Home Articoli L'attività parlamentare

\\ Home Page : Storico per mese (inverti l'ordine)
Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
"La religiosità e la pietà popolare, nei riti della Settimana Santa, a Sorrento e in Penisola Sorrentina" di Raffaele Lauro Sorrento, 15 aprile 2011 Nel concludere questo intenso ed emozionante incontro sul bel libro di don Francesco Saverio Casa e di Giovanni Petagna, desidero, da subito, esprimere un sentimento di gratitudine, con la mente e con il cuore, al Priore, Antonino Persico, a tutti i Confratelli e, in particolare, agli amici Diodato Morvillo e Pasquale Ferraiuolo, per aver consentito di organizzare, in questo tempio di fede e di bellezza, una presentazione, che per il tema trattato, il Canto del Miserere, non poteva avere altro luogo che questo, che è la sintesi più alta del patrimonio religioso, storico, civile ed anche estetico, della nostra amata città di Sorrento. Aggiungerò poche riflessioni sul rapporto tra religiosità e pietà popolare, nei riti della Settimana Santa, a Sorrento e nella Penisola Sorrentina, in considerazione dei preziosi, interessanti e colti interventi degli illustri relatori che mi hanno preceduto: il coordinatore, Diodato Morvillo; il Priore, Antonino Persico; il Sindaco, Giuseppe Cuomo; il coautore, don Francesco Saverio Casa; il Direttore Diocesano dell'Ufficio Confraternite, don Antonino Minieri e il collega professor Vincenzo Russo, che ci ha donato un'altra prova della sua straordinaria preparazione scientifica e della sua elevata sensibilità culturale verso la storia della nostra terra. La religiosità popolare, come si invera nei riti della Settimana Santa a Sorrento e in Penisola Sorrentina, rappresenta una lente di ingrandimento che permette di meglio vedere e misurare alcune dimensioni della fede cristiana. La fede cristiana è un fatto relazionale: il donarsi di Dio a noi che suscita una risposta libera. Entrambi i poli sono essenziali, quello di Dio che chiama, e quello dell'uomo chiamato che risponde. I teologi preferiscono dare evidenza all’iniziativa di Dio. È il polo primario e il più facile da definire. Ma può anche risultare il più astratto e generico. Esso lascia in ombra l’articolarsi della fede nei soggetti, in ciascuna persona, nei luoghi e nei riti, che si stratificano nelle diverse culture. La religiosità popolare, invece, sottolinea maggiormente le esigenze dell’implicazione soggettiva, le dimensioni personali della fede e ci mette in gioco in prima persona, con le nostre scelte, con le nostre cadute e con le nostre attese dell'assoluto. Nel suo bisogno di concretezza, la religiosità popolare dà molto risalto alla tangibilità degli effetti di Dio nella storia. Essa vuole “vedere” Dio, sperimentarne l’agire salvifico. La teologia, da parte sua, approfondisce il riferimento agli eventi generatori della fede, quelli conclusi, una volta per tutte, nella Rivelazione di Dio in Cristo Gesù. La religiosità popolare, quindi, vive una fede che si trova a suo agio con la convinzione che Dio sia tuttora, e sempre, all’opera nella storia, non solo in quella “grande”, ma nella “piccola storia” di ogni vita, di ogni esistenza umana e, nel nostro caso, di coloro che partecipano alla processione del Cristo Morto, come incappucciati, di quelli che, nel coro, cantano il Miserere e di quanti, non tutti purtroppo, assistono, come spettatori, allo sfilare della processione tra le strade di Sorrento. La religiosità popolare rivendica un’esistenza tutta intera coinvolta nella fede e il bisogno che essa interessi tutta la corporeità, l’affettività e la stessa emozione, come avviene nella sera del Venerdì Santo, in quella unità di sentimento religioso, di devozione e di radicamento dei condivisi valori della comunità, che esprime l'anima vera, autentica e più nobile della nostra città. Questa definizione della religiosità popolare nell’orizzonte della teologia fondamentale, ci invita a non dimenticare, nel discernimento sulle forme di fede cristiana, che ogni atto autenticamente religioso o di fede, per quanto imperfetto, tende ad un “agere” che è anche un “pati”, un agire, ma per ricevere. Il sospetto nei riguardi della religiosità popolare, come forma di agire utilitaristico se non magico (che oscura la trascendenza di Dio e ne fa una proiezione dei propri bisogni) dovrebbe essere verificato a partire dalla considerazione che l’agire religioso popolare ha, spesso, pur nei suoi limiti e nelle sue contaminazioni, il significato di un fare per essere “agiti” da Dio. Ecco perché un aspetto essenziale per la valutazione della religiosità popolare trova il suo baricentro nella Pasqua di morte e di risurrezione del Signore. Ed il Venerdì Santo costituisce lo snodo di questa sofferenza, di questo patire, di questo essere insieme, perché il popolo si riconosce nel Gesù della passione, nel Gesù sofferente, nel Gesù morto in croce, nel Gesù deposto, immagine e riscatto della nostra unica possibilità di salvezza. Per tale ragione la passione di Gesù ha sviluppato la maggior parte delle devozioni proprie della religiosità popolare: le vesti degli incappucciati, i segni dei martiri, le croci e, infine, le statue del Cristo Morto e dell'Addolorata, diventano strumento di intense emozioni. Non a caso la sofferenza del Cristo viene associata sempre alla sofferenza della Madre, che vive la tragicità della morte del Figlio. Così avviene che il popolo, nel nostro caso il popolo sorrentino, si identifica, da centinaia di anni, col dolore del Cristo, vivendo quello della Madre, che in fondo è il dolore di ogni donna. È alquanto semplice, naturalmente, riconoscere i limiti di questa “cristologia popolare”: senza la risurrezione, la fede perde il suo dinamismo e porta ad un atteggiamento passivo della vita. In una logica di imitazione passiva, la fede non manifesta la sua forza ultima di liberazione. Nello stesso tempo, occorre ricordare che Cristo Risorto è sempre il Crocifisso e porta i segni della sua passione nelle mani e nel costato. Per tale ragione, Paolo VI nella enciclica "Evangelii Nuntiandi" preferì, a quella di religiosità popolare, l'espressione di pietà popolare, perché in un rapporto più diretto con la liturgia. La liturgia esprime e mantiene ciò che è centrale nella vita cristiana. Evidenzia, celebrandolo, il fondamento sorgivo della fede: il mistero pasquale. La pietà popolare, quindi, cerca di esprimere la fede all’interno delle varie circostanze concrete della vita e attraverso i sentimenti che esse suscitano. Il mistero di Cristo che la liturgia celebra, infatti, eccede ogni espressione. Esso irradia di luce tutti i frammenti della vita umana, nelle esperienze personali e comunitarie, come quella della processione del Cristo Morto. La pietà popolare non ha un contenuto diverso dalla liturgia: è sempre il mistero pasquale, ma cercato nei suoi effetti salvifici dentro l’orizzonte quotidiano. La pietà popolare invita la liturgia a recuperare tutta la dimensione affettiva del celebrare, vale a dire di far sperimentare il sentimento di essere “affetti” da Dio, raggiunti perennemente dalla grazia. La liturgia, di contro, non celebra le emozioni, ma il mistero pasquale che ci “emoziona” e in questo modo essa educa la pietà popolare a non ridursi a un effimero spettacolo, magari per i turisti, privo di contenuto partecipe, come ha sottolineato don Antonino Minieri, nella prefazione. Il senso di identificazione nelle sofferenze della passione di Cristo e il continuo bisogno di espiare i peccati, per i quali l'Agnello di Dio si è immolato sulla croce, salvando così l'umanità intera, trovano, nella dimensione della pietà popolare, la loro massima espressione nel Miserere. Il Miserere è il canto nel quale la pietà popolare viene esaltata nel suo massimo grado. Il Miserere è una delle preghiere più recitate e famose del Cristianesimo. Il suo testo è quello di un salmo (Salmo 51), stilisticamente inferiore ad altri più belli del Libro dei Salmi, che, secondo la tradizione, fu scritto dal re Davide, come pentimento per una colpa di natura carnale, commessa con Betsabea, la moglie di un ufficiale dell’esercito. Il Miserere esprime, quindi, il senso di colpa e la richiesta di perdono. Quello che colpisce immediatamente nella trama degli avvenimenti che precedono e motivano questa composizione penitenziale, è che la trasgressione sembra essere la via maestra per raggiungere se stessi e Dio. L’unica vera colpa sarebbe non rendersene conto: ecco la funzione coscienziale del profeta Natan, che illumina la mente di Davide. Dopo che il profeta ha aperto gli occhi a Davide, la richiesta di perdono del re appare come la volontà di legittimare e di integrare il nuovo che ha acquisito, come un appello alla misericordia di Dio, per sancire l’ammissibilità dei propri desideri, anche quelli più inopportuni. Davide prega di essere lavato dalle scorie del propellente che è servito a compiere l’indegno gesto, ma non lo rinnega, poiché talvolta si deve essere indegni, per riuscire a vivere pienamente. Dal proseguimento dell’amore di Davide per Betsabea nascerà il futuro re d’Israele, Salomone, colui che diventerà l’emblema del retto agire e del giusto decidere. La preghiera di Davide, come hanno dimostrato sagacemente gli autori di questo prezioso volume, Francesco Saverio e Giovanni, coincide con la nostra stessa richiesta, dolorosamente colpevole, di essere accettati con comprensione per ciò che siamo e per quello che siamo costretti a fare per non tradire noi stessi. Il pentimento è la consapevolezza della inevitabile ambivalenza dell'agire umano, ma è pur sempre, secondo un’espressione di Nietzsche, un “dire sì alla vita”. Il compito della fede, in conclusione, è quello di assumere il dolore affettivo dei sentimenti di colpevolezza, messi in movimento dalla contrizione, e di trasformare questi in coscienza della responsabilità davanti a Dio. Per ogni cristiano Dio è non soltanto creatore, ma è anche colui che ci ha redenti in Cristo, con quell’amore che Cristo stesso ha modellato su Dio Padre. La redenzione compiuta da Cristo nella sua Pasqua e liberamente accolta dal credente nel sacramento del mistero pasquale e vissuta come fedeltà di alleanza contratta nel sacramento del battesimo, determina, per l’uomo, perdono e liberazione dal peccato. Ma anche dono della vita di Dio attraverso lo Spirito, che comporta l’essere figli nel Figlio in comunione con il Padre, per sempre. Il peccato non offende né denigra Dio, bensì intacca l’essere dell’uomo, poiché, essendo infedeltà a quell’alleanza fondata in Cristo e già accolta nella fede, costituisce un disprezzo dell’amore di Dio e del dono di se stesso. Gli eventi, in quanto azioni storico-salvifiche, compiute da Cristo, sono tutti incentrati nel compimento della Pasqua: passione, morte, risurrezione, ascensione al Padre. Agendo simbolicamente, il rito liturgico ne fa il memoriale in quanto momento significativo, rivelato dalla Parola, e in quanto momento attuativo, come presenza incorporata nel simbolo della realtà rivelata significativamente. In tal modo si attua la liturgia sacramentale che postula l’azione della Chiesa. In essa, l’azione credente del soggetto interpellato e agente simbolicamente nel rito, la cui partecipazione è condivisione, diventa necessaria all’attuazione piena del sacramento. Rinnovo i miei ringraziamenti al Priore per questa ospitalità, nel luogo più caro alla fede cristiana dei sorrentini, e a tutti voi per la vostra attenta partecipazione. Questi riti, i nostri riti della Settimana Santa, costituiscono le nostre radici, il nostro DNA spirituale, che dobbiamo difendere, custodire e consapevolmente praticare, se, oltre alla salvezza oltremondana, aspiriamo a salvaguardare, per le future generazioni, la nostra identità religiosa e civile, dalle tempeste che si addensano sul nostro orizzonte. Pregiudicare queste radici significherebbe pregiudicare l'identità stessa del popolo sorrentino! L'ascolto del canto del Miserere, nella versione indimenticabile ed insuperata del Maestro Ambrosini, rappresenta la degna conclusione di questo incontro, così soffuso di grazia e così pregno di consapevolezza comune sulla nostra indeclinabile ed insostituibile dimensione spirituale, come singoli e come comunità.
Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 
Amministrative. Codice Antimafia. Lauro (PdL): Convocare in Commissione Antimafia tutti i candidati sindaci di Milano, Torino, Bologna e Napoli per illustrare loro il codice etico antimafia e renderli garanti della trasparenza delle candidature, nelle rispettive liste. In relazione alle imminenti elezioni amministrative di maggio e all'applicazione del codice etico antimafia per la trasparenza delle candidature e per la prevenzione dai rischi di infiltrazioni e di condizionamenti della criminalità organizzata nella vita amministrativa, il sen. Raffaele Lauro (PdL) ha illustrato stamane, al Senato, la proposta avanzata al Presidente dell'Antimafia, sen. Giuseppe Pisanu, di concordare con il Ministro dell'Interno una giornata, nella quale i Prefetti della Repubblica convochino tutti candidati sindaci sul territorio per illustrare loro il codice etico antimafia ed investirli della responsabilità, politica e morale, di garanti dell'applicazione del codice e della trasparenza delle candidature, nelle rispettive liste. Nella stessa giornata, con le stesse modalità e finalità, la Commissione dovrebbe incontrare, a Roma, tutti i candidati sindaci di Milano, Torino, Bologna e Napoli. "In attesa che una legge obblighi i partiti all'osservanza del codice - ha sottolineato Lauro - , questa iniziativa, che si fonda sull'etica della responsabilità dei futuri vertici delle amministrazioni locali, potrebbe sopperire alle carenze, verificatesi nell'ultima tornata del 2008, e mobilitare l'attenzione della pubblica opinione e dell'elettorato su di una questione vitale per la convivenza civile e democratica del nostro Paese". ------------ Agenzie di stampa Amministrative, Lauro: Convocare in Antimafia i candidati sindaci Roma, 15 APR (Il Velino) - In relazione alle imminenti elezioni amministrative di maggio e all'applicazione del codice etico antimafia per la trasparenza delle candidature e per la prevenzione dai rischi di infiltrazioni e di condizionamenti della criminalita' organizzata nella vita amministrativa, Raffaele Lauro (PdL) ha illustrato, al Senato, una proposta avanzata al Presidente dell'Antimafia, Giuseppe Pisanu. Il senatore Lauro ha chiesto di concordare con il ministro dell'Interno una giornata, nella quale i prefetti della Repubblica convochino tutti candidati sindaci sul territorio per illustrare loro il codice etico antimafia ed investirli della responsabilita', politica e morale, di garanti dell'applicazione del codice e della trasparenza delle candidature, nelle rispettive liste. Nella stessa giornata, con le stesse modalita' e finalita', la Commissione dovrebbe incontrare, a Roma, tutti i candidati sindaci di Milano, Torino, Bologna e Napoli. "In attesa che una legge obblighi i partiti all'osservanza del codice - ha sottolineato Lauro - , questa iniziativa, che si fonda sull'etica della responsabilita' dei futuri vertici delle amministrazioni locali, potrebbe sopperire alle carenze, verificatesi nell'ultima tornata del 2008, e mobilitare l'attenzione della pubblica opinione e dell'elettorato su di una questione vitale per la convivenza civile e democratica del nostro Paese". (com/riv) 151326 APR 11 NNNN Amministrative/ Pdl chiede audizione Antimafia candidati sindaci Lauro:Dovranno essere resi responsabili del rispetto codice etico Roma, 15 apr. (TMNews) - Il senatore del Pdl, Raffele Lauro, ha proposto di convocare in commissione Antimafia tutti i candidati a sindaco di Milano, Torino, Bologna e Napoli per illustrare loro il codice etico antimafia e renderli garanti della trasparenza delle candidature, nelle rispettive liste. E' quanto si legge in una nota. Il senatore Lauro - si legge ancora nel comunicato - ha chiesto di concordare con il ministro dell'Interno una giornata, nella quale i prefetti della Repubblica convochino tutti candidati sindaci sul territorio per illustrare loro il codice etico antimafia ed investirli della responsabilità, politica e morale, di garanti dell'applicazione del codice e della trasparenza delle candidature, nelle rispettive liste. Nella stessa giornata, con le stesse modalità e finalità, la Commissione dovrebbe incontrare, a Roma, tutti i candidati sindaci di Milano, Torino, Bologna e Napoli. "In attesa che una legge obblighi i partiti all'osservanza del codice - ha sottolineato Lauro - questa iniziativa, che si fonda sull'etica della responsabilità dei futuri vertici delle amministrazioni locali, potrebbe sopperire alle carenze, verificatesi nell'ultima tornata del 2008, e mobilitare l'attenzione della pubblica opinione e dell'elettorato su di una questione vitale per la convivenza civile e democratica del nostro Paese". Red/Bac 151404 apr 11 
Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 
Gioco d'azzardo. Giovani. Lauro (PdL): Sono necessarie misure urgenti, a carattere straordinario, per tutelare i minori ed i giovani dal gioco d'azzardo, anche on line, prima che sia troppo tardi. Altrimenti i costi sociali per la cura ed il recupero dei futuri giocatori patologici saranno enormi. "Sono necessarie misure urgenti, a carattere straordinario, per tutelare i minori ed i giovani dal gioco d'azzardo, anche on line, prima che sia troppo tardi. Altrimenti i costi sociali per la cura ed il recupero dei futuri giocatori patologici saranno enormi". Lo ha dichiarato, al Senato, il sen. Raffaele Lauro (PdL), membro della commissione antimafia e del comitato antiriciclaggio, illustrando una interrogazione urgente, a risposta orale, indirizzata ai Ministri dell'Istruzione, della Gioventù e della Salute. Nell'interrogazione, dopo aver premesso che "il mercato del gioco d'azzardo, sia quello cosiddetto lecito o autorizzato che quello illecito, in mano alla criminalità organizzata, è in forte espansione, in Italia, come in altri paesi industrializzati, con un giro d'affari, in Italia, per quello cosiddetto lecito o autorizzato, ammontante a 60 miliardi di euro previsti a fine 2011 e a 80 miliardi di euro previsti a fine 2012; esiste una dimostrata continuità tra il gioco d'azzardo cosiddetto lecito o autorizzato e quello illecito, in mano alla criminalità organizzata, come provano tutte le indagini della magistratura inquirente e delle forze di polizia; il gioco d'azzardo non rappresenta attività ricreativa o pratica sportiva, come una certa pubblicità ingannevole tende ad accreditare; il gioco d'azzardo è in forte crescita fra tutti i ceti sociali, sia adulti che giovani; nella maggioranza degli Stati è vietato ai minorenni, ma diffusissimo tra i giovani (gli studi internazionali, infatti, indicano di prevalenza che la percentuale dei giovani, identificata come patologica, è persino maggiore degli adulti giocatori patologici); la crescente prevalenza di gioco patologico tra i giovani è considerato un problema di interesse pubblico all'estero, ma non in Italia; in concomitanza con il proliferare dei giochi d'azzardo, anche on line ed a bassa soglia d'accesso, in tutto il mondo si sta sviluppando l'interesse degli studiosi circa i costi sociali, economici e psicologici, associati al gioco eccessivo, specie nei giovani; le attuali norme vigenti ed i sistemi di controllo, in Italia, non garantiscono concretamente la tutela dei minori, che accedono liberamente a luoghi a loro vietati, a causa della irrisorietà delle sanzioni a carico degli esercenti infedeli; intorno ai luoghi del gioco d'azzardo, anche lecito o autorizzato, nei quali accedono spesso liberamente i minori, si creano circuiti criminali, collegati all'usura, al riciclaggio del danaro sporco e allo spaccio degli stupefacenti; non esistono protocolli sanitari, né strutture idonee al recupero di giocatori patologici, specie giovani", e, dopo aver richiamato i dati di una ricerca 2008 del CNR, che sottolinea come "circa il 40% degli studenti delle scuole superiori ha giocato d'azzardo almeno una volta nel corso del 2008; i ragazzi giocano di più rispetto alle ragazze (52% contro il 28,8%); tra i giochi preferiti dai giovani, di entrambi i generi, prevalgono i "Gratta e Vinci", il Lotto, il Superenalotto e simili; tipicamente maschili sono: le slot machines (ci hanno giocato almeno una volta il 14% dei ragazzi e il 4% delle ragazze) e le scommesse sportive (30% dei ragazzi e 3% delle ragazze); tra gli studenti giocatori il 69% ha speso nell'ultimo mese del 2008 fino a 10 euro, il 24% tra gli 11 e i 50 euro, e il 7% dai 50 euro in su; tra le motivazioni che spingono i giovani al gioco prevalgono la speranza di una vincita (51%) e il divertimento (28%), mentre l'incontro con il mondo dei giochi è molto spesso fortuito (il 52% afferma di aver iniziato a giocare per caso); lo 0,4% degli studenti giocatori è patologico ed anche in questo caso sono i maschi a far rilevare i profili più gravi e il 5% di loro ammette di essere tornato spesso a giocare, sperando di recuperare i soldi persi; la crescente prevalenza del gioco patologico tra i giovani è diventato un problema di interesse pubblico, a causa della rilevante esposizione pubblicitaria (la televisione, la radio, internet, le riviste e i giornali, le affissioni in città e sui mezzi di trasporto, la possibilità di utilizzare le carte di credito, rappresentano messaggi ingannevoli, studiati per indurre i giovani, e non solo i giovani, ma anche gli anziani, a credere che il gioco d'azzardo sia divertente ed eccitante e che sia anche un sistema per fare tanti soldi facilmente); i primi contatti di giovani con il gioco d'azzardo avvengono fin dalla scuola primaria e l'abitudine a giocare d'azzardo appare molto consolidata in tarda adolescenzaquando più precocemente una persona inizia a giocare, tanto maggiore è la possibilità che sviluppi un problema di gioco d'azzardo patologico, in età adulta", il sen. Lauro chiede di sapere "quali iniziative, a carattere normativo, amministrativo e organizzativo, il Governo e, in particolare, i Ministri dell'Istruzione, della Gioventù e della Sanità, intendano proporre al Parlamento: per commissionare una ricerca scientifica, a largo spettro, magari affidata al CNR, che aggiorni la situazione e consenta di verificare come, rispetto al 2008, la situazione del coinvolgimento dei minori e dei giovani nel gioco d'azzardo si sia ulteriormente aggravata; per creare circuiti educativi, formativi ed informativi, a carattere sistematico, che educhino i giovani a difendersi dai rischi del gioco d'azzardo, essendo stato scientificamente accertato che l'ignoranza di questi rischi produce conseguenze disastrose, soprattutto per i giovani; per prevenire comportamenti di gioco d'azzardo nei giovani, fornendo loro, nella scuola di ogni ordine e grado, sin dalla preadolescenza, una corretta cognizione sul gioco d'azzardo, per conseguire almeno l'obiettivo minimale di far arrivare a quanti più studenti possibile le informazioni rilevanti sui pericoli del gioco d'azzardo, in modo standardizzato, semplice, diretto e poco costoso, magari utilizzando anche lo strumento di Internet; per dedicare una giornata del corso annuale di studi alla prevenzione dal gioco d'azzardo, con il coinvolgimento di studenti, educatori, insegnanti e psicologi, al fine di creare una barriera di prevenzione nello stesso contesto scolastico; per la realizzazione di una guida cartacea ed informatica sulla prevenzione, a disposizione degli studenti, da inserire in modo stabile nei curricula degli studenti o in percorsi preventivi articolati, in modo da garantire un'informazione di base specifica, concreta ed omogenea; per lanciare una campagna nazionale di sensibilizzazione sulla prevenzione dal gioco d'azzardo, mirata al target giovanile; per definire strutture e protocolli sanitari, adeguati al recupero dei giocatori patologici, specie giovani." INTERROGAZIONE URGENTE A RISPOSTA ORALE RAFFAELE LAURO - Interrogazione ai Ministri dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, della Gioventù e della Salute Premesso che: - il mercato del gioco d'azzardo, sia quello cosiddetto lecito o autorizzato che quello illecito, in mano alla criminalità organizzata, è in forte espansione, in Italia, come in altri paesi industrializzati, con un giro d'affari, in Italia, per quello cosiddetto lecito o autorizzato, ammontante a 60 miliardi di euro previsti a fine 2011 e a 80 miliardi di euro previsti a fine 2012; - esiste una dimostrata continuità tra il gioco d'azzardo cosiddetto lecito o autorizzato e quello illecito, in mano alla criminalità organizzata, come provano tutte le indagini della magistratura inquirente e delle forze di polizia; - il gioco d'azzardo non rappresenta attività ricreativa o pratica sportiva, come una certa pubblicità ingannevole tende ad accreditare; - il gioco d'azzardo è in forte crescita fra tutti i ceti sociali, sia adulti che giovani; - nella maggioranza degli Stati è vietato ai minorenni, ma diffusissimo tra i giovani (gli studi internazionali, infatti, indicano di prevalenza che la percentuale dei giovani, identificata come patologica, è persino maggiore degli adulti giocatori patologici); - la crescente prevalenza di gioco patologico tra i giovani è considerato un problema di interesse pubblico all'estero, ma non in Italia; - in concomitanza con il proliferare dei giochi d'azzardo, anche on line ed a bassa soglia d'accesso, in tutto il mondo si sta sviluppando l'interesse degli studiosi circa i costi sociali, economici e psicologici, associati al gioco eccessivo, specie nei giovani; - le attuali norme vigenti ed i sistemi di controllo, in Italia, non garantiscono concretamente la tutela dei minori, che accedono liberamente a luoghi a loro vietati, a causa della irrisorietà delle sanzioni a carico degli esercenti infedeli; - intorno ai luoghi del gioco d'azzardo, anche lecito o autorizzato, nei quali accedono spesso liberamente i minori, si creano circuiti criminali, collegati all'usura, al riciclaggio del danaro sporco e allo spaccio degli stupefacenti; - non esistono protocolli sanitari, né strutture idonee al recupero di giocatori patologici, specie giovani; considerato che: in base ai recenti studi condotti in Italia, nel 2008, dall'Istituto di Fisiologia Clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche, che ha coinvolto 45.000 studenti di età compresa tra i 15 e i 19 anni: - circa il 40% degli studenti delle scuole superiori ha giocato d'azzardo almeno una volta nel corso del 2008; - i ragazzi giocano di più rispetto alle ragazze (52% contro il 28,8%); - tra i giochi preferiti dai giovani, di entrambi i generi, prevalgono i "Gratta e Vinci", il Lotto, il Superenalotto e simili; - tipicamente maschili sono: le slot machines (ci hanno giocato almeno una volta il 14% dei ragazzi e il 4% delle ragazze) e le scommesse sportive (30% dei ragazzi e 3% delle ragazze); - tra gli studenti giocatori il 69% ha speso nell'ultimo mese del 2008 fino a 10 euro, il 24% tra gli 11 e i 50 euro, e il 7% dai 50 euro in su; - tra le motivazioni che spingono i giovani al gioco prevalgono la speranza di una vincita (51%) e il divertimento (28%), mentre l'incontro con il mondo dei giochi è molto spesso fortuito (il 52% afferma di aver iniziato a giocare per caso); - lo 0,4% degli studenti giocatori è patologico ed anche in questo caso sono i maschi a far rilevare i profili più gravi e il 5% di loro ammette di essere tornato spesso a giocare, sperando di recuperare i soldi persi; - la crescente prevalenza del gioco patologico tra i giovani è diventato un problema di interesse pubblico, a causa della rilevante esposizione pubblicitaria (la televisione, la radio, internet, le riviste e i giornali, le affissioni in città e sui mezzi di trasporto, la possibilità di utilizzare le carte di credito, rappresentano messaggi ingannevoli, studiati per indurre i giovani, e non solo i giovani, ma anche gli anziani, a credere che il gioco d'azzardo sia divertente ed eccitante e che sia anche un sistema per fare tanti soldi facilmente); - i primi contatti di giovani con il gioco d'azzardo avvengono fin dalla scuola primaria e l'abitudine a giocare d'azzardo appare molto consolidata in tarda adolescenza; - quando più precocemente una persona inizia a giocare, tanto maggiore è la possibilità che sviluppi un problema di gioco d'azzardo patologico, in età adulta; si chiede di sapere: quali iniziative, a carattere normativo, amministrativo e organizzativo, il Governo e, in particolare, i Ministri dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, della Gioventù e della Sanità, intendano proporre al Parlamento: a) per commissionare una ricerca scientifica, a largo spettro, magari affidata al CNR, che aggiorni la situazione e consenta di verificare come, rispetto al 2008, la situazione del coinvolgimento dei minori e dei giovani nel gioco d'azzardo si sia ulteriormente aggravata; b) per creare circuiti educativi, formativi ed informativi, a carattere sistematico, che educhino i giovani a difendersi dai rischi del gioco d'azzardo, essendo stato scientificamente accertato che l'ignoranza di questi rischi produce conseguenze disastrose, soprattutto per i giovani; c) per prevenire comportamenti di gioco d'azzardo nei giovani, fornendo loro, nella scuola di ogni ordine e grado, sin dalla preadolescenza, una corretta cognizione sul gioco d'azzardo, per conseguire almeno l'obiettivo minimale di far arrivare a quanti più studenti possibile le informazioni rilevanti sui pericoli del gioco d'azzardo, in modo standardizzato, semplice, diretto e poco costoso, magari utilizzando anche lo strumento di Internet; d) per dedicare una giornata del corso annuale di studi alla prevenzione dal gioco d'azzardo, con il coinvolgimento di studenti, educatori, insegnanti e psicologi, al fine di creare una barriera di prevenzione nello stesso contesto scolastico; e) per la realizzazione di una guida cartacea ed informatica sulla prevenzione, a disposizione degli studenti, da inserire in modo stabile nei curricula degli studenti o in percorsi preventivi articolati, in modo da garantire un'informazione di base specifica, concreta ed omogenea; f) per lanciare una campagna nazionale di sensibilizzazione sulla prevenzione dal gioco d'azzardo, mirata al target giovanile; g) per definire strutture e protocolli sanitari, adeguati al recupero dei giocatori patologici, specie giovani. ----------------- Agenzie di stampa GIOCHI: LAURO (PDL), MISURE URGENTI PER TUTELARE GIOVANI DA QUELLI D'AZZARDO = IN CASO CONTRARIO ENORMI COSTI SOCIALI PER RECUPERO FUTURI GIOCATORI PATOLOGICI Roma, 20 apr. (Adnkronos) - "Sono necessarie misure urgenti, a carattere straordinario, per tutelare i minori e i giovani dal gioco d'azzardo, anche on line, prima che sia troppo tardi. Altrimenti i costi sociali per la cura e il recupero dei futuri giocatori patologici saranno enormi". Lo ha dichiarato il senatore del Pdl, Raffaele Lauro, membro della commissione Antimafia e del comitato antiriciclaggio, illustrandoáa Palazzo Madama un'interrogazione urgente, a risposta orale, indirizzata ai ministri dell'Istruzione, della Gioventu' e della Salute. Nell'interrogazione, Lauro sottolinea che "il mercato del gioco d'azzardo, sia quello cosiddetto lecito o autorizzato che quello illecito, in mano alla criminalita' organizzata, e' in forte espansione, in Italia, come in altri paesi industrializzati, con un giro d'affari, in Italia, per quello cosiddetto lecito o autorizzato, ammontante a 60 miliardi di euro previsti a fine 2011 e a 80 miliardi di euro previsti a fine 2012''. Per l'esponente Pdl, inoltre, ''esiste una dimostrata continuita' tra il gioco d'azzardo cosiddetto lecito o autorizzato e quello illecito, in mano alla criminalita' organizzata, come provano tutte le indagini della magistratura inquirente e delle forze di polizia''. ''Intorno ai luoghi del gioco d'azzardo -rimarca il senatore Lauro- anche lecito o autorizzato, nei quali accedono spesso liberamente i minori, si creano circuiti criminali, collegati all'usura, al riciclaggio del danaro sporco e allo spaccio degli stupefacenti; non esistono protocolli sanitari, ne' strutture idonee al recupero di giocatori patologici, specie giovani". Dopo aver richiamato i dati di una ricerca 2008 del Cnr, che sottolinea come "circa il 40% degli studenti delle scuole superiori ha giocato d'azzardo almeno una volta nel corso del 2008'', Lauro ha sottolineato che ''la crescente prevalenza del gioco patologico tra i giovani e' diventato un problema di interesse pubblico, a causa della rilevante esposizione pubblicitaria'', facendo notare che ''i primi contatti di giovani con il gioco d'azzardo avvengono fin dalla scuola primaria e l'abitudine a giocare d'azzardo appare molto consolidata in tarda adolescenza". Il senatore Pdl chiede quindi di sapere "quali iniziative, a carattere normativo, amministrativo e organizzativo, il governo e, in particolare, i ministri dell'Istruzione, della Gioventu' e della Sanita', intendano proporre al Parlamento: per commissionare una ricerca scientifica, a largo spettro, magari affidata al Cnr, che aggiorni la situazione e consenta di verificare come, rispetto al 2008, la situazione del coinvolgimento dei minori e dei giovani nel gioco d'azzardo si sia ulteriormente aggravata; per creare circuiti educativi, formativi ed informativi, a carattere sistematico, che educhino i giovani a difendersi dai rischi del gioco d'azzardo''. Lauro chiede inoltre misure per ''prevenire comportamenti di gioco d'azzardo nei giovani, fornendo loro, nella scuola di ogni ordine e grado, sin dalla preadolescenza, una corretta cognizione sul gioco d'azzardo'' e per ''lanciare una campagna nazionale di sensibilizzazione sulla prevenzione dal gioco d'azzardo, mirata al target giovanile; per definire strutture e protocolli sanitari, adeguati al recupero dei giocatori patologici, specie giovani''. (Sin/Col/Adnkronos) 20-APR-11 14:25 NNNN Giochi, Lauro (PdL), Necessarie misure urgenti Relazione del Senatore incentrata su rischi per i giovani roma, 20 APR (Il Velino/Agicos) - "Sono necessarie misure urgenti, a carattere straordinario, per tutelare i minori e i giovani dal gioco d'azzardo, anche on line, prima che sia troppo tardi. Altrimenti i costi sociali per la cura ed il recupero dei futuri giocatori patologici saranno enormi". Lo ha dichiarato, al Senato, il senatore Raffaele Lauro (Pdl), membro della commissione antimafia e del comitato antiriciclaggio, illustrando una interrogazione urgente, a risposta orale, indirizzata ai Ministri dell'Istruzione, della Gioventu' e della Salute. (agc) 201432 APR 11 NNNN GIOCHI D'AZZARDO: LAURO (PDL), MISURE URGENTI PER TUTELARE GIOVANI (9Colonne) Roma, 20 apr - "Sono necessarie misure urgenti, a carattere straordinario, per tutelare i minori ed i giovani dal gioco d'azzardo, anche on line, prima che sia troppo tardi. Altrimenti i costi sociali per la cura ed il recupero dei futuri giocatori patologici saranno enormi". Lo ha dichiarato il senatore Raffaele Lauro del PdL, componente della commissione antimafia e del comitato antiriciclaggio, illustrando una interrogazione urgente, a risposta orale, indirizzata ai Ministri dell'Istruzione, della Gioventù e della Salute nella quale osserva che "la crescente prevalenza del gioco patologico tra i giovani è diventato un problema di interesse pubblico, a causa della rilevante esposizione pubblicitaria dato che la televisione, la radio, internet, le riviste e i giornali, le affissioni in città e sui mezzi di trasporto, la possibilità di utilizzare le carte di credito, rappresentano messaggi ingannevoli, studiati per indurre i giovani, e non solo i giovani, ma anche gli anziani, a credere che il gioco d'azzardo sia divertente ed eccitante e che sia anche un sistema per fare tanti soldi facilmente". Con l'interrogazione, Lauro chiede di sapere quali iniziative, a carattere normativo, amministrativo e organizzativo, il Governo e, in particolare, i Ministri dell'Istruzione, della Gioventù e della Sanità, intendano proporre al Parlamento per prevenire. Il senatore suggerisce di "commissionare una ricerca scientifica, a largo spettro, magari affidata al CNR, che aggiorni la situazione e consenta di verificare come, rispetto al 2008, la situazione del coinvolgimento dei minori e dei giovani nel gioco d'azzardo si sia ulteriormente aggravata"; di "lanciare una campagna nazionale di sensibilizzazione sulla prevenzione dal gioco d'azzardo, mirata al target giovanile", di "dedicare alla materia una giornata dell'anno scolastico" e di "definire strutture e protocolli sanitari, adeguati al recupero dei giocatori patologici, specie giovani". (red) 201628 APR 11 
Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 
"Qualunque violenza verbale o fisica, portata contro una persona, membro del Parlamento o semplice cittadino, in ragione delle proprie scelte personali, rappresenta un'aberrazione per una democrazia vera. Queste manifestazioni vanno censurate in maniera categorica, anche perché violano uno degli articoli fondamentali della Costituzione, l'art. 3, sul principio di uguaglianza e di pari dignità dei cittadini. Non mi associo, tuttavia, alle manifestazioni ipocrite di solidarietà nei confronti dell'on. Paola Concia, perché tendono a coprire l'impressionante vuoto politico e parlamentare sul problema dell'uguaglianza dei cittadini. Ho presentato da tempo un disegno di legge sul contratto di mutuo sostegno (A.S. 2425), che, in base all'art. 2 della Costituzione, contempera, in maniera equilibrata, i diritti e i doveri delle persone, che intendono sostenersi reciprocamente, con la tutela del fondamentale istituto della famiglia. Ma questa proposta, come altri disegni di legge, giace nei polverosi cassetti del Parlamento. La vera solidarietà si realizzerebbe con l'approvazione urgente di un provvedimento sulla pari dignità dei cittadini, efficace antidoto contro ogni sorta di violenza verbale o fisica." Lo ha dichiarato, al Senato, il sen. Raffaele Lauro (PdL), in relazione all'aggressione subita ieri sera dell'on. Paola Concia e dalla compagna. --------------------------------------- Agenzie di stampa GAY: LAURO (PDL), VERA SOLIDARIETA' A CONCIA CON APPROVAZIONE DDL SU MUTUO SOSTEGNO = 'IMPRESSIONANTE VUOTO POLITICO SUL TEMA DELL'UGUAGLIANZA DEI CITTADINI' Roma, 21 apr. (Adnkronos) - "Qualunque violenza verbale o fisica, portata contro una persona, membro del Parlamento o semplice cittadino, in ragione delle proprie scelte personali, rappresenta un'aberrazione per una democrazia vera. Queste manifestazioni vanno censurate in maniera categorica, anche perche' violano uno degli articoli fondamentali della Costituzione, l'art. 3, sul principio di uguaglianza e di pari dignita' dei cittadini. Non mi associo, tuttavia, alle manifestazioni ipocrite di solidarieta' nei confronti dell'on. Paola Concia, perche' tendono a coprire l'impressionante vuoto politico e parlamentare sul problema dell'uguaglianza dei cittadini''. Lo ha dichiarato, al Senato, il senatore Raffaele Lauro (Pdl), in relazione all'aggressione subita ieri sera da Paola Concia e dalla compagna. ''Ho presentato da tempo -ha ricordato Lauro- un disegno di legge sul contratto di mutuo sostegno che, in base all'art. 2 della Costituzione, contempera, in maniera equilibrata, i diritti e i doveri delle persone, che intendono sostenersi reciprocamente, con la tutela del fondamentale istituto della famiglia. Ma questa proposta, come altri disegni di legge, giace nei polverosi cassetti del Parlamento. La vera solidarieta' -rileva- si realizzerebbe con l'approvazione urgente di un provvedimento sulla pari dignita' dei cittadini, efficace antidoto contro ogni sorta di violenza verbale o fisica." (Sin/Ct/Adnkronos) 21-APR-11 16:59 NNNN GAY. LAURO (PDL): NON BASTA SOLIDARIETÀ, ORA DDL MUTUO SOSTEGNO (DIRE) Roma, 21 apr. - "Qualunque violenza verbale o fisica nei confronti di una persona, membro del Parlamento o semplice cittadino, in ragione delle proprie scelte personali, rappresenta un'aberrazione per una democrazia vera. Queste manifestazioni vanno censurate in maniera categorica, anche perche' violano uno degli articoli fondamentali della Costituzione, l'art. 3, sul principio di uguaglianza e di pari dignita' dei cittadini". Cosi' il senatore del Pdl Raffaele Lauro, che aggiunge: "Non mi associo, tuttavia, alle manifestazioni ipocrite di solidarieta' nei confronti dell'onorevole Paola Concia, perche' tendono a coprire l'impressionante vuoto politico e parlamentare sul problema dell'uguaglianza dei cittadini. Ho presentato da tempo un disegno di legge sul contratto di mutuo sostegno (A.S. 2425), che, in base all'art. 2 della Costituzione, contempera, in maniera equilibrata, i diritti e i doveri delle persone, che intendono sostenersi reciprocamente, con la tutela del fondamentale istituto della famiglia". Poi, osserva: "Questa proposta, come altri disegni di legge, giace nei polverosi cassetti del Parlamento. La vera solidarieta' si realizzerebbe con l'approvazione urgente di un provvedimento sulla pari dignita' dei cittadini, efficace antidoto contro ogni sorta di violenza verbale o fisica". (Com/Anb/ Dire) 17:47 21-04-11 NNNN
Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 
"Di fronte alle bufale propalate dal signor Massimo Ciancimino, non ultima quella nei confronti di Gianni De Gennaro, sarebbe utile che la Commissione Antimafia lo convocasse, al più presto, in audizione, e, comunque, prima di qualche nuova esibizione televisiva sul servizio pubblico. Onde evitare di ripetere l'errore, fatto dalla Commissione Violante, di non ascoltare, nel 1992-93, il padre, Vito Calogero Ciancimino, che ne aveva fatto espressa richiesta." Lo ha dichiarato, al Senato, il sen. Raffaele Lauro (PdL), membro della Commissione Antimafia, in relazione al fermo di Massimo Ciancimino per calunnia nei confronti dell'ex Capo della Polizia Gianni De Gennaro. ---------------------------------- Agenzie di stampa MAFIA: LAURO "COMMISSIONE PARLAMENTARE CONVOCHI CIANCIMINO" ROMA (ITALPRESS) - "Di fronte alle bufale propalate dal signor Massimo Ciancimino, non ultima quella nei confronti di Gianni De Gennaro, sarebbe utile che la Commissione Antimafia lo convocasse, al piu' presto, in audizione, e, comunque, prima di qualche nuova esibizione televisiva sul servizio pubblico. Onde evitare di ripetere l'errore, fatto dalla Commissione Violante, di non ascoltare, nel 1992-93, il padre, Vito Calogero Ciancimino, che ne aveva fatto espressa richiesta". Lo afferma in una nota Raffaele Lauro (Pdl), componente della Commissione Antimafia, in relazione al fermo di Massimo Ciancimino per calunnia nei confronti dell'ex capo della Polizia Gianni De Gennaro. (ITALPRESS). sat/com 21-Apr-11 18:34 NNNN Mafia, Lauro (Pdl): Commissione Antimafia convochi Ciancimino Roma, 21 APR (Il Velino) - "Di fronte alle bufale propalate dal signor Massimo Ciancimino, non ultima quella nei confronti di Gianni De Gennaro, sarebbe utile che la Commissione Antimafia lo convocasse, al piu' presto, in audizione, e, comunque, prima di qualche nuova esibizione televisiva sul servizio pubblico. Onde evitare di ripetere l'errore, fatto dalla Commissione Violante, di non ascoltare, nel 1992-93, il padre, Vito Calogero Ciancimino, che ne aveva fatto espressa richiesta". Lo ha dichiarato il senatore del Pdl Raffaele Lauro, componente della commissione Antimafia, in relazione al fermo di Massimo Ciancimino per calunnia nei confronti dell'ex capo della Polizia Gianni De Gennaro. (com/riv) 211836 APR 11 NNNN MAFIA. LAURO (PDL): COMMISSIONE ANTIMAFIA CONVOCHI CIANCIMINO (DIRE) Roma, 21 apr. - "Di fronte alle bufale propalate dal signor Massimo Ciancimino, non ultima quella nei confronti di Gianni De Gennaro, sarebbe utile che la commissione Antimafia lo convocasse, al piu' presto, in audizione, e, comunque, prima di qualche nuova esibizione televisiva sul servizio pubblico. Onde evitare di ripetere l'errore, fatto dalla Commissione Violante, di non ascoltare, nel 1992-93, il padre, Vito Calogero Ciancimino, che ne aveva fatto espressa richiesta." Lo ha dichiarato il senatore Raffaele Lauro (Pdl), componente della commissione Antimafia, in relazione al fermo di Massimo Ciancimino per calunnia nei confronti dell'ex Capo della Polizia Gianni De Gennaro. (Com/Vid/ Dire) 18:38 21-04-11 NNNN Mafia/ Pdl: Commissione antimafia convochi Ciancimino jr Lauro: "Non si ripeta errore fatto non ascoltando il padre" Roma, 21 apr. (TMNews) - "Di fronte alle bufale propalate dal signor Massimo Ciancimino, non ultima quella nei confronti di Gianni De Gennaro, sarebbe utile che la commissione Antimafia lo convocasse, al più presto, in audizione, e, comunque, prima di qualche nuova esibizione televisiva sul servizio pubblico". E' quanto ha chiesto il senatore del Pdl Raffaele Lauro, componente della commissione antimafia commentando il fermo di Massimo Ciancimino per calunnia nei confronti dell'ex Capo della Polizia Gianni De Gennaro. "Onde evitare di ripetere l'errore, fatto dalla Commissione Violante, di non ascoltare, nel 1992-93, il padre, Vito Calogero Ciancimino, che ne aveva fatto espressa richiesta" ha concluso Lauro. Red/Vep 211850 apr 11 
Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 
Pagine: 1 2 3

< dicembre 2024 >
L
M
M
G
V
S
D
      
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
         

Titolo
Il commenrto politico (3)
Il commento politico (1)
Il commento politco (1)
Il commento politici (1)
Il commento politico (732)
Il commento poltico (2)
Il commentoo politico (1)
Il commewnto politico (1)
Il commwnto politico (1)
Il controllo politico (1)
Ilcommento politico (1)
In commento politico (1)
L'agenda (32)
ll commento politico (1)

Catalogati per mese:
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024
Aprile 2024
Maggio 2024
Giugno 2024
Luglio 2024
Agosto 2024
Settembre 2024
Ottobre 2024
Novembre 2024
Dicembre 2024

Titolo

Cerca per parola chiave