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Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Raffaele Lauro (del 27/04/2011 @ 20:25:46, in Il commento politico, linkato 523 volte)
Commentando l'approvazione, in Commissione Bilancio del Senato, del Documento di Economia e Finanza 2011 (DEF 2011), il sen. Raffaele Lauro (PdL) ha dichiarato: "Il documento è condizionato, oltre che dagli obblighi assunti verso l'Unione Monetaria Europea, dalla prioritaria esigenza di assicurare, al tempo stesso, stabilità finanziaria e crescita economia, e non avere una persistente stagnazione e precari riequilibri finanziari, dopo aver perduto, nell'ultima recessione, ben 6,5 punti percentuali di prodotto nazionale, quasi il doppio della media degli altri paesi dell'euro (-3,5%)." "Suscita perplessità - ha aggiunto Lauro - quella differenza in più di crescita che, nel DEF, si stima in 0,2 punti percentuali per anno, come effetto delle riforme in cantiere, la quale, oltre ad essere del tutto insufficiente per creare sviluppo e occupazione, dovrà confrontarsi con l'impatto negativo, ad effetto immediato, dei tagli alla spesa pubblica primaria, previsti per il rientro verso il quasi pareggio di bilancio nel 2014. Per essere più precisi, la riduzione programmata della spesa primaria, di ben 7 punti in termini reali, tra il 2010 e il 2014, dovrebbe comportare, secondo stime analitiche, un rallentamento della crescita di circa 1,75% nel periodo, ovvero molto più dello 0,2% di espansione annuale, che, nel DEF si attende, fino al 2014, come risultato del piano nazionale delle riforme." "La nostra economia - ha concluso Lauro - si dibatte in un circolo vizioso, in una spirale dalla quale appare problematico uscire. Ad oggi si può esprimere solo la speranza di un cambiamento generale di rotta che interrompa l'impoverimento del Paese, senza far saltare l'equilibrio dei conti pubblici."
Nota - commento del sen. Raffaele Lauro (PdL) sul "Documento di Economia e Finanza 2011"
Il DEF è condizionato, oltre che dagli obblighi assunti verso l’Unione Monetaria Europea, dalla prioritaria esigenza di assicurare al tempo stesso stabilità finanziaria e crescita economica, e non avere una persistente stagnazione e precari riequilibri finanziari, dopo aver perduto nell’ultima recessione ben 6,5 punti percentuali di prodotto nazionale, quasi il doppio della media degli altri paesi dell’euro (-3,5%).
Ad un’attenta lettura delle oltre 250 pagine di questo documento si rimane, tuttavia, con la sconsolante impressione che mentre il riassorbimento dei disavanzi di bilancio pubblico si potrà realizzare in ogni modo, anche con le misure episodiche (una tantum per intenderci), che verranno assunte (quali aste delle frequenze digitali, o blocco del turnover nel settore pubblico), per ottenere una significativa accelerazione della crescita, quest’anno appena all’1,1%, bisognerà solo sperare ed attendere, perché non è ancora alle viste, almeno fino al 2014.
In particolare, quella differenza in più di crescita che nel DEF si stima in 0,2 punti percentuali per anno come effetto delle riforme in cantiere, oltre a essere del tutto insufficiente per creare sviluppo ed occupazione, deve confrontarsi con l’impatto negativo, ad effetto immediato, dei tagli alla spesa pubblica primaria, previsti per il rientro verso il quasi pareggio di bilancio nel 2014. Per essere più precisi, la riduzione programmata della spesa primaria di ben 7 punti in termini reali tra il 2010 e il 2014 dovrebbe comportare secondo stime analitiche un rallentamento della crescita di circa 1,75 % nel periodo, ovvero molto più dello 0,2% di espansione annuale, che nel DEF si attende, fino al 2014, come risultato del Piano Nazionale delle Riforme. È quindi evidente che l’economia si dibatte in un circolo vizioso di tagli alla spesa che deprimono la crescita, rendendo a loro volta ancor più arduo il conseguimento dell’obiettivo fissato di disavanzo annuo in rapporto al PIL.
Come spezzare questa spirale da cui non si riesce ad uscire?
Il programma delinea un insieme di interventi che vanno dai tagli alla spesa pubblica all’ampliamento delle entrate, a cui fa da essenziale complemento PNR. Ma la combinazione di misure lascia perplessi sulla possibilità di raggiungere l’esito desiderato della manovra, perplessità rafforzate dall’esperienza deludente dello scorso triennio. Ne accenno alcune in particolare.
Considerando il lato delle spese, i tagli previsti appaiono ambiziosi, ma per coniugarsi con la crescita dovrebbero preservare quelle voci di spesa che sono essenziali per rafforzare il potenziale di sviluppo dell’economia. Si osserva, invece, che la spesa per investimenti pubblici si riduce, nel 2012, al livello del 2,8% del PIL, il minimo da decenni, mentre, dall’altro canto nello stesso DEF, si riconosce in diversi punti l’importanza di potenziare le infrastrutture e la logistica. E le riduzioni non risparmiano neanche il Mezzogiorno, in quanto, ad esempio, si tolgono alla dotazione del FAS, per il 2011, ben 242 milioni. Si aggiunga che al piano infrastrutturale non sono destinate nuove risorse, ma solo la messa in opera di meccanismi finanziari già avviati.
Altrettanto perplessi lascia l’attesa di risparmi di spesa per effetto del federalismo fiscale, quando si devono attendere ancora anni, perché si definiscano i parametri ed entri a regime.
Dal lato delle entrate, si pecca di eccessiva fiducia nel recupero di base imponibile per acquisire consistenti apporti di nuove entrate, mentre appaiono in contraddizione la dichiarazione di principio che la riforma fiscale deve ispirarsi al principio di progressività e l’intento dichiarato di spostare l’asse del prelievo fiscale verso le imposte indirette, che, come è noto, hanno un carattere di regressività fiscale. Si vedrà se e come si riuscirà a conciliarli.
Se la qualità della manovra di bilancio non è tale da sostenere la crescita almeno nel prossimo triennio, da dove dovrebbe scaturire la spinta all’accelerazione su cui il DEF conta? Da quali riforme?
Il campionario delle misure descritte in tabelle minuziose non ci soccorre, in quanto si tratta di provvedimenti o varati in passato con risultati finora molto modesti, o ancora da definire, pertanto con grande incertezza sui tempi di messa in opera.
Si conta in particolare su un incremento di produttività e di competitività, ma le misure a favore della ricerca ed innovazione non bastano per ottenere quel risultato ed, in ogni caso, come si riconosce nelle stesse note a piè di pagina del DEF, producono effetti modesti anche nel medio termine. La simulazione degli effetti attesi del PNR è, inoltre, molto aleatoria, perché non vi è certezza sui tempi con cui le riforme modificheranno l’attuale sistema economico, né sull’effettivo grado di miglioramento del contesto sfavorevole, in cui le imprese sono attualmente costrette ad operare.
Le imprese, in specie le medie e le piccole, hanno invece bisogno di sostegno fin dal breve termine per compensare la carenza di domanda interna (prevista anche nel DEF per il ristagno dei consumi), con una maggiore competitività per acquisire domanda estera ed anche per fronteggiare i danni che l’apprezzamento dell’euro sta apportando alla loro competitività. Le imprese necessitano specialmente un maggior apporto di economie esterne, derivanti dal potenziamento delle infrastrutture e dei servizi pubblici, un drastico taglio degli oneri amministrativi, un flusso di credito sufficiente, nonché un ribilanciamento degli oneri fiscali ed alleggerimenti dei costi energetici per allinearli su quelli dei maggiori concorrenti esteri. Su questi aspetti il PNR enuncia molte buone intenzioni, ma non è chiaro quanto intenso sia l’impegno che verrà effettivamente realizzato, proprio perché da molti anni si continua ad enunciare le stesse riforme, ma non si è giunti finora a un traguardo soddisfacente.
In conclusione, sembra ancora una volta che ci si occupi soprattutto dell’economia finanziaria, mentre passa in secondo ordine la strategia per l’economia reale. Eppure è ormai arrivato il tempo di focalizzare tutte le energie sull’economia reale per far ripartire la crescita, particolarmente nel Mezzogiorno, perché solo da essa verrà la migliore garanzia non solo che si interrompa l’impoverimento del Paese, ma che l’equilibrio dei conti pubblici sia duraturo e sostenibile. Ad oggi si può esprimere soltanto la speranza di un cambiamento di rotta che interrompa l'impoverimento del Paese, senza far saltare l'equilibrio dei conti pubblici.----------------
Agenzie di stampa
CONTI PUBBLICI: LAURO (PDL), DEF CONDIZIONATO DA ESIGENZA DI STABILITA' =
Roma, 27 apr. (Adnkronos) - "Il documento e' condizionato, oltre
che dagli obblighi assunti verso l'Unione Monetaria Europea, dalla
prioritaria esigenza di assicurare, al tempo stesso, stabilita'
finanziaria e crescita economia, e non avere una persistente
stagnazione e precari riequilibri finanziari, dopo aver perduto,
nell'ultima recessione, ben 6,5 punti percentuali di prodotto
nazionale, quasi il doppio della media degli altri paesi dell'euro
(-3,5%)". Il senatore del Pdl Raffaele Lauro, commenta cosi'
l'approvazione, in Commissione Bilancio del Senato, del Documento di
Economia e Finanza 2011.
"Suscita perplessita' -ha aggiunto Lauro- quella differenza in
piu' di crescita che, nel DEF, si stima in 0,2 punti percentuali per
anno, come effetto delle riforme in cantiere, la quale, oltre ad
essere del tutto insufficiente per creare sviluppo e occupazione,
dovra' confrontarsi con l'impatto negativo, ad effetto immediato, dei
tagli alla spesa pubblica primaria, previsti per il rientro verso il
quasi pareggio di bilancio nel 2014. Per essere piu' precisi, la
riduzione programmata della spesa primaria, di ben 7 punti in termini
reali, tra il 2010 e il 2014, dovrebbe comportare, secondo stime
analitiche, un rallentamento della crescita di circa 1,75% nel
periodo, ovvero molto piu' dello 0,2% di espansione annuale, che, nel
DEF si attende, fino al 2014, come risultato del piano nazionale delle
riforme."
"La nostra economia -ha concluso Lauro- si dibatte in un circolo
vizioso, in una spirale dalla quale appare problematico uscire. Ad
oggi si puo' esprimere solo la speranza di un cambiamento generale di
rotta che interrompa l'impoverimento del Paese, senza far saltare
l'equilibrio dei conti pubblici."
(Rem/Ct/Adnkronos)
27-APR-11 19:18
NNNN
Conti pubblici, Lauro (Pdl): Def condizionato da esigenza stabilita'
Roma, 27 APR (Il Velino) - "Il documento e'
condizionato, oltre che dagli obblighi assunti verso l'Unione
Monetaria Europea, dalla prioritaria esigenza di assicurare,
al tempo stesso, stabilita' finanziaria e crescita economia,
e non avere una persistente stagnazione e precari riequilibri
finanziari, dopo aver perduto, nell'ultima recessione, ben
6,5 punti percentuali di prodotto nazionale, quasi il doppio
della media degli altri paesi dell'euro (-3,5 per cento)".
Cosi' il senatore Raffaele Lauro (Pdl) commenta
l'approvazione del Documento di economia e finanza nella
commissione Bilancio del Senato. "Suscita perplessita' -ha
aggiunto Lauro- quella differenza in piu' di crescita che,
nel Def, si stima in 0,2 punti percentuali per anno, come
effetto delle riforme in cantiere, la quale, oltre ad essere
del tutto insufficiente per creare sviluppo e occupazione,
dovra' confrontarsi con l'impatto negativo, ad effetto
immediato, dei tagli alla spesa pubblica primaria, previsti
per il rientro verso il quasi pareggio di bilancio nel 2014.
Per essere piu' precisi, la riduzione programmata della spesa
primaria, di ben 7 punti in termini reali, tra il 2010 e il
2014, dovrebbe comportare, secondo stime analitiche, un
rallentamento della crescita di circa 1,75 per cento nel
periodo, ovvero molto piu' dello 0,2 per cento di espansione
annuale, che, nel DEF si attende, fino al 2014, come
risultato del piano nazionale delle riforme. La nostra
economia si dibatte in un circolo vizioso, in una spirale
dalla quale appare problematico uscire. Ad oggi si puo'
esprimere solo la speranza di un cambiamento generale di
rotta che interrompa l'impoverimento del Paese, senza far
saltare l'equilibrio dei conti pubblici". (com/gat)
271933 APR 11 NNNN
CONTI PUBBLICI. LAURO (PDL): DEF LEGATO A BISOGNO STABILITA'
(DIRE) Roma, 27 apr. - "Il documento e' condizionato, oltre che
dagli obblighi assunti verso l'Unione Monetaria Europea, dalla
prioritaria esigenza di assicurare, al tempo stesso, stabilita'
finanziaria e crescita economia, e non avere una persistente
stagnazione e precari riequilibri finanziari, dopo aver perduto,
nell'ultima recessione, ben 6,5 punti percentuali di prodotto
nazionale, quasi il doppio della media degli altri paesi
dell'euro (-3,5%)". Cosi' il senatore Raffaele Lauro del PdL
commenta l'approvazione del Documento di Economia e Finanza nella
Commissione Bilancio del Senato.
"Suscita perplessita'- ha aggiunto Lauro- quella differenza in
piu' di crescita che, nel DEF, si stima in 0,2 punti percentuali
per anno, come effetto delle riforme in cantiere, la quale, oltre
ad essere del tutto insufficiente per creare sviluppo e
occupazione, dovra' confrontarsi con l'impatto negativo, ad
effetto immediato, dei tagli alla spesa pubblica primaria,
previsti per il rientro verso il quasi pareggio di bilancio nel
2014. Per essere piu' precisi, la riduzione programmata della
spesa primaria, di ben 7 punti in termini reali, tra il 2010 e il
2014, dovrebbe comportare, secondo stime analitiche, un
rallentamento della crescita di circa 1,75% nel periodo, ovvero
molto piu' dello 0,2% di espansione annuale, che, nel DEF si
attende, fino al 2014, come risultato del piano nazionale delle
riforme".
"La nostra economia- ha concluso Lauro- si dibatte in un circolo
vizioso, in una spirale dalla quale appare problematico uscire.
Ad oggi si puo' esprimere solo la speranza di un cambiamento
generale di rotta che interrompa l'impoverimento del Paese, senza
far saltare l'equilibrio dei conti pubblici".
(Com/Pol/ Dire)
19:44 27-04-11
NNNN
CONTI PUBBLICI: LAURO (PDL) "DEF CONDIZIONATO DA ESIGENZA DI STABILITA'"
ROMA (ITALPRESS) - "Il documento e' condizionato, oltre che dagli
obblighi assunti verso l'Unione Monetaria Europea, dalla
prioritaria esigenza di assicurare, al tempo stesso, stabilita'
finanziaria e crescita economia, e non avere una persistente
stagnazione e precari riequilibri finanziari, dopo aver perduto,
nell'ultima recessione, ben 6,5 punti percentuali di prodotto
nazionale, quasi il doppio della media degli altri paesi dell'euro
(-3,5%)". Cosi' Raffaele Lauro, senatore del PdL, commenta
l'approvazione del Documento di Economia e Finanza nella
Commissione Bilancio del Senato.
"Suscita perplessita' -ha aggiunto Lauro- quella differenza in
piu' di crescita che, nel DEF, si stima in 0,2 punti percentuali
per anno, come effetto delle riforme in cantiere, la quale, oltre
ad essere del tutto insufficiente per creare sviluppo e
occupazione, dovra' confrontarsi con l'impatto negativo, ad
effetto immediato, dei tagli alla spesa pubblica primaria,
previsti per il rientro verso il quasi pareggio di bilancio nel
2014. Per essere piu' precisi, la riduzione programmata della
spesa primaria, di ben 7 punti in termini reali, tra il 2010 e il
2014, dovrebbe comportare, secondo stime analitiche, un
rallentamento della crescita di circa 1,75% nel periodo, ovvero
molto piu' dello 0,2% di espansione annuale, che, nel DEF si
attende, fino al 2014, come risultato del piano nazionale delle
riforme".
"La nostra economia - ha concluso Lauro - si dibatte in un circolo
vizioso, in una spirale dalla quale appare problematico uscire. Ad
oggi si puo' esprimere solo la speranza di un cambiamento generale
di rotta che interrompa l'impoverimento del Paese, senza far
saltare l'equilibrio dei conti pubblici".
(ITALPRESS).
fsc/com
27-Apr-11 20:17
NNNN
Di Raffaele Lauro (del 28/04/2011 @ 17:43:12, in Il commento politico, linkato 576 volte)
Rai. Lauro (PdL): Mi auguro che la rapida scelta del successore di Masi vada nella direzione di un'altissima professionalità femminile della RAI, come quella di Lorenza Lei.
In relazione alla sostituzione del dott. Mauro Masi alla Direzione Generale della RAI, il sen. Raffaele Lauro (PdL), membro della Commissione di Vigilanza RAI, ha dichiarato, oggi, al Senato: "Nel corso di due anni, nonostante reiterate sollecitazioni, anche del presidente Zavoli, il direttore Masi non ha mai dato risposta alle mie richieste, informative e documentali, avanzate in Commissione di Vigilanza, sull'andamento gestionale del servizio pubblico radiotelevisivo, violando così l'articolo 3 del Regolamento della Commissione. Non verserò, quindi, una sola lacrima per la conclusione del suo mandato." "Mi auguro - ha concluso Lauro - che la rapida scelta del successore vada nella direzione di un'altissima professionalità femminile della RAI, come quella di Lorenza Lei. Sono certo che, in tal modo, anche i rapporti tra la Commissione di Vigilanza e la Direzione Generale della RAI saranno ispirati ad una positiva collaborazione e ad una corretta informazione, nel rispetto del Regolamento."
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Agenzie di stampa
RAI: LAURO "RAPIDA SCELTA SUCCESSORE MASI"
ROMA (ITALPRESS) - "Nel corso di due anni, nonostante reiterate
sollecitazioni, anche del presidente Zavoli, il direttore Masi non
ha mai dato risposta alle mie richieste, informative e
documentali, avanzate in Commissione di Vigilanza, sull'andamento
gestionale del servizio pubblico radiotelevisivo, violando cosi'
l'articolo 3 del Regolamento della Commissione. Non versero',
quindi, una sola lacrima per la conclusione del suo mandato". Lo
afferma in una nota il senatore del Pdl Raffaele Lauro, membro
della Commissione di Vigilanza Rai.
"Mi auguro - aggiunge - che la rapida scelta del successore vada
nella direzione di un'altissima professionalita' femminile della
RAI, come quella di Lorenza Lei. Sono certo che, in tal modo,
anche i rapporti tra la Commissione di Vigilanza e la Direzione
Generale della Rai saranno ispirati ad una positiva collaborazione
e ad una corretta informazione, nel rispetto del Regolamento".
(ITALPRESS).
sat/com
28-Apr-11 17:33
NNNN
RAI: LAURO (PDL), NESSUNA LACRIMA PER MASI,ORA SCELTA RAPIDA
(ANSA) - ROMA, 28 APR - ''Nel corso di due anni, nonostante
reiterate sollecitazioni, anche del presidente Zavoli, il
direttore Masi non ha mai dato risposta alle mie richieste,
informative e documentali, avanzate in Commissione di Vigilanza,
sull'andamento gestionale del servizio pubblico radiotelevisivo,
violando cosi' l'articolo 3 del Regolamento della Commissione.
Non versero', quindi, una sola lacrima per la conclusione del
suo mandato''. Lo dichiara il senatore Raffaele Lauro (PdL),
membro della Commissione di Vigilanza Rai, in merito alla
sostituzione di Mauro Masi alla direzione generale della Rai.
''Mi auguro - conclude Lauro - che la rapida scelta del
successore vada nella direzione di un'altissima professionalita'
femminile della Rai, come quella di Lorenza Lei. Sono certo che,
in tal modo, anche i rapporti tra la Commissione di Vigilanza e
la Direzione Generale della Rai saranno ispirati ad una positiva
collaborazione e ad una corretta informazione, nel rispetto del
regolamento''. (ANSA).
CAS
28-APR-11 17:23 NNNN
RAI: LAURO (PDL), MI AUGURO SCELTA SUCCESSORE MASI CADA SU LORENZA LEI =
'NON VERSERO' UNA SOLA LACRIMA SU CONCLUSIONE MANDATO DG'
Roma, 28 apr. - (Adnkronos) - ''Nel corso di due anni,
nonostante reiterate sollecitazioni, anche del presidente Zavoli, il
direttore Masi non ha mai dato risposta alle mie richieste,
informative e documentali, avanzate in Commissione di Vigilanza,
sull'andamento gestionale del servizio pubblico radiotelevisivo,
violando cosi' l'articolo 3 del Regolamento della Commissione. Non
versero', quindi, una sola lacrima per la conclusione del suo
mandato''. Lo dichiara in una nota il senatore del Pdl, Raffaele
Lauro, componente la Commissione di Vigilanza Rai.
"Mi auguro -conclude Lauro - che la rapida scelta del successore
vada nella direzione di un'altissima professionalita' femminile della
Rai, come quella di Lorenza Lei. Sono certo che, in tal modo, anche i
rapporti tra la Commissione di Vigilanza e la Direzione Generale della
Rai saranno ispirati ad una positiva collaborazione e ad una corretta
informazione, nel rispetto del Regolamento".
(Spe/Zn/Adnkronos)
28-APR-11 17:25
NNNN
Rai/ Lauro (Pdl): Successione Masi sia rapida
Dg in due anni non ha dato risposte a mie richieste in Vigilanza
Roma, 28 apr. (TMNews) - La successione a Mauro Masi deve essere
rapida. Lo dichiara Raffaele Lauro, senatore Pdl e membro della
Vigilanza.
"Nel corso di due anni, nonostante reiterate sollecitazioni,
anche del presidente Zavoli, il direttore Masi non ha mai dato
risposta alle mie richieste, informative e documentali, avanzate
in Commissione di Vigilanza, sull'andamento gestionale del
servizio pubblico radiotelevisivo, violando così l'articolo 3 del
Regolamento della Commissione. Non verserò, quindi, una sola
lacrima per la conclusione del suo mandato", dichiara.
"Mi auguro - conclude - che la rapida scelta del successore vada
nella direzione di un'altissima professionalità femminile della
RAI, come quella di Lorenza Lei. Sono certo che, in tal modo,
anche i rapporti tra la Commissione di Vigilanza e la Direzione
Generale della RAI saranno ispirati ad una positiva
collaborazione e ad una corretta informazione, nel rispetto del
Regolamento".
Red/Mdr
281703 apr 11
RAI. LAURO (PDL): MASI? NON VERSERO' UNA LACRIMA
MI AUGURO CHE GLI SUCCEDA LORENZA LEI
(DIRE) Roma, 28 apr. - "Nel corso di due anni, nonostante
reiterate sollecitazioni, anche del presidente Zavoli, il
direttore Masi non ha mai dato risposta alle mie richieste,
informative e documentali, avanzate in Commissione di Vigilanza,
sull'andamento gestionale del servizio pubblico radiotelevisivo,
violando cosi' l'articolo 3 del Regolamento della Commissione.
Non versero', quindi, una sola lacrima per la conclusione del suo
mandato". Cosi' il senatore Raffaele Lauro (Pdl), membro della
commissione di Vigilanza Rai, in relazione alla sostituzione di
Mauro Masi alla direzione generale della Rai.
"Mi auguro- ha concluso Lauro- che la rapida scelta del
successore vada nella direzione di un'altissima professionalita'
femminile della Rai, come quella di Lorenza Lei. Sono certo che,
in tal modo, anche i rapporti tra la commissione di Vigilanza e
la direzione generale della Rai saranno ispirati ad una positiva
collaborazione e ad una corretta informazione, nel rispetto del
regolamento".
(Com/Vid/ Dire)
17:08 28-04-11
NNNN