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Antimafia. Trasparenza candidature. Le proposte del Sen. Lauro (San Macuto, 15 febbraio 2011)
Di Raffaele Lauro (del 15/02/2011 @ 21:18:39, in Il commento politico, linkato 368 volte)
Antimafia. Codice di autoregolamentazione delle candidature. Lauro (PdL): Il codice appare un pannicello caldo rispetto alle situazioni che vanno emergendo dalle indagini giudiziarie. Sono necessari un provvedimento di legge, che obblighi i partiti alla trasparenza nelle candidature, anche alle elezioni politiche, ed un'inchiesta dell'Antimafia sui profili professionali degli amministratori pubblici coinvolti nelle operazioni antimafia degli ultimi cinque anni. "L'Antimafia chieda al Parlamento un provvedimento di legge che, nell'ambito del tanto atteso e mai realizzato riconoscimento giuridico dei partiti politici, in attuazione dell'art. 49 della Costituzione, preveda l'obbligatorietà nella trasparenza delle candidature, con relative sanzioni, in caso di accertate violazioni; l'Antimafia proceda, inoltre, in tempi rapidissimi, con i suoi poteri non ancora utilizzati, ad un'inchiesta su tutti i candidati, eletti e non eletti, coinvolti, direttamente o indirettamente, nelle operazioni antimafia degli ultimi cinque anni e, in particolare, nelle sessanta operazioni antimafia degli ultimi mesi, con l'obiettivo di pervenire ad una radiografia attendibile dei profili professionali degli amministratori pubblici, appartenenti a quella zona grigia, che è il vero tramite economico tra le pubbliche istituzioni e la mafia, la camorra, la 'ndrangheta e tutte le altre articolazioni, anche straniere, della criminalità organizzata." Queste le due proposte che ha formulato il sen. Raffaele Lauro (PdL), a conclusione del suo intervento, oggi, in Commissione Antimafia, sui risultati dell'indagine relativa all'applicazione del codice di autoregolamentazione nella formazione delle liste dei candidati per le elezioni amministrative e regionali del 2010. Il sen. Lauro, in apertura, ha condiviso l'analisi e le conclusioni della relazione del presidente Pisanu, che ha riconosciuto, nelle 45 violazioni del codice, un passo avanti, ancorché del tutto insufficiente, rispetto al passato. "Il codice di autoregolamentazione - ha precisato Lauro - appare un pannicello caldo rispetto alle situazioni che vanno emergendo dalle indagini giudiziarie. Per prevenire l'infiltrazione degli interessi criminali negli enti pubblici, il solo codice rischia di alimentare un'illusione illuministica. Bisogna avere il coraggio di approvare norme cogenti, che sanzionino, in maniera esemplare, le eventuali violazioni dei partiti, dei movimenti e delle liste civiche nella scelta dei candidati, arrivando a prevedere la decadenza degli eletti e la perdita dei finanziamenti pubblici per i partiti. Solo così si potrà garantire una reale trasparenza nelle candidature, che non dovrà riguardare soltanto le elezioni amministrative e regionali, ma anche le elezioni politiche." "La situazione, non solo nel Mezzogiorno - ha aggiunto Lauro - è drammatica e i risultati di quest'indagine non rappresentano neppure la classica punta dell'iceberg. Ai candidati spregiudicati che chiedono apertamente ai boss i voti, mettendosi poi a disposizione (voto di scambio), e ai candidati organici, espressione diretta della criminalità organizzata, si somma la vasta, e finora impenetrabile, zona grigia di quei candidati, incensurati, che allignano in tutte le liste, i quali, per il loro profilo professionale, sono ricollegabili ai bacini di spesa pubblica degli enti locali, come i lavori pubblici, l'edilizia privata, lo smaltimento dei rifiuti, gli incentivi alle imprese, gli appalti nei servizi, la manutenzione, le concessioni e le autorizzazioni. Cioè la vera polpa degli interessi economici, alla quale, sui territori, guarda la criminalità organizzata." ----------------------- Agenzie di stampa ADNKRONOS, martedì 15 febbraio 2011, 16.06.15 MAFIA: LAURO (PDL) , SERVE PROVVEDIMENTO PER OBBLIGARE PARTITI A TRASPARENZA CANDIDATURE NECESSARIA ANCHE INCHIESTA SU AMMINISTRATORI PUBBLICI COINVOLTI IN OPERAZIONI ANTIMAFIA Roma, 15 feb. - (Adnkronos) - "L' Antimafia chieda al Parlamento un provvedimento di legge che, nell' ambito del tanto atteso e mai realizzato riconoscimento giuridico dei partiti politici, in attuazione dell' art. 49 della Costituzione, preveda l' obbligatorieta' nella trasparenza delle candidature, con relative sanzioni, in caso di accertate violazioni". Queste una delle proposte che ha formulato il senatore del Pdl Raffaele Lauro, a conclusione del suo intervento, oggi, in Commissione Antimafia. Lauro e' intervenuto sui risultati dell' indagine relativa all' applicazione del codice di autoregolamentazione nella formazione delle liste dei candidati per le elezioni amministrative e regionali del 2010. In apertura lauro ha condiviso l' analisi e le conclusioni della relazione del presidente Pisanu, che ha riconosciuto, nelle 45 violazioni del codice, un passo avanti, ancorche' del tutto insufficiente, rispetto al passato. "L' Antimafia proceda, inoltre - ha continuato Lauro - in tempi rapidissimi, con i suoi poteri non ancora utilizzati, ad un' inchiesta su tutti i candidati, eletti e non eletti, coinvolti, direttamente o indirettamente, nelle operazioni antimafia degli ultimi cinque anni e, in particolare, nelle sessanta operazioni antimafia degli ultimi mesi, con l' obiettivo di pervenire ad una radiografia attendibile dei profili professionali degli amministratori pubblici, appartenenti a quella zona grigia, che e' il vero tramite economico tra le pubbliche istituzioni e la mafia, la camorra, la ' ndrangheta e tutte le altre articolazioni, anche straniere, della criminalita' organizzata". (segue) (Sin/Col/Adnkronos) 15-FEB-11 15:58 NNN ADNKRONOS, martedì 15 febbraio 2011, 16.13.29 MAFIA: LAURO (PDL) , SERVE PROVVEDIMENTO PER OBBLIGARE PARTITI A TRASPARENZA CANDIDATURE (2) (Adnkronos) - "Il codice di autoregolamentazione - ha precisato Lauro - appare un pannicello caldo rispetto alle situazioni che vanno emergendo dalle indagini giudiziarie. Per prevenire l' infiltrazione degli interessi criminali negli enti pubblici, il solo codice rischia di alimentare un' illusione illuministica. "Bisogna avere il coraggio - ha esortato Lauro - di approvare norme cogenti, che sanzionino, in maniera esemplare, le eventuali violazioni dei partiti, dei movimenti e delle liste civiche nella scelta dei candidati, arrivando a prevedere la decadenza degli eletti e la perdita dei finanziamenti pubblici per i partiti. Solo cosi' si potra' garantire una reale trasparenza nelle candidature, che non dovra' riguardare soltanto le elezioni amministrative e regionali, ma anche le elezioni politiche". "La situazione, non solo nel Mezzogiorno - ha aggiunto Lauro - e' drammatica e i risultati di quest' indagine non rappresentano neppure la classica punta dell' iceberg". (segue) (Sin/Col/Adnkronos) 15-FEB-11 16:04 NNN ADNKRONOS, martedì 15 febbraio 2011, 16.17.05 MAFIA: LAURO (PDL) , SERVE PROVVEDIMENTO PER OBBLIGARE PARTITI A TRASPARENZA CANDIDATURE (3) (Adnkronos) - "Ai candidati spregiudicati che chiedono apertamente ai boss i voti, mettendosi poi a disposizione, voto di scambio), e ai candidati organici, espressione diretta della criminalita' organizzata, si somma - ha proseguito Lauro - la vasta, e finora impenetrabile, zona grigia di quei candidati, incensurati, che allignano in tutte le liste". Una ' zona grigia' i cui componenti, "per il loro profilo professionale, sono ricollegabili ai bacini di spesa pubblica degli enti locali, come i lavori pubblici, l' edilizia privata, lo smaltimento dei rifiuti, gli incentivi alle imprese, gli appalti nei servizi, la manutenzione, le concessioni e le autorizzazioni. Cioe' la vera polpa degli interessi economici, alla quale, sui territori, guarda la criminalita' organizzata", ha concluso Lauro. (Sin/Col/Adnkronos) 15-FEB-11 16:09 NNN MAFIA: LAURO "SERVE LEGGE PER TRASPARENZA CANDIDATURE" ROMA (ITALPRESS) - "L'Antimafia chieda al Parlamento un provvedimento di legge che, nell'ambito del tanto atteso e mai realizzato riconoscimento giuridico dei partiti politici, in attuazione dell'art. 49 della Costituzione, preveda l'obbligatorieta' nella trasparenza delle candidature, con relative sanzioni, in caso di accertate violazioni". Lo ha proposto il senatore del Pdl Raffaele Lauro, a conclusione del suo intervento in Commissione Antimafia, sui risultati dell'indagine relativa all'applicazione del codice di autoregolamentazione nella formazione delle liste dei candidati per le elezioni amministrative e regionali del 2010. Lauro, in apertura, ha condiviso l'analisi e le conclusioni della relazione del presidente Giuseppe Pisanu, che ha riconosciuto, nelle "45 violazioni del codice, un passo avanti, ancorche' del tutto insufficiente, rispetto al passato". "L'Antimafia proceda, inoltre, in tempi rapidissimi, con i suoi poteri non ancora utilizzati, ad un'inchiesta su tutti i candidati, eletti e non eletti, coinvolti, direttamente o indirettamente - ha proseguito Lauro -, nelle operazioni antimafia degli ultimi cinque anni e, in particolare, nelle sessanta operazioni antimafia degli ultimi mesi, con l'obiettivo di pervenire ad una radiografia attendibile dei profili professionali degli amministratori pubblici, appartenenti a quella zona grigia, che e' il vero tramite economico tra le pubbliche istituzioni e la mafia, la camorra, la 'ndrangheta e tutte le altre articolazioni, anche straniere, della criminalita' organizzata". "Il codice di autoregolamentazione - ha precisato Lauro - appare un pannicello caldo rispetto alle situazioni che vanno emergendo dalle indagini giudiziarie. Per prevenire l'infiltrazione degli interessi criminali negli enti pubblici, il solo codice rischia di alimentare un'illusione illuministica. Bisogna avere il coraggio di approvare norme cogenti, che sanzionino, in maniera esemplare, le eventuali violazioni dei partiti, dei movimenti e delle liste civiche nella scelta dei candidati, arrivando a prevedere la decadenza degli eletti e la perdita dei finanziamenti pubblici per i partiti. Solo cosi' si potra' garantire una reale trasparenza nelle candidature, che non dovra' riguardare soltanto le elezioni amministrative e regionali, ma anche le elezioni politiche." "La situazione, non solo nel Mezzogiorno - ha concluso l'esponente del Pdl - e' drammatica e i risultati di quest'indagine non rappresentano neppure la classica punta dell'iceberg. Ai candidati spregiudicati che chiedono apertamente ai boss i voti, mettendosi poi a disposizione (voto di scambio), e ai candidati organici, espressione diretta della criminalita' organizzata, si somma la vasta, e finora impenetrabile, zona grigia di quei candidati, incensurati, che allignano in tutte le liste, i quali, per il loro profilo professionale, sono ricollegabili ai bacini di spesa pubblica degli enti locali, come i lavori pubblici, l'edilizia privata, lo smaltimento dei rifiuti, gli incentivi alle imprese, gli appalti nei servizi, la manutenzione, le concessioni e le autorizzazioni. Cioe' la vera polpa degli interessi economici, alla quale, sui territori, guarda la criminalita' organizzata". (ITALPRESS). sat/com 15-Feb-11 16:18 Mafia, Lauro (Pdl): Obbligare partiti a trasparenza candidature Roma, 15 FEB (Il Velino) - "L'Antimafia chieda al Parlamento un provvedimento di legge che, nell'ambito del tanto atteso e mai realizzato riconoscimento giuridico dei partiti politici, in attuazione dell'art. 49 della Costituzione, preveda l'obbligatorieta' nella trasparenza delle candidature, con relative sanzioni, in caso di accertate violazioni. L'Antimafia proceda, inoltre, in tempi rapidissimi, con i suoi poteri non ancora utilizzati, ad un'inchiesta su tutti i candidati, eletti e non eletti, coinvolti, direttamente o indirettamente, nelle operazioni antimafia degli ultimi cinque anni e, in particolare, nelle sessanta operazioni antimafia degli ultimi mesi, con l'obiettivo di pervenire ad una radiografia attendibile dei profili professionali degli amministratori pubblici, appartenenti a quella zona grigia, che e' il vero tramite economico tra le pubbliche istituzioni e la mafia, la camorra, la 'ndrangheta e tutte le altre articolazioni, anche straniere, della criminalita' organizzata". Queste le due proposte che ha formulato il senatore Raffaele Lauro (Pdl), a conclusione del suo intervento, oggi, in Commissione Antimafia, sui risultati dell'indagine relativa all'applicazione del codice di autoregolamentazione nella formazione delle liste dei candidati per le elezioni amministrative e regionali del 2010. Lauro, in apertura, ha condiviso l'analisi e le conclusioni della relazione del presidente Pisanu, che ha riconosciuto, nelle 45 violazioni del codice, un passo avanti, ancorche' del tutto insufficiente, rispetto al passato. "Il codice di autoregolamentazione - ha precisato Lauro - appare un pannicello caldo rispetto alle situazioni che vanno emergendo dalle indagini giudiziarie. Per prevenire l'infiltrazione degli interessi criminali negli enti pubblici, il solo codice rischia di alimentare un'illusione illuministica. Bisogna avere il coraggio di approvare norme cogenti, che sanzionino, in maniera esemplare, le eventuali violazioni dei partiti, dei movimenti e delle liste civiche nella scelta dei candidati, arrivando a prevedere la decadenza degli eletti e la perdita dei finanziamenti pubblici per i partiti. Solo cosi' si potra' garantire una reale trasparenza nelle candidature, che non dovra' riguardare soltanto le elezioni amministrative e regionali, ma anche le elezioni politiche". "La situazione, non solo nel Mezzogiorno - ha aggiunto Lauro - e' drammatica e i risultati di quest'indagine non rappresentano neppure la classica punta dell'iceberg. Ai candidati spregiudicati che chiedono apertamente ai boss i voti, mettendosi poi a disposizione (voto di scambio), e ai candidati organici, espressione diretta della criminalita' organizzata, si somma la vasta, e finora impenetrabile, zona grigia di quei candidati, incensurati, che allignano in tutte le liste, i quali, per il loro profilo professionale, sono ricollegabili ai bacini di spesa pubblica degli enti locali, come i lavori pubblici, l'edilizia privata, lo smaltimento dei rifiuti, gli incentivi alle imprese, gli appalti nei servizi, la manutenzione, le concessioni e le autorizzazioni. Cioe' la vera polpa degli interessi economici, alla quale, sui territori, guarda la criminalita' organizzata". (com/gat) 151648 FEB 11 NNNN ANTIMAFIA: LAURO, CI SIA LEGGE CON SANZIONI SU ELEZIONI PROPOSTA INDAGINE CON POTERI MAGISTRATURA SU CANDIDATI ED ELETTI (ANSA) - ROMA, 15 FEB - L'Antimafia chieda al Parlamento un provvedimento di legge che, ''nell'ambito del tanto atteso e mai realizzato riconoscimento giuridico dei partiti politici, in attuazione dell'art. 49 della Costituzione'', preveda ''l'obbligatorieta' nella trasparenza delle candidature, con relative sanzioni, in caso di accertate violazioni''. E' questa la proposta che viene dal senatore Raffaele Lauro, a conclusione del suo intervento, oggi, in Commissione Antimafia, sui risultati dell'indagine relativa all'applicazione del codice di autoregolamentazione nella formazione delle liste dei candidati per le elezioni amministrative e regionali del 2010. Lauro, in apertura della seduta, ha condiviso l'analisi e le conclusioni della relazione del presidente Pisanu, che ha riconosciuto, nelle 45 violazioni del codice, un passo avanti, ancorche' del tutto insufficiente, rispetto al passato. Il senatore nel suo lungo intervento ha avanzato anche una proposta operativa: '' L'Antimafia proceda, inoltre, in tempi rapidissimi, con i suoi poteri non ancora utilizzati, ad un'inchiesta su tutti i candidati, eletti e non eletti, coinvolti, direttamente o indirettamente, nelle operazioni antimafia degli ultimi cinque anni e, in particolare, nelle sessanta operazioni antimafia degli ultimi mesi, con l'obiettivo di pervenire ad una radiografia attendibile dei profili professionali degli amministratori pubblici, appartenenti a quella ''zona grigia, che e' il vero tramite economico tra le pubbliche istituzioni e la mafia, la camorra, la 'ndrangheta e tutte le altre articolazioni, anche straniere, della criminalita' organizzata''. ''Il codice di autoregolamentazione - ha precisato Lauro - appare un pannicello caldo rispetto alle situazioni che vanno emergendo dalle indagini giudiziarie. Per prevenire l'infiltrazione degli interessi criminali negli enti pubblici, il solo codice rischia di alimentare un'illusione illuministica. Bisogna avere il coraggio di approvare norme cogenti, che sanzionino, in maniera esemplare, le eventuali violazioni dei partiti, dei movimenti e delle liste civiche nella scelta dei candidati, arrivando a prevedere la decadenza degli eletti e la perdita dei finanziamenti pubblici per i partiti. Solo cosi' si potra' garantire una reale trasparenza nelle candidature, che non dovra' riguardare soltanto le elezioni amministrative e regionali, ma anche le elezioni politiche.'' ''La situazione, non solo nel Mezzogiorno - ha aggiunto Lauro - e' drammatica e i risultati di quest'indagine non rappresentano neppure la classica punta dell'iceberg. Ai candidati spregiudicati che chiedono apertamente ai boss i voti, mettendosi poi a disposizione (voto di scambio), e ai candidati organici, espressione diretta della criminalita' organizzata, si somma la vasta, e finora impenetrabile, zona grigia di quei candidati, incensurati, che allignano in tutte le liste, i quali, per il loro profilo professionale, sono ricollegabili ai bacini di spesa pubblica degli enti locali, come i lavori pubblici, l'edilizia privata, lo smaltimento dei rifiuti, gli incentivi alle imprese, gli appalti nei servizi, la manutenzione, le concessioni e le autorizzazioni. Cioe' la vera polpa degli interessi economici, alla quale, sui territori, guarda la criminalita' organizzata''.(ANSA