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Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Raffaele Lauro (del 10/12/2010 @ 17:05:33, in Il commento politico, linkato 398 volte)
LAURO - Ai Ministri dell'istruzione, dell'università e della ricerca e della gioventù
Premesso che:
- nel caso di social network, come Facebook, risulta di fatto impossibile garantire la privacy, perché è l'utente stesso che immette volontariamente i propri dati in rete, nel momento in cui compila il proprio profilo, all'interno del quale possono essere presenti la propria foto, il nome e il cognome, l'indirizzo, il tipo di lavoro, gli hobbies ed altro. Tali informazioni sono, peraltro, disponibili per ogni 'amico' collegato alla rete virtuale dell'utente. Benché alcuni utilizzino uno pseudonimo e, al posto della foto personale, talvolta inseriscano la foto di un personaggio famoso o un disegno, la maggior parte degli utenti sceglie comunque di presentarsi con le proprie reali generalità;
- l'iscrizione a un social network, come Facebook, comporta automaticamente l'accettazione del contratto d'uso, che prevede, oltre alla cessione al titolare del sito dei diritti d'uso dei contenuti immessi, la non responsabilità della società per i danni che l'utente può subire a causa dell'uso del sito stesso,
considerato che:
- i social network prevedono un limite d'età per l'accesso e l’iscrizione, ma poiché non esiste alcun modo di verificare se l'età dichiarata dall'utente corrisponde a quella reale, di fatto qualunque minore intelligente può con facilità iscriversi, ad esempio, al sito di Facebook;
- i minori e i giovani in generale immettono in rete dati sensibili con facilità, sia perché non posseggono la stessa concezione della privacy delle generazioni più vecchie, sia perché non ritengono che i dati sensibili costituiscano una fonte di potenziali pericoli;
- i minori possono essere fatti oggetto di bullismo attraverso la rete (il cosiddetto cyberbullismo), sotto forma di aggressioni verbali e minacce più o meno spinte, ma possono evitare di farne parola con i propri genitori, con altri parenti, o con i conoscenti. Entra in gioco, infatti, un meccanismo di blocco psicologico dovuto, a seconda dei casi, alla paura che si avverino le minacce ricevute, oppure al senso di vergogna per essersi ritrovati vittime impotenti della situazione;
- i minori possono anche essere fatti oggetto di attenzione sessuale da parte di singoli individui o gruppi organizzati. Anche in questo caso è possibile che i giovani non rivelino ad alcuno la situazione per senso di vergogna o per il timore di punizioni da parte dell'adulto;
- alcuni minori trascorrono molte ore nei collegamenti a uno o più social network. Di per sé questo comportamento non provoca arresti dello sviluppo o danni irreversibili a livello della personalità, ma, di fatto, limitando le interazioni fisiche del minore con i coetanei e con il proprio contesto di vita, può condurre a una sorta di "analfabetismo emotivo", cioè alla difficoltà - da parte del minore prima e dell’adulto poi - sia nel gestire le complesse dinamiche di rapporto con le persone reali che nell'assumersi la responsabilità delle conseguenze che le proprie parole e le proprie azioni generano nell'altro,
si chiede di sapere se il Governo intenda intervenire:
- per costringere i gestori dei siti a rendere ben evidente l'informativa relativa alle condizioni d'uso; a differenziare i livelli di consenso al trattamento dati (compresa l'indicizzazione del profilo nei motori di ricerca); a consentire all'utente la propria cancellazione dal sito tramite una procedura chiara e di facile accesso (di recente anche Facebook ha reso più semplice l'identificazione del procedimento cancellazione);
- per incoraggiare gli utenti a usare uno pseudonimo al posto del vero nome; a non immettere dati sensibili come la propria foto, il proprio indirizzo, la propria sede di lavoro, le scuole o le università frequentate e in genere tutti quegli elementi della propria biografia che possano consentire la localizzazione dell'utente; ad accettare l'amicizia nell'ambito del social network solo nel caso di persone già ben conosciute in contesti reali;
- per promuovere campagne di sensibilizzazione dei genitori,attraverso i media (TV e giornali), invitando le famiglie a non trascurare la conoscenza di come i figli utilizzano la rete e a non rifuggire dal dialogo con loro;
- per promuovere anche campagne di sensibilizzazione rivolte direttamente ai minori e finalizzate all’uso responsabile e intelligente dei social network;
- per costituire, quanto prima, un osservatorio nazionale e/o più osservatori regionali finalizzati alla raccolta di informazioni e allo studio delle attuali modalità di utilizzo della rete da parte dei giovani, nonché incaricati di monitorare gli effetti delle nuove tecnologie sulla vita e sul comportamento delle giovani generazioni;
- per dotare i computer destinati ai minori, tramite predisposizione già al momento dell'acquisto, di programmi-filtro con i quali gli adulti possano limitare gli accessi a siti potenzialmente dannosi o non sufficientemente sicuri.
Di Raffaele Lauro (del 10/12/2010 @ 17:07:08, in Il commento politico, linkato 414 volte)
Facebook. Lauro (PdL): L'utilizzo per ore, in una stessa giornata, dei social network, da parte dei minori, può portare all'analfabetismo emotivo. E' necessario un Osservatorio Nazionale.
Con una interpellanza ai Ministri dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e della Gioventù, il Sen. Raffaele Lauro (PdL) affronta i temi della tutela della privacy e dei minori nell'utilizzo dei social network, con particolare riferimento a Facebook, e formula alcune proposte al Governo, tra le quali un Osservatorio Nazionale sul fenomeno. "Nel caso di Facebook - ha dichiarato Lauro - risulta di fatto impossibile garantire la privacy, perché è l'utente stesso che immette volontariamente i propri dati in rete, nel momento in cui compila il proprio profilo, all'interno del quale possono essere presenti la propria foto, il nome e il cognome, l'indirizzo, il tipo di lavoro, gli hobbies ed altro. Tali informazioni sono, peraltro, disponibili per ogni 'amico' collegato alla rete virtuale dell'utente. Benché alcuni utilizzino uno pseudonimo e, al posto della foto personale, talvolta inseriscano la foto di un personaggio famoso o un disegno, la maggior parte degli utenti sceglie comunque di presentarsi con le proprie reali generalità. Inoltre, l'iscrizione comporta automaticamente l'accettazione del contratto d'uso, che prevede, oltre alla cessione al titolare del sito dei diritti d'uso dei contenuti immessi, la non responsabilità della società per i danni che l'utente può subire a causa dell'uso del sito stesso." "Non si può più ignorare che i social network - ha precisato Lauro - prevedono un limite d'età per l'accesso e l’iscrizione, ma, poiché non esiste alcun modo di verificare se l'età dichiarata dall'utente corrisponde a quella reale, di fatto qualunque minore intelligente può con facilità iscriversi, ad esempio, a Facebook; che i minori e i giovani in generale immettono in rete dati sensibili con facilità, sia perché non posseggono la stessa concezione della privacy delle generazioni più vecchie, sia perché non ritengono che i dati sensibili costituiscano una fonte di potenziali pericoli; che i minori possono essere fatti oggetto di bullismo attraverso la rete (il cosiddetto cyberbullismo), sotto forma di aggressioni verbali e minacce più o meno spinte, ma possono evitare di farne parola con i propri genitori, con altri parenti, o con i conoscenti (entra in gioco, infatti, un meccanismo di blocco psicologico dovuto, a seconda dei casi, alla paura che si avverino le minacce ricevute, oppure al senso di vergogna per essersi ritrovati vittime impotenti della situazione); che i minori possono anche essere fatti oggetto di attenzione sessuale da parte di singoli individui o gruppi organizzati (anche in questo caso è possibile che i giovani non rivelino ad alcuno la situazione per senso di vergogna o per il timore di punizioni da parte dell'adulto); che alcuni minori trascorrono molte ore nei collegamenti a uno o più social network (di per sé questo comportamento non provoca arresti dello sviluppo o danni irreversibili a livello della personalità, ma, di fatto, limitando le interazioni fisiche del minore con i coetanei e con il proprio contesto di vita, può condurre a una sorta di 'analfabetismo emotivo', cioè alla difficoltà - da parte del minore prima e dell’adulto poi - sia nel gestire le complesse dinamiche di rapporto con le persone reali che nell'assumersi la responsabilità delle conseguenze che le proprie parole e le proprie azioni generano nell'altro)." "Chiedo - ha aggiunto Lauro - al Governo di intervenire per ottenere dai gestori dei siti a rendere ben evidente l'informativa relativa alle condizioni d'uso, a differenziare i livelli di consenso al trattamento dati (compresa l'indicizzazione del profilo nei motori di ricerca) e a consentire all'utente la propria cancellazione dal sito tramite una procedura chiara e di facile accesso (di recente anche Facebook ha reso più semplice l'identificazione del procedimento cancellazione), nonché per incoraggiare gli utenti a usare uno pseudonimo al posto del vero nome, a non immettere dati sensibili come la propria foto, il proprio indirizzo, la propria sede di lavoro, le scuole o le università frequentate e in genere tutti quegli elementi della propria biografia che possano consentire la localizzazione dell'utente ad accettare l'amicizia nell'ambito del social network solo nel caso di persone già ben conosciute in contesti reali; per promuovere campagne di sensibilizzazione dei genitori, attraverso i media (TV e giornali), invitando le famiglie a non trascurare la conoscenza di come i figli utilizzano la rete e a non rifuggire dal dialogo con loro; per promuovere, anche tramite le istituzioni scolastiche, campagne di sensibilizzazione rivolte direttamente ai minori e finalizzate all’uso responsabile e intelligente dei social network." "Bisogna istituire con urgenza - ha concluso Lauro - un Osservatorio Nazionale e/o più osservatori regionali, finalizzati alla raccolta di informazioni e allo studio delle attuali modalità di utilizzo della rete da parte dei giovani, nonché incaricati di monitorare gli effetti delle nuove tecnologie sulla vita e sul comportamento delle giovani generazioni."
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Internet: Lauro (Pdl), serve osservatorio nazionale su effetti social network
Interpellanza, 'su Facebook di fatto impossibile garantire la privacy'
Roma, 11 dic. (Adnkronos) - Con una interpellanza ai Ministri dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e della Gioventù, il Sen. Raffaele Lauro (PdL) affronta i temi della tutela della privacy e dei minori nell'utilizzo dei social network, con particolare riferimento a Facebook, e formula alcune proposte al Governo, tra le quali un Osservatorio Nazionale sul fenomeno. "Nel caso di Facebook - ha dichiarato Lauro - risulta di fatto impossibile garantire la privacy, perché è l'utente stesso che immette volontariamente i propri dati in rete, nel momento in cui compila il proprio profilo, all'interno del quale possono essere presenti la propria foto, il nome e il cognome, l'indirizzo, il tipo di lavoro, gli hobbies ed altro''.
''Tali informazioni sono, peraltro, disponibili per ogni 'amico' collegato alla rete virtuale dell'utente. Benché alcuni utilizzino uno pseudonimo e, al posto della foto personale, talvolta inseriscano la foto di un personaggio famoso o un disegno, la maggior parte degli utenti sceglie comunque di presentarsi con le proprie reali generalità . Inoltre -rileva Lauro- l'iscrizione comporta automaticamente l'accettazione del contratto d'uso, che prevede, oltre alla cessione al titolare del sito dei diritti d'uso dei contenuti immessi, la non responsabilità della società per i danni che l'utente può subire a causa dell'uso del sito stesso". (segue)
(Pun/Ct/Adnkronos)
Internet: Lauro (Pdl), serve osservatorio nazionale su effetti social network (2)
(Adnkronos) - "Non si può più ignorare -osserva Lauro- che i social network prevedono un limite d'età per l'accesso e l’iscrizione, ma, poiché non esiste alcun modo di verificare se l'età dichiarata dall'utente corrisponde a quella reale, di fatto qualunque minore intelligente può con facilità iscriversi, ad esempio, a Facebook; che i minori e i giovani in generale immettono in rete dati sensibili con facilità , sia perché non posseggono la stessa concezione della privacy delle generazioni più vecchie, sia perché non ritengono che i dati sensibili costituiscano una fonte di potenziali pericoli''.
I minori, poi, ''possono essere fatti oggetto di bullismo attraverso la rete (il cosiddetto cyberbullismo), sotto forma di aggressioni verbali e minacce più o meno spinte, ma possono evitare di farne parola con i propri genitori, con altri parenti, o con i conoscenti (entra in gioco, infatti, un meccanismo di blocco psicologico dovuto, a seconda dei casi, alla paura che si avverino le minacce ricevute, oppure al senso di vergogna per essersi ritrovati vittime impotenti della situazione)''. (segue)
(Pun/Ct/Adnkronos)
Internet: Lauro (Pdl), serve osservatorio nazionale su effetti social network (3)
(Adnkronos) - Il senatore del Pdl sottolinea poi ''che i minori possono anche essere fatti oggetto di attenzione sessuale da parte di singoli individui o gruppi organizzati (anche in questo caso è possibile che i giovani non rivelino ad alcuno la situazione per senso di vergogna o per il timore di punizioni da parte dell'adulto); che alcuni minori trascorrono molte ore nei collegamenti a uno o più social network (di per sé questo comportamento non provoca arresti dello sviluppo o danni irreversibili a livello della personalità , ma, di fatto, limitando le interazioni fisiche del minore con i coetanei e con il proprio contesto di vita, può condurre a una sorta di 'analfabetismo emotivo', cioè alla difficoltà - da parte del minore prima e dell’adulto poi - sia nel gestire le complesse dinamiche di rapporto con le persone reali che nell'assumersi la responsabilità delle conseguenze che le proprie parole e le proprie azioni generano nell'altro)."
Lauro chiede quindi al governo di intervenire per ottenere dai gestori dei siti un impegno ''a rendere ben evidente l'informativa relativa alle condizioni d'uso, a differenziare i livelli di consenso al trattamento dati (compresa l'indicizzazione del profilo nei motori di ricerca) e a consentire all'utente la propria cancellazione dal sito tramite una procedura chiara e di facile accesso (di recente anche Facebook ha reso più semplice l'identificazione del procedimento cancellazione), nonché per incoraggiare gli utenti a usare uno pseudonimo al posto del vero nome, a non immettere dati sensibili come la propria foto, il proprio indirizzo, la propria sede di lavoro, le scuole o le università frequentate e in genere tutti quegli elementi della propria biografia che possano consentire la localizzazione dell'utente e ad accettare l'amicizia nell'ambito del social network solo nel caso di persone già ben conosciute in contesti reali''. (segue)
(Pun/Ct/Adnkronos)
Internet: Lauro (Pdl), serve osservatorio nazionale su effetti social network (4)
(Adnkronos) - E' infine opportuno per Lauro ''promuovere campagne di sensibilizzazione dei genitori, attraverso i media (TV e giornali), invitando le famiglie a non trascurare la conoscenza di come i figli utilizzano la rete e a non rifuggire dal dialogo con loro'', oltre che ''promuovere, anche tramite le istituzioni scolastiche, campagne di sensibilizzazione rivolte direttamente ai minori e finalizzate all’uso responsabile e intelligente dei social network."
"Bisogna istituire con urgenza - conclude Lauro - un Osservatorio Nazionale e/o più osservatori regionali, finalizzati alla raccolta di informazioni e allo studio delle attuali modalità di utilizzo della rete da parte dei giovani, nonché incaricati di monitorare gli effetti delle nuove tecnologie sulla vita e sul comportamento delle giovani generazioni."
(Pun/Ct/Adnkronos)
Di Raffaele Lauro (del 13/12/2010 @ 19:41:07, in Il commento politico, linkato 418 volte)
Commentando l'intervento del premier Berlusconi al Senato, il Sen. Raffaele Lauro (PdL) ha dichiarato: "Un discorso lucido, pacato ed esemplare per la chiarezza dell'analisi politico-istituzionale e per le prospettive delineate, dopo il conseguimento della fiducia al Senato e alla Camera. L'apertura a tutti i moderati, con la proposta di un patto di legislatura, rappresenta la chiave per rafforzare la maggioranza e per concludere la legislatura con il completamento dell'azione riformatrice intrapresa, rispettando la volontà popolare."
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VELINO, lunedì 13 dicembre 2010, 10.33.49
Berlusconi, Lauro (Pdl) : Discorso lucido, pacato ed esemplare
Roma, 13 DIC (Il Velino) - Il senatore del gruppo Pdl,
Raffaele Lauro, commentando l' intervento del premier
Berlusconi al Senato, ha dichiarato: "Un discorso lucido,
pacato ed esemplare per la chiarezza dell' analisi
politico-istituzionale e per le prospettive delineate, dopo
il conseguimento della fiducia al Senato e alla Camera.
L' apertura a tutti i moderati, con la proposta di un patto di
legislatura rappresenta la chiave per rafforzare la
maggioranza per concludere la legislatura con il
completamento dell' azione riformatrice intrapresa,
rispettando la volonta' popolare". (com/ban)
131026 DIC 10 NNN
9 Colonne, lunedì 13 dicembre 2010, 10.45.56
GOVERNO, LAURO (PDL) : DISCORSO LUCIDO, PACATO ED ESEMPLARE
(9Colonne) Roma, 13 dic - Il senatore del gruppo Pdl, Raffaele Lauro,
commentando l' intervento del premier Berlusconi al Senato, ha dichiarato:
"Un discorso lucido, pacato ed esemplare per la chiarezza dell' analisi
politico-istituzionale e per le prospettive delineate, dopo il conseguimento
della fiducia al Senato e alla Camera. L' apertura a tutti i moderati, con
la proposta di un patto di legislatura rappresenta la chiave per rafforzare
la maggioranza per concludere la legislatura con il completamento dell'
azione riformatrice intrapresa, rispettando la volontà popolare".
(red)
}131038 DIC 10 ~
Governo: Lauro (Pdl), da premier discorso lucido e pacato
Roma, 13 dic. (Adnkronos) - "Un discorso lucido, pacato ed esemplare per la chiarezza dell'analisi politico-istituzionale e per le prospettive delineate, dopo il conseguimento della fiducia al Senato e alla Camera". E' quanto dichiara Raffaele Lauro , senatore del Pdl, commentando l'intervento del premier Berlusconi al Senato.
"L'apertura a tutti i moderati -prosegue- con la proposta di un patto di legislatura, rappresenta la chiave per rafforzare la maggioranza e per concludere la legislatura con il completamento dell'azione riformatrice intrapresa, rispettando la volontà popolare."
(Pol//Adnkronos)
Di Raffaele Lauro (del 16/12/2010 @ 14:50:12, in Il commento politico, linkato 451 volte)
Sabato prossimo, 18 dicembre 2010, alle ore 17.00, presso l'Auditorium della Chiesa del S. Rosario del Capo di Sorrento, su invito del sen. Raffaele Lauro (PdL), sarà presentato il libro di Anna Maria Gargiulo, dal titolo "Non gettiamo questa vita", Edizioni CentoAutori, sulla terza età e sull'assistenza sociale agli anziani. I lavori saranno coordinati da Massimo Milone, Direttore TG3 Campania. Interverranno: Don Antonino Persico, Parroco della Chiesa del S. Rosario del Capo di Sorrento; Giuseppe Cuomo, Sindaco di Sorrento; Leone Gargiulo, Sindaco di Massa Lubrense; Don Carmine Giudici, Parroco della Chiesa Cattedrale di Sorrento; Raffaele Lauro, Senatore della Repubblica. Concluderà Paolo Russo, Presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati. Sarà presente l'Autrice. Il libro nasce da una forte esperienza di vita e con una finalità solidaristica. I diritti d'autore, infatti, saranno utilizzati per creare laboratori per anziani nell'ambito di strutture d'accoglienza. Il libro è il diario di incontri, disperazioni, solitudini e speranze di anziani. Storie di vita, realmente vissute. Sullo sfondo palpita Napoli, con la sfida della sopravvivenza tra mille espedienti. La storia dei tanti Gennaro, ma anche quella di tanti volontari che, con discrezione, accolgono anziani soli, volti senza nome e senza voce. Anna Maria Gargiulo è nata e vive a Termini di Massa Lubrense. Laureata in Scienze del Servizio Sociale presso l'Università Suor Orsola Benincasa, master in Economia e Gestione Aziendale per l'innovazione in sanità presso l'Università Partenope, mediatore sistemico-relazionale, componente del direttivo Uneba, docente per gli esami di Stato dell'Ordine degli assistenti sociali, dirige e coordina, da cinque anni, nel napoletano, una casa-albergo per anziani, molti dei quali in condizioni disagiate. La presentazione del libro sarà preceduta, alle 16.00, da una Santa Messa, celebrata da Don Antonino Persico nella Chiesa del S. Rosario, e sarà seguita dallo scambio degli auguri natalizi.
Di Raffaele Lauro (del 21/12/2010 @ 00:54:00, in Il commento politico, linkato 385 volte)
Rai-Fiat. Lauro (PdL): Plaudo a questa maxirichiesta di risarcimento della Fiat e mi auguro che la Rai venga condannata al pagamento, in modo da far esplodere tutte le contraddizioni della governance aziendale.
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FIAT: LAURO (PDL), BENE MAXIRICHIESTA RISARCIMENTO, MI AUGURO CHE RAI PAGHI =
Roma, 17 dic. - (Adnkronos) - "Plaudo a questa maxirichiesta di
risarcimento della Fiat e mi auguro che la Rai venga condannata al
pagamento, in modo da far esplodere tutte le contraddizioni della
governance aziendale". E' quanto ha dichiarato Raffaele Lauro,
senatore Pdl, membro della Commissione di Vigilanza Rai, in relazione
al maxirisarcimento di 20 milioni di euro, per danni all'immagine,
richiesto dalla Fiat alla Rai, per la trasmissione 'Annozero' del 2
dicembre.
"Agli esordi dell'incarico - ha aggiunto Lauro - il direttore
generale Masi, meritoriamente, illustro' in Vigilanza tutte queste
contraddizioni del servizio pubblico radiotelevisivo (tra le altre: la
pesante situazione finanziaria, in rapporto anche all'andamento delle
entrate da canone; l'elefantiasi della dirigenza, nominata per
influenze politiche e partitiche; l'opacita' negli appalti, con il
ricorso sistematico all'outsourcing e, soprattutto, la mostruosita'
giuridica del salvacondotto dalla responsabilita' civile, fornito alle
isole informatiche, diventate uno stato nello stato). Ma,
successivamente, Masi si e' sempre rifiutato, nonostante anche i
solleciti del Presidente Zavoli, di fornire, su mia pressante e
reiterata richiesta, la documentazione utile per consentire, su quei
problemi, alla Commissione l'esercizio dei suoi compiti di vigilanza e
di controllo, come previsto dall'art. 3 del regolamento."
"Ormai i nodi stanno venendo al pettine - ha concluso Lauro - e
la Rai appare, ogni giorno di piu', un arcipelago medioevale di contee
e di marchesati di una informazione, faziosa ed irresponsabile, e, in
qualche caso, di vere centrali della diffamazione, politica ed
economica. Si profila, a breve, lo stesso destino di Alitalia. Di
questo passo, per porre fine a questo scempio della correttezza e
della completezza dell'informazione, che pesa tutto sulle spalle dei
cittadini, sara' necessario commissariare e privatizzare la Rai,
abolire la Commissione di Vigilanza, del tutto inutile, e risolvere
cosi' l'equivoco di un servizio pubblico, che di pubblico ormai non ha
piu' niente."
In relazione al maxirisarcimento di 20 milioni di euro, per danni all'immagine, richiesto dalla Fiat alla Rai, il sen. Raffaele Lauro (PdL), membro della Commissione di Vigilanza Rai, ha dichiarato, stamani, al Senato: "Plaudo a questa maxirichiesta di risarcimento della Fiat e mi auguro che la Rai venga condannata al pagamento, in modo da far esplodere tutte le contraddizioni della governance aziendale." "Agli esordi dell'incarico - ha aggiunto Lauro - il direttore generale Masi, meritoriamente, illustrò in Vigilanza tutte queste contraddizioni del servizio pubblico radiotelevisivo (tra le altre: la pesante situazione finanziaria, in rapporto anche all'andamento delle entrate da canone; l'elefantiasi della dirigenza, nominata per influenze politiche e partitiche; l'opacità negli appalti, con il ricorso sistematico all'outsourcing e, soprattutto, la mostruosità giuridica del salvacondotto dalla responsabilità civile, fornito alle isole informatiche, diventate uno stato nello stato). Ma, successivamente, Masi si è sempre rifiutato, nonostante anche i solleciti del Presidente Zavoli, di fornire, su mia pressante e reiterata richiesta, la documentazione utile per consentire, su quei problemi, alla Commissione l'esercizio dei suoi compiti di vigilanza e di controllo, come previsto dall'art. 3 del regolamento." "Ormai i nodi stanno venendo al pettine - ha concluso Lauro - e la Rai appare, ogni giorno di più, un arcipelago medioevale di contee e di marchesati di una informazione, faziosa ed irresponsabile, e, in qualche caso, di vere centrali della diffamazione, politica ed economica. Si profila, a breve, lo stesso destino di Alitalia. Di questo passo, per porre fine a questo scempio della correttezza e della completezza dell'informazione, che pesa tutto sulle spalle dei cittadini, sarà necessario commissariare e privatizzare la Rai, abolire la Commissione di Vigilanza, del tutto inutile, e risolvere così l'equivoco di un servizio pubblico, che di pubblico ormai non ha più niente."
RAI: LAURO (PDL), BENE MAXIRICHIESTA RISARCIMENTO DA FIAT =
(AGI) - Roma, 17 dic - In relazione al maxirisarcimento di 20
milioni di euro, per danni all'immagine, richiesto dalla Fiat
alla Rai, il sen. Raffaele Lauro (PdL), membro della
Commissione di Vigilanza Rai, ha dichiarato: "Plaudo a questa
maxirichiesta di risarcimento della Fiat e mi auguro che la Rai
venga condannata al pagamento, in modo da far esplodere tutte
le contraddizioni della governance aziendale." "Agli esordi
dell'incarico - ha aggiunto Lauro - il direttore generale Masi,
meritoriamente, illustro' in Vigilanza tutte queste
contraddizioni del servizio pubblico radiotelevisivo (tra le
altre: la pesante situazione finanziaria, in rapporto anche
all'andamento delle entrate da canone; l'elefantiasi della
dirigenza, nominata per influenze politiche e partitiche;
l'opacita' negli appalti, con il ricorso sistematico
all'outsourcing e, soprattutto, la mostruosita' giuridica del
salvacondotto dalla responsabilita' civile, fornito alle isole
informatiche, diventate uno stato nello stato). Ma,
successivamente, Masi si e' sempre rifiutato, nonostante anche
i solleciti del Presidente Zavoli, di fornire, su mia pressante
e reiterata richiesta, la documentazione utile per consentire,
su quei problemi, alla Commissione l'esercizio dei suoi compiti
di vigilanza e di controllo, come previsto dall'art. 3 del
regolamento." "Ormai i nodi stanno venendo al pettine - ha
concluso Lauro - e la Rai appare, ogni giorno di piu', un
arcipelago medioevale di contee e di marchesati di una
informazione, faziosa ed irresponsabile, e, in qualche caso, di
vere centrali della diffamazione, politica ed economica. Si
profila, a breve, lo stesso destino di Alitalia. Di questo
passo, per porre fine a questo scempio della correttezza e
della completezza dell'informazione, che pesa tutto sulle
spalle dei cittadini, sara' necessario commissariare e
privatizzare la Rai, abolire la Commissione di Vigilanza, del
tutto inutile, e risolvere cosi' l'equivoco di un servizio
pubblico, che di pubblico ormai non ha piu' niente".(AGI)
ANNOZERO. LAURO (PDL): BENE MAXIRICHIESTA RISARCIMENTO FIAT
(DIRE) Roma, 17 dic. - "Plaudo a questa maxirichiesta di
risarcimento della Fiat e mi auguro che la Rai venga condannata
al pagamento, in modo da far esplodere tutte le contraddizioni
della governance aziendale". E' l'auspicio di Raffaele Lauro,
senatore del Pdl e componente della commissione di Vigilanza Rai,
in relazione al maxirisarcimento di 20 milioni di euro per danni
all'immagine, richiesto dalla Fiat alla Rai per una puntata di
AnnoZero.