Il Sen. Lauro interroga il Ministro Brambilla sulla strategia per tutelare il turismo nazionale dagli effetti della febbre suina (23 luglio 2009)
TURISMO. PANDEMIA SUINA. LAURO (PdL): Una strategia nazionale di difesa del settore turistico per contenere gli effetti previsti della pandemia suina.
Con un'interrogazione urgente, a risposta orale, pubblicata il 21 luglio 2009, il sen. Raffaele Lauro (PdL) è intervenuto sul Ministro del Turismo, on. Maria Vittoria Brambilla, per sollecitare una strategia nazionale di difesa del nostro settore turistico, in relazione agli effetti previsti della pandemia suina. Il parlamentare campano sottolinea come:"In relazione alla diffusione pandemica, annunziata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, della febbre suina (contagio del 30 per cento con un tasso di mortalità dello 0,4 per cento) nella popolazione a livello mondiale ed europeo, autorevoli centri studi economici internazionali stanno valutando l'incidenza della stessa, in termini di costi, sulla economia dei Paesi comunitari; in particolare, l'Oxford Economics ha valutato la perdita di ricchezza, per ciascun Paese colpito, nel 2010, in termini di 5 punti percentuali di Prodotto Interno Lordo (PIL) che, associata alla deflazione, cioè alla diminuzione del livello generale dei prezzi, potrebbe portare la contrazione del PIL fino al 7,5 per cento; i settori più immediatamente colpiti saranno quelli del turismo e del trasporto aereo; l'Italia fa affidamento proprio sul turismo per l'inizio della ripresa economica, prevista per il 2010, in quanto il turismo vale il 42 per cento del nostro export". Sulla base di queste premesse, il sen. Lauro chiede al Ministro Brambilla: "di sapere se e quale strategia nazionale di difesa del nostro turismo o quali misure straordinarie di sostegno, con particolare riferimento al Mezzogiorno, il Ministero del Turismo stia predisponendo per fronteggiare una situazione che, con la diffusione pandemica, potrebbe diventare drammatica ed esiziale, non solo per l'incidenza negativa sul PIL italiano, ma per la stessa sopravvivenza di migliaia di aziende turistico-alberghiere e per l'indotto del turismo, già in grande affanno, in questa stagione, per l'attenuazione della domanda e per i difficili rapporti con il sistema bancario, in relazioni alla concessione del credito, a breve e a medio termine".
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