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Legge elettorale. Lauro: la retorica delle preferenze (Roma, 9 agosto 2012)
Di Raffaele Lauro (del 10/08/2012 @ 18:19:55, in IL commento politico, linkato 454 volte)
"La retorica sulle preferenze, nella riforma della legge elettorale, come unica strada per restituire agli elettori la scelta sugli eletti, riavvicinando, in tal modo, i cittadini alla politica, non tiene conto della lezione della storia. Il sistema delle preferenze, nella prima repubblica, si traduceva, di fatto, in un grossolano inganno degli elettori, in quanto, attraverso l'articolazione delle correnti organizzate (DC), da un lato, e, dall'altro, mediante il rigido controllo territoriale delle sezioni (PCI), veniva assicurata ai selezionati dalle nomenclature centrali dei partiti o delle correnti, al 90%, la matematica elezione in parlamento e il posto nella classifica degli eletti, al prezzo di costosissime campagne elettorali dei candidati, del clientelismo elettorale e, talvolta, dello scambio con i poteri criminali. Ne scaturirono una crescente corruzione della politica, la degenerazione clientelare dei partiti e la fine della prima repubblica. Qualche nostalgico ritiene che la nostra stremata democrazia possa permettersi ancora questi lussi?" Lo ha dichiarato il sen. Raffaele Lauro del PdL. L. ELETTORALE, LAURO (PDL): NO A RETORICA PREFERENZE (9Colonne) Roma, 9 ago - "La retorica sulle preferenze, nella riforma della legge elettorale, come unica strada per restituire agli elettori la scelta sugli eletti, riavvicinando, in tal modo, i cittadini alla politica, non tiene conto della lezione della storia". Così il senatore del Pdl Raffaele Lauro: "Il sistema delle preferenze, nella prima repubblica, si traduceva, di fatto, in un grossolano inganno degli elettori, in quanto, attraverso l'articolazione delle correnti organizzate (DC), da un lato, e, dall'altro, mediante il rigido controllo territoriale delle sezioni (PCI), veniva assicurata ai selezionati dalle nomenclature centrali dei partiti o delle correnti, al 90%, la matematica elezione in parlamento e il posto nella classifica degli eletti, al prezzo di costosissime campagne elettorali dei candidati, del clientelismo elettorale e, talvolta, dello scambio con i poteri criminali. Ne scaturirono una crescente corruzione della politica, la degenerazione clientelare dei partiti e la fine della prima repubblica. Qualche nostalgico ritiene che la nostra stremata democrazia possa permettersi ancora questi lussi?". (red) 091118 AGO 12  LEGGE ELETTORALE: LAURO (PDL), RETORICA PREFERENZE DIMENTICA LEZIONE STORIA = SISTEMA DELLE PREFERENZE E' GROSSOLANO INGANNO DEGLI ELETTORI Roma, 9 ago. (Adnkronos) - "La retorica sulle preferenze, nella riforma della legge elettorale, come unica strada per restituire agli elettori la scelta sugli eletti, riavvicinando, in tal modo, i cittadini alla politica, non tiene conto della lezione della storia". Lo ha dichiarato Raffaele Lauro, senatore del Pdl. "Il sistema delle preferenze -spiega Lauro- nella prima repubblica, si traduceva, di fatto, in un grossolano inganno degli elettori, in quanto, attraverso l'articolazione delle correnti organizzate Dc, da un lato, e, dall'altro, mediante il rigido controllo territoriale delle sezioni Pci, veniva assicurata ai selezionati dalle nomenclature centrali dei partiti o delle correnti, al 90%, la matematica elezione in parlamento e il posto nella classifica degli eletti, al prezzo di costosissime campagne elettorali dei candidati, del clientelismo elettorale e, talvolta, dello scambio con i poteri criminali". "Ne scaturirono -continua- una crescente corruzione della politica, la degenerazione clientelare dei partiti e la fine della prima repubblica. Qualche nostalgico -conclude lauro- ritiene che la nostra stremata democrazia possa permettersi ancora questi lussi?" (Ssc/Col/Adnkronos) 09-AGO-12 11:19 NNNN L.elettorale, Lauro: Retorica preferenze non tiene conto della storia Roma, 09 AGO (il Velino/AGV) - "La retorica sulle preferenze, nella riforma della legge elettorale, come unica strada per restituire agli elettori la scelta sugli eletti, riavvicinando, in tal modo, i cittadini alla politica, non tiene conto della lezione della storia. Il sistema delle preferenze, nella prima repubblica, si traduceva, di fatto, in un grossolano inganno degli elettori, in quanto, attraverso l'articolazione delle correnti organizzate (Dc), da un lato, e, dall'altro, mediante il rigido controllo territoriale delle sezioni (Pci), veniva assicurata ai selezionati dalle nomenclature centrali dei partiti o delle correnti, al 90%, la matematica elezione in parlamento e il posto nella classifica degli eletti, al prezzo di costosissime campagne elettorali dei candidati, del clientelismo elettorale e, talvolta, dello scambio con i poteri criminali. Ne scaturirono una crescente corruzione della politica, la degenerazione clientelare dei partiti e la fine della prima repubblica. Qualche nostalgico ritiene che la nostra stremata democrazia possa permettersi ancora questi lussi?" Lo ha dichiarato il senatore Pdl Raffaele Lauro. - www.ilvelino.it - (com/gat) 091136 AGO 12 NNNN L. ELETTORALE: LAURO "RETORICA PREFERENZE DIMENTICA LEZIONE STORIA" ROMA (ITALPRESS) - "La retorica sulle preferenze, nella riforma della legge elettorale, come unica strada per restituire agli elettori la scelta sugli eletti, riavvicinando, in tal modo, i cittadini alla politica, non tiene conto della lezione della storia". Lo afferma, in una nota, Raffaele Lauro, senatore del Pdl. "Il sistema delle preferenze -dice Lauro- nella prima repubblica, si traduceva, di fatto, in un grossolano inganno degli elettori, in quanto, attraverso l'articolazione delle correnti organizzate Dc, da un lato, e, dall'altro, mediante il rigido controllo territoriale delle sezioni Pci, veniva assicurata ai selezionati dalle nomenclature centrali dei partiti o delle correnti, al 90%, la matematica elezione in parlamento e il posto nella classifica degli eletti, al prezzo di costosissime campagne elettorali dei candidati, del clientelismo elettorale e, talvolta, dello scambio con i poteri criminali. Ne scaturirono una crescente corruzione della politica, la degenerazione clientelare dei partiti e la fine della prima repubblica. Qualche nostalgico ritiene che la nostra stremata democrazia possa permettersi ancora questi lussi?". (ITALPRESS). mgg/com 09-Ago-12 12:23 NNNN