Sorrento: la cultura della nazione, la fusione tra religioso e civile
Quando parlo, da anni, in pubblico, di difesa e di rafforzamento della cultura della nazione contro i pericoli della globalizzazione, della omologazione e della virtualizzazione da web, mi riferisco proprio alla nostra sostanza nazionale, alla perfetta fusione tra religioso e civile, di cui le Arciconfraternite ed i riti collegati della Settimana Santa, nella nostra Penisola Sorrentina (dai Sepolcri del Giovedi Santo nelle Chiese alle diverse processioni del Venerdi Santo, la bianca, la rossa e la nera, dai cori del Miserere fino alla ricca tradizione gastronomica) costituiscono un'espressione altissima e degna di essere ravvivata costantemente, non solo nella rappresentazione scenica, pur altamente emotiva, ma nelle menti e nei cuori. Non mi vergogno di dire che Venerdi Santo, tra la folla, sul Corso Italia di Sorrento, al passaggio del Cristo Morto e della Madonna, mi sono commosso, come quando avevo cinque anni. Come rendere fruibile, in maniera organica, anche per i turisti, questo patrimonio che il Maestro Marcello Aversa, nella mostra allestita nella Chiesa dell'Addolorata di Sorrento, ha reso emblematico nelle sue pregevoli opere di artigianato artistico, mixate con grandi fotografie? Costituire un comitato, che sarò onorato di presiedere, che prepari un progetto culturale unitario, da finanziare con fondi europei, nazionali e regionali, ed anche con adeguate sponsorizzazioni. Il progetto dovrebbe raccogliere, nelle diverse forme espressive, il migliore lavoro di decenni di tanti appassionati, professionisti e dilettanti professionali, e definire un percorso di prodotti qualitativi. Pubblicazioni, mostre fotografiche, mostre di artigianato artistico, un'opera filmica, prodotti esportabili, in Italia e all'estero. Penso alle grandi missioni di sistema del nostro paese, attraverso le quali fare passare il messaggio culturale e turistico-promozionale. Il clou del progetto, appunto, dovrebbe essere quest'opera filmica, diretta, sceneggiata e musicata da un grande regista, da un grande sceneggiatore e da un grande musicista, che, lavorata nei mesi precedenti (arciconfraternite e preparazione dei cori), e con riprese dal vivo nel corso della Settimana Santa in Penisola, montata adeguatamente, riuscisse a tradurre in unità questa complessità culturale. Questo prodotto, di elevata qualità artistica, potrebbe essere esportato, nelle diverse lingue, come veicolo culturale e promozionale nel mondo (proiezione nelle grandi occasioni: mostre, forum, voli aerei); potrebbe essere venduto ai turisti, in un cofanetto, come vademecum pre o post soggiorno in Penisola; potrebbe essere mandato sul web, completo o a brani significativi, per esempio su you tube. Le nuove tecnologie offrono possibilità incredibili per diffondere l'immagine della nostra cultura e del nostro turismo, ma tutto va realizzato con professionalità e con qualità, non in modo dilettantesco. Questo progetto diverrebbe, comunque, anche la memoria storica dell'impegno di tanti dilettanti, altamente professionali, e onorerebbe l'amore di chi, in silenzio, per generazioni, nelle arciconfraternite, ha custodito, come sacra vestale, i riti della Settimana Santa. Mi riferisco, per fare un solo esempio, al custode per eccellenza dell'Arciconfraternita dei Servi di Maria di Sorrento, Pasquale Ferraiuolo.
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