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Lettera di Lauro a Tremonti sulla manovra finanziarie e sull'abolizione di tutti i privilegi pubblici (Senato, 27 giugno 2011)
Di Raffaele Lauro (del 27/06/2011 @ 10:30:30, in Il commento politico, linkato 472 volte)
Roma, 27 giugno 2011 Signor Ministro, dalle ampie indiscrezioni, pubblicate sulla stampa, relative alla dimensione, quantitativa e qualitativa, della imminente manovra finanziaria triennale (2011-2013), finalizzata a conseguire, nel 2014, il "quasi" pareggio di bilancio (da me anticipata, come necessaria e del tutto ineludibile, in Senato, tra lo stupore dei più, nel dibattito sui vincoli del patto di stabilità), mi auguro corrisponda al vero la Sua volontà politica di porre mano, in questa occasione, ad alcune annose ed incancrenite questioni nazionali, che mi stanno particolarmente a cuore e per le quali mi sono impegnato, presentando, in questa legislatura, alcune specifiche iniziative di legge. Tali questioni, se affrontate ed avviate a soluzione, contribuirebbero, e non poco, in termini finanziari, ad alleggerire la spesa pubblica e ad implementare le entrate, senza sottovalutare il contributo, non secondario, che recherebbero all'etica pubblica e al rinsaldamento della fiducia dei cittadini nelle Istituzioni e nei reggitori della cosa pubblica. Mi riferisco, Signor Ministro, alla urgente necessità: 1) di tagliare la scandalosa giungla dei privilegi e dei benefici, di cui continuano a godere coloro che hanno ricoperto incarichi pubblici, anche dopo la cessazione del mandato, quasi si tratti di un vitalizio di sapore medioevale e del tutto immotivato in un regime democratico (AS 1708); 2) di rendere finalmente trasparente, con norme antiriciclaggio, il mercato del gioco e, in particolare, del gioco d'azzardo, anche on-line, che sta devastando i bilanci delle famiglie italiane, rovinando la vita di centinaia di migliaia di persone, attentando alla integrità delle nuove generazioni ed alimentando, indirettamente, la penetrazione della criminalità organizzata nel Sistema Paese, specie sui territori a sovranità criminale (AS 2714); 3) ed, infine, di colpire, in maniera decisiva, con norme analoghe a quelle vigenti per la lotta alla criminalità organizzata, con la confisca dei beni dei grandi infedeli del fisco, il "mostro" dell'evasione fiscale, che condiziona pesantemente la ripresa dello sviluppo del nostro Paese (AS 2331). Mi permetto, per ragioni di spazio, di rinviarLa ai contenuti delle tre proposte di legge, che Le allego. E, tuttavia, Signor Ministro: sulla prima questione, appare equo che sia introdotta una norma di portata generale, che colpisca in modo radicale e senza eccezione alcuna, a partire dagli organi costituzionali, nonostante l'autonomia di bilancio, fino all'ultimo degli Enti Locali, alle società pubbliche e a quelle municipalizzate (non basta intervenire demagogicamente solo su ciò che colpisce l'opinione pubblica); sulla seconda, appare realistico, al di là delle misure urgenti, procedere, in seguito, ad una riforma organica, che rafforzi il sistema sanzionatorio e quello di controllo; sulla terza, appare utile lanciare un messaggio che assimili, nella coscienza popolare, i grandi evasori fiscali ai grandi criminali, come avviene nei paesi anglosassoni e di più antica (e salda) tradizione democratica. La ringrazio per l'attenzione, che vorrà dedicare (anche) alle mie proposte, e Le auguro pieno successo nell'azione intrapresa. (Raffaele Lauro) Allegati: 3 ---------------------------------------------------------------- On. Prof. Giulio TREMONTI Ministro dell'Economia e delle Finanze Ministero dell'Economia e delle Finanze Via XX Settembre, 97 00187 Roma