Home Articoli L'attività parlamentare

\\ Home Page : Storico per mese (inverti l'ordine)
Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Commentando l'approvazione, in Commissione Bilancio del Senato, del Documento di Economia e Finanza 2011 (DEF 2011), il sen. Raffaele Lauro (PdL) ha dichiarato: "Il documento è condizionato, oltre che dagli obblighi assunti verso l'Unione Monetaria Europea, dalla prioritaria esigenza di assicurare, al tempo stesso, stabilità finanziaria e crescita economia, e non avere una persistente stagnazione e precari riequilibri finanziari, dopo aver perduto, nell'ultima recessione, ben 6,5 punti percentuali di prodotto nazionale, quasi il doppio della media degli altri paesi dell'euro (-3,5%)." "Suscita perplessità - ha aggiunto Lauro - quella differenza in più di crescita che, nel DEF, si stima in 0,2 punti percentuali per anno, come effetto delle riforme in cantiere, la quale, oltre ad essere del tutto insufficiente per creare sviluppo e occupazione, dovrà confrontarsi con l'impatto negativo, ad effetto immediato, dei tagli alla spesa pubblica primaria, previsti per il rientro verso il quasi pareggio di bilancio nel 2014. Per essere più precisi, la riduzione programmata della spesa primaria, di ben 7 punti in termini reali, tra il 2010 e il 2014, dovrebbe comportare, secondo stime analitiche, un rallentamento della crescita di circa 1,75% nel periodo, ovvero molto più dello 0,2% di espansione annuale, che, nel DEF si attende, fino al 2014, come risultato del piano nazionale delle riforme." "La nostra economia - ha concluso Lauro - si dibatte in un circolo vizioso, in una spirale dalla quale appare problematico uscire. Ad oggi si può esprimere solo la speranza di un cambiamento generale di rotta che interrompa l'impoverimento del Paese, senza far saltare l'equilibrio dei conti pubblici." Nota - commento del sen. Raffaele Lauro (PdL) sul "Documento di Economia e Finanza 2011" Il DEF è condizionato, oltre che dagli obblighi assunti verso l’Unione Monetaria Europea, dalla prioritaria esigenza di assicurare al tempo stesso stabilità finanziaria e crescita economica, e non avere una persistente stagnazione e precari riequilibri finanziari, dopo aver perduto nell’ultima recessione ben 6,5 punti percentuali di prodotto nazionale, quasi il doppio della media degli altri paesi dell’euro (-3,5%). Ad un’attenta lettura delle oltre 250 pagine di questo documento si rimane, tuttavia, con la sconsolante impressione che mentre il riassorbimento dei disavanzi di bilancio pubblico si potrà realizzare in ogni modo, anche con le misure episodiche (una tantum per intenderci), che verranno assunte (quali aste delle frequenze digitali, o blocco del turnover nel settore pubblico), per ottenere una significativa accelerazione della crescita, quest’anno appena all’1,1%, bisognerà solo sperare ed attendere, perché non è ancora alle viste, almeno fino al 2014. In particolare, quella differenza in più di crescita che nel DEF si stima in 0,2 punti percentuali per anno come effetto delle riforme in cantiere, oltre a essere del tutto insufficiente per creare sviluppo ed occupazione, deve confrontarsi con l’impatto negativo, ad effetto immediato, dei tagli alla spesa pubblica primaria, previsti per il rientro verso il quasi pareggio di bilancio nel 2014. Per essere più precisi, la riduzione programmata della spesa primaria di ben 7 punti in termini reali tra il 2010 e il 2014 dovrebbe comportare secondo stime analitiche un rallentamento della crescita di circa 1,75 % nel periodo, ovvero molto più dello 0,2% di espansione annuale, che nel DEF si attende, fino al 2014, come risultato del Piano Nazionale delle Riforme. È quindi evidente che l’economia si dibatte in un circolo vizioso di tagli alla spesa che deprimono la crescita, rendendo a loro volta ancor più arduo il conseguimento dell’obiettivo fissato di disavanzo annuo in rapporto al PIL. Come spezzare questa spirale da cui non si riesce ad uscire? Il programma delinea un insieme di interventi che vanno dai tagli alla spesa pubblica all’ampliamento delle entrate, a cui fa da essenziale complemento PNR. Ma la combinazione di misure lascia perplessi sulla possibilità di raggiungere l’esito desiderato della manovra, perplessità rafforzate dall’esperienza deludente dello scorso triennio. Ne accenno alcune in particolare. Considerando il lato delle spese, i tagli previsti appaiono ambiziosi, ma per coniugarsi con la crescita dovrebbero preservare quelle voci di spesa che sono essenziali per rafforzare il potenziale di sviluppo dell’economia. Si osserva, invece, che la spesa per investimenti pubblici si riduce, nel 2012, al livello del 2,8% del PIL, il minimo da decenni, mentre, dall’altro canto nello stesso DEF, si riconosce in diversi punti l’importanza di potenziare le infrastrutture e la logistica. E le riduzioni non risparmiano neanche il Mezzogiorno, in quanto, ad esempio, si tolgono alla dotazione del FAS, per il 2011, ben 242 milioni. Si aggiunga che al piano infrastrutturale non sono destinate nuove risorse, ma solo la messa in opera di meccanismi finanziari già avviati. Altrettanto perplessi lascia l’attesa di risparmi di spesa per effetto del federalismo fiscale, quando si devono attendere ancora anni, perché si definiscano i parametri ed entri a regime. Dal lato delle entrate, si pecca di eccessiva fiducia nel recupero di base imponibile per acquisire consistenti apporti di nuove entrate, mentre appaiono in contraddizione la dichiarazione di principio che la riforma fiscale deve ispirarsi al principio di progressività e l’intento dichiarato di spostare l’asse del prelievo fiscale verso le imposte indirette, che, come è noto, hanno un carattere di regressività fiscale. Si vedrà se e come si riuscirà a conciliarli. Se la qualità della manovra di bilancio non è tale da sostenere la crescita almeno nel prossimo triennio, da dove dovrebbe scaturire la spinta all’accelerazione su cui il DEF conta? Da quali riforme? Il campionario delle misure descritte in tabelle minuziose non ci soccorre, in quanto si tratta di provvedimenti o varati in passato con risultati finora molto modesti, o ancora da definire, pertanto con grande incertezza sui tempi di messa in opera. Si conta in particolare su un incremento di produttività e di competitività, ma le misure a favore della ricerca ed innovazione non bastano per ottenere quel risultato ed, in ogni caso, come si riconosce nelle stesse note a piè di pagina del DEF, producono effetti modesti anche nel medio termine. La simulazione degli effetti attesi del PNR è, inoltre, molto aleatoria, perché non vi è certezza sui tempi con cui le riforme modificheranno l’attuale sistema economico, né sull’effettivo grado di miglioramento del contesto sfavorevole, in cui le imprese sono attualmente costrette ad operare. Le imprese, in specie le medie e le piccole, hanno invece bisogno di sostegno fin dal breve termine per compensare la carenza di domanda interna (prevista anche nel DEF per il ristagno dei consumi), con una maggiore competitività per acquisire domanda estera ed anche per fronteggiare i danni che l’apprezzamento dell’euro sta apportando alla loro competitività. Le imprese necessitano specialmente un maggior apporto di economie esterne, derivanti dal potenziamento delle infrastrutture e dei servizi pubblici, un drastico taglio degli oneri amministrativi, un flusso di credito sufficiente, nonché un ribilanciamento degli oneri fiscali ed alleggerimenti dei costi energetici per allinearli su quelli dei maggiori concorrenti esteri. Su questi aspetti il PNR enuncia molte buone intenzioni, ma non è chiaro quanto intenso sia l’impegno che verrà effettivamente realizzato, proprio perché da molti anni si continua ad enunciare le stesse riforme, ma non si è giunti finora a un traguardo soddisfacente. In conclusione, sembra ancora una volta che ci si occupi soprattutto dell’economia finanziaria, mentre passa in secondo ordine la strategia per l’economia reale. Eppure è ormai arrivato il tempo di focalizzare tutte le energie sull’economia reale per far ripartire la crescita, particolarmente nel Mezzogiorno, perché solo da essa verrà la migliore garanzia non solo che si interrompa l’impoverimento del Paese, ma che l’equilibrio dei conti pubblici sia duraturo e sostenibile. Ad oggi si può esprimere soltanto la speranza di un cambiamento di rotta che interrompa l'impoverimento del Paese, senza far saltare l'equilibrio dei conti pubblici.---------------- Agenzie di stampa CONTI PUBBLICI: LAURO (PDL), DEF CONDIZIONATO DA ESIGENZA DI STABILITA' = Roma, 27 apr. (Adnkronos) - "Il documento e' condizionato, oltre che dagli obblighi assunti verso l'Unione Monetaria Europea, dalla prioritaria esigenza di assicurare, al tempo stesso, stabilita' finanziaria e crescita economia, e non avere una persistente stagnazione e precari riequilibri finanziari, dopo aver perduto, nell'ultima recessione, ben 6,5 punti percentuali di prodotto nazionale, quasi il doppio della media degli altri paesi dell'euro (-3,5%)". Il senatore del Pdl Raffaele Lauro, commenta cosi' l'approvazione, in Commissione Bilancio del Senato, del Documento di Economia e Finanza 2011. "Suscita perplessita' -ha aggiunto Lauro- quella differenza in piu' di crescita che, nel DEF, si stima in 0,2 punti percentuali per anno, come effetto delle riforme in cantiere, la quale, oltre ad essere del tutto insufficiente per creare sviluppo e occupazione, dovra' confrontarsi con l'impatto negativo, ad effetto immediato, dei tagli alla spesa pubblica primaria, previsti per il rientro verso il quasi pareggio di bilancio nel 2014. Per essere piu' precisi, la riduzione programmata della spesa primaria, di ben 7 punti in termini reali, tra il 2010 e il 2014, dovrebbe comportare, secondo stime analitiche, un rallentamento della crescita di circa 1,75% nel periodo, ovvero molto piu' dello 0,2% di espansione annuale, che, nel DEF si attende, fino al 2014, come risultato del piano nazionale delle riforme." "La nostra economia -ha concluso Lauro- si dibatte in un circolo vizioso, in una spirale dalla quale appare problematico uscire. Ad oggi si puo' esprimere solo la speranza di un cambiamento generale di rotta che interrompa l'impoverimento del Paese, senza far saltare l'equilibrio dei conti pubblici." (Rem/Ct/Adnkronos) 27-APR-11 19:18 NNNN Conti pubblici, Lauro (Pdl): Def condizionato da esigenza stabilita' Roma, 27 APR (Il Velino) - "Il documento e' condizionato, oltre che dagli obblighi assunti verso l'Unione Monetaria Europea, dalla prioritaria esigenza di assicurare, al tempo stesso, stabilita' finanziaria e crescita economia, e non avere una persistente stagnazione e precari riequilibri finanziari, dopo aver perduto, nell'ultima recessione, ben 6,5 punti percentuali di prodotto nazionale, quasi il doppio della media degli altri paesi dell'euro (-3,5 per cento)". Cosi' il senatore Raffaele Lauro (Pdl) commenta l'approvazione del Documento di economia e finanza nella commissione Bilancio del Senato. "Suscita perplessita' -ha aggiunto Lauro- quella differenza in piu' di crescita che, nel Def, si stima in 0,2 punti percentuali per anno, come effetto delle riforme in cantiere, la quale, oltre ad essere del tutto insufficiente per creare sviluppo e occupazione, dovra' confrontarsi con l'impatto negativo, ad effetto immediato, dei tagli alla spesa pubblica primaria, previsti per il rientro verso il quasi pareggio di bilancio nel 2014. Per essere piu' precisi, la riduzione programmata della spesa primaria, di ben 7 punti in termini reali, tra il 2010 e il 2014, dovrebbe comportare, secondo stime analitiche, un rallentamento della crescita di circa 1,75 per cento nel periodo, ovvero molto piu' dello 0,2 per cento di espansione annuale, che, nel DEF si attende, fino al 2014, come risultato del piano nazionale delle riforme. La nostra economia si dibatte in un circolo vizioso, in una spirale dalla quale appare problematico uscire. Ad oggi si puo' esprimere solo la speranza di un cambiamento generale di rotta che interrompa l'impoverimento del Paese, senza far saltare l'equilibrio dei conti pubblici". (com/gat) 271933 APR 11 NNNN CONTI PUBBLICI. LAURO (PDL): DEF LEGATO A BISOGNO STABILITA' (DIRE) Roma, 27 apr. - "Il documento e' condizionato, oltre che dagli obblighi assunti verso l'Unione Monetaria Europea, dalla prioritaria esigenza di assicurare, al tempo stesso, stabilita' finanziaria e crescita economia, e non avere una persistente stagnazione e precari riequilibri finanziari, dopo aver perduto, nell'ultima recessione, ben 6,5 punti percentuali di prodotto nazionale, quasi il doppio della media degli altri paesi dell'euro (-3,5%)". Cosi' il senatore Raffaele Lauro del PdL commenta l'approvazione del Documento di Economia e Finanza nella Commissione Bilancio del Senato. "Suscita perplessita'- ha aggiunto Lauro- quella differenza in piu' di crescita che, nel DEF, si stima in 0,2 punti percentuali per anno, come effetto delle riforme in cantiere, la quale, oltre ad essere del tutto insufficiente per creare sviluppo e occupazione, dovra' confrontarsi con l'impatto negativo, ad effetto immediato, dei tagli alla spesa pubblica primaria, previsti per il rientro verso il quasi pareggio di bilancio nel 2014. Per essere piu' precisi, la riduzione programmata della spesa primaria, di ben 7 punti in termini reali, tra il 2010 e il 2014, dovrebbe comportare, secondo stime analitiche, un rallentamento della crescita di circa 1,75% nel periodo, ovvero molto piu' dello 0,2% di espansione annuale, che, nel DEF si attende, fino al 2014, come risultato del piano nazionale delle riforme". "La nostra economia- ha concluso Lauro- si dibatte in un circolo vizioso, in una spirale dalla quale appare problematico uscire. Ad oggi si puo' esprimere solo la speranza di un cambiamento generale di rotta che interrompa l'impoverimento del Paese, senza far saltare l'equilibrio dei conti pubblici". (Com/Pol/ Dire) 19:44 27-04-11 NNNN CONTI PUBBLICI: LAURO (PDL) "DEF CONDIZIONATO DA ESIGENZA DI STABILITA'" ROMA (ITALPRESS) - "Il documento e' condizionato, oltre che dagli obblighi assunti verso l'Unione Monetaria Europea, dalla prioritaria esigenza di assicurare, al tempo stesso, stabilita' finanziaria e crescita economia, e non avere una persistente stagnazione e precari riequilibri finanziari, dopo aver perduto, nell'ultima recessione, ben 6,5 punti percentuali di prodotto nazionale, quasi il doppio della media degli altri paesi dell'euro (-3,5%)". Cosi' Raffaele Lauro, senatore del PdL, commenta l'approvazione del Documento di Economia e Finanza nella Commissione Bilancio del Senato. "Suscita perplessita' -ha aggiunto Lauro- quella differenza in piu' di crescita che, nel DEF, si stima in 0,2 punti percentuali per anno, come effetto delle riforme in cantiere, la quale, oltre ad essere del tutto insufficiente per creare sviluppo e occupazione, dovra' confrontarsi con l'impatto negativo, ad effetto immediato, dei tagli alla spesa pubblica primaria, previsti per il rientro verso il quasi pareggio di bilancio nel 2014. Per essere piu' precisi, la riduzione programmata della spesa primaria, di ben 7 punti in termini reali, tra il 2010 e il 2014, dovrebbe comportare, secondo stime analitiche, un rallentamento della crescita di circa 1,75% nel periodo, ovvero molto piu' dello 0,2% di espansione annuale, che, nel DEF si attende, fino al 2014, come risultato del piano nazionale delle riforme". "La nostra economia - ha concluso Lauro - si dibatte in un circolo vizioso, in una spirale dalla quale appare problematico uscire. Ad oggi si puo' esprimere solo la speranza di un cambiamento generale di rotta che interrompa l'impoverimento del Paese, senza far saltare l'equilibrio dei conti pubblici". (ITALPRESS). fsc/com 27-Apr-11 20:17 NNNN
Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 
Rai. Lauro (PdL): Mi auguro che la rapida scelta del successore di Masi vada nella direzione di un'altissima professionalità femminile della RAI, come quella di Lorenza Lei. In relazione alla sostituzione del dott. Mauro Masi alla Direzione Generale della RAI, il sen. Raffaele Lauro (PdL), membro della Commissione di Vigilanza RAI, ha dichiarato, oggi, al Senato: "Nel corso di due anni, nonostante reiterate sollecitazioni, anche del presidente Zavoli, il direttore Masi non ha mai dato risposta alle mie richieste, informative e documentali, avanzate in Commissione di Vigilanza, sull'andamento gestionale del servizio pubblico radiotelevisivo, violando così l'articolo 3 del Regolamento della Commissione. Non verserò, quindi, una sola lacrima per la conclusione del suo mandato." "Mi auguro - ha concluso Lauro - che la rapida scelta del successore vada nella direzione di un'altissima professionalità femminile della RAI, come quella di Lorenza Lei. Sono certo che, in tal modo, anche i rapporti tra la Commissione di Vigilanza e la Direzione Generale della RAI saranno ispirati ad una positiva collaborazione e ad una corretta informazione, nel rispetto del Regolamento." ------------------ Agenzie di stampa RAI: LAURO "RAPIDA SCELTA SUCCESSORE MASI" ROMA (ITALPRESS) - "Nel corso di due anni, nonostante reiterate sollecitazioni, anche del presidente Zavoli, il direttore Masi non ha mai dato risposta alle mie richieste, informative e documentali, avanzate in Commissione di Vigilanza, sull'andamento gestionale del servizio pubblico radiotelevisivo, violando cosi' l'articolo 3 del Regolamento della Commissione. Non versero', quindi, una sola lacrima per la conclusione del suo mandato". Lo afferma in una nota il senatore del Pdl Raffaele Lauro, membro della Commissione di Vigilanza Rai. "Mi auguro - aggiunge - che la rapida scelta del successore vada nella direzione di un'altissima professionalita' femminile della RAI, come quella di Lorenza Lei. Sono certo che, in tal modo, anche i rapporti tra la Commissione di Vigilanza e la Direzione Generale della Rai saranno ispirati ad una positiva collaborazione e ad una corretta informazione, nel rispetto del Regolamento". (ITALPRESS). sat/com 28-Apr-11 17:33 NNNN RAI: LAURO (PDL), NESSUNA LACRIMA PER MASI,ORA SCELTA RAPIDA (ANSA) - ROMA, 28 APR - ''Nel corso di due anni, nonostante reiterate sollecitazioni, anche del presidente Zavoli, il direttore Masi non ha mai dato risposta alle mie richieste, informative e documentali, avanzate in Commissione di Vigilanza, sull'andamento gestionale del servizio pubblico radiotelevisivo, violando cosi' l'articolo 3 del Regolamento della Commissione. Non versero', quindi, una sola lacrima per la conclusione del suo mandato''. Lo dichiara il senatore Raffaele Lauro (PdL), membro della Commissione di Vigilanza Rai, in merito alla sostituzione di Mauro Masi alla direzione generale della Rai. ''Mi auguro - conclude Lauro - che la rapida scelta del successore vada nella direzione di un'altissima professionalita' femminile della Rai, come quella di Lorenza Lei. Sono certo che, in tal modo, anche i rapporti tra la Commissione di Vigilanza e la Direzione Generale della Rai saranno ispirati ad una positiva collaborazione e ad una corretta informazione, nel rispetto del regolamento''. (ANSA). CAS 28-APR-11 17:23 NNNN RAI: LAURO (PDL), MI AUGURO SCELTA SUCCESSORE MASI CADA SU LORENZA LEI = 'NON VERSERO' UNA SOLA LACRIMA SU CONCLUSIONE MANDATO DG' Roma, 28 apr. - (Adnkronos) - ''Nel corso di due anni, nonostante reiterate sollecitazioni, anche del presidente Zavoli, il direttore Masi non ha mai dato risposta alle mie richieste, informative e documentali, avanzate in Commissione di Vigilanza, sull'andamento gestionale del servizio pubblico radiotelevisivo, violando cosi' l'articolo 3 del Regolamento della Commissione. Non versero', quindi, una sola lacrima per la conclusione del suo mandato''. Lo dichiara in una nota il senatore del Pdl, Raffaele Lauro, componente la Commissione di Vigilanza Rai. "Mi auguro -conclude Lauro - che la rapida scelta del successore vada nella direzione di un'altissima professionalita' femminile della Rai, come quella di Lorenza Lei. Sono certo che, in tal modo, anche i rapporti tra la Commissione di Vigilanza e la Direzione Generale della Rai saranno ispirati ad una positiva collaborazione e ad una corretta informazione, nel rispetto del Regolamento". (Spe/Zn/Adnkronos) 28-APR-11 17:25 NNNN Rai/ Lauro (Pdl): Successione Masi sia rapida Dg in due anni non ha dato risposte a mie richieste in Vigilanza Roma, 28 apr. (TMNews) - La successione a Mauro Masi deve essere rapida. Lo dichiara Raffaele Lauro, senatore Pdl e membro della Vigilanza. "Nel corso di due anni, nonostante reiterate sollecitazioni, anche del presidente Zavoli, il direttore Masi non ha mai dato risposta alle mie richieste, informative e documentali, avanzate in Commissione di Vigilanza, sull'andamento gestionale del servizio pubblico radiotelevisivo, violando così l'articolo 3 del Regolamento della Commissione. Non verserò, quindi, una sola lacrima per la conclusione del suo mandato", dichiara. "Mi auguro - conclude - che la rapida scelta del successore vada nella direzione di un'altissima professionalità femminile della RAI, come quella di Lorenza Lei. Sono certo che, in tal modo, anche i rapporti tra la Commissione di Vigilanza e la Direzione Generale della RAI saranno ispirati ad una positiva collaborazione e ad una corretta informazione, nel rispetto del Regolamento". Red/Mdr 281703 apr 11 RAI. LAURO (PDL): MASI? NON VERSERO' UNA LACRIMA MI AUGURO CHE GLI SUCCEDA LORENZA LEI (DIRE) Roma, 28 apr. - "Nel corso di due anni, nonostante reiterate sollecitazioni, anche del presidente Zavoli, il direttore Masi non ha mai dato risposta alle mie richieste, informative e documentali, avanzate in Commissione di Vigilanza, sull'andamento gestionale del servizio pubblico radiotelevisivo, violando cosi' l'articolo 3 del Regolamento della Commissione. Non versero', quindi, una sola lacrima per la conclusione del suo mandato". Cosi' il senatore Raffaele Lauro (Pdl), membro della commissione di Vigilanza Rai, in relazione alla sostituzione di Mauro Masi alla direzione generale della Rai. "Mi auguro- ha concluso Lauro- che la rapida scelta del successore vada nella direzione di un'altissima professionalita' femminile della Rai, come quella di Lorenza Lei. Sono certo che, in tal modo, anche i rapporti tra la commissione di Vigilanza e la direzione generale della Rai saranno ispirati ad una positiva collaborazione e ad una corretta informazione, nel rispetto del regolamento". (Com/Vid/ Dire) 17:08 28-04-11 NNNN
Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 
Pagine: 1 2 3

< dicembre 2024 >
L
M
M
G
V
S
D
      
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
         

Titolo
Il commenrto politico (3)
Il commento politico (1)
Il commento politco (1)
Il commento politici (1)
Il commento politico (732)
Il commento poltico (2)
Il commentoo politico (1)
Il commewnto politico (1)
Il commwnto politico (1)
Il controllo politico (1)
Ilcommento politico (1)
In commento politico (1)
L'agenda (32)
ll commento politico (1)

Catalogati per mese:
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024
Aprile 2024
Maggio 2024
Giugno 2024
Luglio 2024
Agosto 2024
Settembre 2024
Ottobre 2024
Novembre 2024
Dicembre 2024

Titolo

Cerca per parola chiave