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Agenzie di stampa: ddl Lauro sulla cittadinanza (15 settembre 2009)
Di Raffaele Lauro (del 15/09/2009 @ 19:08:39, in Il commento politico, linkato 522 volte)
IMMIGRATI. LAURO (PDL) PRESENTA DDL: 8 ANNI VOTO, 12 CITTADINANZA CERTIFICATO AMMINISTRATIVE DOPO ESAME-VERIFICA DEI CARABINIERI (DIRE) Roma, 15 set. - "Il diritto di voto alle amministrative dopo otto anni e la cittadinanza italiana dopo dodici, esito di un processo di integrazione e non graziosa concessione". Il senatore del Pdl, Raffaele Lauro, sintetizza cosi' il contenuto dei due nuovi disegni di legge presentati al Senato, uno di modifica costituzionale dell'art. 12 della Costituzione e l'altro sulle nuove modalita' di acquisto della cittadinanza da parte degli immigrati stranieri. "La cittadinanza italiana- spiega Lauro- deve essere l'esito di un processo di integrazione, che implica la volonta' di appartenenza del soggetto richiedente, e non una graziosa concessione, ammantata di falso progressismo, che prescinda del tutto da quella volonta'. In coerenza con tale impostazione, il periodo di residenza legale sul territorio della Repubblica e' fissato in dodici anni e non piu' di dieci, come e' attualmente". Il senatore Lauro spiega che, pero', "il periodo di tempo necessario per l'ottenimento della cittadinanza italiana, viene qualificato e arricchito di contenuti educativi, che sostanziano la cittadinanza di valori sociali e culturali". (SEGUE) (Com/Vid/ Dire) 14:58 15-09-09 NNNN IMMIGRATI. LAURO (PDL) PRESENTA DDL: 8 ANNI VOTO, 12... -2- (DIRE) , 15 set. - Quindi, prosegue il senatore del Pdl, "al termine dell'ottavo anno, lo straniero riceve un certificato che gli attribuisce il fondamentale diritto civico del voto, limitato alle elezioni amministrative degli Enti Locali (Provincia, Comune). La concessione del certificato e' subordinata ad una puntuale verifica della conoscenza della lingua e delle istituzioni della Repubblica, nonche' della cultura nazionale e locale, nonche' delle tradizioni storiche, religiose, sociali del territorio, nel quale lo straniero aspirante alla cittadinanza si e' inserito". E, spiega, "l'autorita' competente all'adempimento di tale funzione di verifica e' l'Arma dei Carabinieri. Decorsi quattro anni dalla consegna del certificato, senza ulteriori formalita', se non quelle previste dalla legge vigente, allo straniero e' concessa la cittadinanza italiana, qualora non sia stato sottoposto a procedimento penale". Infine, conclude Lauro, "e' prevista anche l'abrogazione dell'acquisto della cittadinanza tramite matrimonio. Al coniuge, straniero o apolide, di cittadino italiano e' rilasciato, esclusivamente, un certificato di residenza, previa verifica della reale convivenza". (Com/Vid/ Dire) 14:58 15-09-09 NNNN IMMIGRAZIONE: LAURO(PDL),8 ANNI PER VOTO 12 PER CITTADINANZA (ANSA) - ROMA, 15 SET - Dopo 8 anni gli immigrati regolari acquisiscono il diritto di voto alle amministrative, dopo 12 anni maturano, invece, il diritto di cittadinanza che conclude 'un processo di integrazione e non graziosa concessione'. Sono i capisaldi di due distinti ddl presentati dal senatore del PdL Raffaele Lauro. Uno dei due disegni di legge punta a modificare l'art. 12 della Costituzione. 'La cittadinanza italiana - spiega Lauro - deve essere l'esito di un processo di integrazione, che implica la volonta' di appartenenza del soggetto richiedente, e non una graziosa concessione, ammantata di falso progressismo, che prescinda del tutto da quella volonta'. In coerenza con tale impostazione, il periodo di residenza legale sul territorio della Repubblica e' fissato in dodici anni e non piu' in dieci, come e' attualmente'. Il senatore Lauro spiega che, pero', 'il periodo di tempo necessario per l'ottenimento della cittadinanza italiana, viene qualificato e arricchito di contenuti educativi, che sostanziano la cittadinanza di valori sociali e culturali'. Quindi, aggiunge il senatore del PdL, al termine dell'ottavo anno 'lo straniero riceve un certificato che gli attribuisce il fondamentale diritto civico del voto, limitato alle elezioni amministrative. La concessione del certificato e' subordinata ad una puntuale verifica della conoscenza della lingua e delle istituzioni della Repubblica, nonche' della cultura nazionale e locale, nonche' delle tradizioni storiche, religiose, sociali del territorio, nel quale lo straniero aspirante alla cittadinanza si e' inserito'. (ANSA). COM-CLA 15-SET-09 15:49 NNNN MMIGRATI: LAURO (PDL), DDL SU CITTADINANZA E VOTO AMMINISTRATIVO = SERVE PROCESSO DI INTEGRAZIONE LEGATO ALLA VOLONTA' DEL SOGGETTO Roma, 15 set. (Adnkronos) - Il senatore del Pdl Raffaele Lauro ha presentato due nuovi disegni di legge, uno di modifica costituzionale dell'art. 12 della Costituzione e l'altro sulle nuove modalita' di acquisto della cittadinanza da parte degli immigrati stranieri. 'La cittadinanza italiana - ha dichiarato il senatore Lauro - deve essere l'esito di un processo di integrazione, che implica la volonta' di appartenenza del soggetto richiedente, e non una graziosa concessione, ammantata di falso progressismo, che prescinda del tutto da quella volonta'". "In coerenza con tale impostazione -ha aggiunto- il periodo di residenza legale sul territorio della Repubblica e' fissato in dodici anni e non piu' di dieci, come e' attualmente. Il periodo di tempo necessario per l'ottenimento della cittadinanza italiana, pero', viene qualificato e arricchito di contenuti educativi, che sostanziano la cittadinanza di valori sociali e culturali". "Al termine dell'ottavo anno -ha spiegato- lo straniero riceve un certificato che gli attribuisce il fondamentale diritto civico del voto, limitato alle elezioni amministrative degli Enti Locali (Provincia, Comune). La concessione del certificato e' subordinata ad una puntuale verifica della conoscenza della lingua e delle istituzioni della Repubblica, nonche' della cultura nazionale e locale, nonche' delle tradizioni storiche, religiose, sociali del territorio, nel quale lo straniero aspirante alla cittadinanza si e' inserito". (segue) (Pol/Zn/Adnkronos) 15-SET-09 15:52 IMMIGRATI: LAURO (PDL), DDL SU CITTADINANZA E VOTO AMMINISTRATIVO (2) = (Adnkronos) - Secondo la proposta del senatore Lauro "l'autorita' competente all'adempimento di tale funzione di verifica e' l'Arma dei Carabinieri. Decorsi quattro anni dalla consegna del certificato, senza ulteriori formalita', se non quelle previste dalla legge vigente, allo straniero e' concessa la cittadinanza italiana, qualora non sia stato sottoposto a procedimento penale". "L'eventuale sottoposizione a procedimento penale, infatti -ha rilevato l'esponente del Pdl- rappresenta un indizio particolarmente grave, da cui si evince che lo straniero non ha compiuto adeguatamente il percorso di integrazione e non ha introiettato, in modo pieno, quella cultura della legalita', propedeutica all'ottenimento della cittadinanza". "Infine e' prevista anche -ha concluso- l'abrogazione dell'acquisto della cittadinanza tramite matrimonio. Al coniuge, straniero o apolide, di cittadino italiano e' rilasciato, esclusivamente, un certificato di residenza, previa verifica della reale convivenza'. (Pol/Zn/Adnkronos) 15-SET-09 15:54 NNNN IMMIGRATI: LAURO (PDL), DDL PER 8 ANNI PER VOTO, 12 PER CITTADINANZA = (ASCA) - Roma, 15 set - Otto anni per ottenere il diritto di voto e 12 per maturare quello di cittadinanza. E' quanto prevedono due ddl presentati dal senatore Pdl, Raffaele Lauro, per gli immigrati regolari. 'La cittadinanza italiana - ha dichiarato il senatore Lauro - deve essere l'esito di un processo di integrazione, che implica la volonta' di appartenenza del soggetto richiedente, e non una graziosa concessione, ammantata di falso progressismo, che prescinda del tutto da quella volonta'. In coerenza con tale impostazione, il periodo di residenza legale sul territorio della Repubblica e' fissato in dodici anni e non piu' di dieci, come e' attualmente'. Il periodo di tempo necessario per l'ottenimento della cittadinanza italiana, pero', prosegue Lauro, 'viene qualificato e arricchito di contenuti educativi, che sostanziano la cittadinanza di valori sociali e culturali. Al termine dell'ottavo anno, lo straniero riceve un certificato che gli attribuisce il fondamentale diritto civico del voto, limitato alle elezioni amministrative degli Enti Locali (Provincia, Comune). La concessione del certificato e' subordinata ad una puntuale verifica della conoscenza della lingua e delle istituzioni della Repubblica, nonche' della cultura nazionale e locale, nonche' delle tradizioni storiche, religiose, sociali del territorio, nel quale lo straniero aspirante alla cittadinanza si e' inserito. L'autorita' competente all'adempimento di tale funzione di verifica e' l'Arma dei Carabinieri'. Decorsi quattro anni dalla consegna del certificato, senza ulteriori formalita', se non quelle previste dalla legge vigente, allo straniero e' concessa la cittadinanza italiana, qualora non sia stato sottoposto a procedimento penale. L'eventuale sottoposizione a procedimento penale, infatti, rappresenta un indizio particolarmente grave, da cui si evince che lo straniero non ha compiuto adeguatamente il percorso di integrazione e non ha introiettato, in modo pieno, quella cultura della legalita', propedeutica all'ottenimento della cittadinanza. Infine e' prevista anche l'abrogazione dell'acquisto della cittadinanza tramite matrimonio. 'Al coniuge, straniero o apolide, di cittadino italiano - conclude Lauro - e' rilasciato, esclusivamente, un certificato di residenza, previa verifica della reale convivenza'. red-njb/mcc/alf 151609 SET 09 NNNN Apc-Immigrati/Lauro(Pdl):Diritto voto dopo 8 anni,12 per cittadinanza Senatore maggioranza presenta due ddl a Palazzo Madama Roma, 15 set. (Apcom) - "Il diritto di voto alle amministrative dopo otto anni e la cittadinanza italiana dopo dodici, esito di un processo di integrazione e non graziosa concessione". Lo chiede il senatore del Pdl Raffaele Lauro che ha presentato due nuovi disegni di legge, uno di modifica costituzionale dell`art. 12 della Costituzione e l`altro sulle nuove modalità di acquisto della cittadinanza da parte degli immigrati stranieri. "La cittadinanza italiana - dichiara Lauro - deve essere l'esito di un processo di integrazione, che implica la volontà di appartenenza del soggetto richiedente, e non una graziosa concessione, ammantata di falso progressismo, che prescinda del tutto da quella volontà. In coerenza con tale impostazione, il periodo di residenza legale sul territorio della Repubblica è fissato in dodici anni e non più di dieci, come è attualmente. Il periodo di tempo necessario per l`ottenimento della cittadinanza italiana, però, viene qualificato e arricchito di contenuti educativi, che sostanziano la cittadinanza di valori sociali e culturali. Al termine dell`ottavo anno, lo straniero riceve un certificato che gli attribuisce il fondamentale diritto civico del voto, limitato alle elezioni amministrative degli Enti Locali (Provincia, Comune). La concessione del certificato è subordinata ad una puntuale verifica della conoscenza della lingua e delle istituzioni della Repubblica, nonché della cultura nazionale e locale, nonché delle tradizioni storiche, religiose, sociali del territorio, nel quale lo straniero aspirante alla cittadinanza si è inserito. L'autorità competente all'adempimento di tale funzione di verifica è l'Arma dei Carabinieri. Decorsi quattro anni dalla consegna del certificato, senza ulteriori formalità, se non quelle previste dalla legge vigente, allo straniero è concessa la cittadinanza italiana, qualora non sia stato sottoposto a procedimento penale. L'eventuale sottoposizione a procedimento penale, infatti, rappresenta un indizio particolarmente grave, da cui si evince che lo straniero non ha compiuto adeguatamente il percorso di integrazione e non ha introiettato, in modo pieno, quella cultura della legalità, propedeutica all`ottenimento della cittadinanza. Infine è prevista anche l`abrogazione dell`acquisto della cittadinanza tramite matrimonio. Al coniuge, straniero o apolide, di cittadino italiano è rilasciato, esclusivamente, un certificato di residenza, previa verifica della reale convivenza". Red/Luc 151617 set 09 Immigrazione, Lauro (Pdl) presenta ddl su cittadinanza Roma, 15 SET (Velino) - Il senatore del Pdl, Raffaele Lauro, ha presentato due nuovi disegni di legge, uno di modifica costituzionale dell'art. 12 della Costituzione e l'altro sulle nuove modalita' di acquisto della cittadinanza da parte degli immigrati stranieri. "La cittadinanza italiana - ha dichiarato il senatore Lauro - deve essere l'esito di un processo di integrazione, che implica la volonta' di appartenenza del soggetto richiedente, e non una graziosa concessione, ammantata di falso progressismo, che prescinda del tutto da quella volonta'. In coerenza con tale impostazione, il periodo di residenza legale sul territorio della Repubblica e' fissato in dodici anni e non piu' di dieci, come e' attualmente. Il periodo di tempo necessario per l'ottenimento della cittadinanza italiana, pero', viene qualificato e arricchito di contenuti educativi, che sostanziano la cittadinanza di valori sociali e culturali. Al termine dell'ottavo anno, lo straniero riceve un certificato che gli attribuisce il fondamentale diritto civico del voto, limitato alle elezioni amministrative degli Enti Locali (Provincia, Comune)". (segue) (com/bic) 151626 SET 09 NNNN Immigrazione, Lauro (Pdl) presenta ddl su cittadinanza (2) Roma, 15 SET (Velino) - "La concessione del certificato e' subordinata ad una puntuale verifica della conoscenza della lingua e delle istituzioni della Repubblica, nonche' della cultura nazionale e locale, nonche' delle tradizioni storiche, religiose, sociali del territorio, nel quale lo straniero aspirante alla cittadinanza si e' inserito. L'autorita' competente all'adempimento di tale funzione di verifica e' l'Arma dei Carabinieri. Decorsi quattro anni dalla consegna del certificato, senza ulteriori formalita', se non quelle previste dalla legge vigente, allo straniero e' concessa la cittadinanza italiana, qualora non sia stato sottoposto a procedimento penale - prosegue Lauro -. L'eventuale sottoposizione a procedimento penale, infatti, rappresenta un indizio particolarmente grave, da cui si evince che lo straniero non ha compiuto adeguatamente il percorso di integrazione e non ha introiettato, in modo pieno, quella cultura della legalita', propedeutica all'ottenimento della cittadinanza. Infine e' prevista anche l'abrogazione dell'acquisto della cittadinanza tramite matrimonio. Al coniuge, straniero o apolide, di cittadino italiano e' rilasciato, esclusivamente, un certificato di residenza, previa verifica della reale convivenza". (com/bic) 151626 SET 09 NNNN
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