La Condanna


condanna.jpg - 28442 Bytes La trilogia della vita è un triplice elogio: alla vita (Il Progetto), all'eros (La Crociera) e alla morte (La Condanna). Ciascun romanzo ha una sua autonomia narrativa, pur rinviando il lettore agli altri due. Tre storie e tre protagonisti emblematici del terzo millennio: Barbara Stein, Pascal Lambert e Milton Crois.

Milton, disegnatore pubblicitario, a ventotto anni, nel 2096, si vede condannato, da uno strano tribunale, a vivere in eterno. Incredulo prima e poi sempre più consapevole dello straordinario privilegio che gli è toccato, Milton, in uno scenario avveniristico, si abbandona ad una esistenza dedita all'amore e alla bellezza nella natura e nell'arte. Il tempo passa e quando la moglie e gli amici gli premuoiono, è costretto a fuggire e a crearsi continuamente nuove relazioni ed amicizie. L'angoscia è in agguato. Come una lumaca, Milton si trascina dietro il fardello sempre più ingombrante delle sue memorie. Rasenta la follia. Gli appare sempre più chiaro che quella sentenza non è stata un premio, ancorché immeritato, ma una vera condanna. La sua vita, divenuta eterna per decreto, manca del sale dell'esistenza, cioè la paura della morte. L'ascolto della Messa di Requiem di Mozart accelera la crisi: così decide, con l'aiuto di un provvidenziale e singolare angelo custode, di chiedere al tribunale la revoca della condanna. Questa gli verrà concessa, dopo che Milton Crois avrà fatto un elogio della morte, intesa come intrinseco momento della vita.
Il recupero del senso della morte, e non la sua continua esorcizzazione, è un passo obbligato per la salvezza dell uomo del terzo millennio e per il ritrovamento della speranza nel trascendente.


La copertina è della designer Fulvia De Vito.