Antimafia. Trasparenza candidature. Le proposte del Sen. Lauro (San Macuto, 15 febbraio 2011)
Antimafia. Codice di autoregolamentazione delle candidature. Lauro (PdL): Il codice appare un pannicello caldo rispetto alle situazioni che vanno emergendo dalle indagini giudiziarie. Sono necessari un provvedimento di legge, che obblighi i partiti alla trasparenza nelle candidature, anche alle elezioni politiche, ed un'inchiesta dell'Antimafia sui profili professionali degli amministratori pubblici coinvolti nelle operazioni antimafia degli ultimi cinque anni.
"L'Antimafia chieda al Parlamento un provvedimento di legge che, nell'ambito del tanto atteso e mai realizzato riconoscimento giuridico dei partiti politici, in attuazione dell'art. 49 della Costituzione, preveda l'obbligatorietà nella trasparenza delle candidature, con relative sanzioni, in caso di accertate violazioni; l'Antimafia proceda, inoltre, in tempi rapidissimi, con i suoi poteri non ancora utilizzati, ad un'inchiesta su tutti i candidati, eletti e non eletti, coinvolti, direttamente o indirettamente, nelle operazioni antimafia degli ultimi cinque anni e, in particolare, nelle sessanta operazioni antimafia degli ultimi mesi, con l'obiettivo di pervenire ad una radiografia attendibile dei profili professionali degli amministratori pubblici, appartenenti a quella zona grigia, che è il vero tramite economico tra le pubbliche istituzioni e la mafia, la camorra, la 'ndrangheta e tutte le altre articolazioni, anche straniere, della criminalità organizzata." Queste le due proposte che ha formulato il sen. Raffaele Lauro (PdL), a conclusione del suo intervento, oggi, in Commissione Antimafia, sui risultati dell'indagine relativa all'applicazione del codice di autoregolamentazione nella formazione delle liste dei candidati per le elezioni amministrative e regionali del 2010. Il sen. Lauro, in apertura, ha condiviso l'analisi e le conclusioni della relazione del presidente Pisanu, che ha riconosciuto, nelle 45 violazioni del codice, un passo avanti, ancorché del tutto insufficiente, rispetto al passato. "Il codice di autoregolamentazione - ha precisato Lauro - appare un pannicello caldo rispetto alle situazioni che vanno emergendo dalle indagini giudiziarie. Per prevenire l'infiltrazione degli interessi criminali negli enti pubblici, il solo codice rischia di alimentare un'illusione illuministica. Bisogna avere il coraggio di approvare norme cogenti, che sanzionino, in maniera esemplare, le eventuali violazioni dei partiti, dei movimenti e delle liste civiche nella scelta dei candidati, arrivando a prevedere la decadenza degli eletti e la perdita dei finanziamenti pubblici per i partiti. Solo così si potrà garantire una reale trasparenza nelle candidature, che non dovrà riguardare soltanto le elezioni amministrative e regionali, ma anche le elezioni politiche." "La situazione, non solo nel Mezzogiorno - ha aggiunto Lauro - è drammatica e i risultati di quest'indagine non rappresentano neppure la classica punta dell'iceberg. Ai candidati spregiudicati che chiedono apertamente ai boss i voti, mettendosi poi a disposizione (voto di scambio), e ai candidati organici, espressione diretta della criminalità organizzata, si somma la vasta, e finora impenetrabile, zona grigia di quei candidati, incensurati, che allignano in tutte le liste, i quali, per il loro profilo professionale, sono ricollegabili ai bacini di spesa pubblica degli enti locali, come i lavori pubblici, l'edilizia privata, lo smaltimento dei rifiuti, gli incentivi alle imprese, gli appalti nei servizi, la manutenzione, le concessioni e le autorizzazioni. Cioè la vera polpa degli interessi economici, alla quale, sui territori, guarda la criminalità organizzata."
-----------------------
Agenzie di stampa
ADNKRONOS, martedì 15 febbraio 2011, 16.06.15
MAFIA: LAURO (PDL) , SERVE PROVVEDIMENTO PER OBBLIGARE PARTITI A TRASPARENZA
CANDIDATURE
NECESSARIA ANCHE INCHIESTA SU AMMINISTRATORI PUBBLICI COINVOLTI
IN OPERAZIONI ANTIMAFIA
Roma, 15 feb. - (Adnkronos) - "L' Antimafia chieda al Parlamento
un provvedimento di legge che, nell' ambito del tanto atteso e mai
realizzato riconoscimento giuridico dei partiti politici, in
attuazione dell' art. 49 della Costituzione, preveda l' obbligatorieta'
nella trasparenza delle candidature, con relative sanzioni, in caso di
accertate violazioni". Queste una delle proposte che ha formulato il
senatore del Pdl Raffaele Lauro, a conclusione del suo intervento,
oggi, in Commissione Antimafia.
Lauro e' intervenuto sui risultati dell' indagine relativa
all' applicazione del codice di autoregolamentazione nella formazione
delle liste dei candidati per le elezioni amministrative e regionali
del 2010. In apertura lauro ha condiviso l' analisi e le conclusioni
della relazione del presidente Pisanu, che ha riconosciuto, nelle 45
violazioni del codice, un passo avanti, ancorche' del tutto
insufficiente, rispetto al passato.
"L' Antimafia proceda, inoltre - ha continuato Lauro - in tempi
rapidissimi, con i suoi poteri non ancora utilizzati, ad un' inchiesta
su tutti i candidati, eletti e non eletti, coinvolti, direttamente o
indirettamente, nelle operazioni antimafia degli ultimi cinque anni e,
in particolare, nelle sessanta operazioni antimafia degli ultimi mesi,
con l' obiettivo di pervenire ad una radiografia attendibile dei
profili professionali degli amministratori pubblici, appartenenti a
quella zona grigia, che e' il vero tramite economico tra le pubbliche
istituzioni e la mafia, la camorra, la ' ndrangheta e tutte le altre
articolazioni, anche straniere, della criminalita' organizzata".
(segue)
(Sin/Col/Adnkronos)
15-FEB-11 15:58
NNN
ADNKRONOS, martedì 15 febbraio 2011, 16.13.29
MAFIA: LAURO (PDL) , SERVE PROVVEDIMENTO PER OBBLIGARE PARTITI A TRASPARENZA
CANDIDATURE (2)
(Adnkronos) - "Il codice di autoregolamentazione - ha precisato
Lauro - appare un pannicello caldo rispetto alle situazioni che vanno
emergendo dalle indagini giudiziarie. Per prevenire l' infiltrazione
degli interessi criminali negli enti pubblici, il solo codice rischia
di alimentare un' illusione illuministica.
"Bisogna avere il coraggio - ha esortato Lauro - di approvare
norme cogenti, che sanzionino, in maniera esemplare, le eventuali
violazioni dei partiti, dei movimenti e delle liste civiche nella
scelta dei candidati, arrivando a prevedere la decadenza degli eletti
e la perdita dei finanziamenti pubblici per i partiti. Solo cosi' si
potra' garantire una reale trasparenza nelle candidature, che non
dovra' riguardare soltanto le elezioni amministrative e regionali, ma
anche le elezioni politiche".
"La situazione, non solo nel Mezzogiorno - ha aggiunto Lauro -
e' drammatica e i risultati di quest' indagine non rappresentano
neppure la classica punta dell' iceberg". (segue)
(Sin/Col/Adnkronos)
15-FEB-11 16:04
NNN
ADNKRONOS, martedì 15 febbraio 2011, 16.17.05
MAFIA: LAURO (PDL) , SERVE PROVVEDIMENTO PER OBBLIGARE PARTITI A TRASPARENZA
CANDIDATURE (3)
(Adnkronos) - "Ai candidati spregiudicati che chiedono
apertamente ai boss i voti, mettendosi poi a disposizione, voto di
scambio), e ai candidati organici, espressione diretta della
criminalita' organizzata, si somma - ha proseguito Lauro - la vasta, e
finora impenetrabile, zona grigia di quei candidati, incensurati, che
allignano in tutte le liste".
Una ' zona grigia' i cui componenti, "per il loro profilo
professionale, sono ricollegabili ai bacini di spesa pubblica degli
enti locali, come i lavori pubblici, l' edilizia privata, lo
smaltimento dei rifiuti, gli incentivi alle imprese, gli appalti nei
servizi, la manutenzione, le concessioni e le autorizzazioni. Cioe' la
vera polpa degli interessi economici, alla quale, sui territori,
guarda la criminalita' organizzata", ha concluso Lauro.
(Sin/Col/Adnkronos)
15-FEB-11 16:09
NNN
MAFIA: LAURO "SERVE LEGGE PER TRASPARENZA CANDIDATURE"
ROMA (ITALPRESS) - "L'Antimafia chieda al Parlamento un
provvedimento di legge che, nell'ambito del tanto atteso e mai
realizzato riconoscimento giuridico dei partiti politici, in
attuazione dell'art. 49 della Costituzione, preveda
l'obbligatorieta' nella trasparenza delle candidature, con
relative sanzioni, in caso di accertate violazioni". Lo ha
proposto il senatore del Pdl Raffaele Lauro, a conclusione del suo
intervento in Commissione Antimafia, sui risultati dell'indagine
relativa all'applicazione del codice di autoregolamentazione nella
formazione delle liste dei candidati per le elezioni
amministrative e regionali del 2010.
Lauro, in apertura, ha condiviso l'analisi e le conclusioni della
relazione del presidente Giuseppe Pisanu, che ha riconosciuto,
nelle "45 violazioni del codice, un passo avanti, ancorche' del
tutto insufficiente, rispetto al passato".
"L'Antimafia proceda, inoltre, in tempi rapidissimi, con i suoi
poteri non ancora utilizzati, ad un'inchiesta su tutti i
candidati, eletti e non eletti, coinvolti, direttamente o
indirettamente - ha proseguito Lauro -, nelle operazioni antimafia
degli ultimi cinque anni e, in particolare, nelle sessanta
operazioni antimafia degli ultimi mesi, con l'obiettivo di
pervenire ad una radiografia attendibile dei profili professionali
degli amministratori pubblici, appartenenti a quella zona grigia,
che e' il vero tramite economico tra le pubbliche istituzioni e la
mafia, la camorra, la 'ndrangheta e tutte le altre articolazioni,
anche straniere, della criminalita' organizzata".
"Il codice di autoregolamentazione - ha precisato Lauro - appare
un pannicello caldo rispetto alle situazioni che vanno emergendo
dalle indagini giudiziarie. Per prevenire l'infiltrazione degli
interessi criminali negli enti pubblici, il solo codice rischia di
alimentare un'illusione illuministica. Bisogna avere il coraggio
di approvare norme cogenti, che sanzionino, in maniera esemplare,
le eventuali violazioni dei partiti, dei movimenti e delle liste
civiche nella scelta dei candidati, arrivando a prevedere la
decadenza degli eletti e la perdita dei finanziamenti pubblici per
i partiti. Solo cosi' si potra' garantire una reale trasparenza
nelle candidature, che non dovra' riguardare soltanto le elezioni
amministrative e regionali, ma anche le elezioni politiche."
"La situazione, non solo nel Mezzogiorno - ha concluso l'esponente
del Pdl - e' drammatica e i risultati di quest'indagine non
rappresentano neppure la classica punta dell'iceberg. Ai candidati
spregiudicati che chiedono apertamente ai boss i voti, mettendosi
poi a disposizione (voto di scambio), e ai candidati organici,
espressione diretta della criminalita' organizzata, si somma la
vasta, e finora impenetrabile, zona grigia di quei candidati,
incensurati, che allignano in tutte le liste, i quali, per il loro
profilo professionale, sono ricollegabili ai bacini di spesa
pubblica degli enti locali, come i lavori pubblici, l'edilizia
privata, lo smaltimento dei rifiuti, gli incentivi alle imprese,
gli appalti nei servizi, la manutenzione, le concessioni e le
autorizzazioni. Cioe' la vera polpa degli interessi economici,
alla quale, sui territori, guarda la criminalita' organizzata".
(ITALPRESS).
sat/com
15-Feb-11 16:18
Mafia, Lauro (Pdl): Obbligare partiti a trasparenza candidature
Roma, 15 FEB (Il Velino) - "L'Antimafia chieda al
Parlamento un provvedimento di legge che, nell'ambito del
tanto atteso e mai realizzato riconoscimento giuridico dei
partiti politici, in attuazione dell'art. 49 della
Costituzione, preveda l'obbligatorieta' nella trasparenza
delle candidature, con relative sanzioni, in caso di
accertate violazioni. L'Antimafia proceda, inoltre, in tempi
rapidissimi, con i suoi poteri non ancora utilizzati, ad
un'inchiesta su tutti i candidati, eletti e non eletti,
coinvolti, direttamente o indirettamente, nelle operazioni
antimafia degli ultimi cinque anni e, in particolare, nelle
sessanta operazioni antimafia degli ultimi mesi, con
l'obiettivo di pervenire ad una radiografia attendibile dei
profili professionali degli amministratori pubblici,
appartenenti a quella zona grigia, che e' il vero tramite
economico tra le pubbliche istituzioni e la mafia, la
camorra, la 'ndrangheta e tutte le altre articolazioni, anche
straniere, della criminalita' organizzata". Queste le due
proposte che ha formulato il senatore Raffaele Lauro (Pdl), a
conclusione del suo intervento, oggi, in Commissione
Antimafia, sui risultati dell'indagine relativa
all'applicazione del codice di autoregolamentazione nella
formazione delle liste dei candidati per le elezioni
amministrative e regionali del 2010. Lauro, in apertura, ha
condiviso l'analisi e le conclusioni della relazione del
presidente Pisanu, che ha riconosciuto, nelle 45 violazioni
del codice, un passo avanti, ancorche' del tutto
insufficiente, rispetto al passato. "Il codice di
autoregolamentazione - ha precisato Lauro - appare un
pannicello caldo rispetto alle situazioni che vanno emergendo
dalle indagini giudiziarie. Per prevenire l'infiltrazione
degli interessi criminali negli enti pubblici, il solo codice
rischia di alimentare un'illusione illuministica. Bisogna
avere il coraggio di approvare norme cogenti, che sanzionino,
in maniera esemplare, le eventuali violazioni dei partiti,
dei movimenti e delle liste civiche nella scelta dei
candidati, arrivando a prevedere la decadenza degli eletti e
la perdita dei finanziamenti pubblici per i partiti. Solo
cosi' si potra' garantire una reale trasparenza nelle
candidature, che non dovra' riguardare soltanto le elezioni
amministrative e regionali, ma anche le elezioni politiche".
"La situazione, non solo nel
Mezzogiorno - ha aggiunto Lauro - e' drammatica e i risultati
di quest'indagine non rappresentano neppure la classica punta
dell'iceberg. Ai candidati spregiudicati che chiedono
apertamente ai boss i voti, mettendosi poi a disposizione
(voto di scambio), e ai candidati organici, espressione
diretta della criminalita' organizzata, si somma la vasta, e
finora impenetrabile, zona grigia di quei candidati,
incensurati, che allignano in tutte le liste, i quali, per il
loro profilo professionale, sono ricollegabili ai bacini di
spesa pubblica degli enti locali, come i lavori pubblici,
l'edilizia privata, lo smaltimento dei rifiuti, gli incentivi
alle imprese, gli appalti nei servizi, la manutenzione, le
concessioni e le autorizzazioni. Cioe' la vera polpa degli
interessi economici, alla quale, sui territori, guarda la
criminalita' organizzata". (com/gat)
151648 FEB 11 NNNN
ANTIMAFIA: LAURO, CI SIA LEGGE CON SANZIONI SU ELEZIONI
PROPOSTA INDAGINE CON POTERI MAGISTRATURA SU CANDIDATI ED ELETTI
(ANSA) - ROMA, 15 FEB - L'Antimafia chieda al Parlamento un
provvedimento di legge che, ''nell'ambito del tanto atteso e mai
realizzato riconoscimento giuridico dei partiti politici, in
attuazione dell'art. 49 della Costituzione'', preveda
''l'obbligatorieta' nella trasparenza delle candidature, con
relative sanzioni, in caso di accertate violazioni''.
E' questa la proposta che viene dal senatore Raffaele Lauro, a
conclusione del suo intervento, oggi, in Commissione Antimafia,
sui risultati dell'indagine relativa all'applicazione del codice
di autoregolamentazione nella formazione delle liste dei
candidati per le elezioni amministrative e regionali del 2010.
Lauro, in apertura della seduta, ha condiviso l'analisi e le
conclusioni della relazione del presidente Pisanu, che ha
riconosciuto, nelle 45 violazioni del codice, un passo avanti,
ancorche' del tutto insufficiente, rispetto al passato.
Il senatore nel suo lungo intervento ha avanzato anche una
proposta operativa: '' L'Antimafia proceda, inoltre, in tempi
rapidissimi, con i suoi poteri non ancora utilizzati, ad
un'inchiesta su tutti i candidati, eletti e non eletti,
coinvolti, direttamente o indirettamente, nelle operazioni
antimafia degli ultimi cinque anni e, in particolare, nelle
sessanta operazioni antimafia degli ultimi mesi, con l'obiettivo
di pervenire ad una radiografia attendibile dei profili
professionali degli amministratori pubblici, appartenenti a
quella ''zona grigia, che e' il vero tramite economico tra le
pubbliche istituzioni e la mafia, la camorra, la 'ndrangheta e
tutte le altre articolazioni, anche straniere, della
criminalita' organizzata''. ''Il codice di autoregolamentazione -
ha precisato Lauro - appare un pannicello caldo rispetto alle
situazioni che vanno emergendo dalle indagini giudiziarie. Per
prevenire l'infiltrazione degli interessi criminali negli enti
pubblici, il solo codice rischia di alimentare un'illusione
illuministica. Bisogna avere il coraggio di approvare norme
cogenti, che sanzionino, in maniera esemplare, le eventuali
violazioni dei partiti, dei movimenti e delle liste civiche
nella scelta dei candidati, arrivando a prevedere la decadenza
degli eletti e la perdita dei finanziamenti pubblici per i
partiti. Solo cosi' si potra' garantire una reale trasparenza
nelle candidature, che non dovra' riguardare soltanto le
elezioni amministrative e regionali, ma anche le elezioni
politiche.''
''La situazione, non solo nel Mezzogiorno - ha aggiunto Lauro
- e' drammatica e i risultati di quest'indagine non
rappresentano neppure la classica punta dell'iceberg. Ai
candidati spregiudicati che chiedono apertamente ai boss i voti,
mettendosi poi a disposizione (voto di scambio), e ai candidati
organici, espressione diretta della criminalita' organizzata, si
somma la vasta, e finora impenetrabile, zona grigia di quei
candidati, incensurati, che allignano in tutte le liste, i
quali, per il loro profilo professionale, sono ricollegabili ai
bacini di spesa pubblica degli enti locali, come i lavori
pubblici, l'edilizia privata, lo smaltimento dei rifiuti, gli
incentivi alle imprese, gli appalti nei servizi, la
manutenzione, le concessioni e le autorizzazioni. Cioe' la vera
polpa degli interessi economici, alla quale, sui territori,
guarda la criminalita' organizzata''.(ANSA
|