Legge elettorale. Lauro: la retorica delle preferenze (Roma, 9 agosto 2012)
"La retorica sulle preferenze, nella riforma della legge elettorale, come unica strada per restituire agli elettori la scelta sugli eletti, riavvicinando, in tal modo, i cittadini alla politica, non tiene conto della lezione della storia. Il sistema delle preferenze, nella prima repubblica, si traduceva, di fatto, in un grossolano inganno degli elettori, in quanto, attraverso l'articolazione delle correnti organizzate (DC), da un lato, e, dall'altro, mediante il rigido controllo territoriale delle sezioni (PCI), veniva assicurata ai selezionati dalle nomenclature centrali dei partiti o delle correnti, al 90%, la matematica elezione in parlamento e il posto nella classifica degli eletti, al prezzo di costosissime campagne elettorali dei candidati, del clientelismo elettorale e, talvolta, dello scambio con i poteri criminali. Ne scaturirono una crescente corruzione della politica, la degenerazione clientelare dei partiti e la fine della prima repubblica. Qualche nostalgico ritiene che la nostra stremata democrazia possa permettersi ancora questi lussi?" Lo ha dichiarato il sen. Raffaele Lauro del PdL.
L. ELETTORALE, LAURO (PDL): NO A RETORICA PREFERENZE
(9Colonne) Roma, 9 ago - "La retorica sulle preferenze, nella riforma della
legge elettorale, come unica strada per restituire agli elettori la scelta
sugli eletti, riavvicinando, in tal modo, i cittadini alla politica, non tiene
conto della lezione della storia". Così il senatore del Pdl Raffaele Lauro:
"Il sistema delle preferenze, nella prima repubblica, si traduceva, di fatto,
in un grossolano inganno degli elettori, in quanto, attraverso l'articolazione
delle correnti organizzate (DC), da un lato, e, dall'altro, mediante il rigido
controllo territoriale delle sezioni (PCI), veniva assicurata ai selezionati
dalle nomenclature centrali dei partiti o delle correnti, al 90%, la
matematica elezione in parlamento e il posto nella classifica degli eletti, al
prezzo di costosissime campagne elettorali dei candidati, del clientelismo
elettorale e, talvolta, dello scambio con i poteri criminali. Ne scaturirono
una crescente corruzione della politica, la degenerazione clientelare dei
partiti e la fine della prima repubblica. Qualche nostalgico ritiene che la
nostra stremata democrazia possa permettersi ancora questi lussi?".
(red)
091118 AGO 12
LEGGE ELETTORALE: LAURO (PDL), RETORICA PREFERENZE DIMENTICA LEZIONE STORIA =
SISTEMA DELLE PREFERENZE E' GROSSOLANO INGANNO DEGLI ELETTORI
Roma, 9 ago. (Adnkronos) - "La retorica sulle preferenze, nella
riforma della legge elettorale, come unica strada per restituire agli
elettori la scelta sugli eletti, riavvicinando, in tal modo, i
cittadini alla politica, non tiene conto della lezione della storia".
Lo ha dichiarato Raffaele Lauro, senatore del Pdl.
"Il sistema delle preferenze -spiega Lauro- nella prima
repubblica, si traduceva, di fatto, in un grossolano inganno degli
elettori, in quanto, attraverso l'articolazione delle correnti
organizzate Dc, da un lato, e, dall'altro, mediante il rigido
controllo territoriale delle sezioni Pci, veniva assicurata ai
selezionati dalle nomenclature centrali dei partiti o delle correnti,
al 90%, la matematica elezione in parlamento e il posto nella
classifica degli eletti, al prezzo di costosissime campagne elettorali
dei candidati, del clientelismo elettorale e, talvolta, dello scambio
con i poteri criminali".
"Ne scaturirono -continua- una crescente corruzione della
politica, la degenerazione clientelare dei partiti e la fine della
prima repubblica. Qualche nostalgico -conclude lauro- ritiene che la
nostra stremata democrazia possa permettersi ancora questi lussi?"
(Ssc/Col/Adnkronos)
09-AGO-12 11:19
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L.elettorale, Lauro: Retorica preferenze non tiene conto della storia
Roma, 09 AGO (il Velino/AGV) - "La retorica sulle
preferenze, nella riforma della legge elettorale, come unica
strada per restituire agli elettori la scelta sugli eletti,
riavvicinando, in tal modo, i cittadini alla politica, non
tiene conto della lezione della storia. Il sistema delle
preferenze, nella prima repubblica, si traduceva, di fatto,
in un grossolano inganno degli elettori, in quanto,
attraverso l'articolazione delle correnti organizzate (Dc),
da un lato, e, dall'altro, mediante il rigido controllo
territoriale delle sezioni (Pci), veniva assicurata ai
selezionati dalle nomenclature centrali dei partiti o delle
correnti, al 90%, la matematica elezione in parlamento e il
posto nella classifica degli eletti, al prezzo di
costosissime campagne elettorali dei candidati, del
clientelismo elettorale e, talvolta, dello scambio con i
poteri criminali. Ne scaturirono una crescente corruzione
della politica, la degenerazione clientelare dei partiti e la
fine della prima repubblica. Qualche nostalgico ritiene che
la nostra stremata democrazia possa permettersi ancora questi
lussi?" Lo ha dichiarato il senatore Pdl Raffaele Lauro. -
www.ilvelino.it - (com/gat)
091136 AGO 12 NNNN
L. ELETTORALE: LAURO "RETORICA PREFERENZE DIMENTICA LEZIONE STORIA"
ROMA (ITALPRESS) - "La retorica sulle preferenze, nella riforma
della legge elettorale, come unica strada per restituire agli
elettori la scelta sugli eletti, riavvicinando, in tal modo, i
cittadini alla politica, non tiene conto della lezione della
storia". Lo afferma, in una nota, Raffaele Lauro, senatore del
Pdl. "Il sistema delle preferenze -dice Lauro- nella prima
repubblica, si traduceva, di fatto, in un grossolano inganno degli
elettori, in quanto, attraverso l'articolazione delle correnti
organizzate Dc, da un lato, e, dall'altro, mediante il rigido
controllo territoriale delle sezioni Pci, veniva assicurata ai
selezionati dalle nomenclature centrali dei partiti o delle
correnti, al 90%, la matematica elezione in parlamento e il posto
nella classifica degli eletti, al prezzo di costosissime campagne
elettorali dei candidati, del clientelismo elettorale e, talvolta,
dello scambio con i poteri criminali. Ne scaturirono una crescente
corruzione della politica, la degenerazione clientelare dei
partiti e la fine della prima repubblica. Qualche nostalgico
ritiene che la nostra stremata democrazia possa permettersi ancora
questi lussi?".
(ITALPRESS).
mgg/com
09-Ago-12 12:23
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