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Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
GOVERNO, LAURO (PDL): DL SVILUPPO ULTIMO APPELLO Roma - Sento una voglia matta di condoni, quella parola non deve comparire nel decreto. Tremonti? Lo critico aspramente da tempo. Berlusconi apra all’Udc, per un nuovo governo bene Letta premier. Servono le riforme, se Fli le sostiene pronto a gridare viva FiniEdizione completa Stampa l'articolo Roma - “Se il decreto per lo sviluppo fosse privo di riforme strutturali, il governo dimostrerebbe la propria impotenza. E un governo impotente è meglio che vada via”. Cosi' al VELINO il senatore Pdl Raffaele Lauro, esponente vicino a Claudio Scajola, indicato nei giorni scorsi dai media come colui che starebbe lavorando alla stesura del documento con cui i “malpancisti”del Pdl vicini all’ex ministro dello Sviluppo chiederebbero la "discontinuità” al premier. “Non ho avuto nessun incarico di redigere documenti – smentisce seccamente Lauro -. Ho solo contribuito a raccogliere tutti i ragionamenti sulla crisi attuale che sono emersi nel tempo. Ma un documento organico, sottoscritto e definito a tavolino non esiste”. In questi “ragionamenti”, spiega il senatore “scajoliano”, “c’è un’analisi politica della crisi, le ipotesi per uscirne, la rivendicazione dei valori del Ppe anche in Italia, dei valori originali di Forza Italia e della ‘rivoluzione liberale’ e le proposte per lo sviluppo e la crescita”. Proprio le riforme strutturali, ribadisce Lauro, “segneranno il banco di prova per la sopravvivenza del governo. Mi auguro che Berlusconi si renda conto che il decreto per lo sviluppo rappresenta l’ultimo appello. Se il dl sarà in grado di varare le misure necessarie all’innovazione tecnologica, alla ricerca e all’occupazione giovanile, allora l’esecutivo avrà la legittimità non solo formale del Parlamento ma anche quella politica e istituzionale per completare il suo cammino fino a fine legislatura”. Di sicuro, sottolinea l’esponente “scajoliano”, nel dl sviluppo non deve apparire la parola condono. “Nei colloqui che ho avuto ieri in Senato – rivela Lauro - ho cominciato ad avvertire una voglia matta di condono fiscale se non addirittura previdenziale ed edilizio. L’auspicio è che questa soluzione venga interdetta e frenata, perché sennò il governo sarebbe realmente in pericolo, nonostante tutti i conteggi con il pallottoliere che faranno di notte i dirigenti del Pdl”. Quanto Tremonti potrebbe rappresentare un ostacolo alle linee d’azione economica avanzate dagli “scajoliani”? “Non da oggi né da ieri sono un aspro critico del ministro dell’Economia, perché la sinistra ne aveva fatto una specie di icona e lui si è crogiolato in questo auto-mito di salvatore della patria – risponde Lauro -. Gli va dato atto che nella prima fase della sua politica economica ha evitato danni al Paese sulla stabilità monetaria. Ma se analizziamo cosa ha fatto Tremonti in 10 anni per le riforme strutturali e se abbia messo in piedi degli anticorpi per frenare la crescita del debito pubblico, allora il giudizio su di lui diventa totalmente negativo”. Insomma, sottolinea Lauro, “se Tremonti si presentasse con un provvedimento in cui si dice che una patrimoniale sulle ricchezze mobiliari e immobiliari è assolutamente necessaria, che serve accelerare la riforma previdenziale e predisporre una seria lotta all’evasione fiscale, riceverà il mio plauso. Ma se si presentasse con condoni e altre nefandezze, questo sarebbe lo strumento più adatto per fare cadere il governo. Anzi – dichiara il senatore ‘scajoliano’ -, in quel caso comincerei a pensare che Tremonti abbia presentato un testo di quel genere espressamente per farlo cadere”. Puntualizza Lauro: “Nel momento in cui faccio autocritica verso la mia parte politica, non va dimenticato che dall’altra parte abbiamo delle opposizioni che non sono d’accordo su niente e su questi problemi non dicono parole decisive. Non ho capito – aggiunge il senatore Pdl - quali sono le proposte di Pd, Udc, Idv e degli oppositori sociali del regime berlusconiano. Sfido le opposizioni a sedersi a un tavolo e stabilire quel è il loro decreto per lo sviluppo, senza nascondersi dietro la scusa che le proposte le fa il governo”. Se con il dl sviluppo il governo Berlusconi dimostrasse la propria impotenza, “sono dell’idea che non si debba andare alle elezioni anticipate, ma si dovrebbe allargare la maggioranza all’Udc, sempre con la volontà di fare le riforme”, dichiara Lauro. Ma affinché possa reggere questo ipotetico governo con i centristi, “c’è bisogno della volontà di Berlusconi – segnale il senatore ‘scajoliano’ – di indicare al suo posto una personalità che nel centrodestra abbia dato grande esempio di responsabilità istituzionale. E il primo nome che può venire alla ribalta è quello di Gianni Letta”. Lauro precisa di non avere pregiudiziali nei confronti di nessuno, “nemmeno verso Fli”. La situazione economico-sociale è talmente grave, sottolinea, che “se Fini fosse d’accordo a dare il via alle riforme strutturali, non avrei nessuna remora a dire ‘viva Fini’”. Rivela Lauro: “Decine di senatori di maggioranza e opposizione hanno la consapevolezza che siamo arrivati a un punto in cui serve una svolta”. C’è possibilità che possa nascere un gruppo parlamentare a Palazzo Madama? “Non ho nessun incarico di reperire peones – taglia corto il senatore Pdl -. I miei sono solo dialoghi e confronti che avvengono con dei colleghi”. Costituire un gruppo autonomo, spiega Lauro, “solo per difendere se stessi non avrebbe senso e sarebbe inutile. Se invece servisse a convincere dell’esigenza che non sono più rinviabili né l’allargamento della maggioranza né le scelte per lo sviluppo, allora ben vengano nuovi gruppi parlamentari”. Intanto oggi il governo ha superato l’ennesima prova di un voto di fiducia. “Meglio che il governo pensi a varare le riforme strutturali necessarie – conclude Lauro -, di fiducia si può anche morire…”. (ilVelino/AGV NEWS)
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Concludendo i lavori del convegno sul tema: "Verso l'Ospedale Unico della Penisola Sorrentina: lavori in corso", tenuto presso il Distretto Sanitario, a Sant'Agnello di Sorrento, il sen. Raffaele Lauro, membro della commissione affari costituzionali del Senato, ha sottolineato quale importanza abbiano le strutture civili, come quella sanitaria, non solo per i doverosi servizi destinati alla tutela della salute dei residenti, ma anche per l'immagine turistica della Penisola Sorrentina nel mondo. "Il futuro turistico della Penisola Sorrentina è certamente fondato sulla qualità dell'offerta turistica, in senso stretto, sulla soluzione degli annosi problemi infrastrutturali, come la mobilità, sulla salvaguardia dell'ambiente e del paesaggio, sulla dimensione culturale e, infine, sulla vivibilità e godibilità di una meravigliosa località di soggiorno, ma anche sull'efficienza e la professionalità delle strutture sanitarie, che diventano strategiche per l'immagine civile. Non possiamo confidare soltanto sull'alta professionalità, pur apprezzabile, dei medici e degli operatori della sanità, ma bisogna dotare la Penisola Sorrentina di un ospedale unico, ad alta specializzazione, che rappresenti un'eccellenza nell'ambito della Regione Campania. Il percorso iniziato, con il coordinamento di Vincenzo Iaccarino, sta facendo passi da gigante, come oggi è stato dimostrato, ed arriverà all'obiettivo finale con il concorso positivo della Regione Campania e di tutti i Sindaci della Penisola Sorrentina. Questa struttura onorerà anche la memoria di grandi chirurghi, che rappresentano pagine significative della nostra storia ospedaliera, a partire dagli indimenticabili medici-filantropi, Agostino Schisano e Luigi Cappiello."
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Condono. Lauro (PdL): Se il decreto sullo sviluppo si dovesse fondare sul condono fiscale, al quale aspirano molte lobby parlamentari, il destino del Governo sarebbe segnato. Mi preparo a contrastare, dati alla mano, le motivazioni pretestuose dei sostenitori "Sento crescere tra i banchi del Senato, sia di maggioranza che di opposizione, una voglia matta di condono fiscale, e non solo, con la motivazione dell'abbattimento del debito pubblico e il reperimento di nuove risorse per lo sviluppo. Questa logica condonistica, pretestuosamente motivata, e portata avanti da alcune lobby parlamentari, non può passare. Se il decreto per lo sviluppo dovesse far leva sul condono fiscale, e non solo, il destino del Governo sarebbe segnato." Lo ha dichiarato il sen. Raffaele Lauro del PdL, membro della commissione affari costituzionali, commentando la presentazione di un'interrogazione urgentissima al Ministro dell'Economia e delle Finanze per conoscere i dati consuntivi di tutti i condoni, fiscali e non, varati negli ultimi vent'anni. "Mi preparo, dati alla mano, già in mio possesso, sui quali attendo la conferma ministeriale, ad aprire, in Senato, una battaglia contro il condono fiscale, dimostrando quanto siano pretestuose le motivazioni dei sostenitori e quali danni immediati e di lungo periodo un nuovo condono fiscale rischierebbe di provocare." -------------------- Agenzie di stampa CONDONO, LAURO (PDL): MOTIVAZIONI PRETESTUOSE SOSTENITORI (9Colonne) Roma, 14 ott - "Sento crescere tra i banchi del Senato, sia di maggioranza che di opposizione, una voglia matta di condono fiscale, e non solo, con la motivazione dell'abbattimento del debito pubblico e il reperimento di nuove risorse per lo sviluppo. Questa logica condonistica, pretestuosamente motivata, e portata avanti da alcune lobby parlamentari, non può passare. Se il decreto per lo sviluppo dovesse far leva sul condono fiscale, e non solo, il destino del Governo sarebbe segnato". Lo ha dichiarato il senatore del Pdl Raffaele Lauro, membro della commissione affari costituzionali, commentando la presentazione di un'interrogazione urgentissima al ministro dell'Economia e delle Finanze per conoscere i dati consuntivi di tutti i condoni, fiscali e non, varati negli ultimi vent'anni: "Mi preparo, dati alla mano, già in mio possesso, sui quali attendo la conferma ministeriale, ad aprire, in Senato, una battaglia contro il condono fiscale, dimostrando quanto siano pretestuose le motivazioni dei sostenitori e quali danni immediati e di lungo periodo un nuovo condono fiscale rischierebbe di provocare". (red) 141144 OTT 11  Governo/Lauro (Pdl)avverte: Destino segnato se ci sarà il condono Interrogazione 'urgentissima' in Senato: pronti a dare battaglia Roma, 14 ott. (TMNews) - "Il destino del Governo sarebbe segnato" se nel dl sviluppo davvero fosse previsto un nuovo condono. Lo ha dichiarato il senatore Pdl Raffaele Lauro, membro della commissione affari costituzionali, presentando una "interrogazione urgentissima"al Ministro dell'Economia e delle Finanze per conoscere i dati consuntivi di tutti i condoni, fiscali e non, varati negli ultimi vent'anni. "Sento crescere tra i banchi del Senato, sia di maggioranza che di opposizione, una voglia matta di condono fiscale, e non solo, con la motivazione dell'abbattimento del debito pubblico e il reperimento di nuove risorse per lo sviluppo. Questa logica condonistica, pretestuosamente motivata, e portata avanti da alcune lobby parlamentari, non può passare. Mi preparo, dati alla mano, già in mio possesso, sui quali attendo la conferma ministeriale, ad aprire, in Senato, una battaglia contro il condono fiscale, dimostrando quanto siano pretestuose le motivazioni dei sostenitori e quali danni immediati e di lungo periodo un nuovo condono fiscale rischierebbe di provocare." Pol/Tor 141212 ott 11  SVILUPPO: LAURO (PDL), SE DECIDE CONDONO IL DESTINO DEL GOVERNO E' SEGNATO = 'SENTO CRESCERE UNA VOGLIA MATTA CON MOTIVAZIONE DI NUOVE RISORSE' Roma, 14 ott. (Adnkronos) - "Se il decreto per lo sviluppo dovesse far leva sul condono fiscale e non solo, il destino del governo sarebbe segnato". E' quanto avverte il senatore del Pdl, Raffaele Lauro, membro della commissione affari costituzionali, commentando la presentazione di un'interrogazione urgente al ministro dell'Economia, Giulio Tremonti per conoscere i dati consuntivi di tutti i condoni, fiscali e non, varati negli ultimi vent'anni. "Sento crescere tra i banchi del Senato, sia di maggioranza che di opposizione, una voglia matta di condono fiscale, e non solo, con la motivazione dell'abbattimento del debito pubblico e il reperimento di nuove risorse per lo sviluppo - osserva Lauro - Questa logica condonistica, pretestuosamente motivata e portata avanti da alcune lobby parlamentari, non puo' passare". Lauro anticipa: "Mi preparo, dati alla mano gia' in mio possesso, sui quali attendo la conferma ministeriale, ad aprire in Senato una battaglia contro il condono fiscale, dimostrando quanto siano pretestuose le motivazioni dei sostenitori e quali danni immediati e di lungo periodo un nuovo condono fiscale rischierebbe di provocare". (Sin/Col/Adnkronos) 14-OTT-11 12:31 NNNN SVILUPPO. LAURO: SE C'E' CONDONO DESTINO GOVERNO E' SEGNATO (DIRE) Roma, 14 ott. - "Se il decreto sullo sviluppo si dovesse fondare sul condono fiscale, al quale aspirano molte lobby parlamentari, il destino del Governo sarebbe segnato. Mi preparo a contrastare, dati alla mano, le motivazioni pretestuose dei sostenitori". Lo ha dichiarato il sen. Raffaele Lauro del PdL, membro della commissione affari costituzionali, commentando la presentazione di un'interrogazione urgentissima al Ministro dell'Economia e delle Finanze per conoscere i dati consuntivi di tutti i condoni, fiscali e non, varati negli ultimi vent'anni. "Sento crescere tra i banchi del Senato, sia di maggioranza che di opposizione, una voglia matta di condono fiscale, e non solo, con la motivazione dell'abbattimento del debito pubblico e il reperimento di nuove risorse per lo sviluppo- prosegue- questa logica condonistica, pretestuosamente motivata, e portata avanti da alcune lobby parlamentari, non puo' passare. Se il decreto per lo sviluppo dovesse far leva sul condono fiscale, e non solo, il destino del Governo sarebbe segnato." "Mi preparo, dati alla mano, gia' in mio possesso, sui quali attendo la conferma ministeriale, ad aprire, in Senato, una battaglia contro il condono fiscale- annuncia Lauro-, dimostrando quanto siano pretestuose le motivazioni dei sostenitori e quali danni immediati e di lungo periodo un nuovo condono fiscale rischierebbe di provocare." (Com/Vid/ Dire) 13:07 14-10-11 Dl sviluppo, Lauro (Pdl): Se c'e' condono destino governo e' segnato Roma, 14 OTT (il Velino/AGV) - "Sento crescere tra i banchi del Senato, sia di maggioranza che di opposizione, una voglia matta di condono fiscale, e non solo, con la motivazione dell'abbattimento del debito pubblico e il reperimento di nuove risorse per lo sviluppo. Questa logica condonistica, pretestuosamente motivata, e portata avanti da alcune lobby parlamentari, non puo' passare. Se il decreto per lo sviluppo dovesse far leva sul condono fiscale, e non solo, il destino del governo sarebbe segnato". Lo dichiara il senatore Raffaele Lauro (Pdl), membro della commissione Affari costituzionali, commentando la presentazione di un'interrogazione urgentissima al ministro dell'Economia e delle Finanze per conoscere i dati consuntivi di tutti i condoni, fiscali e non, varati negli ultimi vent'anni. "Mi preparo, dati alla mano, gia' in mio possesso, sui quali attendo la conferma ministeriale - sottolinea Lauro -, ad aprire, in Senato, una battaglia contro il condono fiscale, dimostrando quanto siano pretestuose le motivazioni dei sostenitori e quali danni immediati e di lungo periodo un nuovo condono fiscale rischierebbe di provocare." - www.ilvelino.it - (com/gat) 141326 OTT 11 NNNN
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Di Raffaele Lauro (del 12/10/2011 @ 22:02:49, in il commento politico, linkato 403 volte)
Pirati. Lauro (PdL): Quanto avevo pubblicamente paventato alcune settimane fa, si è puntualmente verificato. Un altro dramma si somma a quello della Savina Caylyn, di onesti lavoratori del mare, prigionieri da otto mesi, e delle loro famiglie. Sono indignato. Il Governo vari subito un decreto-legge. Comunicare che l'unità di crisi della Farnesina si è attivata sfiora il grottesco "Quanto avevo pubblicamente paventato alcune settimane fa, chiedendo al Governo, oltre alla norma già vigente, un decreto-legge che rendesse immediatamente obbligatoria e a carico degli armatori, la presenza di scorte armate sulle navi mercantili, battenti bandiera italiana e, in particolare, sulle rotte a rischio, si è puntualmente e drammaticamente verificato. Una nuova nave mercantile italiana, la "Montecristo", è stata sequestrata, al largo della Somalia, da un commando di cinque pirati (dico sono cinque), che si sono avvicinati sottobordo con un barchino, partito sicuramente da una nave-madre, insieme con l'equipaggio di 23 persone, delle quali sette italiane. Se a bordo ci fosse stata una scorta armata, il sequestro sarebbe stato facilmente sventato o, forse, neppure tentato, visto che i pirati somali sanno bene che soltanto le nostre navi non hanno a bordo scorte armate." Lo ha dichiarato il sen. Raffaele Lauro (PdL), membro della commissione affari costituzionali."Ora al dramma dei sequestrati della Savina Caylyn, prigionieri da otto lunghissimi mesi, e delle loro famiglie, se ne aggiungerà un altro. Sono sinceramente indignato per questa imprevidenza, che mette in pericolo la vita di onesti lavoratori del mare. Il Governo dovrà venire in Aula, al Senato, a dare spiegazioni. Comunicare che l'unità di crisi della Farnesina si è attivata sfiora il grottesco." Pirati. Lauro (PdL): Siamo tutti felici che il blitz per liberare la Montecristo sia riuscito e formuliamo i complimenti alla Marina degli Usa e della Gran Bretagna. Ma bisogna impiegare, da subito, sulle navi, oltre ai sessanta militari, nuclei dei NOCS (Polizia di Stato) e dei GIS (Arma dei Carabinieri), altamente specializzati nella lotta al terrorismo, in attesa dei contractors privati "Siamo tutti felici che il blitz per liberare la Montecristo sia riuscito e formuliamo i complimenti alla Marina degli USA e della Gran Bretagna. Impiegare, tuttavia, sessanta militari sulle navi mercantili italiane è un primo passo positivo, ma non rappresenta la soluzione del problema. Bisogna rendere obbligatorio anche l'impiego di scorte armate private, altamente specializzate. In attesa dei contractors, sarebbe necessario impiegare, da subito, anche nuclei dei NOCS (Polizia di Stato) e dei GIS (Arma dei Carabinieri), preparati all'antiterrorismo, per creare effettivamente una forza dissuasiva rispetto agli attacchi dei pirati." Lo ha dichiarato il sen. Raffaele Lauro (PdL), membro della commissione affari costituzionali. ----------------------- Agenzie di stampa PIRATI: LAURO (PDL), CON SCORTA ARMATA SEQUESTRO SAREBBE STATO SVENTATO = Roma, 11 ott. (Adnkronos) - "Quanto avevo pubblicamente paventato alcune settimane fa, chiedendo al Governo, oltre alla norma gia' vigente, un decreto-legge che rendesse immediatamente obbligatoria e a carico degli armatori, la presenza di scorte armate sulle navi mercantili, battenti bandiera italiana e, in particolare, sulle rotte a rischio, si e' puntualmente e drammaticamenteá verificato. Una nuova nave mercantile italiana, la "Montecristo", e' stata sequestrata, al largo della Somalia, da un commando di cinque pirati (dico sono cinque), che si sono avvicinati sottobordo con un barchino, partito sicuramente da una nave-madre, insieme con l'equipaggio di 23 persone, delle quali sette italiane''. Lo sottolinea il senatore Raffaele Lauro (Pdl), componente della Commissione Affari costituzionali. ''Se a bordo ci fosse stata una scorta armata, il sequestro sarebbe stato facilmente sventato o, forse, neppure tentato, visto che i pirati somali sanno bene che soltanto le nostre navi non hanno a bordo scorte armate'', aggiunge Lauro (PdL). "Ora al dramma dei sequestrati della Savina Caylyn, prigionieri da otto lunghissimi mesi, e delle loro famiglie, se ne aggiungera' un altro. Sono sinceramente indignato per questa imprevidenza -conclude- che mette in pericolo la vita di onesti lavoratori del mare. Il Governo dovra' venire in Aula, al Senato, a dare spiegazioni. Comunicare che l'unita' di crisi della Farnesina si e' attivata sfiora il grottesco". (Sin/Ct/Adnkronos) 11-OTT-11 09:48 NNNN PIRATERIA: LAURO "RENDERE OBBLIGATORIA SCORTA ARMATA SU NAVI" ROMA (ITALPRESS) - "Quanto avevo pubblicamente paventato alcune settimane fa, chiedendo al Governo, oltre alla norma gia' vigente, un decreto-legge che rendesse immediatamente obbligatoria e a carico degli armatori, la presenza di scorte armate sulle navi mercantili, battenti bandiera italiana e, in particolare, sulle rotte a rischio, si e' puntualmente e drammaticamente verificato". Lo afferma in una nota il senatore del Pdl Raffaele Lauro. "Una nuova nave mercantile italiana, la 'Montecristo', e' stata sequestrata, al largo della Somalia, da un commando di cinque pirati (dico sono cinque), che si sono avvicinati sottobordo con un barchino, partito sicuramente da una nave-madre, insieme con l'equipaggio di 23 persone, delle quali sette italiane - aggiunge -. Se a bordo ci fosse stata una scorta armata, il sequestro sarebbe stato facilmente sventato o, forse, neppure tentato, visto che i pirati somali sanno bene che soltanto le nostre navi non hanno a bordo scorte armate". "Ora al dramma dei sequestrati della Savina Caylyn, prigionieri da otto lunghissimi mesi, e delle loro famiglie, se ne aggiungera' un altro - conclude Lauro -. Sono sinceramente indignato per questa imprevidenza, che mette in pericolo la vita di onesti lavoratori del mare. Il Governo dovra' venire in Aula, al Senato, a dare spiegazioni. Comunicare che l'unita' di crisi della Farnesina si e' attivata sfiora il grottesco". (ITALPRESS). sat/com 11-Ott-11 09:48 NNNN PIRATERIA, LAURO (PDL): SUBITO DECRETO LEGGE SU SCORTE ARMATE (9Colonne) Roma, 11 ott - "Quanto avevo pubblicamente paventato alcune settimane fa, chiedendo al Governo, oltre alla norma già vigente, un decreto-legge che rendesse immediatamente obbligatoria e a carico degli armatori, la presenza di scorte armate sulle navi mercantili, battenti bandiera italiana e, in particolare, sulle rotte a rischio, si è puntualmente e drammaticamente verificato. Una nuova nave mercantile italiana, la 'Montecristo', è stata sequestrata, al largo della Somalia, da un commando di cinque pirati (dico sono cinque), che si sono avvicinati sottobordo con un barchino, partito sicuramente da una nave-madre, insieme con l'equipaggio di 23 persone, delle quali sette italiane. Se a bordo ci fosse stata una scorta armata, il sequestro sarebbe stato facilmente sventato o, forse, neppure tentato, visto che i pirati somali sanno bene che soltanto le nostre navi non hanno a bordo scorte armate". Lo ha dichiarato il senatore del Pdl Raffaele Lauro, membro della commissione Affari costituzionali. "Ora al dramma dei sequestrati della Savina Caylyn, prigionieri da otto lunghissimi mesi, e delle loro famiglie, se ne aggiungerà un altro. Sono sinceramente indignato per questa imprevidenza, che mette in pericolo la vita di onesti lavoratori del mare. Il Governo dovrà venire in Aula, al Senato, a dare spiegazioni". (red) 111002 OTT 11  PIRATI: LAURO (PDL), SUBITO DL PER SCORTE ARMATE SU NAVI MERCANTILI = (ASCA) - Roma, 11 ott - ''Comunicare che l'unita' di crisi della Farnesina si e' attivata sfiora il grottesco''. E' necessario che il governo ''vari subito un decreto legge che renda immediatamente obbligatoria e a carico degli armatori, la presenza di scorte armate sulle navi mercantili, battenti bandiera italiana e, in particolare, sulle rotte a rischio''. Il senatore del Pdl, Raffaele Lauro, torna a chiedere al governo di attivarsi con un provvedimento d'urgenza, dopo che un'altra nave italiana e' stata sequestrata dai pirati. ''Quanto avevo pubblicamente paventato alcune settimane fa. Se a bordo ci fosse stata una scorta armata, il sequestro sarebbe stato facilmente sventato o, forse, neppure tentato, visto che i pirati somali - sostiene Lauro - sanno bene che soltanto le nostre navi non hanno a bordo scorte armate''. com-lsa 111137 OTT 11 NNNN Pirati, Lauro (Pdl): Subito dl per scorte armate su navi mercantili Roma, 11 OTT (il Velino/AGV) - "Quanto avevo pubblicamente paventato alcune settimane fa, chiedendo al governo, oltre alla norma gia' vigente, un decreto-legge che rendesse immediatamente obbligatoria e a carico degli armatori, la presenza di scorte armate sulle navi mercantili, battenti bandiera italiana e, in particolare, sulle rotte a rischio, si e' puntualmente e drammaticamente verificato". Lo ha dichiarato il senatore Raffaele Lauro (Pdl), membro della commissione Affari costituzionali, che aggiunge: "Una nuova nave mercantile italiana, la 'Montecristo', e' stata sequestrata, al largo della Somalia, da un commando di cinque pirati (dico sono cinque), che si sono avvicinati sottobordo con un barchino, partito sicuramente da una nave-madre, insieme con l'equipaggio di 23 persone, delle quali sette italiane. Se a bordo ci fosse stata una scorta armata, il sequestro sarebbe stato facilmente sventato o, forse, neppure tentato, visto che i pirati somali sanno bene che soltanto le nostre navi non hanno a bordo scorte armate. Ora al dramma dei sequestrati della Savina Caylyn, prigionieri da otto lunghissimi mesi, e delle loro famiglie, se ne aggiungera' un altro. Sono sinceramente indignato per questa imprevidenza, che mette in pericolo la vita di onesti lavoratori del mare. Il governo dovra' venire in Aula, al Senato, a dare spiegazioni. Comunicare che l'unita' di crisi della Farnesina si e' attivata sfiora il grottesco". - www.ilvelino.it - (com/gat) 111222 OTT 11 NNNN PIRATI: LAURO (PDL), IMPIEGARE SULLE NAVI NUCLEI NOCS E GIS = FELICI PER RIUSCITA BLITZ SU MONTECRISTO, CREARE FORZA DISSUASIVA ATTACCHI Roma, 11 ott. -(Adnkronos) - "Siamo tutti felici che il blitz per liberare la Montecristo sia riuscito e formuliamo i complimenti alla Marina degli Usa e della Gran Bretagna. Impiegare sessanta militari sulle navi mercantili italiane e' un primo passo positivo, ma non rappresenta la soluzione del problema. Bisogna rendere obbligatorio anche l'impiego di scorte armate private, altamente specializzate''. E' quanto afferma Raffaele Lauro, senatore Pdl e membro della commissione Affari costituzionali. ''In attesa dei contractors -rimarca Lauro- sarebbe necessario impiegare da subito anche nuclei dei Nocs (Polizia di Stato) e dei Gis (Arma dei Carabinieri), preparati all'antiterrorismo, per creare effettivamente una forza dissuasiva rispetto agli attacchi dei pirati''. (Sin/Zn/Adnkronos) 11-OTT-11 15:40 NNNN PIRATERIA: LAURO (PDL), OK BLITZ, MA SERVONO SCORTE PRIVATE (ANSA) - ROMA, 11 OTT - ''Siamo tutti felici che il blitz per liberare la Montecristo sia riuscito e formuliamo i complimenti alla Marina degli USA e della Gran Bretagna. Impiegare, tuttavia, sessanta militari sulle navi mercantili italiane e' un primo passo positivo, ma non rappresenta la soluzione del problema. Bisogna rendere obbligatorio anche l'impiego di scorte armate private, altamente specializzate''. Lo ribadisce il senatore del Pdl Raffaele Lauro (PdL) secondo il quale, ''in attesa dei contractors, sarebbe necessario impiegare, da subito, anche nuclei dei NOCS (Polizia di Stato) e dei GIS (Arma dei Carabinieri), preparati all'antiterrorismo, per creare effettivamente una forza dissuasiva rispetto agli attacchi dei pirati''. (ANSA). COM-SES 11-OTT-11 15:42 NNNN PIRATERIA, LIBERATI I MARINAI. SODDISFAZIONE FARNESINA (RIEPILOGO) - (2) (9Colonne) Roma, 11 ott - Soddisfatto del blitz anche il ministro della Difesa Ignazio La Russa. Secondo quanto si apprende, infatti, la decisione dell'intervento è stata presa dopo un colloquio tra i ministri La Russa e Fox. Proprio oggi il responsabile della Difesa ha firmato una convenzione con Confitarma, la confederazione italiana degli armatori: secondo l'accordo sessanta militari, suddivisi in dieci nuclei da sei uomini ciascuno, potranno da oggi essere imbarcati sulle navi mercantili italiane a rischio di attacco da parte dei pirati nell'Oceano Indiano. "Siamo tutti felici che il blitz per liberare la Montecristo sia riuscito e formuliamo i complimenti alla Marina degli Usa e della Gran Bretagna. Impiegare, tuttavia, sessanta militari sulle navi mercantili italiane è un primo passo positivo, ma non rappresenta la soluzione del problema. Bisogna rendere obbligatorio anche l'impiego di scorte armate private, altamente specializzate" ha ribadito il senatore del Pdl Raffaele Lauro. (Gil) 111634 OTT 11 
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Intervista al Sen. Raffaele Lauro per “Specchio Quotidiano” di Anna Villani Il monito di Lauro: “Non facciamo l’errore di tornare alla Prima Repubblica” Raffaele Lauro Quattro lauree conseguite con lode (Scienze Politiche, Giurisprudenza, Economia e Commercio, Giornalismo), nonché appassionato studioso di storia, ed ex Prefetto, il senatore Raffaele Lauro di Sorrento è stato da giovane uno studente-lavoratore. Si manteneva agli studi facendo il “receptionist in un albergo”. Tra i suoi interessi figura anche il cinema tanto da avere conseguito pure il diploma in regia cinematografica presso la Nuova Università del Cinema e della Televisione di Roma, sotto la guida dei Maestri Giuseppe De Santis, Carlo Lizzani e Florestano Vancini. Sul versante istituzionale vinse nel 1968 una borsa di studio del Ministero degli Affari Esteri frequentando in seguito i corsi dell’Istituto Diplomatico (1968-1969), presso il Ministero degli Affari Esteri. Il suo ultimo lavoro editoriale è un thriller storico in tre volumi, di qui la “Trilogia Sorrentina” che racconta la storia di Sorrento (dal saccheggio turco del 13 giugno 1558, fino alla rinascita della città, agli albori del secolo XVII), con, al centro, la battaglia di Lepanto (1571), destinata a sconfiggere definitivamente il sogno imperiale di Solimano I il Magnifico. Per “Specchio Quotidiano” ha rilasciato quest’intervista da cui traspare il senso misurato nel vivere questa legislatura, certamente non facile per chi appunto come lui è nelle fila del Popolo della Libertà. Da uomo appartenente alla Camera tradizionalmente “saggia” del Parlamento e da ex “prefetto” come vede oggi la situazione politica all’interno del suo gruppo politico di appartenenza, il Pdl? “Ho denunziato, nelle sedi istituzionali ed in molte dichiarazioni alla stampa, la gravità della situazione politica ed economico-finanziaria del nostro Paese. Credo che vi sia la stessa consapevolezza in molti senatori del gruppo PdL, anche se non ancora resa manifesta”. Secondo Lei andremo presto al voto o si tirerà avanti fino al 2013 con qualche governo tecnico magari guidato da Roberto Maroni? O si opterà per un governo di “Salute pubblica”? “Non sono un mago e mi dichiaro contro le elezioni anticipate, che aggraverebbero la situazione. Confido che il Governo riesca, nel breve, a fronteggiare la situazione, altrimenti…” Cosa prova leggendo gli stralci delle intercettazioni riguardanti il Premier? “Non leggo le intercettazioni. Mi interessano solo le sentenze di assoluzione o di condanna”. Senatore Lauro, Lei fa parte della Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, oramai, è opinione comune che la televisione specialmente quella pubblica sia caduta nella mediocrità, qual è stato e resta il Suo impegno su questo versante? “Ho proposto da tempo il commissariamento della Rai e la sua privatizzazione. È diventato un arcipelago di gruppi di potere, di destra e di sinistra”. Come si comportano nel privato i politici che vediamo nei salotti televisivi? “Lo ignoro, perché non frequento, nel privato, i politici da salotto televisivo. Preferisco frequentare la gente comune. Ho molto da imparare”. Proviene dalla penisola sorrentina, una perla di paesaggio e di profumi, come la vede da Roma e quale contributo vorrebbe dare per valorizzarla ulteriormente? “La Penisola Sorrentina salverà il suo futuro turistico “soltanto” se saprà affrontare, attraverso il coordinamento dei sei comuni, nodi irrisolti: la tutela del paesaggio e dell’ambiente, la mobilità, un’adeguata politica di marketing culturale, capace di reggere la concorrenza internazionale, la qualità dei servizi offerti alla clientela”. Superato il milione di firme per l’abolizione della legge elettorale certamente non si potrà ignorare il responso popolare, ma da ex prefetto e oggi politico crede davvero che la reintroduzione della preferenza possa inquinare il voto portando in Parlamento persone di fiducia di mafiosi e camorristi? “Negli anni ’90, che ho vissuto drammaticamente sul ponte di comando del Ministero dell’Interno, le preferenze erano considerate, anche dalla pubblicistica cosiddetta indipendente, la causa di tutti i mali della Repubblica: finanziamento illecito ai partiti e alle correnti di partito, lotte fratricide tra i candidati per la conquista di un seggio parlamentare, dominio delle lobby finanziatrici e, da ultimo, condizionamento della criminalità organizzata, attraverso il voto di scambio. Ora gli stessi commentatori le considerano la salvezza del sistema politico democratico. Il mio giudizio è il seguente: no al porcellum e no al mattarellum. Bisogna approvare una legge elettorale che garantisca la possibilità, da parte del corpo elettorale, di incidere contestualmente: sulla leadership, sulla maggioranza e sulla selezione dei candidati. Guardare alla Germania, alla Francia o all’Inghilterra non sarebbe inutile. Altrimenti precipiteremo nell’ingovernabilità della Prima Repubblica!”
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