsa ininterrottamente nello stesso quotidiano, accanto a grandi giornalisti e a illuminati direttori, come, tra gli altri, Pasquale Nonno, Sergio Zavoli, Mario Orfeo e Vidmar Cusenza. In questo momento particolare, al mio fraterno amico, al mio tenace allievo, che iniziò i primi passi dell'attività, scrivendo su un giornale locale della Penisola, che fondammo insieme, più di quaranta anni fa, desidero esprimergli il mio pubblico ringraziamento, come sorrentino, come ex amministratore pubblico, come uomo delle istituzioni e come parlamentare, per il lavoro straordinario svolto, in tanti anni, giorno dopo giorno, con grande professionalità ed equilibrio, nel rappresentare, in particolare, la vita civile, lo sviluppo economico e gli eventi più significativi di Sorrento e di tutta la Penisola Sorrentina. Grazie, caro Tonino, ed ora non immaginare di chiuderti nel rifugio di Casarlano, accanto alla tua splendida moglie Liana e ai tuoi figlioli, Luca e Livio, ma preparati a nuove sfide e comincia ad immaginare, come tu possa continuare, in altre forme, a servire la nostra amata terra, secondo gli ideali di una comunicazione sempre rispettosa della verità e delle persone, ancorata esclusivamente all'interesse generale della comunità."
Di Raffaele Lauro (del 01/07/2011 @ 22:14:50, in Il commento politico, linkato 431 volte)
Intervista al sen. Raffaele Lauro (PdL)
(30/06/2011 )
di Carla Isabella Elena Cace
In Italia il mercato del gioco d'azzardo, sia il cosiddetto legale o autorizzato che quello illegale, è in fortissima espansione. Tale costume sta producendo effetti devastanti sui redditi delle famiglie e sulle categorie più deboli, nonché un enorme aumento dei reati quali l'usura. Più in generale, vi è un riflesso altamente negativo sul "sistema Paese", derivante da un'obiettiva, strutturale maturazione della criminalità di tipo mafioso, con la replica del suo modello operativo in tante località non ancora del tutto inquinate dal suo insediamento. Nonostante le segnalazioni, gli accordi internazionali e i regolamenti adottati dai singoli stati, i casinò e le sale da gioco non cessano di rappresentare un collaudato e sicuro canale di riciclaggio, poiché operano con grandi volumi di denaro contante, mentre offrono servizi finanziari dedicati, quali linee di credito, cassette di sicurezza e trasferimento di fondi. Il Pdl ha approvato una mozione urgente per cercare di arginare il fenomeno. Vediamo quali sono le proposte insieme al senatore Raffaele Lauro, componente della Commissione Antimafia.
Quali misure prevede la mozione, senatore Lauro?
"La questione del gioco d'azzardo è complessa e non si può affrontare in sede parlamentare soltanto con delle mozioni. Prima di tutto però mi preme esprimere la mia soddisfazione per l'approvazione con voto bipartisan di questa mozione. Un successo frutto anche dell'impegno della presidenza del Senato, dei presidenti Gasparri e Quagliariello e di tutto il gruppo, che sono stati fermi nel voler aprire questa discussione. Tornando alla mozione si è trattato dell'avvio di una disamina che avrà poi un altro momento più esteso e puntale, quando dalla Commissione Antimafia arriverà la seconda Relazione sul riciclaggio e il gioco d'azzardo che sta per essere licenziata dal Comitato Antiriciclaggio, del quale faccio parte. Fin dall'avvio della discussione sulla mozione è emersa con evidenza la necessita di misure urgenti. Misure che io ho proposto, e che hanno sottoscritto sia il gruppo del Pdl che gli altri gruppi dell'opposizione: tutela dei minori, divieto della pubblicità ingannevole, controllo dei percorsi finanziari sulle scommesse, istituzione di un registro delle scommesse e trasparenza assoluta dei concessionari dei giochi, anche online, con revoca delle licenze a quelli che non hanno sede legale in Italia e il cui assetto societario non è trasparente. Al di là di questi importanti passi, la situazione rimane preoccupante. Ad una espansione del mercato del gioco, infatti, non corrispondono entrate erariali crescenti, come dimostrano i dati relativi al 2010 e quelli previsti per il 2011. Il problema di fondo riguarda la riforma dell'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato che, nella sua organizzazione e struttura, pur con l'impegno degli attuali vertici dirigenziali, stenta a seguire e controllare un fenomeno così esteso che coinvolge anche, attraverso i prestanome, il gioco cosiddetto legale. Dobbiamo arrivare, alla fine di questo percorso, ad una riforma organica del settore che porti al rafforzamento del sistema sanzionatorio e di quello di controllo e, in un secondo momento, ad una riforma dell'Azienda Autonoma dei Monopoli di Stato per fornirle gli strumenti di controllo idonei. Ecco perché la questione non può essere affrontata con misure episodiche".
Lei ha presentato anche un ddl sull'argomento...
"Un ddl che è stato firmato dal gruppo Pdl in numero significativo e anche da esponenti del Pd, dell'Udc, dell'Idv e del Gruppo Misto. Ma al di là del mio ddl che riguarda le misure urgenti, sarà necessario discutere sull'opportunità dell'espansione di questo mercato in presenza di bisogni di cassa dell'erario dello Stato o sull'attuazione di una politica non solo quantitativa, ma di qualificazione coordinata con le misure di prevenzione e sicurezza".
Il fenomeno sociale ha acquisito la forma di una vera e propria malattia. E' corretto?
"Certamente. Il problema più grande è quello della cosiddetta 'ludopatia'. Oggi non sono meno di un milione e mezzo i soggetti affetti da questa vera e propria patologia. Il frenetico accostamento al gioco d'azzardo oggi è divenuto un fenomeno pericolosissimo, anche a causa delle nuove offerte che riguardano il poker, il cash e altre diavolerie di questo genere. E' chiaro, quindi, che le entrate dello Stato vadano rapportate anche ai prevedibili costi sociali che emergeranno quando questo fenomeno di massa diventerà ancora più esteso, perché i ludopatici dovranno essere curati in strutture adeguate. Il tutto, in un sistema sanitario già ansimante".
I pericoli maggiori sono per i minori. Ma quali altre categorie sono a rischio 'ludopatia'?
"Secondo le indagini del Nomisma, dell'Eurispes, della Banca d'Italia e quelle che feci fare io da Commissario straordinario antiracket e antiusura del Governo, le categorie a rischio sono le cosiddette 'catene deboli' della società. I minori per un verso, ma l'incidenza maggiore è sui pensionati, sia maschi che femmine. C'è anzi una percentuale più alta di donne, quasi fosse un'incombenza domestica quella di andare a giocare sperando di vincere e così cancellare i problemi della famiglia. Abbiamo poi la fascia dei soggetti maschili dai 45 ai 60 anni che sono in precarietà di lavoro o i piccoli imprenditori falliti che tentano di risolvere così le cose. Tutti queste persone alimentano l'esercito dei malati di ludopatia e diventano vere e proprie vittime in mano agli usurai. E' un circuito perverso dal quale bisogna uscire, spezzando questo meccanismo infernale che rischia di essere, accanto alla droga, una nuova piaga sociale. Nel giro di 15 anni il nostro paese potrebbe trovarsi stretto in una morsa in cui la faranno da padrone il mercato della droga, l'inquinamento dell'economia da parte della criminalità, il riciclaggio del denaro sporco anche in settori finanziari, il gioco d'azzardo e la ludopatia".
Di Raffaele Lauro (del 01/07/2011 @ 22:12:50, in Il commento politico, linkato 459 volte)
Intervento in Aula sul gioco d'azzardo del sen. Raffaele Lauro (PdL)
(29 giugno 2011)
"Signor Presidente, nell'illustrare la mozione sottoscritta insieme con numerosi senatori del Gruppo del Popolo della Libertà, ma anche di altri Gruppi, voglio subito precisare che tutte le mozioni presentate contengono elementi e spunti di grande interesse, a testimonianza del fatto che il problema del gioco d'azzardo abbia tante sfaccettature. Č un fenomeno proteiforme, complesso e per certi aspetti ancora inesplorato. Voglio anche sottolineare in premessa che questo, a mio giudizio, deve essere l'avvio di un dibattito su questo tema. Non può essere, in questa legislatura, la conclusione, in quanto la Commissione parlamentare antimafia ha già inviato alle Camere un primo rapporto sul tema fin dal novembre 2010. Ma ancora più interessante è che la Commissione antimafia, tra pochi giorni, approverà un secondo rapporto, molto più articolato e dettagliato. Il Comitato antiriciclaggio dell'Antimafia, dopo alcuni mesi di lavoro, sotto la presidenza del senatore Li Gotti, e dopo decine di audizioni che hanno visto presenti in Comitato tutti i rappresentanti dei settori investiti direttamente o indirettamente da questo problema, sottoporrà come proposta alla Commissione plenaria un documento che sarà inviato alle Camere per un altro dibattito approfondito. Quindi, ripeto, questo è l'avvio di un dibattito e non la conclusione. Tuttavia serve per misurare l'urgenza dei problemi intorno alla questione gioco d'azzardo e l'esigenza di pervenire all'approvazione di misure urgenti sulla tutela dei minori, sul divieto di pubblicità ingannevole, sul controllo delle scommesse e dei percorsi finanziari intorno alle scommesse, sull'interdizione del riciclaggio del denaro sporco e anche, cosa più interessante, per avere finalmente la trasparenza assoluta su tutti i concessionari del gioco d'azzardo. E allora, solo allora, sarà possibile fare un'analisi globale di questo fenomeno e porsi degli interrogativi fondamentali: se risponde a verità che, espandendo all'infinito il mercato del gioco, si sottraggano risorse al gioco clandestino e, quindi, al dominio su di esso della criminalità organizzata; se risulta vero che, espandendo all'infinito il mercato del gioco, si ha un progresso dell'innovazione tecnologica, come qualcuno ha testimoniato nel Comitato antiriciclaggio; se espandendo all'infinito il mercato del gioco, ne deriva un aumento delle entrate erariali (questo non è un punto secondario); se esiste una reale discontinuità tra il gioco d'azzardo cosiddetto lecito e il gioco d'azzardo illecito, clandestino e controllato dalla criminalità organizzata. Se dovessimo fare riferimento alle molte indagini in corso da parte della magistratura inquirente e delle forze di polizia, dovremmo dire che, nei territori a sovranità criminale, questa discontinuità non esiste, perché spesso i titolari delle agenzie sono prestanome, sono teste di legno della rete criminale. Allora, dovremmo rispondere a tutte queste domande, ma anche ad un'altra domanda, centrale, ossia se l'attuale assetto amministrativo dell'AAMS, cioè dell'Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato, al di là dei meriti dell'attuale dirigenza, abbia bisogno di una profonda trasformazione strutturale che, accompagnata da una riforma del sistema sanzionatorio e del sistema di controllo, consenta di monitorare e, in parte, di arginare la dimensione crescente di questo fenomeno. Ripeto, è una domanda centrale. E non è colpa di nessuno se la rapidità espansiva di questo mercato ha costretto il Governo e il Parlamento a varare progressivamente delle misure di adeguamento, ma che risultano sempre in ritardo rispetto alla dimensione globale del fenomeno. Ecco perché - ripeto - questo dibattito non può che essere introduttivo. Un altro ne dovrà seguire. Ma nella mozione n. 202 (testo 2) ci sono alcune richieste al Governo - convergenti con altre richieste di altre mozioni - che riguardano, in attesa di questo documento dell'Antimafia e di una più approfondita analisi nelle sedi parlamentari e governative, la necessità di varare misure urgenti. La mozione da me sottoscritta, insieme con altri colleghi del PdL, impegna il Governo ad attivarsi per prevenire e reprimere il gioco d'azzardo illegale e le interazioni con il reticolato della criminalità organizzata mafiosa; ad intervenire con misure urgenti al fine di regolare in modo maggiormente rigoroso il gioco legale, applicando ed ampliando le misure già previste nel Patto di Stabilità; ad individuare gli strumenti più idonei alla trasparenza delle licenze; ad adottare misure di controllo sui giochi telematici; ad introdurre più stringenti norme a tutela dei minori. Le richieste di questa mozione vanno proprio nella direzione delle misure urgenti, di cui parlavo prima."
(Applausi dai Gruppi PdL, PD e dei senatori Li Gotti e Del Vecchio).